Zona Tortona: Florence Jaffrain e le sedute Bonheur

aprile 21st, 2010 by Ivana

Zona Tortona 2010 Florence Jaffrain

Zona Tortona, nell’area Brera, accoglie i visitatori con una serie vivace e colorata di particolari sedute disegnate dalla designer francese Florence Jaffrain.

Forse a primo impatto le Bonheur sembrano semplicemente giochi stilistici all’insegna del colore, ma quelle di Florence sono sedute che analizzano i nuovi modi di sedersi nati dal vivere quotidiano.

Una rielaborazione delle tradizionali sedute alla ricerca di nuovi gesti (un tema affrontato anche da Nao Tamura con i suoi piatto morbidi Seasons) per risvegliare l’essere e la socialità. Sedute che implicano delle posture più vicine a quelle che assumiamo quando ci sdraiamo e, di conseguenza, ci invitano al rilassamento.

L’obiettivo di Florence non è quello di generare nuove esigenze, ma di creare nuovi atteggiamenti che ci portano a una maggiore coscienza del corpo, alla ricerca del giusto equilibrio tra comfort e relax. La seduta diventa così un’estensione del nostro corpo, pronta ad assecondare tutti i nostri movimenti e i nostri bisogni.

Possiamo quindi posizionare queste sedute nei modi che preferiamo e adagiarci comodamente per leggere, dormire, rifugiarci, rilassarci o intrattenerci con qualche amico.

Un nuovo modo di fruire delle sedute accompagnato da un design familiare, un omino stilizzato pronto ad accoglierci tra le sue morbide braccia. Una seduta devo dire comoda, che sorregge il collo e le braccia quando si legge e che tiene anche caldi quando fa più freddo. Divertente ma funzionale. A me è piaciuta molto! Tutte le sedute fanno parte della collezione YouNow che potete vedere al link in basso. Vedi la gallery Continua »

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Zona Tortona: Caleidoscope di Frederike Top. Scopri l'interno!

aprile 20th, 2010 by Ivana

Caleidoscope design Frederike Top

Una frizzante Zona Tortona quest’anno ha ospitato, tra gli altri, la designer Frederike Top con il progetto Caleidoscope. Una lampada all’esterno semplice ma con un interno tutto da scoprire!

Lei olandese 28enne, ha presentato una serie di progetti con un particolare filo conduttore: i riflessi e le ombre. Una collezione di prodotti da scoprire solo attraverso l’utilizzo. In particolare voglio soffermarmi su Caleidoscope, una lampada che a prima vista si presenta quasi anonima, con un design geometrico, essenziale e in sole due varianti cromatiche.

Bastano però pochi secondi per scoprire l’interno della lampada che regala un inaspettato gioco caleidoscopico di specchi, colori e pattern, pronti a ripetersi e generare bellissime immagini astratte e suggestive. All’interno troviamo infatti il cuore della lampada, un singolo elemento esagonale retroilluminato circondato da sei pareti-specchi. A questo esagono è possibile applicare una serie di “lenti” esagonali, tutte caratterizzate da differenti pattern (le vedete nella gallery -4°immagine), pronte a cambiare ogni volta i giochi di riflessi in tutta la lampada.

Una soluzione semplice, ripresa dai tradizionali caleidoscopi, che in questo caso regala una lampada suggestiva da scoprire e ammirare, per la prima volta dall’interno!

Accanto a Caleidoscope troviamo anche Roset e Shine, altre due lampade molto particolari che svelano la loro originalità solo se accese. E’ solo in questo momento, infatti, che le lampade generano un gioco di luci riflesso che dipinge il soffitto in un modo insolito ed originale.

Devo dire che ho apprezzato molto i lavori di Frederike ed in particolare la sua continua ricerca di un effetto sorpresa unito però ad una semplicità di segno che caratterizza molti dei suoi prodotti.  Ancora complimenti a Frederike! Guarda la gallery Continua »

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Al Salone Satellite Seasons: un piatto morbido come una foglia

aprile 20th, 2010 by Ivana

Seasons design Nao Tamura

Nao Tamura, una simpaticissima designer giapponese, vince il primo premio del Salone Satellite con il suo progetto Seasons.

Dopo mille imprevisti causati dal vulcano Eyjafjallajokull (nome impronunciabile!!), finalmente anche io sono riuscita a tornare a casa!! Ho messo a punto tutto il materiale raccolto in questi giorni di fiera e per iniziare voglio parlarvi del progetto che ha fatto più parlare al Salone Satellite, Seasons appunto.

