Apple: arriva l'iPad. Sarà rivoluzione?

gennaio 29th, 2010 by Ivana

iPad Apple

La nostra tecnologia più evoluta in un dispositivo magico e rivoluzionario, ad un prezzo incredibile

Steve Jobs commenta così il nuovo arrivato in casa Apple. A pochi mesi dal lancio dell’ultima generazione di iPod arriva anche l’iPad, un concentrato tecnologico pronto a cambiare le nostre abitudini grazie ad un dispositivo grande più o meno come un foglio A4 che pesa appena 680 grammi!

Sembra un iPhone formato maxi, la grafica non tradisce le aspettative e neanche le funzionalità. Con l’iPad sarà possibile sfogliare le pagine dei siti web, scrivere un’e-mail, scorrere le foto o guardare un filmato. Tutto su un ampio e brillante schermo Multi-Touch retroilluminato a LED, e con il semplice tocco di un dito. Un’esperienza che lo stesso Steve Jobs definisce incredibile e sensazionale (forse è un po’ di parte??)

Ovviamente iPad si presenta anche come la risposta Apple agli e-reader, sarà infatti possibile scaricare e leggere iBook sfogliandoli con un semplice tocco. Tutto, ovviamente, in pieno stile Apple con tanto di biblioteca virtuale. Personalmente lo preferisco di gran lunga al Mag+, ma ci sono già schiere di persone anti-iPad pronte a giudicarlo banale e spudoratamente troppo simile all’iPhone.

I prezzi per ora sono disponibili sono per la rete vendite americana, con prezzi che oscillano dai 499$, per la versione 16Gb, ed i 699 per i 64Gb. Per il mercato italiano c’è ancora un po’ da aspettare. Intanto a Marzo sarà disponibile la versione Wi-Fi.

Sarà lo status symbol di domani? Probabilmente ruberà mercato ai netbook ma ho il sentore che non sarà tanto desiderato quanto l’iPhone. Voi come lo giudicate? Continua »

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Stefano Soave e NONO': uno sgabello no-sgabello

novembre 9th, 2009 by Ivana

NONO: sgabello- seduta design Stefano Soave

NONO’: NO-seduta e NO-sgabello! Questo è NONO’, un perfetto ibrido tra seduta e sgabello riproposto in chiave contemporanea.

L’idea è del giovane designer Stefano Soave, bresciano, appena 22enne, che ha analizzato i nuovi modi di sedersi dei giovani, pronti a trovare appoggi ovunque e trasformare qualsiasi cosa-appoggio in seduta.

Da questa analisi nasce NONO’ un nuovo tipo di seduta ischiatica. Questo genere di seduta consente alla persona di appoggiare il bacino (ischio) in posizione semi seduta e di scaricare parzialmente il peso del corpo con conseguente beneficio (riduzione di affaticamento) nello stazionamento in situazioni di attesa temporanee (ad esempio alle fermate dei mezzi pubblici o ai bar). Un tripode che evoca vagamente lo starckiano W.W. Stool, riproposto con un design più sinuoso e molto meno aggressivo (e aggiungerei anche più comodo!) anche se lui stesso dichiara di essere stato ispirato dalle sedie Sella di Achille e Piergiacomo Castiglioni e la mitica Sedia per visite brevi di Bruno Munari.

Con la sua versatilità e i suoi 70 cm (punto d’appoggio) NONO’ può essere utilizzato in diversi modi, come si vede dalle foto, trasportato facilmente grazie al suo peso ridotto e al particolare foro ricavato tra la seduta e il piccolo schienale. Una volta impilata può essere riposta in spazi ridotti. Per ora NONO’ è un prototipo realizzato in legno, ma il prodotto finito sarà realizzato in polipropilene con lo stampaggio a iniezione assistito a gas.

Devo dire che trovo NONO’ un bellissimo prodotto, ben studiato e ricercato. Faccio i miei complimenti a Stefano che, seppure giovanissimo, ha realizzato un prodotto che trovo già maturo e pronto per la realizzazione!

Nell’attesa di un produttore che voglia realizzare NONO’ vi lascio alla gallery, ai vostri commenti, e al motto di Stefano che mi è piaciuto molto: “Il cervello è come un paracadute, funziona solo se lo apri“- Elbert Einsten - Vedi tutta la gallery

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Eco Pod: ricoprire di alghe i vecchi edifici per produrre energia pulita

ottobre 7th, 2009 by Ivana

Eco Pod by Howeler e Yoon Architecture

Arriva da Boston l’ultima chicca in campo di energie alternative. Si chiamano Eco Pod e sono nuovi ed innovativi metodi di produzione di energia derivante da biocombustibile. Ma vediamo meglio di che si tratta.

