maggio 7th, 2008 by Ivana
Masaru Ishikawa al Salone Satellite espone Masaru Castle, un vero e proprio castello per consumare pietanze nelle occasioni più particolari.
A primo impatto, devo essere sincera, il castello di Ishikawa non mi colpì positivamente ma poi, sarà stata la simpatia di Masaru, la giocosità e la funzionalità dell’oggetto, ma mi sono ricreduta.
Masaru Ishikawa nasce ad Osaka nel 1974 ma lavora a Milano dal 2003 (parla anche un divertente italiano). I suoi lavori sono giocosi e hanno un forte legame con il bambino che è in tutti noi. L’ispirazioni alle costruzioni lego è ovvia: tanti pezzi da assemblare per costruire il castello dettato dalla nostra fantasia.
Proprio come per le costruzioni, il castello Masaru ha dei pezzi base -7 elementi-, da assemblare e sviluppare a piacimento, per realizzare composizioni piccole, medie, grandi e grandissime. Tutti gli elementi hanno una funzione particolare: profili a merlo come originali piattini, torrette come portasalsine, torri porta bevande o ponti ideali per contenere le posate.
Tutti elementi da utilizzare come normali piattini da portata e magari rimettere al proprio posto, una volta consumata la pietanza, per ricostruire il castello e vivere un’esperienza di food design divertente e originale. Altre foto Continua »
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maggio 6th, 2008 by Ivana
Ancora progetti interessanti nell’area dedicata ai giovani talenti: il Salone Satellite presenta Takashi Sato. Appendiabiti, sgabelli e lampade dal sapore ingegneristico.
Giapponese e giovanissimo, Takashi è un designer fresco fresco di produzioni. I suoi primissimi passi però promettono bene.
Da ingegnere a designer, Takashi indossa i nuovi vestiti con naturalezza, con lo spirito giusto dei designer e, ovviamente, con la precisione e la forma mentis tipica degli ingegneri, creando prodotti ibridi ed originali.
Tra i progetti esposti -Coat Hanger, Pata e Tongs rispettivamente un appendiabiti, uno sgabello e una lampada- ho apprezzato molto Coat Hanger e Pata. Quest’ultimo è uno sgabellino leggerissimo con anima in cartone, ricoperto di feltro. Apparentemente fragile riesce a reggere tranquillamente pesi considerevoli; ma la particolarità risiede soprattutto nella chiusura. Si apre e si chiude a fisarmonica, occupando pochissimo spazio, risultando quindi ottimo per la distribuzione del prodotto.
Coat Hanger è invece un appendiabiti particolare, caratterizzato da un’asta in legno e tre grucce di alluminio che essere composte in modo particolare per creare diversi modelli di sostegno. Anche Coat Hanger è sviluppato secondo un’ottica sostenibile. Smontato occupa pochissimo spazio (3pezzi + 3grucce) ed è semplicissimo l’assemblaggio. Le grucce pero’ le avrei preferite meno spigolose, un po’ più morbide e cicciottelle tipo quelle di Hanger. Il Giappone si fa sentire sempre di più. Che ne pensate? Altre foto Continua »
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aprile 30th, 2008 by Ivana
Molto interessanti i progetti esposti al Salone Satellite per questa 47esima edizione del Salone del Mobile. Ingegneristiche e anche un po’ cervellotiche le idee del giovane designer Naho Matsuno. Si chiamano Cube3 e Cube6 e sono rispettivamente due semplici cubetti che, una volta aperti, regalano 3 e 6 sgabellini-tavolini.
Per entrambi i cubi la procedura di apertura è semplice: basta estrarre gli sgabelli dalle varie facce del cubo, aiutandosi con le piccole aperture geometriche al centro di tutte le facce, e il gioco è fatto.
Cube3, come il nome suggerisce, regala 3 piccole sedute/tavolini dal design leggermente diverso rispetto a cube6, ma è probabilmente più semplice da richiudere. Per esigenze maggiori c’è Cube6 per sei sgabelli/tavolini piccoli e confortevoli. Minimo ingombro, ottima trasportabilità ed estrema efficienza per questo progetto che probabilmente solo una mente giapponese poteva concepire. Particolarissime le gambe delle sedute, ovviamente tutte diverse tra loro, proprio per permettere gli incastri e la chiusura perfetta del cubo.
