La nuova dimensione dell'Architettura: Singapore Art School
Vorrei svegliarmi un giorno e scoprire che la mia università si è trasformata da edificio decrepito (sebbene storico) ad un centro architettonicamente e ambientalmente avanzato come questo.
E’ l’Art School of Singapore. Un edificio ideato dalla CPG Consultants che accoglie anche una scuola di Design & Media e la Nanyang Tachnological University. Cinque piani di architettura maestosa ed eco-sostenibile totalmente immersi e mimetizzati in una splendida vallata naturale.
Un “abbraccio architettonico” reso unico da un grandissimo tetto verde fruibile. Tutti gli allievi possono infatti accedervi per studiare o semplicemente rilassarsi (ci sono anche delle scale laterali). Relax e bellezza da unire ai tanti ed importanti vantaggi che il tetto verde regala: è un isolante naturale per tutto l’edificio, mitiga l’aria circostante, raccoglie le acque piovane (che vengono poi riutilizzate) e purifica l’aria.
Le grandi vetrate oltre a garantire una visione in continua osmosi con la natura circostante, sono progettate per rendere gli ambienti estremamente luminosi minimizzando, fino a pomeriggio inoltrato, l’utilizzo dell’illuminazione artificiale. Di notte, invece, l’edificio si trasforma in una sorta di lanterna.
E’ molto interessante anche il lato più “sociale” della struttura. I tre principali blocchi dell’edificio affacciano tutti su un cortile interno ideato per gli studenti, per incontrarsi, socializzare e rilassarsi guardando gli specchi d’acqua e ascoltando il suono delle cascatelle artificiali. All’interno la scuola è priva di decorazioni e non ha una struttura geomentrica ma, seguendo anche la morfologia del tetto, è estremamente irregolare ed organica il che crea ambienti interessanti e stimolanti per gli studenti ai quali è concesso decorare ed abbellire il tutto con i propri lavori.
Vincitrice anche del premio Design Sharing 2007, più che una stupenda opera architettonica la definirei uno scenario naturale, una “collinetta” che dialoga perfettamente con il landscape e con i ragazzi. Magnifica!
Scritto in Architettura Contemporanea, Design eco-orientato | 16 Commenti »
gennaio 23rd, 2008 at 20:00
Ma perchè queste meraviglie non si possono avere anche in Italia?! Siamo solo un popolo che va avanti con la testa girata dietro, camminiamo avanti ma non facciamo che esaltare il notro passato, tra 500 anni cosa studieranno di noi? nulla! Se tutte le civiltà che si cono state in Italia non avessero demolito e costruito non sarebbe mai nato nulla e noi non potremmo contemplare ciò che ci hanno lasciato. Per esempio prendiamo Firenze (perchè ora sto qui), prima la civiltà etrusca che è stata sostituita da quella romana, poi romanica, poi gotica, poi rinascimentale, poi…….nulla e oggi ancora nulla. e il resto d’Italia è allo stesso livello; si salva un po’ Milano che punta avanti. Con questo non voglio dire che dobbiamo demolire i nostri centri strici visto che noi italiani manteniamo ancora una certa identità, ma almeno le periferie potrebbero essere più moderne se proprio dobbiamo tutelare ciò che ci hanno lasciato dal passato. Mies van der Rohe diceva “io sono architetto del mio tempo”; ma anche Peter Behrens diceva “Noi abbiamo avuto maestri ignoranti, miopi: ci hanno insegnato tutto quello che gli antichi hanno fatto, fino a farcelo imparare a memoria. Ci hanno fatto conoscere i costumi e l’arte degli antichi e hanno preteso che noi ne imitassimo l’arte, pur condannando i loro costumi. Non hanno saputo riconoscere che l’arte di un epoca è la fonte che riflette i costumi” e oggi la situazione da noi non sembra cambiata. si potrebbe continuare con le perle di saggezza dei maestri, ma penso che ho reso un po’ l’idea.
gennaio 24th, 2008 at 13:31
Appena l’ho vista sono rimasta senza parole…è semplicemente fantastica…un sogno…
ps.Ivana i tuoi post sono sempre interessantissimi…adoro il tuo blog!Ciao…
gennaio 24th, 2008 at 13:50
sono peinamente d’accordo con l’intervento precendente e mi chiedo per quanto durerà ancora che gli studenti vengano qui in italia a imparare???? mi sa che tra qualche anno dovremmo andare noi da loro….
gennaio 25th, 2008 at 15:26
non dobbiamo distruggere i centri storici ma le periferie , quelle non storiche. sostituire tutto con edifici eco e bio . Il p.i.l. schizzerebbe a livelli mai visti e alla lunga avremmo un risparmio incomensurabile…. ma volete mettere le giuste aspirazioni con la bulimia dei palazzinari e dei loro servi politici? povera patria
gennaio 26th, 2008 at 13:06
come non pensare ai nostri trascorsi nella ultramillenaria storia dell’architettura,vedendo oggi tali iperformances culturali
…… siamo “purtroppo” ancora abbarbicati ….al COLOSSEO,… mentre il marasma porta il paese alla deriva
gennaio 28th, 2008 at 18:29
L’Architettura non può forzare la naturale inclinazione delle genti che ne fruiscono, purtroppo può soltanto seguirle.
