100% Tokyo Design Week: Flat Lamp. La prima lampadina ultrapiatta.

novembre 7th, 2008 by Ivana

Lampadina Ultrapiatta

Il redesign dell’oggetto più comune e consolidato di tutti i giorni: la lampadina. Al 100% Tokyo Design Week arriva Flat Lamp, la lampadina ultrapiatta.  Rimensioni ridotte di 1/3, design ottimizzato e funzionalità invariata!

E’ l’idea del designer coreano Yoonhuyn Kim che è riuscito nell’arduo compito. Sostanzialmente la forma è rimasta invariata, soprattutto se osserviamo il progetto di faccia, ma basta una piccola rotazione della lampadina per capire che qualcosa è cambiato!

Ben un terzo di prodotto in meno per una lampadina piatta che assolve magnificamente alla sua funzione e che riesce anche ad ottimizzare altri aspetti.

Sicuramente uno su tutti è il trasporto. La forma schiacciatale regala un aspetto sostenibile, permettendo infatti di trasportare il triplo dei prodotti, con ricadute positive sull’ambiente e sul costo del prodotto stesso.

Una forma perfetta non solo dal punto di vista estetico ma anche funzionale. L’utilizzo è quello di sempre (si svita e si avvita nello stesso modo, illumina nello stesso modo….) ma sicuramente il particolare design la rende molto meno fragile e delicata delle tradizionali lampadine, soprattutto durante il trasporto (all’interno del packaging la lampadina non può nemmeno muoversi).

Per me è un ottimo prodotto. Vediamo le vostre critiche… Continua »

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Rain Drop: il dispositivo per raccogliere l'acqua piovana

novembre 5th, 2008 by Ivana

Rain Drops Evan Gant

L’acqua è il bene più prezioso della terra, più prezioso dei diamanti e del petrolio. Una risorsa sfruttata e troppo spesso usata male, in modo irrispettoso. Impariamo a saperla usare ed evitare sprechi. Impariamo anche ad utilizzare l’acqua piovana. E’ il progetto Rain Drop del designer Evan Gant. Un progetto di social design estremamente interessante, destinato al recupero dell’acqua piovana.

L’idea associa, oltre al recupero dell’acqua, il recupero e riutilizzo di bottiglie di plastica -a fine vita- che fungeranno da piccoli serbatoi. Il progetto, vincitore del concorso Design for Poverty, è destinato ai paesi poveri e riesce a raccogliere l’acqua piovana attraverso una serie di beccucci da applicare alle grondaie delle case.

Grazie ai particolari beccucci, ai quali si collegano le bottiglie, l’acqua viene fatta scorrere e conservata nelle bottiglie stesse ed è pronta per essere usata. Ovviamente non parliamo di acqua potabile, ma di acqua pronta per essere utilizzata per l’agricoltura, per usi personali e per mille altri usi ai quali viene impropriamente utilizzata l’acqua potabile.

I beccucci hanno una doppia funzione: possono permettere la rimozione totale della bottiglia ma possono anche essere aperti, tramite una cerniera, per un utilizzo immediato dell’acqua a mò di doccetta (per lavarsi le mani ad esempio).

 Ho un solo dubbio… nei paesi poveri le grondaie ci sono? Particolare a parte trovo il sistema efficace ottimo per i paesi poveri ma ideale anche (soprattutto) per il resto del mondo.  Le immagini

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Sound Garden di JVC: altoparlanti sostenibili

novembre 4th, 2008 by Ivana

Sound Garden JVC

Natura e design, design e tecnologia, binomi perfetti per progetti significativi. Sound Garden di JVC gli altoparlanti acustici dal design accattivante ed originale.

Danno un bellissimo tocco zen alle scrivanie, gli altoparlanti Sound Garden sono dei piccoli “vasi” per bonsai o piccole piantine con un “cuore vibrante” pronto a diffondere note rilassanti negli ambienti di lavoro o domestici. 

Un progetto con tante sfumature, un concept interessante e particolare che regala un tocco di verde alle nostre scrivanie nonchè di tecnologia. Sono altoparlanti modulari, caratterizzati da un design organico e modulare, più moduli uniamo più il suono emesso sarà intenso e l’effetto visivo sempre più bello.