In Seasons si respira tutta la tradizione della cultura giapponese e l’attenzione per un prodotto green dedicato al food design. Un progetto che rivede e stravolge il concetto di piatto rivisitandolo non solo dal punto di vista materico e formale ma, soprattutto, sviluppando un nuovo modo di utilizzo dei piatti stessi.

Il piatto-foglia Seasons, proprio come una foglia, è morbido e leggero, è flessibile e vellutato ed è realizzato in un materiale economico ma duraturo che necessita di pochissima energia per essere prodotto. Queste caratteristiche rendono il piatto leggero ed indistruttibile (se paragoonato a quelli di porcellana che si rompono o si scheggiano facilmente). Il silicone con il quale è realizzato il piatto è utilizzabile in forno, può essere avvolto attorno al cibo e messo in frigo per conservare la pietanza o in microonde per riscaldarla.

Ogni foglia ha un colore e una dimensione diversa, caratteristica che permette di creare diverse e suggestive configurazioni in tavola e avere a disposizione diversi tipi di foglie a seconda delle portate. Un’idea premiata che ha ricevuto il primo premio al Salone Satellite (area all’interno del Salone del Mobile dedicata ai giovani designer emergenti).

Rispetto agli altri progetti sicuramente spiccava per l’originalità, non fosse altro per i nuovi scenari e le configurazioni possibili. Devo dire però che la sensazione al tatto era piacevole e l’accostamento delle varie foglie particolarmente suggestivo. Ovviamente ottimo per il cibo giapponese, forse un po’ meno per noi che usiamo coltello e forchetta… A me è comunque piaciuto molto. Voi che ne dite?

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Speciale Salone 2010

aprile 17th, 2010 by Ivana

Salone Mobile Milano 2010 - Zona Tortona e Zona Romana

Da lunedì tutto lo speciale Salone Milano 2010. Tutto sul Salone Satellite, Zona Tortona e la nuovissima Zona Romana. Non mancate!

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Il Design Trasparente di Emiliano e Francesca

aprile 13th, 2010 by Ivana

Lampada Booklight

Design trasparente di nome e di fatto! I progetti realizzati dall’atelier Design Trasparente sono caratterizzati tutti dalla stessa caratteristica: la trasparenza.

Sono tutti oggetti puliti esteticamente, chiari, estremamente semplici eppure estremamente ricercati. Sono i prodotti di Emiliano e Francesca, per essere precisi di Emiliano Brinci e Francesca Soluzioni. Due giovani creativi italiani, lui industrial design, lei attentissima appassionata di nuovi processi produttivi e di innovazioni tecniche e funzionali.

Si definiscono due artigiani-designer e nel loro laboratorio creativo tutte le idee vengono realizzate dalle loro mani, passando per prototipi e revisioni, fino ad arrivare al prodotto finale estremamente semplice ma ricercato e funzionale.

Come il nome stesso suggerisce il loro lavoro è incentrato maggiormente sulla lavorazione di polimeri trasparenti (PMMA per la precisione). Tra tutti i loro lavori voglio porre l’accento su Booklight ed il portariviste Oplà.

Booklight assolve a diverse funzioni: è una lampada, un porta riviste-libri nonchè una meravigliosa scultura luminosa. Disponibile in diverse misure e colori, booklight raccoglie ed illumina i libri con un abbraccio dal disegno minimal ottenuto per termoformatura da una lastra di plexiglass spessa 3mm. Un design semplice che lascia parlare la luce e dà vita ai libri e che, volendo, può essere reso unico da alcune incisioni (nelle varianti incise).

Oplà invece è un portariviste dove il protagonista assoluto è un meraviglioso gioco di equilibri ricercato dalla designer Francesca. Due lastre di plexiglass che si tengono assieme quasi magicamente attraverso una lastra orizzontale colorata che, senza incastri nè viti, dà vita alla struttura di Oplà. Per riporla basta semplicemente sfilare l’elemento orizzontale! Più lo vedo e più mi piace!!!

Due oggetti affascinanti, così come l’intera collezione che vi suggerisco di vedere al sito o direttamente al Fuori Salone in Zona Tortona (spazio Supersudio). Continua »

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Zona Tortona: Livina ed Eco

maggio 13th, 2008 by Ivana

Livinia, spazio Sparkling Zona Tortona 08

E’ modulare, morbida e colorata. Si chiama Livina ed è la seduta modulare presentata al Fuorisalone 08 di Milano.

