settembre 6th, 2007 by Ivana
E’ italiano il progetto vincitore del concorso Index Award sezione Home. Solar Bottle: una bottiglia per depurare l’acqua contaminata.
Produrre oggetti di buon design non significa solo creare belle sedie o oggetti attraenti, significa anche e soprattutto migliorare la qualità della vita, facilitarla e creare oggetti utili alla società.
Sono oggetti creati per i meno fortunati, per quelle persone alle quali, come in questo caso, è negata anche l’acqua. E’ da questi bisogni che nasce il progetto Solar Bottle, firmato dall’italiano Alberto Meda e dall’argentino Francisco Gomez Paz.
Una bottiglia che sfrutta le radiazioni solari (raggi UVA) per depurare l’acqua dagli agenti inquinanti e dannosi per l’organismo umano. Grazie a questo progetto si possono ridurre moltissime malattie come il colera, l’epatite A, il tifo e la dissenteria. Problemi lontani dalla nostra realtà ma che nei paesi poveri ed in via di sviluppo mietono ogni anno tantissime vittime.
Il design della bottiglia è studiato nei minimi dettagli. Il progetto prevede un set di due bottiglie (da 4lt ciascuna) molto larghe (per aumentare la superficie a contatto col sole) e spesse poco più di 3cm. All’interno un rivestimento in alluminio contribuisce all’aumento di temperatura del liquido distruggendo i microrganismi patogeni presenti nell’acqua. La particolare maniglia, inoltre, assolve ad una duplice funzione: permette di inclinare al meglio le bottiglie, a seconda dell’incidenza del sole (un po’ come dei pannellini solari) e in più ne garantisce un facile trasporto.
“Design to improve your life“, proprio come richiesto dal concorso, che utilizza la risorsa rinnovabile per antonomasia per risolvere un problema molto grave. Un prodotto socialmente sostenibile, a basso impatto ambientale e funzionante ad energia pulita. Credo che di meglio non poteva esistere. Ottimo esempio di progettazione sostenibile. Altre immagini Continua »
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giugno 25th, 2007 by Alessandra De Santis
Fashion designer, designer e mente superba: Issey Miyake, molto più che un designer. Venerdì scorso ne iniziammo a parlare, in particolare del binomio Miyake-Arad, ma questo non rappresenta altro che una piccola finestrella su un nuovo orizzonte: mi sono affacciata per scoprire ben altro!
Ricordate quei giochi con la carta in cui bisognava ritagliare un vestitino per la bambola, seguendo i bordi disegnati sul foglio di carta? Beh, guardate le immagini: un notevole vantaggio ritagliarsi il proprio vestitino, seguendo le linee per la taglia, la forma, i colori che si preferiscono.
E tutto è possibile grazie ad un innovativo processo, legato all’avveniristica tessitura computerizzata e alla produzione dei capi in un unico rullo di tessuto: questa tecnica è stata firmata A-POC, ovvero “A Piece of Cloth”, connubio creativo di Issey Miyake e Dai Fujiwara (sua ex-assistente/seguace) dal 1998.
Inoltre il sistema A-Poc è stato studiato per il riciclaggio dei materiali esistenti. Secondo Miyake infatti l’esaurimento delle risorse mondiali ci obbligherà molto presto a ripensare i processi di fabbricazione e di produzione dei beni di largo consumo. Il duo, come ormai avrete compreso, è assolutamente all’avanguardia sotto ogni aspetto: a partire dai concept di fondo, fino alla progettazione e realizzazione di originalissimi artefatti. Continua »
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giugno 8th, 2007 by Ivana
Una seduta in pochi gesti, niente viti nè colle.
Ingegnosa la sedia di Ben Wilson, ottenibile da una singola lastra di legno compensato dove, grazie ad appositi incastri è possibile crearsi una sedia, assemblandola senza problemi, in poche e semplici mosse.
La sedia, dal design semplice ma efficiente si chiama Chair Fix ed ha un packaging particolarmente ridotto, circa 15mm di spessore, inoltre ha la particolarità di poter essere decorato a piacimento: come una tela da dipingere, la si può rendere unica e personalizzata ..sfortunatamente non la troverete all’ ikea . Continua »
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giugno 4th, 2007 by Ivana
Greenbottle è un nuovo packaging concepito per le bottiglie, completamente biodegradabile.
Progettata e fabbricata in Gran Bretagna, la Greenbottle è una bottiglia biodegradabile ideata per il latte e che usa due sistemi di packaging combinati per unire alla massima protezione del contenuto un packaging riciclabile e biodegradabile al 100%.
Il nuovo packaging è composto da uno strato esterno di polpa di cartone riciclato (e riciclabile) e da uno strato interno di plastica biodegradabile ottenuta da amido di mais (mater-bi). Lo strato esterno aiuta a preservare il contenuto da eventuali urti, facilita il trasporto e la vendita; terminato il latte, questo strato viene gettato nei rifiuti cartacei, mentre quello interno si biodegrada totalmente in appena sei settimane.
Ideata da Martin Myerscough, Greenbottle permette un risparmio del 30% rispetto alle tradizionali bottiglie di plastica e il prezzo continuerà a scendere all’incrementare della produzione. Annualmente sono circa 3milioni le tonnellate di plastica che riempiono le discariche, considerando che il latte è un alimento che viene consumato da tutti quotidianamente, tranne per le bottiglie destinate alla raccolta differenziata, sono davvero tantissime quelle che finiscono in discarica.
Greenbottle è una risposta sostenibile, concreta ed efficiente ai tradizionali packaging di plastica o al Tetrapack. Spero di vederli presto in Italia… Continua »
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maggio 31st, 2007 by Ivana
Il designer Jamie Wieck ha ideato questo bellissimo bigliettino da visita “floreale”.