Più in generale però concordo con chi dice che l’Italia abbia bisogno di buona cura e manutenzione, e non di grandi opere.
febbraio 7th, 2008 at 19:31
forse perchè il ponte di Calatrava a Venezia doveva essere completato 4 anni fa con una spesa di un terzo rispetto all’attuale??!!
forse perchè visti questi tempi e sprechi di denaro gli architetti NON italiani preferiscono costruire altrove??!!
forse perchè le miriadi di leggi e normative vincolate e i beniculturali obbligano a standard…appunto legate alla tradizione storica??!!
forse perchè l’architettura è in Italia solo quella del rinascimento visto che gli altri termini di paragone sono quella razionalista e del dopoguerra??!!
forse perchè “siamo” ancora troppo ottusi e guardiamo il decostruttivismo come una malattia, Zaha i Coop Himmelb(l)au e Koolhaas come dei contaminati??!!
forse perchè l’unico vero architetto in Italia è Piano e pensate che nella facoltà di Architettura di Genova non lo hanno fatto insegnare…non ho parole
ola
febbraio 8th, 2008 at 05:35
Il punto è che qui queste cose sono troppo FUTURISTICHE, non saranno mai fattibili, siamo troppo arretrati!
febbraio 8th, 2008 at 13:09
Odddiiio mi ero sognata tempo fa una cosa del genere….dio….E’ FANTASTICO!UN’EDIFICIO ED UN CONCETTO MERAVIGLIOSO!
E’ un orgasmo visivo anche se la forma ricorda in pianta una vagina aperta.Ma…forse è questa “iconografia” primordiale ad incantare gli occhi.D’altronde anni di cupole uterine insegnano….
Una forma primigenia che proprio per la sua capacità di accogliere e ridonare vita-energia è interessante.
novembre 19th, 2008 at 15:07
Dovremmo essere tutti uniti a volere le cose nuove,ma purtroppo deleghiamo sempre gli altri a fare le cose….non siamo mai noi a fare il primo passo! Ecco perchè non cambia nulla.
Così il sistema è libero di propinarci sempre le stesse cose.
Se solo capissimo questo meccanismo…..
novembre 19th, 2008 at 15:09
Non siamo arretrati,siamo ADDORMENTATI….siamo intorpiditi…e senza coraggio!!!! TUTTI NOI
novembre 19th, 2008 at 15:10
Il palazzo è superlativo e rende bene l’idea di un abbraccio universale.
Spero che la gente rifletta che ognuno di noi è una goccia importante in un mare meraviglioso e duttile.
ciao
francesca
novembre 19th, 2008 at 15:12
Dobbiamo firmare le petizioni per fare cambiare le leggi; intanto fare questo,,,e poi pian piano il resto…
Questo è il mio parere.
Il sistema ci sta uccidendo nella mente e nel corpo,piano piano….
novembre 19th, 2008 at 15:24
SONO D’ACCORDO PIENAMENTE CON TE!
febbraio 10th, 2009 at 11:24
Provengo da studi artistici (architettura e ied) ho vissuto per anni nel Sud Est Asiatico, principalmente a Bangkok e la parte sottostante (Singapore e Malaysia) e posso CERTIFICARE che sono anni luce avanti a noi.
Non solo si costruiscono strutture architettoniche esteticamente esemplari, dove l’occhio è ben più che appagato, ma il funzionamento di tali strutture (centri culturali, commerciali, hotels, serviced apartments, ecc.) è funzionale e conforme alle regole di salvaguardia dell’ambiente e protocollo di Kyoto.
Non è vero che non si può mescolare a regola d’arte passato, storia ed architettura contemporanea…Bangkok ne è un esempio eclatante: templi Buddisti risalenti al periodo Sukhothai, lo storico fiume e le case tradizionali che ne fanno da contorno, e una miriade di hotel e grattacieli ipermoderni, che nella notte illuminano la città e le antiche strutture, lasciando qualsiasi spettatore in visibilio.
In Italia tutto ciò non è che è difficile realizzarlo ma è un’utopia.
I problemi non sono quelli di come mescolare lo storico al contemporaneo, ma quelli di far lavorare gli architetti, di evitare che i fondi destinati alle opere pubbliche vadano nelle tasche di politici corrotti, mafia e camorra…finché esisteranno lItalia sarà sempre un paese che guarderà il mondo andare avanti e la propria gente restare a marcire nel regresso.
febbraio 25th, 2011 at 19:51
non solo mi è piaciuto il progetto..
ma mi sono piaciuti tantissimi i vostri commenti..
FINALMENTE QUALCUNO CHE LA PENSA COME ME!!
@underfax: mi spiace.. ma non sono d’accordo con te.. l’architettura non solo deve seguire le genti che ne fruiscono ma anche proporre nuovi modi di intendere gli spazi e l’architettura stessa.
se questo non viene fatto allora rimaniamo seduti, fissi e non così le persone non vengono “EDUCATE” a nuovi edifici, nuovi stili, nuove tecnologie! è per questo, infatti, che qui in italia tutti quanti hanno in testa VECCHIO=BELLO, NUOVO=BRUTTO..e fino a quando non si debellerà questa “malattia” non riusciremo a far aprire la mente alle persone e quindi non riusciremo neanche a fare dei progetti nuovi che vengano integrati non solo fisicamente nel contesto in cui si pongono ma anche e soprattutto vengano integrati nell’uso dai cittadini !!!