L’idea è degli studi americani Höweler + Yoon Architecture (vi consiglio di vedere i loro lavori) e Squared Design Lab e nasce per stimolare l’economia e l’ecologia della città di Boston. Strutture verticali temporanee pronte ad abbellire la città e produrre energia.

L’Eco Pod è un nuovo metodo per produrre energia alternativa, pulita e rinnovabile, che interviene sui vecchi edifici, ormai abbandonati. Nell’attesa di un eventuale recupero, questi edifici diventano dei veri e propri supporti verticali per bioreattori di micro-alghe pronti a produrre energia per la città.

In questo modo le strutture, da ruderi abbandonati, si trasformano in edifici ad alto impatto visivo ricoperti da capsule multiple (prefabbricate) fonte di bio-combustibili che, nel caso delle micro-alghe è pari a 30 volte di più per acro rispetto ai tradizionali bio-combustibili. In più, diversamente da altri biocombustibili, le micro alghe crescono su qualsiasi tipo di supporto, anche su superfici verticali e, durante la fotosintesi, trasformano l’anidride carbonica in ossigeno Continua »

Scritto in Architettura Contemporanea, Arredo Urbano, Design eco-orientato, Nuovi materiali | 9 Commenti »

ORIGAMI, la febbre contagia tutti i progettisti

settembre 21st, 2009 by Ivana

Origami e design

La magia dell’origami rapisce ed ispira sempre più progettisti da ogni lato del globo. Fantastici progetti di una bellezza essenziale e raffinata.

La tecnica dell’origami usa pochi tipi di piegature combinate in una infinita varietà di modi per creare modelli anche estremamente complicati.

Un’arte antica che tutt’oggi affascina i progettisti di ogni settore. Designer, architetti, grafici, stilisti, artisti… tutti affascinati da questa incantevole arte giapponese.

Dopo la raccolta di grucce da tutto il mondo voglio dedicare un articolo ad una nuova tendenza che sta travolgendo praticamente tutti.

Dal 2007 (anno più anno meno) è esplosa una vera e propria origami-mania che ha contagiato praticamente tutti. Gli esempi sono molteplici e spaziano dal micro al macro, dallo stile minimal a quello più stravagante, dal food-design alle imponenti architetture contemporanee.

Già abbiamo parlato, sia in architettura che in design, di due progetti che hanno fatto molto parlare di sè. Ne sono esempio le scarpe origami di Catherine Meuter (desideratissime!) e le bellissime tazze Orikaso (veri e propri origami in plastica). Progetti emblematici ai quali mi fa piacere aggiungere una carrellata di altri esempi interessantissimi Continua »

Scritto in Architettura Contemporanea, Fashion design, Food Design, Furniture Design | 6 Commenti »

iPod nano. Arriva la quinta generazione!

settembre 11th, 2009 by Ivana

iPod nano, quinta generazione

Settembre, tempo di novità anche in casa Apple. Tra le tante (tantissime) arriva il nuovo iPod Nano quinta generazioneiPod mette in video la tua musica con la nuova videocamera integrata.

E lo fa splendidamente, con un display più ampio, un design in alluminio lucido in nove brillanti colori e tante novità tutte da scoprire (a breve anche il nuovo iTunes Store).

La Apple arricchisce la ricca gamma di accessori e dispositivi multimediali con un nuovo gioiellino che sicuramente vi starà già facendo brillare gli occhi. Per gli amanti degli iPod (me compresa) arriva la nuova generazione di iPod nano. E stiamo alla quinta! Nove sfavillanti colori, display da 2,2” e videocamera incorporata (con effetti speciali inclusi)! Il design resta praticamente invariato con gli angoli smussati per un feeling tattile al top.

Le novità della quinta generazione, però, non riguardano solo la videocamera integrata, nell’iPod nano c’è anche un tuner FM che permette di vedere i nomi di canzoni e artisti, un registratore vocale e il nuovo VoiceOver. E con la nuova funzionalità Pausa live la radio si ascolta in un modo completamente nuovo, tutto da scoprire!