Devo dire la verità, soprattutto dopo il Salone del Mobile ho riempito un cassetto di bigliettini da visita e alcuni di questi, vuoi per un motivo o per un altro, sono finiti nei rifiuti assieme alla carta.
Il designer londinese Wieck ha davvero avuto un’idea incredibile per non far finire il suo bigliettino da visita nei rifiuti. Questa speciale business card, infatti, dal portafogli passa direttamente sulla scrivania per abbellirla e darle un tocco di verde che non guasta mai.
Basta infatti aprire un po’ il bigliettino nella parte inferiore, immergerlo nell’acqua per soli quattro giorni, e poi vedrete fiorire una graziosa piantina dal lato superiore del bigliettino.
Un’idea vincente, che lascia un segno e che non si fa facilmente dimenticare e che, soprattutto, regala un tocco di verde e meno rifiuti. Un quid considerevole considerando i tempi in cui viviamo. Mi piacerebbe riceverne uno! A voi piace? >>Altre immagini
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maggio 26th, 2007 by Ivana
Kidfresh, il primo food-store pensato e progettato a misura di bambino.
Tutte le mamme ed i papà sempre impegnati, ma che vogliono offrire una corretta alimentazione ai propri figli, possono finalmente affidarsi ai Kidfresh, i primi food-store creati esclusivamente per i più piccoli.
Un team di nutrizionisti, dietologi e pediatri, scelti per i Kidfresh, pronti a preparare ottimi cibi bilanciati e differenziati, a seconda delle fasce d’età dei piccoli clienti, serviti in colorati packaging all’interno dei quali vengono preferiti cibi freschi, frutta e verdura serviti in maniera giocosa e originale.
Tutto lo store è a misura di bambino: ingressi speciali, carrelli più piccoli, scaffali ad altezze ridotte, giochi e anche piccoli e divertenti corsi di cucina, i “KiDchen“ (che danno la possibilità ai bambini di prepararsi quello che desiderano) per indirizzare i piccoli ad una corretta e sana alimentazione.
Considerando che in america i fenomeni di obesità infantile aumentano sempre di più, l’idea di questo food-store la trovo davvero vincente, soprattutto considerando i piccoli corsi di alimentazione. >> Guarda alcuni packaging e menu Continua »
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maggio 25th, 2007 by Ivana
Ma perché i codici a barre devono essere sempre uguali, schematici e privi di appeal? Dal Giappone arriva il nuovo bar-code-design, divertenti ed accattivanti codici, elementi di design per brand più intraprendenti.
Tutto può essere oggetto di design, di un nuovo progetto, anche un semplicissimo codice a barre. Attualmente sono molte le compagnie che hanno adottato i nuovi bar-code come parte integrante, o anche come veri e propri marchi, per i loro packaging, alcuni sempre in bianco e nero, altri addirittura stravolgono completamente il concetto di codice a barre introducendo anche note cromatiche.
Il numero è in continuo aumento ed i nuovi bar-code stanno diventando un must per tantissime società, emblemi per moltissimi ambiti: food, beveradge, fashion, film, music, sport, giochi e tantissimi altri.
Sono davvero tutti ben disegnati e le agenzie che si interessano di questo nuovo bar-code-design garantiscono al 100% il loro funzionamento. Mi piacciono moltissimo, guardate tutti quelli che ho scelto per voi, sono davvero originali >>Guarda i bar-code Continua »
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maggio 6th, 2007 by Ivana
TeaStick, la nuova bustina per il the. Quando il design è davvero dappertutto.
Il designer Lee Yun Qin ha progettato questa nuova bustina per il the. La trovo davvero ben progettata, con un bel gancetto che si fissa al bordo della tazza e con la bustina lunga e stretta adatta a rilasciare meglio le essenze del the.
Il design è semplice ma efficace e finalmente gli odiosi filini, con cartoncino annesso, non cadranno più nella bevanda come consuetudine!!
Un progetto che parla da solo, che unisce un design essenziale ad un’ottima efficienza. Molto interessante.
(Via)
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aprile 5th, 2007 by Ivana
Vertikal Vodka, il nuovo packaging per la vodka.
Realizzato dalla Nonobject e disegnata dal designer Branko Lukic, la Vertical-Vodka è la prima bottiglia al mondo progettata senza collo.
Elegante e raffinata, nella sua veste nera, spicca per la sua particolarità morfologica nel mercato ormai saturo dei super alcolici. Il progetto risulta particolarmente interessante anche dal punto di vista della sostenibilità. La bottiglia, infatti, è stata progettata cercando di allungarne il ciclo di vita; una volta svuotata, è possibile riutilizzare la bottiglia come un elegante vaso.
Un nuovo design emozionale per un beverage packaging unico e affascinante.
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febbraio 25th, 2007 by Ivana
In feltro e in un unico pezzo, sono le POD, le scarpe realizzate in Francia.
Nati da un progetto di Eva Guillet & Aruna Ratnayake, le scarpe, seguono la filosofia di un origami: si ottengono, infatti, da un unico foglio di feltro opportunamente ripiegato e agganciato su se stesso. Originali e disponibili in tantissimi colori e fantasie, le Pod regalano innovazione e originalità ad un prezzo contenutissimo: solo 40 euro.
Eco-sostenibili e innovative credo siano una buona idea e una buona soluzione relativa alle problematiche ambientali vista la minimizzazione della materia e del packaging ultra-piatto, ottimo per la distribuzione del prodotto. Due domande; se piove? E se si rompono mentre si passeggia? L’idea è originale ma forse qualche altro accorgimento sarebbe opportuno.
Via CoscaBlog
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