Dyson Airblade, un concentrato di tecnologia

febbraio 19th, 2008 by Ivana

Dyson Airblade , asciugamani ad aria

Altro che asciugamani ad aria. Dyson Airblade è velocissimo, igienico e sostenibile. Vediamolo da vicino.

Design ricercato e funzionale sono i due cardini sostanziali della progettazione Dyson che, anche questa volta, non si smentisce e promuove un nuovo sistema di asciugatore per mani, veloce e igienico.

Il sistema funziona molto semplice: basta inserire le mani dei due appositi alloggi e in appena 10 secondi saranno asciutte. Questa grazie ai potentissimi getti d’aria addirittura a 640 km/h!!!

Ovviamente questa è solo l’ultima delle caratteristiche di questo accessorio. Sono infatti stati prodotti motori a bassissimo consumo (motori digitali Dyson con un dispendio di energia inferiore dell’83% rispetto i modelli tradizionali), rivestimenti antimicrobiotici su tutta la superficie dell’asciugatore (per evitare la formazione di muffe e batteri), e un particolare filtro che diffonde sulle mani aria esente da batteri (filtro HEPA).

Che dire, quello che mi sembrava un semplice asciugamani ad aria, diverso solo nella forma, ad una più attenta analisi si è rivelato un gioiellino della tecnologia. D’altra parte Dyson, da questo punto di vista, è una garanzia di assoluta qualità.  Se volete provarlo potete farvi un viaggetto in Francia, lo trovate al centro Pompidou. Mi toccherà riandarci!!

  • Vai al sito Dyson (piccolo video sul funzionamento)

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Museo Pompidou, Renzo Piano

febbraio 6th, 2007 by Ivana

centre-pompidou.jpg

Centro Pompidou, detto anche “Beaubourg“, progettato da Renzo Piano; 100mila mq di esposizione libera.

La costruzione, iniziata nel 1972, termina nel 1977 nasce come opera di riqualificazione urbana. Gli architetti Renzo Piano e Richard Rogers realizzano l’edificio con una tecnica all’avanguardia per l’epoca: un grande parallelepipedo alto 42 metri, lungo 166 metri e largo 60, sostenuto da una struttura in acciaio a forti colori e da pareti in vetro.

E’ particolare l’attenzione decorativa praticamente assente nell’edificio, infatti si presenta come un groviglio di travi metalliche il cui aspetto, simile ad una scultura surrealista, che puo’ incontrare o meno il gusto del visitatore.

Gli elementi portanti, le scale, gli ascensori, le scale mobili, le gallerie di circolazione, i tubi di ventilazione e riscaldamento, le condutture per l’acqua ed il gas sono stati collocati all’esterno delle facciate (ciascun tubo dell’esterno è dipinto in un colore differente, poiché ogni colore corrisponde ad una diversa funzione: il blu corrisponde all’impianto di climatizzazione, il giallo a quello elettrico, il rosso alla circolazione e il verde ai circuiti dell’acqua.), il che ha consentito di creare ad ogni piano una superficie libera di 7500 mq.

Il Centre Georges Pompidou non è solo una galleria d’arte moderna: nel suo centro accoglie anche una biblioteca, un gabinetto di grafica, una videoteca, una collezione di architettura, una collezione di design, un centro di creazione industriale, un istituto (IRCAM) specializzato nella sperimentazione in campo acustico e musicale e la ricostruzione dell’atelier del grande scultore Constantin Brancusi.

Uno dei progetti più discussi di Renzo Piano, immerso nel cuore di Parigi. A 30 anni dalla sua creazione, continua ad essere uno dei luoghi più visitati di Parigi ed una delle strutture museali più frequentate del mondo.

centre-pompidou-paris.jpg

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