Che dire, la Apple ci stupisce con prodotti dal design impeccabile, sempre nuovi e tecnologicamente avanzati. Lo compriamo? Altre immagini Continua »

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Kulms e W Chair dello studio MisoSoupDesign

febbraio 20th, 2009 by Ivana

MisoSoup Design 

Japan style, design minimal, odore di bamboo e leggerezza. I prodotti dei designer MisoSoupDesign rapiscono per l’armonia di forme e il design morbido ed essenziale.

Daisuke Nagamoto & Minnie Jan, giapponesi di nascita e newyorchesi di adozione, sono i due designer  del MisoSoupDesign.

Un portfolio ricco di progetti interessanti, in pieno japan style, eclettici, eleganti e funzionali. 

Uno dei loro podotti, la W Chair, si è da poco aggiudicato il premio OFS HotSeat3 grazie al particolare design della seduta e alla sua funzionalità. La W Chair è infatti una comoda poltrona che sfrutta la sua particolare forma per accogliere, nella parte inferiore, una seconda seduta multifunzione pronta a trasformarsi in pouff, tavolino, poggiapiedi o sgabello.

Tra i tanti progetti mi voglio soffermare sulla Kulms Chair; una seduta impilabile realizzata in un’unica sfoglia di bamboo, tanto leggera quanto resistente. La sedia è caratterizzata da un particolare piede,  realizzato intagliando e ripiegando ad-hoc la sfoglia di bamboo per regalare un particolare sotegno alla seduta. La sedia se ad una prima visione può sembrare affascinante e funzionale, ad una più attenta analisi perde parte del suo fascino.

In primis non credo sia possibile realizzare dalla stessa sfoglia di bamboo quel tipo di gamba. Mi sembra davvero improbabile. E’ solo una mia impressione? Inoltre la superficie di appoggio del piedi posteriore non mi sembra sufficientemente ampia per garantire la giusta stabilità e sicurezza che una seduta deve avere. Il progetto è gradevole ma la funzionalità non è al top. Continua »

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Nike Hindsight: supervista per tutti!

febbraio 18th, 2009 by Ivana

Occhiali Nike

Sicurezza, design e tecnologia: gli occhiali Nike Hindsight aumenteranno di 25° il normale campo visivo umano. Una vista da falco, pronta a percepire gli imminenti pericoli della giungla urbana. 

Lontano dalle mode del momento gli occhiali Nike, design sportivo ed ergonomico, sono un vero e proprio gioiello tecnologico.

Con questi particolari occhiali da sole, messi a punto dal designer newyorkese Billy May, ciclisti e podisti potranno percorrere le loro strade in modo più sicuro!

La super-vista non sarà quindi solo un dono per supereroi ma anche per comuni mortali. Le sofisticate lenti degli occhiali Hindsight miglioreranno notevolmente il comfort visivo dei ciclisti aumentando di 25°, da entrambi i lati, la vista periferica umana.

La visione sarà quindi molto più confortevole con un range visivo molto più ampio tanto da evitarci di girare continuamente la testa da destra a sinistra, prestando maggiore attenzione alla strada con conseguenti ricadute positive in termini di sicurezza. 

Tutto questo grazie alle lenti Fresnel che riescono a concentrare nel campo visivo umano anche le cose che, diversamente, non verrebbero viste ad occhio nudo. Il top per chi ama vivere la città sia a piedi che in bici. Probabilmente tra un annetto sarà possibile acquistarli. Beh, speriamo no? Altre immagini Continua »

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Jonathan Ive ed Eve…la robottina di Wall-e

ottobre 30th, 2008 by Ivana

Eve, Wall-e

Quanti di voi hanno visto l’ultimo film Pixar Wall-e? La storia del piccolo robottino che tenta di ripulire il mondo dai rifiuti dell’umanità e che si innamora di una robottina molto particolare. 

Lei si chiama Eve ed arriva dallo spazio con una missione: cercare forme di vita vegetale sulla terra.

E’ subito colpo di fulmine per Wall-e. Lui folgorato dalla bellezza di Eve, lei super tech e dal design fluido e familiare. Sembra quasi l’ultimo arrivato tecnologico in casa Apple, l’ultimo accessorio per iPod o per Mac.

Beh, se anche voi trovate delle somiglianze è tutto normale. Sì, perchè la bella Eve è figlia del designer Ive, è frutto della sua immaginazione. Proprio lui, Jonathan Ive autore del design dell’iMac, dell’iPod e di altri prodotti Apple. E anche in Eve la sua mano si riconosce subito: colori, forme, tecnologia… tutto in pieno stile Mac.