Per quanto mi riguarda i nodi arrivano nella fase di riassemblaggio, quando da 6 sgabellini bisogna riformare il cubo. Il “cubo di Rubik” tra le mani della giapponesina sembrava assolutamente semplice e di immediata soluzione (io c’avrei messo una settimana!). Spero che il libretto di istruzioni non sia in giapponese!
Scherzi a parte mi è sembrata un’idea interessante, sostenibile e adatta a chi ama gli oggetti rompicapo. Altre immagini Continua »
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aprile 28th, 2008 by Ivana
Hof 437, una seduta camaleontica ed ergonomica. 3 elementi per 9 combinazioni di sedute.
Un Salone Satellite ricco quest’anno al Salone del Mobile di Milano. Tra i vari progetti di cui vi parlerò mi ha interessato molto la seduta Hof 437 di Stefan Schweighofer -visto che il cognome è impronunciabile e difficile anche da scrivere lo chiamo semplicemente Stefan S. da adesso!-
Stefan S, designer austrialiano, mi ha colpito per il suo bizzarro vestitino da infermiere-cameriere e poi per la sua seduta. Ovviamente scherzo… La sua seduta è apparentemente semplice, semplicissima, ma studiata con attenzione per risultare funzionale e, soprattutto, ergonomica in tutte le diverse composizioni.
Tre semplici elementi che si traducono in ben nove posizioni per sedersi o sdraiarsi, tutte comode e rilassanti. Due “sedute” e un piccolo elemento di forma cilindrica che trasformano un pouf piccolo e indiscreto in chaise longue, in seduta per meditazione o per stare accoccolati, per leggere o per rilassarsi……. Un elemento ottimo per soddisfare tutti i bisogni individuali.
Hof437 è realizzato in schiuma fredda con supporti interni in legno ed è rivestito in feltro 100% lana tosata, disponibile in diversi colori. E’ morbido ma regala un giusto sostegno alla schiena sia da sdraiati che da seduti. Poche mosse per varie configurazioni una più interessante di un’altra. Guarda le foto Continua »
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aprile 24th, 2008 by Ivana
Maria Pina Pintus, alias PimariPì, una creativa che ha trasferito il concetto di preziosi all’ambiente domestico.
Nello spazio Sparkling, in Zona Tortona, mi hanno colpito molto i gioielli di Pimaripì. Un po’ come Riccardo Dalisi, Pimaripì progetta senza pensare: i suoi gioielli prendono vita tra le sue mani, senza un disegno ben preciso, dettati solo dall’ispirazione del momento pronti a manifestare l’espressione interiore di Maria Pina.
Filati pregiati, intrecciati con cura per formare “ricami” preziosi suggestivi e di impatto. Aiutata solo dalle sue mani (o da uncinetti) i suoi gioielli sono delle piccole opere d’arte che raccontano la sensibilità e la creatività di Pimaripì. Creazioni insolite ed uniche, ispirate spesso allo stile liberty (corrente artistica che Maria Pina adora). Incredibilmente bello il collier, uno dei suoi pezzi preferiti (potete vederlo nelle foto alla fine dell’articolo), un “ricamo” etereo, caratterizzato da rose stilizzare, leggermente geometriche.
Gioielli, appunto, ma anche oggetti-gioiello destinati agli ambienti domestici. Pimaripì trasferisce il concetto di ornamento personale alle nostre abitazioni e agli oggetti di tutti i giorni: complementi per la tavola, accessori per i tendaggi, bicchieri… Tutto rigorosamente fatto a mano ed assolutamente unico Continua »
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aprile 8th, 2008 by Ivana
Per gli appassionati del caffè, e non solo, la CoffeeTherapy, organizzata da Caffè Vergnano e Congusto, è un evento da non perdere! Al Fuori Salone 2008 il caffè prende vita e rapisce i sensi.
Personalmente credo proprio che non mancherò alcolizzata di caffè come sono! Tra Starbucks e Vergnano vedremo chi vincerà…
Promettono molto bene i percorsi sensoriali organizzati da Caffè Vergnano in collaborazione con Artemide. Luci, ombre, colori, profumi, sapori ed emozioni che coinvolgeranno letteralmente i clienti.
