Cartamela, la carta ecologica creata dagli scarti delle mele

aprile 10th, 2007 by Ivana

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La prima carta ecologica creata con torsoli di mela.

Dagli scarti ad un prodotto di qualità. Cartamela, è un’invenzione dell’ingegner altoatesino Alberto Volcan , il quale, riutilizzando i torsoli della mela, ricchi di cellulosa e zucchero, ha inventato una nuova carta ecologica e sostenibile.

Un progetto ancora piu’ interessante se pensiamo che l’Alto Adige è uno dei maggiori produttori europei di mele. “… Sarebbe un ritorno di immagine significativo poter vantare una produzione di qualità dagli scarti del frutto. Il riciclaggio può assicurare ricadute positive sul piano economico e ambientale”, ha detto il presidente della Provincia Luis Durnwalder, uno dei primi ad utilizzare la carta intestata ricavata dagli scarti del frutto.

Il progetto Cartamela è stato sostenuto e sponsorizzato da Merloni Progetti, la quale ha pensato bene di finanziare l’ingegnere e brevettare l’invenzione.

Cartamela, la risposta sostenibile alla carta e alla carta riciclata.

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Pearl River Tower: il grattacielo sostenibile

aprile 6th, 2007 by Ivana

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Pearl River Tower, è il primo grattacielo “verde” che sfrutta al massimo le energie rinnovabili.

Progettato dallo studio di architettura statunitense SOM (acronimo degli architetti Skidmore, Owings & Merrill) sarà destinato alla compagnia Cinese National Tabacco.

69 piani per 303 metri d’altezza, la Pearl River Tower sorgerà nella città di Guangzhou a 180 km da Hong Kong ed ha la paricolarità d’esser stata progettata seguendo diversi principi ecosostenibili.

Morfologicamente sorprende per alcune fessure presenti nella facciata atte ad incanalare le correnti d’aria in apposite turbine eoliche per produrre energia pulita destinata ai sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria dell’edificio.

La torre è stata costruita considerando un orientamento ottimale per catturare tutta la luce solare del giorno e, in più, è dotata di diversi pannelli fotovoltaici e di un doppio rivestimento di vetro per un isolamento termico maggiore. La ventilazione interna è naturale e segue i principi base dell’architettura bioclimatica.

Il progetto è ancora più interessante se pensiamo che se fosse stato progettato anche ad un solo isolato di distanza avrebbe avuto, come affermano gli architetti della SOM, una forma ed un orientamento totalmente diversi.

Il design dell’edificio dirige e gestisce i venti prevalenti facendoli diventare “braccia invisibili” che aiutano a rendere più rigida la torre. Il “grattacielo della nuova era” progettato per produrre più energia pulita di quella che consuma sarà terminato nell’autunno del 2009, in Cina, e sarà uno dei grattacieli più sostenibili del mondo.
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(Via)

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Sheer, la cucina futuribile

aprile 4th, 2007 by Ivana

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Sheer, il nuovo modo di vivere la cucina.

Un progetto italiano, volto a rivisitate gli obsoleti progetti relativi al design delle cucine. Forme morbide, compatte e curvilinee per una cucina simbolica, dalla morfologia insolita ed originale.

La cucina si sviluppa partendo da un nuovo ideale: quello di avere un piano di lavoro ad isola, di forma sferica che si va a disporre al centro dell’ambiente. Sheer è strutturata in due parti, due emisfere che si chiudono per formare un’unica sfera; l’emisfera superiore è caratterizzata da una superficie traslucida in fibra di carbonio, provvista di un motore elettrico per l’apertura e per la cappa aspirante.

La parte inferiore, invece accoglie il piano di lavoro e di cottura,un lavello(in Corian) tre refrigera bottiglie, un piano cottura in vetroceramica con 3 fuochi e un tavolo estraibile. Alla cucina si affiancano 2 mobili e un mobile-bar in acciaio, alloggio per elettrodomestici, mensole, porta bicchieri e quattro sedie pieghevoli.

Sheer è innovazione architettonica, riduzione all’essenziale, funzionalità ed elevata qualità dei materiali. Originale e tecnologico è un gioiellino eccentrico da esporre e contemplare.

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(Via)

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La metropolitana ecologica di Londra

marzo 28th, 2007 by Ivana

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La stazione metropolitana che genera energia verde tramite i passi degli utenti della metro.

Ancora una volta un nuovo progetto puramente ecologico, che sfrutta l’energia cinetica delle persone. Dopola discoteca ecologica di Rotterdam e la palestra sostenibile Hong Kong, anche Londra sperimenta il campo delle energie “rubate” alle persone inaugurando la prima di una serie di stazioni metropolitane “verdi”.

