Voice Stick legge per me!

agosto 25th, 2008 by Ivana

Voice Stick

Un nuovo dispositivo piccolo e maneggevole adatto a chi, purtroppo, non puo’ leggere. Facile da usare ed immediato, Voice Stick legge e “parla”.

Sempre più spesso cito oggetti di social design: una nuova dimensione del design che non crea solo oggetti belli ma, soprattutto, oggetti utili e anche esteticamente gradevoli. Ne abbiamo visti tanti: Bedu il bidone per le emergenze o le stampelle di Yong Rok Kim solo per citarne un paio. (Gli altri sono tutti nella categoria Social Design)

Oggi parliamo di Voice Stick creato da Sungwoo Park, un designer frizzante di cui abbiamo già parlato su A+D prima con Eazzzy la minifotocamera USB e poi con Rolling Bench la panchina sempre asciutta.

Voice Stick possiamo definirlo come un piccolo scanner progettato per le persone colpite da cecità o con problemi alla vista. Utilizzarlo è semplicissimo: basta disporlo su una pagina di un libro (o di un bigliettino da visita, un opuscolo…) e, grazie ai comandi in braille, è possibile avviare la scansione del testo. Attraverso un sintetizzatore il fruitore potrà poi ascoltare il testo direttamente da Voice Stick.

Per evitare di disturbare altre persone, se ci si trova in una biblioteca per esempio, è possibile utilizzare degli auricolari grazie all’uscita posta all’estremità di Voice Stick. Un nuovo sistema che permetterà a tutti di ampliare sempre più le proprie conoscenze e di superare i libri in braille (non sempre facilmente reperibili e disponibili per tutti i titoli).  Lo trovo un bel progetto. Critiche? Tutte le foto Continua »

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Fingerfood: direttamente sulle dita

agosto 22nd, 2008 by Ivana

Fingerfood

Piccoli e comodi, ideali per le cenette in piedi e per levare un po’ tutti dall’imbazzo delle cene fingerfood. Si chiamano proprio Fingerfood e sono dei piattini molto particolari. Vediamoli.

Come si può sorseggiare un bel bicchierino di vino bianco, gustare un delizioso stuzzichino ed avere comunque una mano libera? Grande dilemma delle cene in piedi.

Di soluzioni ne abbiamo viste tante, pensiamo a K-Wine, Kasane o Spaghetti Plate.

L’ultimo che ho trovato è un “gioiellino” che si applica direttamente al dito (da qui anche il gioco di parole), un anellino a forma di piattino, dalle dimensioni studiate appositamente per accogliere i bocconi del fingerfood. Non dà fastidio, ha una forma molto gradevole e, soprattutto, non dà impiccio, è maneggevole e lascia le mani libere.

Fingerfood, disegnato dal designer Ken Goldman, è disponibile in confezioni da 10 e tutti i piattini-anello hanno dimensioni regolabili, quindi adatti a tutti i tipi di mani, dalle più esili alle più carnosette!

Sicuramente non adatti alle persone che ai buffet mangerebbero anche il cameriere!! Continua »

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Bird's Nest: da stadio a seduta

agosto 21st, 2008 by Ivana

Il simbolo delle Olimpiadi 2008 di Pechino, il Bird’s Nest, diventa una seduta. Lo stadio a nido di uccello ha affascinato veramente tutti e solleticato anche la fantasia dei giovani designer. Il sofisticato (ed ingegneristico) intreccio di acciaio ha dato vita alla struttura più fotografata e commentata di Pechino.

Ultimamente, per altro, se ne sta parlando ancora di più visti i risultati ottenuti dalla Cina in ambito ambientale. Il cielo è finalmente limpido a Pechino, la testardarggine dei cinesi ha dato i suoi frutti (sono state chiuse per l’occasione tutte le fabbriche ed i cantieri ed il traffico è stato ridotto all’osso, ma chissà cosa succederà dopo che si spegneranno i riflettori…) e il Bird’s Nest spicca più bello che mai incorniciato dal cielo azzurro e il sole di Pechino.

Ma ritorniamo alla seduta. E’ stata progettata dal designer Thimothy Schreiber e si ispira ovviamente alla forma del Bird’s Nest, leggermente modificata per risultare più comoda ed ergonomica. L’intreccio la rende particolarmente resistente ma leggermente flessibile e confortevole.

Non è la seduta da Red Dot Award, ma è la dimostrazione di come il Bird’s Nest Stadium sia una struttura vincente ed affascinante.

