Glo Pillow: il cuscino-sveglia

maggio 29th, 2008 by Ivana

Glo Pillow Ian Walton

Glo pillow: il cuscino diventa una sveglia. Svegliarsi la mattina. Che dramma! Ian Walton cerca di risolvere i nostri problemi.

Dopo Alarm Ring (l’anellino che riesce a svegliarci con le sue vibrazioni) arriva dall’irlanda un nuovo sistema per svegliarci dolcemente.

Il designer Ian Walton ha ideato infatti un particolare cuscino ideale per le persone che desiderano risvegli soft. 

Il funzionamento è semplice ma efficace, soprattutto per chi, come me, al primo raggio di luce inizia a svegliarsi. Glo Pillow incorpora nella tessitura del cuscino un particolare sistema di LED (simile a quello delle magliette Lumalive della Philips) ovviamente morbido al tatto, che lascia il cuscino soffice e confortevole.

La procedura per azionare Glo è la stessa che utilizziamo per impostare le nostre tradizionali sveglie, l’unica differenza si scoprirà poi al mattino. Glo Pillow infatti 40 minuti prima dell’ora prescelta, invece di suonare, inizia ad illuminarsi aumentando costantemente la propria luminosità. Da lucina impercettibile a luce forte e brillante.

Certo, per chi non si sveglia neanche a suon di bombe non sarà il progetto dell’anno, ma per chi lascia la finestra aperta per fa penetrare in camera i primi raggi solari è l’ideale. Una sveglia soft che garantisce un risveglio naturale e delicato e che renderà tutta la nostra giornata più rilassata (almeno questo è quello che garantisce Walton). Però si sa, i risvegli bruschi ci lasciano di cattivo umore per tutta la giornata, questo cuscino magari può aiutarci ad affrontarla con un sorriso in più. Se facesse anche un bel caffè sarebbe il progetto ideale per tante persone:) Tutte le immagini Continua »

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Le vele Solari di Buro North

maggio 28th, 2008 by Ivana

Vele Solari di Buro North

Veil Solar Shade, vele solari per l’energia pulita. 

Se vi dico Buro North cosa vi viene in mente? immagino niente… E se vi dico X-mas Tree?? Forse qualcuno ricorderà il suo alberello di natale. Un progetto ecologico, senza troppe pretese, ma carino.

Oggi ovviamente non vi parlo di X-mas tree (sarebbe assurdo visto che è già tempo di mare!) ma del suo ultimo progetto, Veil Solar Shade appunto.

Una superfice che evoca una vela e che, metaforicamente, vuole essere gonfiata da tanto sole. Il progetto è interessante dal punto di vista del design sostenibile, come buon esempio di progetto per catturare l’energia solare e allo stesso tempo riparare dal sole stesso; ma quello che più mi ha colpito è il messaggio che riesce a veicolare alle nuove generazioni.

Veil Solar Shade infatti è destinata alle scuole e sensibilizza i piccoli all’attento utilizzo delle energie alternative. La vela infatti può essere ruotata di 180°manualmente senza troppe difficoltà anche dai bambini ai quali, grazie ad alcuni led, viene comunicato se la vela è orienatata ed allineata perfettamente al sole così da accumulare al meglio tutta l’energia solare che poi verrà utilizzata per la scuola stessa.

Il progetto, finanziato dal governo inglese, sarà a breve realizzato e destinato a molte scuole per avvicinare i giovani studenti ad un utilizzo attento e responsabile delle energie solari. Le aspettiamo anche qui in Italia…(aspettiamo, aspettiamo!)  Altre foto Continua »

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Yuno, il pc in una tazza??

maggio 27th, 2008 by Ivana

Yuno, il pc nella tua tazza

Tecnologia e design: Yuno, il pc nelle nostre mani, anzi, nelle nostre tazze.

Chi mi legge spesso sa bene che i progetti che mostro sul mio blog li scelgo perché, a mio avviso, rappresentano un buon esempio di design, un buono spunto progettuale, un interessante concept e così via…

Oggi rompo un po’ questi schemi e vi parlo di questa tazza-pc. E’ Yuno ed è una tazza-pc super tecnologica. Disegnata da Jason Farsai nasce con l’intento di inaugurare la giornata in modo tecnologico. Controllare la posta, leggere le ultime notizie, il meteo, guardare qualche vignetta, vedere l’andamento della borsa, etc etc.. Il tutto grazie a questa tazza-pc.

Un nuovo modo di vivere il mattino con cappuccino, cornetto e tazza-pc! Magari adesso starete pensando :”Wow che progetto pazzesco!!” Le mie perplessità in merito a questo progetto però sono tante. Per me Yuno rappresenta quasi quello che un buon progettista non dovrebbe fare. Mi spiego.