Le stazioni, infatti, saranno dotate di un sistema di produzione di energia che sfrutta i passi delle persone immagazzinando energia tramite attuatori idraulici. Ad ogni passo verranno prodotti addirittura 7W di energia che andranno moltiplicati per le migliaia di persone che circolano nelle metro londinesi!!

Lo step successivo, al quale stanno lavorando molti ricercatori, sarà quello di raccogliere energia sfruttando le vibrazioni di auto e treni per l’illuminazione pubblica.

(Via)

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Race Carve: sci firmati Ferrari

marzo 21st, 2007 by Ivana

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I nuovi e tecnologici sci firmati Ferrari.

Se amate sciate e siete fan del Cavallino Rampante, questi sci, tecnologici e super accessoriati, fanno al caso vostro. Gli sci Race Carve GS, in tiratura limitata (appena 149 pezzi), sono prodotti con un nuovo materiale “sandwich” composto da Titanal (titanio e alluminio), carbonio, fibre di vetro e grafite, il tutto su una base in legno.

I particolari materiali sono stati studiati ed accoppiati accuratamente per migliorare le prestazioni ed il comfort dell’utente. La particolare dimensione della sciancratura, e la costruzione tecnologicamente avanzata, permettono curve ad alta velocità, a livello agonistico, riducendo tuttavia al massimo lo sforzo dello sciatore, inoltre ogni attacco è completamente regolabile.

Ogni paio è completo di sacca personalizzata, manuale tecnico, libretto istruzioni degli attacchi e libretto istruzioni della piastra. Un concentrato di tecnologia disponibile negli store Ferrari a 2.776,66 euro!

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Forma Libre: Alvarez firma il trend ecosostenibile

marzo 19th, 2007 by Ivana

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Forma Libre, le nuove case ecosostenibili di Moisés Alvarez Yela.

L’architetto spagnolo Alvarez ha sviluppato una nuova filosofia dell’abitare. Ispirandosi alla tradizione delle forme sinuose dell’architetto Gaudì, al mondo animale e alle culture africane dove ogni nucleo si costruisce la propria capanna, Alvarez riscopre questi valori e sviluppa un nuovo modo di concepire le abitazioni.

Niente angoli o linee rette, una struttura che si sostiene con sbarre di ferro arcuate da rivestire, in un secondo momento, di tele di sacco –materiale di recupero al 100%- da cospargere, infine, con una gettata di cemento armato. Forma libre, appunto, un progetto sempre diverso, originale, sostenibile ed economico.

Per la realizzazione infatti occorrono circa 900 euro al metro quadrato e appena 15 giorni per la realizzazione! Un’idea forte anche dal punto di vista ambientale: la struttura minimizzando la superficie di contatto con l’esterno, riduce la dispersione di calore.

Una filosofia progettuale che sta diventando trend spagnolo (soprattutto in Andalusia) visti i costi ed i tempi di produzione.

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(Via)

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Water Cube: a Pechino sorge la piscina ecosostenibile

marzo 16th, 2007 by Ivana

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Il Water Cube di Beijing è la splendida struttura che ospiterà la piscina olimpionica delle prossime Olimpiadi di Pechino 2008.

Progettata dagli architetti dello studio PTW e dal consorzio ARUP, la struttura esterna ha una morfologia che ricorda tante bolle d’acqua irregolari, leggere e luminose alla vista; ma la sua particolarità non si ferma alle caratteristiche estetiche. L’edificio, progettato secondo principi di design ecosostenibile, utilizza materiali ecologici e tecnologie per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Interessante è il materiale utilizzato per le pareti dell’edificio: l’ EFTE, un particolare tipo di Teflon, prodotto dalla DuPont, che reagisce al colore del cielo, cambiando il proprio creando effetti visivi fantastici, e che permette di catturare il 20% dell’energia solare incidente sul palazzo utilizzandola per riscaldare l’acqua delle vasche.

Durante il giorno lo stabile è illuminato dalla luce naturale, riducendo al 55% i consumi di elettricità per l’illuminazione. C’è da aggiungere che la zona nella quale sta per sorgere il Water Cube è caratterizzata da scarse risorse idriche; per porre rimedio a questo problema l’80% dell’acqua piovana raccolta dal tetto della struttura viene riciclata e riutilizzata.

Il progetto risulta ancora più interessante se pensiamo che i progettisti del Beijing Water Cube sono gli stessi che stanno progettando la prima città ecosostenibile cinese, Dongtan (vicino a Shangai).

Un altro splendido esempio di progettazione eco-sostenibile e affascinante. Che ne pensate?
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Zumi Stool: lo sgabello eco-sostenibile

marzo 13th, 2007 by Ivana

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Zumi stool, prodotto da Vivavi per OFFI, è uno sgabellino totalmente progettato e realizzato seguendo alcuni principi di design eco-sostenibile.