“Un persorso che racconta la rinascita del corpo e la ricerca di emozioni autentiche“. Molto più di food-design, caffè Vergnano mette in scena l’esperienza! Si parte dalla prima stanza del percorso dove ci saranno donne immerse in vasche di caffè; il percorso continua accompagnati dalle installazioni artistiche di Alessandro Tinelli con i suoi video ispirati al caffè.
Ma non finisce qui, ovviamente. Nella stanza dedicata al profumo, ci si potrà sdraiare su alcuni lettini per fare delle inalazioni di aromi di caffè. Una vera e propria CoffeeTherapy che stimolerà il corpo e la mente; sentiremo il gusto del caffè fino a desiderarlo. Il percorso si conclude infatti con la degustazione del caffè, passando prima per una stanza (la stanza del suono) il cui pavimento sarà ricoperto di chicchi di caffè in un modo molto… artistico! poi lo scoprirete, non vi voglio dire tutto!
Per gli interessati, spero tanti, l’appuntamento è ovviamente dal 16 al 21 Aprile a Milano negli spazi di Congusto, Via Tazzoli 11 dalle 10 alle 21. CoffeeTherapy, degustazioni, consigli, ricette e molto altro. Non mancate!!!
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febbraio 18th, 2008 by Ivana
Meno 2 all’evento più atteso dedicato al design in Italia: il Salone di Mobile. Due purtroppo sono ancora i mesi, e non i giorni, ma nell’attesa ci possiamo iniziare a preparare per la 47esima edizione (che vi ricordo va dal 16 al 21 Aprile).
Quest’anno assieme al sito Fuorisalone.it (attentissimo a tutte le novità del fuorisalone) e ArchitetturaeDesign (un po’ di autocelebrazione non guasta dai!) si affianca un sito importantissimo dedicato ai due attori fondamentali del fuorisalone: chi offre e chi cerca location per sviluppare eventi.
Si chiama Milano Location ed è sito semplice da navigare all’interno del quale è semplicissimo e velocissimo registrarsi. Una volta effettuata la registrazione si può accedere a tutti i menù e, soprattutto cercare location conoscendone costi, particolarità, servizi e tutta un’altra serie di informazioni relative alle location selezionate.
Il sito offre anche una notevole possibilità (e visibilità) anche per chi vuole inserire location per gli eventi. Tutte le informazioni le trovate sul sito, nell’area istruzioni d’uso e faq. Su Milano Location sono presenti moltissime immagini relative a tutte le location e schede estremamente dettagliate. Per chi lo desidera un valido elemento per cercare e promuovere location per questo evento tanto atteso.
Io ovviamente sarò lì, pronta ad aggiornarvi su tutte le tendenze, gli stili e le novità in ambito di design, Non ci resta che aspettare. Intanto vi consiglio di fare una navigata al sito che, ci tengo a sottolineare, è un portale per la ricerca e la promozione di location sia durante il Fuorisalone che durante il resto dell’anno.
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novembre 14th, 2007 by Ivana
DesignTaleStudio, o più semplicemente DTS, è un interessantissimo progetto italiano che si avvicina al tradizionale mondo ceramico con una nuova filosofia progettuale: un nuovo mondo ceramico più vicino all’innovazione, all’arte e alla sperimentazione.
In questo scenario in continua trasformazione, seppur molto legato alla tradizione, nascono ceramiche d’autore di qualità elevatissima considerabili come oggetti di arte per decorare e sottolineare ambienti domestici e spazi espositivi interni ed esterni.
DTS è “un’osmosi creativa“, una palestra di sperimentazioni affiancata da nomi importantissimi e da stelle del design: Karim Rashid, Michele de Lucchi, Elio Fiorucci ma anche nomi famosi come quelli di Romina Power e Lucio Dalla e pittori e fotografi celebri come Peter Halley e Sandra Bermudez.