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Ergoskin: la T-shirt anti-scoliosi

agosto 20th, 2008 by Ivana

T-shirt anti-scoliosi

Dopo le magliette personalizzate arrivano le magliette intelligenti pronte a prendersi cura della nostra schiena. Si chiamano Ergoskin e sono le prime t-shirt al mondo che ci “avvisano” se assumiamo posizioni scorrette a danno della nostra schiena.

Al ritorno dalle vacanze, e non solo, è così bello ritornare davanti al pc e accendere questa meravigliosa finestra sul mondo intero. Ore e ore a navigare, imparare cose nuove o vedere le cose più bizzare da tutto il mondo. Bello, sì, ma dopo pochi minuti sfido chiunque a mantenere una corretta posizione con la schiena (a proposito..la mia schiena! un secondo che mi sistemo!!).

Dicevo, la schiena appunto. Tallone di achille di quelli che passano ore davanti al pc ma anche alla tv o leggendo un bel libro. Tutti storti pronti ad accusare un bel mal di schiena dopo poco.

Da questo nasce l’idea della designer austriaca Talia Elena Radford Cryns (una donna finalmente!) che ha ideato una T-shirt intelligente con una speciale tessitura che ingloba particolari e picolissimi sensori pronti a controllare la corretta postura del busto. Qualora stessimo seduti a mò di contorsionisti dopo qualche secondo, grazie ai materiali intelligenti, una piccola vibrazione ci ricorderà di riassumere una posizione corretta. E’ interessante sottolineare che la maglia può anche essere tarata per una specifica posizione, magari suggerita da un fisioterapista.

Ergoskin nel 2007 ha vinto il premio Auatriaco National Dyson Design Award; non è ancora disponibile in commercio ma lo sarà a breve (chissà a quale prezzo). Almeno non sentiremo gridare la solita frase: ”stai dritta con la schienaaaaaaa!!” Continua »

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SbrodoliNO: il cono gelato che non gocciola

luglio 8th, 2008 by Ivana

SbrodoliNO, gruppo GHIGOS

Si chiama SbrodoliNo ed è il nuovo cono gelato ideale per chi si…sbrodola sempre col gelato!

Estate, tempo di mare, di grandi bevute di acqua e di tanti gelati rinfrescanti! Proprio ieri mi sono gustata un bel gelatino e, sempre ieri, ho sporcato il mio jeans con una bella macchia di gelato e subito mi sono ricordata di SbrodoliNO. Se la mia gelateria l’avesse avuto, probabilmente il mio jeansetto sarebbe ancora pulito!

SbrodoliNo infatti è uno di quei progetti per il food-design che ti semplificano la vita e ti fanno godere il gelato, senza mani appiccicose o, ahimè, vestiti sporchi. Al tradizionale cono gelato, infatti, è stata aggiunta una semplice spirale, commestibile ovviamente, che raccoglie le temibili goccioline di gelato sciolto. Una seconda cialda che non lede l’immagine del cono, diventata ormai quasi un’icona, ma che ne avvolge la silhouette enfatizzandola con questa spirale che guarda verso l’alto.

Una comoda spirale che raccoglie il gelato “killer” e lo accompagna all’interno del cono stesso coniugando perfettamente gusto e praticità. L’idea è dello studio Ghigos (Davide Crippa, Barbara di Prete, Manolo Lochis e Francesco Tosi) e si è anche aggiudicato il premio fooddesign 3  ed è stato esposto al Salone del Gusto di Torino (2004).

Aspetto di vederla anche nelle mie gelaterie. Intanto la possiamo commentare… Le foto Continua »

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Nastro Azzurro Design Award: i vincitori

luglio 7th, 2008 by Ivana

Nastro Azzurro Award Design

Arrivano i vincitori del concorso Nastro Azzurro Unbeerlievable! Tra i 33 finalisti il primo premio è stato assegnato a Roberto Botta e la sua scaletta dall’inconfondibile silhouette della birra Nastro Azzurro.

Musa ispiratrice e motore di tutto il concorso è lei: la bottiglia da 33 cl. Una linea inconfondibile che cambia forma e funzione sotto le matite impazzite degli oltre 1500 iscritti al concorso. Idee stravaganti, alcune improponibili, altre bizzarre, altre ancora ironiche o giocose. Più di 850 progetti presentati, ispirati alla bottiglia di birra più famosa in italia, che hanno assunto più volte tematiche sociali ed ecologiche.

