aprile 12th, 2010 by Ivana
Scopriamo il fantastico mondo del design con un fumetto e viviamolo attraverso gli occhi dei due protagonisti: Bozii e Moo.
Bozii Design è il primo fumetto dissacrante e sarcastico dedicato al mondo del design, analizzato e vissuto insieme ai due piccoli protagonisti Bozii e Moo.
Il primo, Bozii, è uno studente di design alle prime armi, timido e buffo ma che non ama le ipocrisie di mercato e che spesso farebbe meglio a contare fino a dieci prima di parlare. Il secondo protagonista è invece il Moo, il personaggio saggio e razionale del fumetto. Moo è un ex architetto-designer che ha abbandonato le scene del successo per lasciare spazio ai giovani, pronto a guidare e consigliare Bozii lungo il cammino che lo porterà a diventare una stella del design (o almeno questo è quello che Bozii vorrebbe!!).
Creatore ed ideatore di Bozii Design è Jacopo Zibardi un giovane designer che ha avuto la brillante idea di raccontare per primo il mondo del design in un nuovo modo, diverso e divertente, pronto ad avvicinare curiosi ed appassionati. Uno stile semplice, pulito e giocoso che resterà sicuramente impresso nella mente di tutti.
Nelle varie strisce del fumetto si respira tutto l’amore e la passione per il design ma non mancano i momenti di critica ed i dubbi su alcune icone del design (vedi lo spremiagrumi di Starck!!) Continua »
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aprile 9th, 2010 by Ivana
Se fossero tutti così i blister per medicinali sicuramente non si correrebbe il rischio di dimenticare di assumere qualche pillola!
Devo dire che l’idea del designer coreano Moon Sun-Hee mi piace particolarmente. Come tutte le idee, ad una più attenta analisi, necessiterebbe di qualche altro piccolo accorgimento ma, in linea di massima lo trovo efficace.
Per la prima volta il blister dei farmaci non va tenuto nell’apposito scatolino, magari nascosto in un cassetto lontano dalla vista. Medi Flower è un blister da “esposizione” con tanto di aletta da piegare per mantenerlo bene in vista sulla scrivania, quasi come un quadretto.
L’idea è quella di trasformare la classica confezione di medicinali in un “vaso di fiori” dove ogni pillola è interpretata come un petalo di fiore. Nasce così una composizione floreale che, a seconda del colore delle pillole, assume diversi cromatismi.
Mi piace, come dicevo, sia per la nuova interpretazione, per il redesign del blister stesso, oggetto finalmente della cretività di un designer, sia come promemoria visivo. Di certo qualcuno troverà mille difetti. Credo che se già entrassero quattro fiori, con magari sette petali (ridimensionando i fiori, forse un po’ troppo grandi se pensiamo alla grandezza standard delle pillole) il blister sarebbe molto più funzionale -se pensiamo magari a vitamine o pillole da assumere quotidianamente-. Per pillole che tradizionalmente vengono vendute in packaging più piccoli che contengono magari un numero molto limitato di pillole non ci sarebbero nemmeno modifiche da fare.
Per i più piccoli potrebbe essere invece un modo più giocoso per far assumere vitamine o altri tipi di medicinali. A me l’idea piace, la promuovo! Voi che ne pensate? Altre immagini Continua »
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marzo 31st, 2010 by Ivana
Altro che mail! Queste sarebbero vere e proprie lettere… e che lettere!!! Riscopriamo il gusto di aprire una lettera tanto attesa!
Calmi, calmi… è inutile che scendete giù a vedere se questa bella letterina è nella buca delle lettere. Per ora la Google Envelope Gmail è un’idea di due giovani designer Rahul Mahtani & Yofred Moik che hanno pensato di modificare il concetto di lettera, rivisitandolo in chiave contemporanea!
Una rivisitazione a mio avviso bellissima ed originale. Le nuove lettere verrebbero generate direttamente dal programma Google Gmail attraverso un semplice click! Nel concept dei due designer, nell’interfaccia Gmail accanto al tradizionale tasto per l’invio della mail, ce ne sarà uno per l’invio della Envelope Gmail ossia una vera e propria lettera fisica, che il mittente riceverà direttamente a casa.
Non stiamo parlando della lettera bianca ed anonima ovviamente, ma di una lettera che unisce e valorizza alcuni servizi offerti da Google. La lettera sarà infatti un mix cartaceo di Google Maps e Gmail ovviamente. Una lettera che, in un modo originale ma familiare, evidenzierà mittente e destinatario con tanto di doppia spunta su i due luoghi geografici e del percorso che la lettera ha fatto per arrivare a destinazione.
Con tutti i bellissimi servizi da Google non mi meraviglierei di trovare prima o poi anche questo! Un tocco di “tradizione” e tangibilità in un mondo dove ormai tutto è sempre più virtuale. Bella idea non trovate? Magari mentre aspettiamo che Google adotta questo nuovo sistema possiamo divertirci a spedire qualche envelope mail fatta da noi! Continua »
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marzo 31st, 2010 by Ivana
Mancano ormai pochissimi giorni all’attesissimo evento dedicato al design in Italia: il Salone del Mobile.