Ma l’aspetto estetico di Eve non è l’unico particolare che rimanda al mondo Mac; sono diverse infatti le “citazioni” durante il film:  un suono tipico dell’accensione dei nostri Mac viene emesso quando Wall-e si ricarica con i pannelli solari.  Anche la luce sotto il collo di Eve, richiama inequivocabilmente il simbolo che appare  quando, accendendo un Mac, viene caricato il sistema operativo.

Inoltre lo stesso nome, Eve, è un’autocelebrazione del designer Ive (le due pronuncie sono molto simili tra loro).

Un film ricco di analogie più o meno dichiarate e forse anche di metafore… infondo chi di noi non si sente un po’ Wall-e? Attratto, affascinato e perdutamente innamorato del mondo Mac!!

Se trovate altre analogie, segnalatele!

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Colla Coccoina: Una storia fantastica

maggio 15th, 2008 by Ivana

colla coccoina

Chi non conosce la colla Coccoina?Una storia fantastica di packaging, advertising e design.

Dolce profumo di mandorla e packaging accattivante (almeno per l’epoca, oggi lo possiamo considerare un vero e proprio pezzo di storia). Dal 1927 la colla coccoina ha mantenuto la sua confezione praticamente invariata; ad oggi la possiamo ancora trovare tra gli scaffali delle cartolerie che fa bella mostra di sé, con il suo barattolino color argento e il logo in blu-violetto che si srotola lungo tutto il barattolino.

Un packaging seducente che evocava, più che un prodotto da ufficio, un vero e proprio prodotto di bellezza, promosso come tale anche dai manifesti pubblicitari dell’epoca. Molto più di una colla, la coccoina trasmetteva stile e modernità, con un packaging-design bello e di grande semplicità. Più di settanta anni di storia veicolati da un prodotto semplice, sostenibile e atossico: la coccoina è infatti prodotta a base di amido di patate sciolto in acqua; un’aggiunta di olio di mandorla le regala il classico profumo delicato che immagino in molti ricordate (per me è il classico odore “di quando ero bambina”, che mi fa affiorare una valanga di ricordi).

Simbolo dell’Italia dei primi anni ’20, la Coccoina fu prodotta da Balma, Capoduri & Co. diventando da subito la colla per antonomasia.

Coccoina significa anche funzionalità. Immagino che a tutti sia capitato almeno una volta di utilizzarla. Una volta svitato il coperchio è possibile individuare il piccolo vano circolare, nel quale è presente il pennellino per stendere il prodotto, attorno al quale si sviluppava tutto il vano che conteneva la colla.

Colla Coccoina, un’icona di storia e di design per piccoli e meno piccoli, nostalgici e nuovi ammiratori.

Qui si seguito alcune immagini dei celebri manifesti pubblicitari… Corriamo a ricomprarla?? Continua »

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Le scarpe origami di Catherine Meuter

marzo 5th, 2008 by Ivana

scarpe-origami-meuter.jpg

Fanatici dello stile orientale, della cultura giapponese e degli origami? Allora le EIN/TRITT fanno proprio per voi!

Dire che sono scarpe originali è limitativo; le EIN/TRITT sono un vero e proprio concentrato di cratività, stile, design, fashion e glamour.

Il loro concept si ispira al fascino degli origami e, proprio come questi ultimi, queste scarpe prendono forma solo dopo essere state sapientemente piegate e ripiegate.

Niente paura però; la designer Catherine Meuter garantisce che questo processo è estremamente facile, quasi istintivo, ed è stato pensato proprio per legare maggiormente i fruitori al prodotto, rendendoli gli attori principali del processo di produzione della scarpa. Inoltre proprio questo passaggio inciderebbe positivamente sul prezzo finale del prodotto (eliminando la manodopera).

Prepariamoci allora a studiare il libretto delle istruzioni e scervellarci su tutte le varie piegoline da fare!! Scherzi a parte, il design credo sia ineccepibile, originale e orientaleggiante al 100%. Ma questo genere di scarpe (vedi anche le scarpe Pod) mi lascia leggermente perplessa circa l’usabilità del prodotto anche se la stessa Meuter afferma che le  EIN/TRITT sono estremamente robuste. Io comunque non le metterei per andare a fare una passeggiata. Voi? Altre foto Continua »

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