Inizierei proprio con la forma. L’idea poteva anche essere carina ma leggere qualsiasi cosa su una superficie piccola e curva la vedo davvero un’idea poco funzionale. Stiamo sempre parlando di una tazza per umani, non della tazza di Polifemo; bisognerebbe ruotare la tazza da sinistra verso destra più e più volte per leggere tutto (a meno che il testo non venga scritto con un font carattere 4 in una colonna di testo larga non più di 4cm!!). A questo non dobbiamo dimenticare assolutamente che nella tazza è presente una bevanda, magari anche bella calda! Tra una mail e una news, un attimo di distrazione potrebbe risultarci fatale -e al mattino sfido chiunque ad essere lucido e attivo-. Dal progetto non si capisce nemmeno come riempire la tazza e, a giudicare dalle foto, sembra anche scomodissimo bere! Continua »

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Paperclip Lamp: le graffette si trasformano

maggio 25th, 2008 by Ivana

Paperclip Lamp - Light Design

Paperclip Lamp, la graffetta diventa lampada.

Per i nostalgici Clippy, la simpatica graffetta di Office pronta a risolvere i nostri problemi, nasce Paperclip Lamp dei designer Benoit Collette e David Wykes.

Una lampada che richiama le forme semplici ma funzionali delle comuni graffette, oggetti di uso quotidiano che affondano le loro radici nel lontano 1899 ad opera di Jahan Vaaler.

Questa lampada si ispira a questi piccoli grandi oggettini e, magari, a quell’irrefrenabile voglia di srotolarle (e distruggerle!) che ci viene ogni volta che ne abbiamo una tra le mani.

Paperclip lamp ovviamente non è pensata per esser fatta a pezzi, ma per snodarsi e svilupparsi nell’aria, illuminando le nostre scrivanie con un pizzico di storia e una bella nota di design. Un tubo di alluminio all’interno del quale sono stati posizionati del LED bianchi di ultima generazione. Una lampada da tavolo originale che regala un nuovo significato ad un oggetto conosciuto e apprezzato da tutti noi.

Ovviamente il riferimento a PizzaKobra è scontato anche se, rispetto alla lampada di Ron Arad,  mi sembra che i due designer si siano sforzati un po’ di più, il loro concept mi sembra più forte, il riferimento alla graffetta non è da sottovalutare.  A mio avviso paperclip è più scherzosa e familiare. Voi quale preferite? Altre immagini Continua »

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Makio Hasuike: sperimentazione e design

maggio 22nd, 2008 by Ivana

Makio Hasuike Prodotti MH Way

Se fosse ancora vivo Bruno Munari probabilmente definirebbe Makio Hasuike un VERO designer: una figura importante che “sa scegliere i materiali più adatti, le tecnologie più giuste, che sa tener conto delle componenti psicologiche, del costo e di ogni funzione(…)”. Un progettista autentico, attento ai bisogni degli utenti e alla funzionalità dei propri prodotti. Questo è senza dubbio Makio Hasuike, considerato da molti uno dei designer più interessanti delle produzioni italiane.

Italiano di adozione dal 1964 (nasce a Tokio nel 1938) fa della sperimentazione la sua principale attività progettuale. Prodotti funzionali caratterizzati sempre da un’estetica semplice ma raffinata. Molti dei suoi prodotti, sebbene ideati più di 20 anni fa, continuano ad avere un appeal contemporaneo e seducente.

Prendo in esempio alcuni oggetti pensati per architetti, designer, grafici e studenti: Croma -1982-, Piuma -1983-, Impronta -1985- e Zoom -1986- (solo per citarne alcuni). Sicuramente sono oggetti conosciuti da tutti, magari utilizzati quotidianamente. Nascono tutti dalla ricerca dei nuovi materiali, dalle caratteristiche fisiche, meccaniche ed estetiche di questi ultimi. Piuma ne è un esempio. La cartellina più copiata al mondo che ha rivoluzionato l’idea della tradizionale cartelletta in cartone. Il nuovo materiale (polipropilene) non solo non faceva sgualcire i progetti  ma li custodiva e li proteggeva anche in caso di pioggia. Stesso discorso vale anche per Zoom, anche se a questo si aggiunge una nuova configurazione per il trasporto (a spalla) Continua »

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Sports Furniture by Postfossil

maggio 21st, 2008 by Ivana

Fitness furniture: Postfossil

La palestra a casa tua. Postfossil crea i mobili per ritrovare la forma fisica!