Durante l’ultima edizione del Salone del Mobile di Milano sicuramente avrete notato l’installazione artistica di ceramiche d’autore sita nel giardinetto antistante la Triennale di Milano. Design on Stage, appunto, raccoglieva i migliori lavori ceramici-artistici dei designer ed artisti sopraindicati. Lavori originali che enfatizzavano la bellezza delle ceramiche della Refin della DTS. In questa occasione fu interessantissimo l’intervento di Karim Rashid sulla sua visione del design e di come quest’ultimo sia uno strumento fondamentale per dar forma al futuro. Nel link sotto trovate l’intervista che NON POTETE PERDERE;) E’ in inglese, ma una volta collegati al blog troverete un breve sunto in italiano.
Vi consiglio di dare un’occhiata a tutti i lavori egregiamente esposti all’interno del loro sito nel quale sono disponibili anche interviste ai designer, video e foto interessantissime. A tutto questo non va assolutamente tralasciato l’aspetto estetico del prodotto (assolutamente originale ed unico) e la qualità di queste bellissime ceramiche. Mi piacerebbe tanto avere un pezzettino delle ceramiche disegnate da Karim!!
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settembre 19th, 2007 by Ivana
Design dinamico, trasformabile, versatile ed ironico. In una sola parola, GumDesign.
Gabriele Pardi e Laura Fiaschi sono due giovani talentuosi che hanno deciso, dal 1999, di dare vita alle loro idee ad alla loro creatività fondando lo studio GumDesign. Sempre più spesso sentirete parlare di loro perchè tutti i loro lavori sono assolutamente originali, immaginifici e giocosi.
Non solo industrial design, ma anche architettura, interior design, grafica, ristoranti, pub e molto altro. Uno studio eclettico che riesce ad esprimere il meglio di sè in molti settori diversi. Alcuni dei loro lavori li avrete sicuramente notati al Salone de Mobile di Milano di quest’anno e adesso li potremmo riammirare durante la settimana del Design a Roma.
GumDesign esporrà moltissimi dei propri lavori (tutti nello spazio Etoile di Piazza San Lorenzo in Lucina): troverete le lampade Bubble e Lucciola; i sottobicchieri Shadow; le lampade Ring, i calici da degustazione Swing, le tovagliette Laudate e il cuscino sonoro Buonanote.
Parlare di tutti sarebbe troppo difficile ora e poi è sicuramente meglio vederli dal vivo(perciò non perdeteveli!). Ciò nonostante vi parlerò dei miei preferiti: Bubble e Lucciola.
In primis adoro di questi oggetti l’approccio sostenibile, sempre molto importante, e poi mi piace moltissimo il design caldo e allegro che si distingue rispetto alle tradizionali lampade… Continua »
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giugno 29th, 2007 by Ivana
Pandora Design firma il made in Italy di alcune collezioni per la tavola uniche e decisamente belle, delizia per gli occhi impreziosita da un’ efficienza assicurata. Tutti gli oggetti, studiati con minuziosa premura, seguono l’ergonomia umana, sono comodi, vivacemente colorati, estremamente funzionali ed incentrati su un’ottica eco-sostenibile.
Il team di designer della Pandora è davvero notevole, basti citare alcuni nomi come Matteo Ragni, Giulio Iacchetti, Donata Paruccini (…) autori di molti pezzi del marchio italiano.
“Alimentare il corpo è un atto d’amore. Creare nuove forme per nutrirsi alimenta il desiderio”. La filosofia di Pandora sposa appieno le esigenze della tavola e del mangiare contemporaneo continuamente in divenire ed in fusione costante con altre culture. I cibi cambiano e i nuovi gesti entrano in tavola, accompagnati da nuovi utensili, spesso semplici, ma accuratamente progettati da Pandora. “Semplificare è difficile, ma l’obiettivo della Pandora Design è presentare oggetti destinati per funzione ad essere gettati, ma per forma evocatori di più lunghi possessi, capaci di comunicare l’attenzione con cui sono stati pensati, disegnati e prodotti.”
Uno degli oggetti emblematici della Pandora è sicuramente Moscardino, vincitore anche dell’ambito premio Compasso d’Oro nel 2001, interamente realizzato in Mater-Bi, biodegradabile al 100%. Una produzione in teoria “usa & getta”, ma che rapisce per eleganza e vivacità tutti quelli che entrano a contatto con i loro oggetti e che, per questo, difficilmente riescono a separarsene. Lo ammetto, tra quelle persone ci sono anche io…Moscardino, come tutti gli altri oggetti, crea Continua »
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