Roberto Botta si aggiudica i 10.000€ previsti per il primo classificato con il suo progetto QuaterBasei. All’apparenza una semplice silhouette della bottiglia di birra che, una volta aperta si trasforma in una scaletta con quattro gradini.

I Premi della Giuria (2.500€) vanno al progetto BeFreez di Jean Claude Chiementin come Miglior Progetto di Innovazione Tecnologica e ad Ecopanchina, di Rafael Vinader, che si aggiudica il premio per il Miglior Riutilizzo della Bottiglia.

Onestamente nella gallery ho trovato molti progetti interessanti e più provocatori. Tra i tanti quelli che più mi sono piaciuti sono: Drink Different, Ribbon Mushroom, Nastro da Mare, Birrardino o Set Stappagusto. Altri pazzeschi come Slurp, Dormici su, Birra di Rubik…. Vedeteli tutti perchè alcuni sono veramente al limite del surreale. Lascio a voi la classifica;)

Per gli interessati, a Torino dall’8 al 12 Luglio presso il Circolo Canottieri Esperia, saranno esposti tutti i 33 progetti finalisti. Alcune immagini Continua »

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Sombrero Wire Manager di Andrea Ruggiero

luglio 4th, 2008 by Ivana

Sombrero Wire Manager

Sombrero Wire Manager, piccoli “cappellini” originali e colorati pronti ad ordinare i fili della nostra scrivania.

Non so come sia la vostra, ma la mia scrivania spesso diventa un groviglio di fili e cavi. Filo della stampante, del pc, della lampada, dello scanner….una grande ragnatela che nemmeno spiderman sarebbe capace di fare! Quelle rare volte che metto in ordine in camera mi dedico anche ai vari cavetti, sistemandoli alla meno peggio magari con un pò  di scotch o qualche elastico per i capelli.

Dall’america il designer Andrea Ruggiero ci delizia con un particolare oggettino per sistemare fili e filetti che si avvinghiano tra le nostre caviglie. Si chiama Sombrero Wire Manager ed è un coloratissimo sombrerino ideale per mettere in ordine i fili e, soprattutto, tenerli lontano dai nostri piedi.

Il funzionamento è semplicissimo. Basta avvitare uno o più sobrerini sotto la scrivania e arrotolare il filo che si vuole sistemare lungo l’apposito alloggio del sombrero. L’idea è semplice ma molto utile, ideale sia per le nostre stanze che per gli uffici. Io li metterei anche sopra la scrivania per un tocco di colore e anche per tenerli più facilmente a portata di mano. Per chi volesse, si possono acquistare a 4$. Commenti?  Tutte le foto Continua »

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Everland: l'albergo mono-stanza e mono-notte

giugno 25th, 2008 by Ivana

Everland: monostanze prenotabili per una sola notte, piccoli “gusci” sui tetti delle città più belle, panorami mozzafiato per un piccolo piacere più o meno alla portata di tutti.

E’ Everland, l’albergo di una sola stanza. Sì, una sola stanza, ma estremamente curata e suggestiva. E’ praticamente un container particolarissimo e curatissimo che, di volta in volta, viene posizionato sulle sommità più suggestive di una città; una stanza dalla quale dominare il mondo, per vivere una giornata d’arte con un tocco di architettura.

L’idea è degli artisti svizzeri Sabina Lang e Daniel Baumann e nasce per rendere lo spettatore parte dell’architettura dello spazio. I più bei palazzi storici, per una sola notte si concederanno all’albergo più colorato e divertente. Un connubio che sta rapendo moltissime persone (è diventato praticamente impossibile prenotarsi).

Un nuovo tipo di vacanza, forse troppo breve, ma sicuramente d’impatto e memorabile, divertente ed originale. Un vero progetto di design esperienziale. Un ambiente che si affaccia direttamente sui monumenti più belli delle città, per contemplarli ed ammirarli. Gli esterni ricordano molto il design del celeberrimo televisore Algol di Zanuso e Sapper, mentre gli interni sono fluidi e dinamici, colorati con tonalità rilassanti ed avvolgenti; un ottimo guscio per allontanarsi dalla realtà e godersi un po’ di relax senza dimenticare la tecnologia.