Dopo il successo dell’edizione dei Saloni 2009 con 313.385 visitatori tra operatori, pubblico e stampa, dal 14 al 19 aprile ritorna la 49esima edizione dell’appuntamento dedicato a tutti coloro che fanno dell’arredo e del design la loro professione e la loro passione.
Quest’anno l’attesissimo appuntamento sarà accompagnato dalle biennali Eurocucina e dal Salone Internazionale del Bagno.
Non mancherà, come tutti gli anni, lo spazio dedicato ai giovani (devo dire il mio preferito) il Salone Satellite e la brulicante e vivacissima Zona Tortona fulcro di eventi, serate e divertimento.
Vi ricordo che proprio nel periodo del Salone presso La Triennale ci saranno alcune mostre interessantissime tra le quali DESIGN’in NATURE, Quali Cose Siamo e una dedicata ad uno dei più celebri esponenti della Pop Art, Roy Lichtenstein.
Che dire, sei giorni ricchi di design, eventi e talenti emergenti. Ci vediamo quindi a Milano dal 14 al 19 Aprile! Non mancate!!!
Fiera Milano – Rho, 14 – 19 Aprile. Orari 9:30 – 18:30.
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marzo 24th, 2010 by Ivana
Nest Chair: tante strisce di legno intrecciate pronte a formare un vero e proprio nido per una seduta originale ed evocativa.
La designer Nina Bruun si è lasciata sicuramente ispirare dalla primavera o dalle recenti architetture pechinesi come lo stadio Bird’s Nest, per realizzare questa poltroncina-nido.
Un mix di strisce di betulla di diversi spessori sono stati avvolti, proprio come farebbe un uccello per realizzare il proprio nido, attorno alla struttura portante della poltroncina. Un intreccio importante e sofisticato esaltato da un piccolo ma soffice cuscino di un color cioccolato che sposa meravigliosamente con il colore della betulla. Un cuore morbido che sottolinea ancora di più l’ “effetto nido”.
Nina Bruun non è la prima designer che ha voluto ricreare la sensazione del nido in una seduta. Poco tempo fa abbiamo infatti visto la seduta-nido del designer Thimothy Schreiber. Una seduta forse un po’ più fredda, visto anche l’utilizzo dell’acciaio, ma probabilmente più comoda. Mi sembra infatti che nella seduta Nest Chair le strisce di betulla risultino scomode sia per le gambe (già immagino i segni ai polpacci) che, soprattutto, per la schiena. Forse sarebbe il caso di aggiungere un altro cuscino.
Beh magari potremmo utilizzarla per “visite brevi”. Voi che dite? Altre immagini Continua »
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marzo 10th, 2010 by Ivana
Dopo la bellissima seduta Sara, ed il vassoio Voilà, ritorna su A+D Davide Conti. Un giovane designer italiano che ormai vanta sempre più riconoscimenti.
L’ultimo progetto in ordine di tempo è DIECI, una soluzione letto modulare, con la quale Davide ha vinto la seconda edizione di B-ECO concorso nazionale, indetto da EXPO’ CASA.
Dieci è un letto modulare realizzato in ECOMAT, un materiale ottenuto dal riciclo della sansa esausta, residuo di lavorazione dell’olio di oliva, prodotto dalla ECOPLAN.
Una delle cose più interessanti di Dieci è che in uno spazio pari a quello di un letto a castello, sono contenuti da quattro fino ad un massimo di dieci posti letto. Una soluzione vincente ideale in tutti quei contesti dove si ha a disposizione poco spazio come nelle case di montagna, nei rifugi, nei monolocali ecc. Proprio grazie alle dimensioni ridotte ma alla grande flessibilità di impiego può anche essere utilizzato in centri d’ accoglienza, caserme, strutture per i più bisognosi, per famiglie numerose o in caso di emergenza, ad esempio per le popolazioni che vivono tragedie naturali quali terremoti, maremoti ecc.
Il modulo chiuso è caratterizzato da una struttura geometrica precisa che permette di essere facilemte spedito via mare, terra o cielo, dando così la possibilità di ridurre costi superflui per il trasporto ed emissioni di CO2. Il modulo è totalmente smontabile e gestibile a seconda delle esigenze. Dai lati del modulo si ricavano fino a sei letti singoli, mentre, qualora avessimo bisogno di ancora più posti, dalle pareti più grandi si recuperano altri due letti matrimoniali.
Dieci può contenere inoltre cassettoni, librerie, scrivanie, sedie pieghevoli o altro per rendere il sistema più completo e fruibile. Speriamo venga realizzato presto! Intanto vi lascio alle immagini e ai vostri commenti Continua »
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marzo 9th, 2010 by Ivana
Puzzleboard: a tagliere “allungabile” a vassoio per pary cool. Interessante, speriamo solo sia abbastanza leggero e che resista ai graffi. Si potrebbe pensare in bamboo. Per gli interessati: 20€ a modulo. Design studio OOOMS
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marzo 8th, 2010 by Ivana
Sullo stesso filone del cemento termocromicon Solid Poetry, voglio parlarvi di Underfull. Una tovaglia che da “sporca” svela il meglio di sè.