Forme customizzabili, dimensioni regolabili e scelte cromatiche personalizzabili. Così posso riassumere il progetto presentato dalla società PUREPUR nello spazio Sparkling in Zona Tortona.

Una seduta modulare caratterizzata da 3 elementi principali: uno dritto, uno a gomito ed un ultimo a tre punte.

Grazie a questi tre elementi è possibile dimensionare e creare la propria seduta a seconda degli spazi disponibili, rendendo il prodotto camaleontico e modellabile a nostro piacimento. Livina si snoda nello spazio decorandolo ed impreziosendolo con forme svariate, mai uguali, invitando al relax e al dialogo.

Il materiale con il quale è stato progettato -poliuretano espanso- lo rende adatto sia in interni che esterni. Intervistando Sylvie, una delle designer che ha contribuito alla realizzazione di Livina, ho anche scoperto che, sebbene Livina abbia una cartella colori predefinita, si possono creare pezzi con colori personalizzati, dettati direttamente dagli acquirenti.

Sempre all’interno dello spazio Sparkling era in esposizione anche un altro pezzo della collezione PUREPUR: Eco. Un volume, sempre di poliuretano, caratterizzato da una forma molto particolare, seppur semplice. Un puff caratterizzato da sei facce tutte diverse tra loro, utilizzabile sia come seduta che come divertente parete divisoria o elemento decorativo ludico. Ideale per i bambini, come la stessa Sylvie sottolinea, utilizzabile come veri e propri pezzi “lego” da assemblare e poi, come nelle migliori tradizioni, distruggere per divertirsi ancora di più. Tutto questo con morbidi elementi colorati e leggeri Continua »

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Zona Tortona: Francesca Caltabiano

aprile 29th, 2008 by Ivana

Francesca Caltabiano Repechage

Si chiama Repechage la collezione di gioielli ideata dalla fashion designer Francesca Caltabiano.

Ancora gioielli nello spazio Sparkling. Questa volta sono i ricordi i protagonisti principali dei monili creati da Francesca.

Nasce come ballerina ma la sua passione per il design la spinge fino a New York dove si laurea in Fashion Marketing. Una passione che si fonde a quella per le gemme preziose e che, unitamente ai vissuti newyorkesi, sfocia in un nuovo ed originale modo di concepire i gioielli.

Le sue collezioni prendono vita dai ricordi, ogni gioiello creato da Francesca è un concentrato di storia, un gioiello che cresce con chi lo indossa e si arricchisce di volta in volta di nuovi elementi. Repechage appunto, come “ripescaggio” di piccoli monili che utilizzavamo un tempo; singoli elementi che dialogano e che raccontano il nostro passato.

Un vecchio orecchino, una vecchia spilla o un vecchio anello: tutto può diventare l’inizio di un nuovo gioiello, di un pezzo assolutamente unico che, a differenza dei gioielli tradizionali, può rinnovarsi e aumentare il proprio valore storico e affettivo, semplicemente aggiungendo altri piccoli elementi, proprio come propone Francesca. Molte delle sue creazioni nascono insieme alle clienti, spesso partendo semplicemente da una foto di un vecchio gioiello: un passato da rielaborare, enfatizzare o semplicemente far rinascere, aiutati dalla passione e dalle ispirazioni di Francesca, tra le quali le canzoni di Giorgio Gaber (che hanno caratterizzato la sua infanzia e dalle quali prendono vita le collezioni Drago Mago) e la sua Sicilia Continua »

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Zona Tortona: PIMARIPì e le sue creazioni preziose

aprile 24th, 2008 by Ivana

Pimaripì gioielli

Maria Pina Pintus, alias PimariPì, una creativa che ha trasferito il concetto di preziosi all’ambiente domestico.

Nello spazio Sparkling, in Zona Tortona, mi hanno colpito molto i gioielli di Pimaripì. Un po’ come Riccardo Dalisi, Pimaripì progetta senza pensare: i suoi gioielli prendono vita tra le sue mani, senza un disegno ben preciso, dettati solo dall’ispirazione del momento pronti a manifestare l’espressione interiore di Maria Pina.