I Sound Garden non si limitano ad essere graziosi vasetti-altoparlanti ma, grazie a connessioni wi-fi, riescono a farci vedere anche i nostri video preferiti (collegandosi ad un pc). 

Oltre a ricreare un piccolo angolo verde, un toccasana per i nostri occhi abituati a vedere monitor e cellulari da mattina a sera, i Sound Garden hanno un’ulteriore caratteristica sostenibile essendo infatti realizzati interamente con materiali riciclati e riciclabili.

I Sound Garden, per ora ancora un prototipo, sono stati presentati al 100%Tokyo, manifestazione del Sol Levante dedicata al design. Appena entreranno in produzione saranno subito sulla mia scrivania.  Adorabili no? Immagini Continua »

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Voilà ed Esse di Davide Conti

ottobre 29th, 2008 by Ivana

Piatti Voilà

Davide Conti è un giovane designer genovese con tante idee e tanti progetti all’attivo. I progetti finora realizzati sono davvero tanti, sebbene Davide sia giovanissimo.

Molti dei suoi progetti sono stati segnalati su diversi blog di design. La categoria Product, all’interno del suo sito, è molto ricca e, tra i tanti progetti, voglio segnalarvi Voilà ed Esse.

Voilà è un particolarissimo piatto, segnalato al concorso di design per l’artigianato nella sezione food-design. Un piatto realizzato in ceramica dall’aspetto geometrico molto particolare e gradevole che richiama la forma delle ali di gabbiano.

Come Voilà anche Esse ha una forma particolare, ma questa volta il design è più fluido e caratterizzato da una forma ad “S” che lo rende più morbido e delicato. Anche Esse è realizzato in ceramica ed è ottimo per impreziosire le tavole ed esaltare i cibi.

I piatti possono essere utilizzabili da entrambi i lati e, in particolare Voilà una volta capovolto regala due alloggi per il cibo. Una particolarità che lo rende adatto a determinati cibi, degustazioni e party. I lavori al suo sito sono tantissimi (purtroppo tutte le aree non sono ancora accessibili a tutti) alcuni sono veramente interessanti. Aspettando che sia aperto a tutti ci iniziamo a vedere qualche pillola! Continua »

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E-note, l'evoluzione dei Post-it!

ottobre 27th, 2008 by Ivana

E-Note Sequoia Studio

L’evoluzione dei tradizionale ed usatissimi Post-it? Ce la propone lo studio di design Sequoia. Fogli elettronici, alimentati ad energia solare, iper tecnologici: sono gli E-Note.

In un probabile 2015 i tanto amati Post-it cederanno il passo ai più tecnologici e sostenibili E-note. Un concentrato di tecnologia interattiva e versatile. L’aspetto rimanda subito ai fogliettini semi-adesivi che utilizziamo un po’ ovunque: nei libri, sulle lampade, sui monitor dei nostri pc, sul telefono, sulle porte…. I Post-it da sempre rappresentano un modo veloce e carino per non dimenticare i nostri impegni.

Lo studio Sequoia sostanzialmente non ne cambia l’aspetto, nè il modo in cui li utilizziamo ormai a pieno regime in tutto il mondo dagli anni ’80 (sebbene l’adesivo sia stato brevettato nel ’68 da Spencer Silver della 3M). Quello che cambia, ovviamente, è la tecnologia. Non parliamo più di fogli colorati, ma di carta elettronica flessibile e pronta a cambiare colore, registrare i nostri promemoria o avvisarci acusticamente di un impegno. Particolare è anche la nuova colla che utilizzano; si chiama colla Gecko, di ovvia ispirazione biomimetica, grazie alla quale si potranno attaccare e staccare gli E-note infinite volte, senza rovinare o consumare l’adesivo retrostante.

I nuovi e-note esplorano e riprogettano il concetto di promemoria. L’utilizzo è identico ai post-it, cambiano solo pochi particolari. Inizierei dal packaging. In ogni confezione ci saranno 24 E-note ed una pennina per scrivere o cancellare messaggi. Ogni E-note è riutilizzabile svariate volte Continua »

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WaterWheelGate: il vincitore del concorso Mini Design Award

ottobre 23rd, 2008 by Ivana

Waterwheelgate Mini Design Award 

Il futuro della città: l’ambiente. Dare valore all’acqua. Era queso il tema della quarta edizione del concorso Mini Design Award. Finalmente arrivano i vincitori.  