In vista della prossima prova bikini (che affliggerà sicuramente un po’ tutti) si ricorre a tutti i metodi più bizzarri per perdere peso: diete da fame, corse kilometriche, torture estetiche varie e, ovviamente, ore ed ore di massacrante palestra.

Per chi vuole ritrovare la linea, o per chi ama tenersi in forma, arrivano i nuovi mobili-palestra creati dall’azienda svizzera Postfossil. Thomas Walde e Florian Hauswirth sono i due designer autori dei nuovi mobili-fitness. Ottimi soprattutto per chi non ama spostarsi da casa, i mobili fitness hanno un’estetica abbastanza gradevole e semplice, molto minimal e, soprattutto, adatta a qualsiasi tipo di arredo.

Aiutano a fare un po’ di movimento, a rinforzare le braccia, a risvegliare gli addominali e, sicuramente, a farci alzare un po’ dalla sedia decorata da tante graziose ragnatele! Tra i due mobili proposti credo che la spalliera sia il progetto più interessante -la panca è abbastanza banale-

Troppe ore davanti al pc ci hanno sicuramente fatto accumulare un po’ di pancetta (magari i due designer ne sanno qualcosa) un po’ di movimento non guasta mai. Personalmente preferisco una bella corsetta all’aria aperta anche se la spalliera mi sembra interessante come proposta. Speriamo sia anche sicura! Guarda la panca Continua »

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Percorsi Incrociati: Design e Architettura dialogano

maggio 19th, 2008 by Ivana

Percorsi Incrociati: convegno Design e Architettura

Per tutti gli amanti del design, dei nuovi materiali, dell’architettura e del fashion design segnalo volentieri questo incontro previsto per il prossimo venerdì 23 Maggio presso il PAN –Palazzo delle Arti Napoli – Architettura, Design, Moda.
Tre pubblicazioni a confronto per un approccio più consapevole all’offerta didattica universitaria

Un convegno interessante, proposto dalla Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli, per promuovere il design come attività transdisciplinare proiettata verso le tecnologie e i materiali più straordinari.

Al convegno interverranno tre docenti della Seconda Università di Napoli (facoltà di Architettura e Disegno Industriale), ognuno dei quali esporrà il proprio contributo di ricerca del progetto attraverso un volume:

Salvatore Cozzolino -architetto e designer- autore di “Visioni e Costruzioni”, prendendo spunto dagli affreschi giotteschi di Assisi, parlerà dell’attuale momento della professione dell’architetto, compresso tra l’esigenza di apparire e la necessità di ritrovare il senso della Responsabilità Sociale di Progetto.
Carla Langella -architetto- ha completato da poco “Hybrid Design”, commenterà le nuove frontiere del design biomimetico, con attenzione specifica alla sostenibilità ambientale dei prodotti.
Maria Antonietta Sbordone -architetto e designer- nel suo recente “Work Dress Design”, ha indagato il progetto di moda degli abiti da lavoro, svelerà le tecnologie avanzate e la ricerca sui materiali che sottendono alla realizzazione del fashion design, sempre meno frivola ideazione, sempre più incrocio complesso di discipline.

L’appuntamento è interessante anche come seminario di orientamento per gli studenti prossimi al diploma e rappresenta, in questo senso, un’ ottima palestra di idee e spunti per una futura carriera universitaria.

Appuntamento allora a Venerdì 23 Maggio ore 17,30 alla Sala PAN del Palazzo delle Arti di Napoli, via dei Mille, 60. Ragazzi non possiamo mancare.

Informazioni sui relatori Continua »

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Piegato, la libreria in 2cm

maggio 19th, 2008 by Ivana

Libreria Piegato

Stanchi delle solite librerie? Per gli amanti del “fai-da-te” nasce Piegato, una libreria che in appena 2cm racchiude design, funzionalità e principi di sostenibilità. Il Salone Satellite colpisce ancora.

Per chi adora gli oggetti funzionali e senza troppi fronzoli Piegato, realizzata da MRDO Products, è sicuramente la libreria giusta. Due semplici viti e il gioco è fatto! Istruzioni semplicissime, in stile IKEA, un tocco di fai-da-te e la libreria è pronta all’uso.

Un unico pezzo in alluminio (tagliato al laser) dal quale è possibile ricavare tre mensole dalle sorprendenti prestazioni. Creare la propria libreria è semplice e non c’è bisogno di nessun attrezzo particolare. Piegato si piega e si forma facilmente a mano ma, una volta piegata, riesce a reggere carichi considerevoli (più di 10 Kg per mensola).