Gli alberghi Everland sono dotati di tutti i comfort: wifi, minibar, stanza da bagno di lusso, cucina, letto king-size e un salottino con vista mozzafiato. Sicuramente state pensando ai costi. Sono curiosi anche questi, infatti le stanze possono costare 333 o 444€. Una pazzia tuttavia fattibile. Dopo Lipsia e Parigi quale sarà la prossima tappa? Le foto Continua »

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Denis Guidone: Ora Unica, gli orologi cambiano

giugno 24th, 2008 by Ivana


Un orologio fuori dagli schemi, nuovo, impreciso, provocatorio. E’ Ora Unica, il progetto vincitore del concorso Adam’o Eva.

Denis Guidone, milanese classe 1977, è il giovane designer incoronato da una giuria d’eccezione -Arnaldo Pomodoro, Alessandro Mendini, Carmelo Strano, James Wines, Ed Carpenter, Philippe Samyn- vincitore del concorso sopraindicato. Finalmente gli italiani si fanno sentire un po’.

Il progetto sta riscuotendo infatti un grosso successo. Sicuramente lo avrete già visto su moltissimi blog o magari al Salone del Mobile. Ora unica è un orologio sui-generis. Le lancette nascono da uno “scarabocchio” tanto impreciso quanto accattivante. Il quadrante vede al centro dello scarabocchio la lancetta delle ore, mentre nel lato più esterno la lancetta dei minuti.

L’imperfezione diventa “principio ordinatore”, nuove configurazioni discorsive nell’ attestazione del contrasto, nel desiderio di irregolarità e di rottura delle simmetrie che in “piena regola” diventano tratti distintivi del nostro tempo. Uno scarabocchio mutevole che comunica il trascorrere del tempo con un gesto infantile e razionale in antitesi all’ora, sinonimo di precisione e razionalità.

La risposta italiana agli orologi di Starck (O’Ring Digì per esempio) realizzata però da un designer emergente che sta facendo parlar molto di se. Che ve ne pare? Altri modelli Continua »

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Scuola Politecnica di Design: Workshop

giugno 23rd, 2008 by Ivana

SPD, scuola politecnica design milano, workshop

Milano, Scuola Politecnica di Design. Un tuffo nel mare del design! Dal 27 giugno al 24 luglio un quadrifoglio di workshop da non perdere!

Estate..tempo di vacanza e, perchè no, di workshop! Potrebbe essere il nuovo modo di concepire una piccola vacanza, regalandosi un workshop a stretto contatto con le personalità più rilevanti del design internazionale: Ross Lovegrove, Fernando e Humberto Campana, Matali Crasset e Martì Guixè.

Workshop organizzati dalla Deep Design Summer School -promossa dalla Scuola Politecnica di Design- realizzati in collaborazione con aziende importantissime: Alessi, Microsoft, 3M e Serralunga.

In ogni workshop, della durata di una settimana, le lezioni si terranno in inglese a stretto contatto con i designer e con le aziende con le quali gli studenti condivideranno visioni e sfide per il futuro. Una full immersion nel mondo del design durante la quale i partecipanti lavoreranno full-time utilizzando le strutture della scuola; saranno alloggiati in un residence universitario nelle immediate vicinanze di SPD (in camera singola con colazione e pranzo). I contenuti dei workshop scaturiscono dalla riflessione sui temi emergenti nella società contemporanea e sono inquadrati dal punto di vista di ciascun progettista con il proprio metodo e sensibilità.

Ecco i Workshop e le date:

Workshop con Ross Lovegrove
27 giugno -­ 3 luglio 2008
in collaborazione con Serralunga

Workshop con Fernando e Humberto Campana
4 luglio ­- 10 luglio 2008
in collaborazione con Alessi

Workshop con Matali Crasset
11 luglio ­- 17 luglio 2008
in collaborazione con Microsoft

Workshop con Marti Guixé
18 luglio -­ 24 luglio 2008
in collaborazione con 3M

Ovviamente, per i milanesi soprattutto, un’accasione da non perdere. I corsi sono aperti a studenti di design, architettura e comunicazione, a professionisti o docenti che desiderano prendere parte a questo percorso intensivo di formazione. Ogni corso ha un numero limitato di posti. Per informazioni si può contattare la Segreteria Studenti SPD, visitare il sito: www.scuoladesign.com o contattare la segreteria studenti al numero 02 21597590.

Chi è interessato a iscriversi può spedire il proprio cv e un portfolio digitale alla Segreteria Studenti: summerschool@scuoladesign.com. Continua »

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