Il primo premio è stato assegnato al progetto “Waterwheelgate” di GIACOMO SANNA e ALESSANDRA SCARDAONI. Un progetto molto interessante e metaforico. I due architetti-designer hanno progettato WaterWheelGate una piattaforma galleggiante polifunzionale, alimentata totalmente dall’energia dell’acqua.

Un progetto che guarda al passato reinterpretando il funzionamento dei mulini ad acqua. La ruota di WaterWheelGate, proprio come quella degli storici mulini, grazie allo scorrere dell’acqua genera l’energia pulita che alimenterà tutta la piattaforma. Un progetto di sensibilizzazione, di didattica, di consapevolezza e di rispetto per questa fonte di vita e di energia che è l’acqua. La piattaforma WaterWheelGate è caratterizzata da una grande ruota arancione, un gate appunto, una porta d’accesso ad un luogo grazie al quale l’uomo torna in contatto con il fiume, con l’acqua. Una piattaforma flessibile che può essere posizionata in ogni città (ovviamente con un corso d’acqua). Una piazza al centro della quale è possibile leggere, attraverso un conta kilowatt, quanta energia la ruota sta accumulando e producendo grazie al semplice scorrere dell’acqua. Una piazza mutevole per vivere un’esperienza unica. 

 “E’ difficile pensare a una città senz’acqua – hanno raccontato Giacomo Sanna e Alessandra Scardaoni, entrambi laureati presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza -, sia essa il mare che la bagna, il lago su cui affaccia, il fiume che l’attraversa. Forse è proprio questo rapporto di quotidianità a farci perdere di vista il suo reale valore. Abbiamo così individuato un preciso ambito di intervento nel quale fosse possibile ristabilire un rapporto più consapevole tra la città e l’acqua e di conseguenza tra questa, il suo valore e l’uomo. L’accento è posto sul tema della sostenibilità attraverso un approccio sensibile alla valorizzazione dell’acqua come risorsa rinnovabile capace di produrre energia pulita. Waterwheelgate diventa così la porta di accesso iconica a una piattaforma sostenibile autoalimentata.”

Il secondo e terzo premio Continua »

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Il cellulare OLED di Mac Funamizu

ottobre 21st, 2008 by Ivana

Cellulare con superficie OLED

Come potrebbe essere un cellulare completamente “avvolto” in uno schermo OLED? E’ l’idea che ha avuto il designer Mac Funamizu il quale, partendo da questa fantasia, ha pensato ad un nuovissimo tipo di cellulare super sottile, super hi-tech.

Richiama molto lo stile della Apple, bianco e morbido, ma il cellulare del designer Fanamizu ha una marcia in più che lo caratterizza e lo rende anche più bello dell’i-Phone.

Tutto il dispositivo è stato pensato avvolto da uno schermo OLED sottilissimo che rende il cellulare estremamente leggero e gradevole esteticamente, senza spigoli né bordi nè tasti.

E’ lo stesso designer a dichiarare di essersi ispirato al design Apple e al modello Aeon della Nokia, un cellulare che gli ha solleticato la fantasia fino a fargli disegnare questo nuovo concept che trovo estremamente accattivante e tecnologico.

Sottilissimo ma con una superficie 100% schermo e 100% touchscreen. Sarà possibile anche aprire il dispositivo per visualizzare la tastiera, sempre touchscreen, e un monitor per scrivere e rispondere più comodamente a mail o messaggi. Come nell’i-Phone sarà possibile visualizzare foto e video, questa volta su uno schermo più grande e brillante. Design e tecnologia, il connubio perfetto per i progetti più interessanti. Altre immagini Continua »

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Nuovo packaging Philadelphia "squeezable"

ottobre 20th, 2008 by Ivana

Nuovo Packaging Philadelphia

Nuove esperienze e nuovi packaging. Il designer Miles Russell pensa ad un nuovo packaging per la Philadelphia, più comodo e funzionale, pronto per essere utilizzato.

Il limite di molti packaging di food-design è che, sebbene siano gradevoli e ben fatti, non sempre sono funzionali; spesso per consumarne il contenuto abbiamo per forza bisogno di qualche altro strumento, cucchiaino o coltello ad esempio. E’ il caso del packaging tradizionale della Philadelphia, la famosa vaschetta color grigio brillante. Senza un coltello è abbastanza complesso prendere un po’ di formaggio e spalmarlo per farcire un panino.