Filati pregiati, intrecciati con cura per formare “ricami” preziosi suggestivi e di impatto. Aiutata solo dalle sue mani (o da uncinetti) i suoi gioielli sono delle piccole opere d’arte che raccontano la sensibilità e la creatività di Pimaripì. Creazioni insolite ed uniche, ispirate spesso allo stile liberty (corrente artistica che Maria Pina adora).  Incredibilmente bello il collier, uno dei suoi pezzi preferiti (potete vederlo nelle foto alla fine dell’articolo), un “ricamo” etereo, caratterizzato da rose stilizzare, leggermente geometriche.

Gioielli, appunto, ma anche oggetti-gioiello destinati agli ambienti domestici. Pimaripì trasferisce il concetto di ornamento personale alle nostre abitazioni e agli oggetti di tutti i giorni: complementi per la tavola, accessori per i tendaggi, bicchieri… Tutto rigorosamente fatto a mano ed assolutamente unico  Continua »

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Fabio Novembre al Fuori Salone

aprile 23rd, 2008 by Cremino

Fabio Novembre

Fabio Novembre è oggi, sicuramente, uno dei talenti più originali e sorprendenti della nuova generazione del design italiano ed internazionale.

41 anni, leccese, milanese d’adozione dai tempi dell’università. E’ uno dei giovani designer-architetti più noti al livello internazionale perché sa essere carismatico, imprevedibile e abile nel firmare progetti per negozi (splendido quello di Roma), alberghi e locali ma anche divani, tavoli e oggetti che spiazzano e aprono nuovi orizzonti.

La potenza visionaria degli interni e degli oggetti disegnati da Novembre negli ultimi 15 anni (capita a pochi di avere una retrospettiva a soli 41 anni), la dimensione sartoriale con cui costruisce gli spazi piegando la materia verso condizioni e qualità inaspettate, la capacità di pensare al design come una realtà diversa, inquinata positivamente da discipline apparentemente lontane come musica, cinema, l’arte contemporanea e la moda, propongono un modo inaspettato di pensare il progetto oggi.

La sua storia è una sorta di naturale evoluzione che supera la generazione “dei padri” nobili del design italiano, insieme è uno scarto improvviso che apre scenari da percorrere per il prossimo futuro e l’avvento di un sicuro protagonista di una nuova generazione di creativi italiani Continua »

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Zona Tortona: Paola Monorchio per Glix

aprile 22nd, 2008 by Ivana

Paola Monorchio, Glix Abiti e Gioielli

Fuorisalone ’08, spazio Sparkling. Paola Monorchio e le sue creazioni di fashion design. Moda, packaging e gioielleria declinate in modo assolutamente originale e creativo.

Tutto parte dalla vivacità progettuale di Paola Monorchio -fondatrice del marchio Glix- una designer con una spiccata sensibilità verso i nuovi tessuti. Mi ha colpito moltissimo l’essenzialità unita alla “complessità” dei suoi prodotti: abiti versatili che prendono vita a partire da un semplicissimo rettangolo di cotone rafia (materiale morbido e confortevole che non ha bisogno di essere stirato!). 

Nessuna cucitura, nessun elemento sartoriale. Un abito geniale che, grazie a piccoli bottoncini e asole, si manifesta nella sua assoluta bellezza solo quando lo si indossa.

Adatto a tutti, dalle donne più esili a quelle più rotondette, gli abiti di Paola Monorchio hanno bisogno solo di un pizzico di fantasia e di essere modellati sul corpo proprio come una seconda pelle, come ci suggerisce il momento o il nostro stato d’animo. Lungo o corto, semplice o più eleborato, siamo noi a decidere tra le molteplici soluzioni quale sarà quella che più ci soddisferà.

La complessità del progetto non si ferma qui. La stessa filosofia progettuale è stata trasferita anche alle giacche e ai cappelli che Paola disegna. Proprio su questi ultimi mi piacerebbe soffermarmi un po’. Particolarmente interessante era infatti il cappellino in esposizione nello spazio Sparkling. Realizzato in canetè, il cappellino della Monorchio è composto da due elementi separati (uno circolare e uno rettangolare), non ha bisogno di nessuna cappelliera ed è estrememente facile da trasportare -occupa pochi mm di spessore. Una volta unite le due parti è possibile modellare il cappello a proprio piacimento grazie ad una piccola anima in fil di ferro (vi consiglio di vedere le foto).

Tutti i progetti sono trasportabili in un packaging-mini-guardaroba, realizzato sempre da Paola. Una sorta di valigetta con tanto di Continua »

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