Sottilissima e leggera, in pochissime mosse (come descritto dalle foto dopo il salto), prende vita e decora le pareti della nostra stanza. Il design è semplicissimo ma funzionale e, viste le dimensioni contenute (100 x 66 cm), è possibile anche affiancarne diverse ed attrezzare un’intera parete, magari giocando con i tre colori previsti per Piegato.

E’ carina anche la possibilità di utilizzare Piegato come lavagnetta magnetica, sfruttando le proprietà del materiale con il quale è realizzato -alluminio-  oltre che, ovviamente, come semplici mensole per appoggiare alcuni oggetti. Forse un po’ troppo spartana, ma mi sembra funzioni bene. Che dite? Altre immagini  Continua »

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Colla Coccoina: Una storia fantastica

maggio 15th, 2008 by Ivana

colla coccoina

Chi non conosce la colla Coccoina?Una storia fantastica di packaging, advertising e design.

Dolce profumo di mandorla e packaging accattivante (almeno per l’epoca, oggi lo possiamo considerare un vero e proprio pezzo di storia). Dal 1927 la colla coccoina ha mantenuto la sua confezione praticamente invariata; ad oggi la possiamo ancora trovare tra gli scaffali delle cartolerie che fa bella mostra di sé, con il suo barattolino color argento e il logo in blu-violetto che si srotola lungo tutto il barattolino.

Un packaging seducente che evocava, più che un prodotto da ufficio, un vero e proprio prodotto di bellezza, promosso come tale anche dai manifesti pubblicitari dell’epoca. Molto più di una colla, la coccoina trasmetteva stile e modernità, con un packaging-design bello e di grande semplicità. Più di settanta anni di storia veicolati da un prodotto semplice, sostenibile e atossico: la coccoina è infatti prodotta a base di amido di patate sciolto in acqua; un’aggiunta di olio di mandorla le regala il classico profumo delicato che immagino in molti ricordate (per me è il classico odore “di quando ero bambina”, che mi fa affiorare una valanga di ricordi).

Simbolo dell’Italia dei primi anni ’20, la Coccoina fu prodotta da Balma, Capoduri & Co. diventando da subito la colla per antonomasia.

Coccoina significa anche funzionalità. Immagino che a tutti sia capitato almeno una volta di utilizzarla. Una volta svitato il coperchio è possibile individuare il piccolo vano circolare, nel quale è presente il pennellino per stendere il prodotto, attorno al quale si sviluppava tutto il vano che conteneva la colla.

Colla Coccoina, un’icona di storia e di design per piccoli e meno piccoli, nostalgici e nuovi ammiratori.

Qui si seguito alcune immagini dei celebri manifesti pubblicitari… Corriamo a ricomprarla?? Continua »

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Zona Tortona: Livina ed Eco

maggio 13th, 2008 by Ivana

Livinia, spazio Sparkling Zona Tortona 08

E’ modulare, morbida e colorata. Si chiama Livina ed è la seduta modulare presentata al Fuorisalone 08 di Milano.

Forme customizzabili, dimensioni regolabili e scelte cromatiche personalizzabili. Così posso riassumere il progetto presentato dalla società PUREPUR nello spazio Sparkling in Zona Tortona.

Una seduta modulare caratterizzata da 3 elementi principali: uno dritto, uno a gomito ed un ultimo a tre punte.

Grazie a questi tre elementi è possibile dimensionare e creare la propria seduta a seconda degli spazi disponibili, rendendo il prodotto camaleontico e modellabile a nostro piacimento. Livina si snoda nello spazio decorandolo ed impreziosendolo con forme svariate, mai uguali, invitando al relax e al dialogo.

Il materiale con il quale è stato progettato -poliuretano espanso- lo rende adatto sia in interni che esterni. Intervistando Sylvie, una delle designer che ha contribuito alla realizzazione di Livina, ho anche scoperto che, sebbene Livina abbia una cartella colori predefinita, si possono creare pezzi con colori personalizzati, dettati direttamente dagli acquirenti.

Sempre all’interno dello spazio Sparkling era in esposizione anche un altro pezzo della collezione PUREPUR: Eco. Un volume, sempre di poliuretano, caratterizzato da una forma molto particolare, seppur semplice. Un puff caratterizzato da sei facce tutte diverse tra loro, utilizzabile sia come seduta che come divertente parete divisoria o elemento decorativo ludico. Ideale per i bambini, come la stessa Sylvie sottolinea, utilizzabile come veri e propri pezzi “lego” da assemblare e poi, come nelle migliori tradizioni, distruggere per divertirsi ancora di più. Tutto questo con morbidi elementi colorati e leggeri Continua »

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