Il packaging pensato dal designer statunitense Russell, invece, può essere utilizzato in qualsiasi momento, anche con una sola mano! La forma del nuovo packaging permettere di spremere il contenuto direttamente dove preferiamo e, grazie alla spatolina incorporata, di spalmare al meglio tutto il formaggio.

Ovviamente stiamo parlando solo di una proposta, non impazzite a cercarla nel banco frigo perchè purtroppo non la troverete. Spero che la Philadelphia, e le altre marche che producono prodotti spalmabili, si ispirino presto all’idea del designer Russell per creare numerose nuove linee di “packaging squeezable”. Non mi dispiacerebbe affatto applicare questo principio al packaging della Nutella!!!

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E-Bag di Electrolux, la borsa più…cool!!

ottobre 17th, 2008 by Ivana

Electrolux E-Bag

Si chiama E-bag ed è uno dei progetti emersi al Electrolux Design Lab 2008, la borsa più cool del momento!! Non fatevi ingannare dalle apparenze, e-bag è una borsa hi-tech!

Beh non sto parlando di tendenze, sebbene il design sia d’impatto, ma di cool nel senso letterale di fresco; sto parlando infatti di una parlicolare borsa che tiene freschi gli alimenti contenuti in un modo molto molto particolare…non c’è ghiaccio nè un sistema elettrico di raffreddamento. Come raffredda allora?

E-bag sfrutta l’energia cinetica del corpo, soprattutto quella dell’oscillazione delle braccia, che produciamo durante il cammino. Questa energia viene “catturata” dal manico della borsa collegato ad una dinamo che carica la batteria trasferendo calore grazie all’effetto Peltier (fenomeno termoelettrico per cui la corrente elettrica che scorre tra due metalli o semi conduttori differenti posti in contatto -giunzione peltier- produce un trasferimento di calore). Grazie ai LED è possibile capire il grado ottimale di raffreddamento della borsa.

Il progetto è stato realizzato da Apor Püspöki, studente della Moholy-Nagy University of Arts and Design di Budapest (Ungheria) il quale ha dichiatato: “Ho voluto fare un punto sul modo in cui la vita si interfaccia con l’aumento del consumo di energia. Bisogna pensare quindi a nuovi progetti responsabili e sostenibili per tutti, partendo anche dalle cose più semplici”.

Una borsa che coniuga magistralmente design, innovazione e sostenibilità.  Altre immagini Continua »

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DecorAmo: soluzioni per interni di design

ottobre 16th, 2008 by Ivana

DecorAmo, soluzioni per inteni di design

Come trasformare la nostra casa in un posto più caldo e vivace? Ci pensa DecorAmo con le sue applicazioni in vinile originali e ricercate.

Tra le tantissime segnalazioni che quotidianamente mi arrivano, oggi voglio parlarvi di Decoramo, una società fiorentina che ha sempre una soluzione giusta per dar vita e carattere alle pareti di casa nostra (e non solo!). Una serie di stickers da applicare alle pareti per dare quel tocco di design ed originalità a tutti gli ambienti. 

Undici categorie di stickers (anni ’70, fiori, parole, computer, commerciale…) e tantissime idee per rendere luoghi e oggetti più trendy che mai! Li trovo bellissimi per diversi motivi: prima di tutto sono davvero belli ed originali ma costano pochissimo, il loro concept è infatti casa chic a prezzi shock!  Sono semplicissimi da applicare, non servono colle e, grazie ai consigli di applicazione, è ancora più semplice e veloce. E’ molto interessante anche l’area Progettiamo per Te (che trovate sempre al sito) nella quale, gratuitamente, lo staff di designer di DecoriAmo, offre uno studio personalizzato  degli interni da decorare (magari anche negozi) con suggerimenti sui colori e le posizioni più adatte per gli adesivi. Tutto gli adesivi, soprattutto le frasi, possono essere personalizzate per rendere ancora più personale ed originale la nostra casetta.

Il sito è tutto da vedere, soprattutto le decorazioni sono tutte da scoprire. Mi piace molto l’area computer con stickers da applicare direttamente al notebook!! Non vi resta che andare al sito e vedere tutte le proposta di DecorAmo. Vedi alcuni esempi Continua »

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