Composto da tre parti, modulari e componibili, in compensato piegato con impiallacciatura di betulla, ha alcune caratteristiche molto importanti: le tre parti non necessitano di alcuna giuntura (si mantengono unite ad incastro), non vengono utilizzati collanti tossici, il materiale utilizzato è ridotto di cinque volte rispetto gli standard e, inoltre, la particolare morfologia ne permette un trasporto facilitato.

«Questo sgabello è stato disegnato in Giappone e ottimizzato per la produzione negli USA. Tre parti omogenee si uniscono a formare uno sgabello la cui forma leggera ricorda gli origami». Grazie alla sua semplice struttura si può facilmente montare e smontare, ciò consente un notevole vantaggio anche nel trasporto, attraverso la minimizzazione dell’ingombro. Inoltre la sua realizzazione prevede l’utilizzo di collanti non tossici (water-based) e privi di formaldeide.

Le fasi di pre-produzione e produzione sono particolarmente attente all’uso delle risorse sia materiche che energetiche. Il sito evidenzia una notevole attenzione nei confronti delle problematiche ambientali, fornendo al consumatore anche la possibilità di consultare un ECO-glossario, per confrontare e ampliare le descrizioni dei prodotti.

Un oggetto molto interessante soprattutto se pensiamo che per la produzione di Zumi Stool (come evidenziato nell’ECO-glossario) è necessario utilizzare solo metà albero, diversamente dalle altre fabbriche che per uno sgabello abbattono fino a 5alberi! Davvero un bel prodotto eco-sostenibile.
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Grazie ad Alessandra per la segnalazione :)

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California Fitness: la palestra sostenibile che alimenti TU!

marzo 12th, 2007 by Ivana

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“Niente sforzi, niente risultati” giusto? Nella nuova palestra “powered by YOU” la filosofia muta in “niente sforzi, niente energia”.

Proprio come la discoteca ecologica di Rotterdam, che traduceva l’energia cinetica dei passi delle persone in energia potenziale, in questa nuova palestra l’energia viene prodotta dagli esercizi degli sportivi ed utilizzata per creare energia verde.

I francesi Lucien Gambarota e Wharton hanno unito le loro forze creando la California Fitness, una palestra che lancia un rivoluzionario concept nel quale l’energia derivante dagli esercizi diventa energia pulita che alimenta un sistema “powered by YOU” .

Il presidente della California Fitness spiega: “una persona ha la capacità di produrre 50watts di elettricità per ora facendo un’attività fisica moderata. Se una persona impegna 1ora al giorno correndo su un tapisroulant può generare 18.2 kilowatts di energia e ridurre di 4.380 litri l’emissione di CO2 per anno”.

Gli inventori amano l’idea di bruciare calorie convertendole in energia senza utilizzare combustibili fossili. Un programma che coniuga perfettamente benessere fisico ed ambientale. Sarebbe bello averla sotto casa no?

Via Inhabitat

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Adidas e Mi Innovation Center: il nuovo retail concept

marzo 10th, 2007 by Ivana

mi-innovation-center.jpgAdidas e Mi Innovation Center. Un po’ come la Nike, anche Adidas sperimenta un nuovo modo di concepire gli acquisti: quelli super personalizzati e tecnologici.

Non parliamo solo di estetica ma, soprattutto, di un’esperienza computerizzata volta alla creazione di un prodotto ideato su misura, sulle esigenze e sui desideri del cliente.

Capi personalizzati grazie all’uso della tecnologia che, anche in questo store, è la protagonista assoluta. Il primo Innovation Center, progettato da Mutabor Design, è sorto a Parigi, in una delle strade più famose della capitale Francese: gli Champs-Elysèes.

Nello store è possibile simulare una corsa o una camminata grazie ad un grande tapirulant ricoperto di sensori, grazie ai quali, viene rilevata forma, misura e tipologia di pressione del piede. Nello step successivo il cliente, attraverso un touch screen, puo’ scegliere colori e finiture della scarpa.

Uno store interattivo e altamente tecnologico con personale che segue passo passo i clienti annotando dettagli e richieste su tavolette digitali. L’obiettivo fandamentale dei progettisti del Mi Innovation Center era quello di coniugare al meglio stile futuristico e funzionalità dell’ambiente.

Tecnologia, innovazione, interfacce, dettagli, colori e materiali hanno trasformato un semplice store in un’esperienza unica e interattiva. Un retail concept che cambierà le aspettative ed il modo di fare acquisti delle persone. Se andate a Parigi non perdetevi il Mi Innovation Center, davvero un’esperienza interessante.

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Via Concepts&Contents

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