A prima vista sembra la solita tovaglia bianca damascata, ma Underfull nasconde una texture affascinante, un pattern che compare solo in determinate circostanze.
Prima o poi, durante un pranzo o una cena, ci sarà sempre lo sbadato della situazione pronto a rovesciare accidentalmente del vino sulla tovaglia e sentirsi inevitabilmente goffo e imbarazzato. Alcune macchie, come il vino rosso, sono difficili da lavare e potrebbero lasciare vaghe tracce di colore anche dopo il lavaggio!!
Questi momenti potranno finalmente trasformarsi in esperienze positive grazie alla tovaglia Underfull ideata dalla designer Kristine Bjaadal. Tutti i lavori della designer si focalizzano non tanto sull’utilizzo o sulla bellezza del prodotto, quanto sull’esperienza che i prodotti regalano. E’ il caso dei tessuti Underskog, che con l’usura manifestano nuove texture, o dei piatti Undertone decorati nella parte posteriore e che generano, proprio per questo motivo, particolari aloni colorati riflessi sulle tovaglie.
Un’esperienza particolare la regala anche la tovaglia Underfull, per ora ancora in fase di studio, ma pronta a trasformare anche le macchie più ostinate in aloni poetici. Vino rosso, caffè o cocacola… qualsiasi bevanda a contatto con il tessuto termocromico svelerà una texture di farfalle colorate. Il terrore si trasformerà quindi in un’esperienza indimenticabile e sorprendente… quasi da non voler più lavare la tovaglia!! Guarda altre immagini e il video Continua »
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febbraio 18th, 2010 by Ivana
Geled: un aperitivo luminoso, un nuovo modo di servire e vivere il cibo. La giovanissima Tina Conforti, classe 1981, ci racconta come nasce la sua idea.
In occasione dell’evento “Le luci, i suoni, i colori del Natale” , tenutosi a Napoli fino a poche settimane fa, la designer partenopea Tina Conforti ha presentato Geled, il suo ultimo progetto di food design “illuminato”.
Sempre più spesso sentiamo parlare di happy hour, food design o finger food ed è proprio da questi nuovi trend che Tina ha preso ispirazione e pensato a “Geled“, un nuovo modo di vivere il cibo: senza poste o attrezzi simili, ma preso e mangiato con le dita!
“Geled nasce da un’attenta riflessione tra gusto e oggetto, cibo e luce; gli alimenti visti come un prodotto di design che va studiato e progettato a 360° considerando tutti quei punti che sono alla base di una progettazione, partendo dalla ricerca effettuata “in cucina”, e intendo la “manipolazione” di alimenti genuini in modo naturale, fino ad arrivare al prodotto finito passando per le varie fasi di realizzazione calcolando le giuste dosi per evitare qualsiasi tipo di spreco. Una ricerca “tecnologica” legata al design, alla forma del prodotto stesso e alla gestualità che si consuma insieme al cibo.
Dalla provocazione “Illuminare il il cibo“, richiesta della direttrice artistica Simona Perchiazzi di Luminaria01, Geled si traduce in piccole porzioni di molluschi, formaggi e frutta contenuti all’interno di uno strato di gelatina, aromatizzata e chiarificata. Con una lampada, posta al si sotto del piano in legno, si illuminano le gelatine con una luce diretta che attraversandole genera un effetto di aurea luminosa. E’ così che questi piccoli bocconi di gusto si comportano come delle piccole fibre ottiche pronte a trasmettere luce ed emetterla con un rilassante bagliore invitante Continua »
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febbraio 15th, 2010 by Ivana
Ricaricare le batterie è semplice come stendere il bucato!
Il designer Jinsic Kim è autore di un nuovo concept di presa elettrica “sostenibile”, un mix tecnologico e perchè no anche un po’ poetico. Sun Box è un piccolo dispositivo munito di pannelli fotovoltaici e pacco batterie che va messo fuori al sole proprio come si stende il bucato al mattino e si ritira una volta che il sole non c’è più.
Durante la giornata Sun Box ha così catturato ed immagazzinato tutta l’energia solare ed è pronto per alimentare un dispositivo elettrico.
Il design prevede, oltre al doppio pannello fotovoltaico ed un pacco batterie, una presa elettrica alla quale collegare le spine degli apparecchi elettrici.
Un concept come dicevo poetico ma dubbia realizzazione. Dalle foto il designer alimenta un notebook, un monitor… forse per 2 secondi?! Non c’è un trasformatore (o almeno non si vede) il che restringe il campo di utilizzo a pochissimi apparecchi. Inoltre i pannelli fotovoltaici così “appesi” non verrebbero nemmeno irraggiati correttamente andando ad incidere negativamente sull’efficienza del dispositivo.
Ben vengano i progetti green, i progetti per il recupero dell’energia solare, però non rendiamo il design una barzelletta! Continua »
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