giugno 29th, 2007 by Ivana

Pandora Design firma il made in Italy di alcune collezioni per la tavola uniche e decisamente belle, delizia per gli occhi impreziosita da un’ efficienza assicurata. Tutti gli oggetti, studiati con minuziosa premura, seguono l’ergonomia umana, sono comodi, vivacemente colorati, estremamente funzionali ed incentrati su un’ottica eco-sostenibile.
Il team di designer della Pandora è davvero notevole, basti citare alcuni nomi come Matteo Ragni, Giulio Iacchetti, Donata Paruccini (…) autori di molti pezzi del marchio italiano.
“Alimentare il corpo è un atto d’amore. Creare nuove forme per nutrirsi alimenta il desiderio”. La filosofia di Pandora sposa appieno le esigenze della tavola e del mangiare contemporaneo continuamente in divenire ed in fusione costante con altre culture. I cibi cambiano e i nuovi gesti entrano in tavola, accompagnati da nuovi utensili, spesso semplici, ma accuratamente progettati da Pandora. “Semplificare è difficile, ma l’obiettivo della Pandora Design è presentare oggetti destinati per funzione ad essere gettati, ma per forma evocatori di più lunghi possessi, capaci di comunicare l’attenzione con cui sono stati pensati, disegnati e prodotti.”
Uno degli oggetti emblematici della Pandora è sicuramente Moscardino, vincitore anche dell’ambito premio Compasso d’Oro nel 2001, interamente realizzato in Mater-Bi, biodegradabile al 100%. Una produzione in teoria “usa & getta”, ma che rapisce per eleganza e vivacità tutti quelli che entrano a contatto con i loro oggetti e che, per questo, difficilmente riescono a separarsene. Lo ammetto, tra quelle persone ci sono anche io…Moscardino, come tutti gli altri oggetti, crea Continua »
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giugno 27th, 2007 by Ivana

Cari lettori, se ieri abbiamo parlato di spinaci con la Spinach Powered House, oggi resto in ambito di vegetali e vi parlo di funghi ed in particolare di alcuni particolari pannelli isolanti.
I materiali compositi, si sa, assolvono a diverse funzioni, hanno prestazioni meccaniche e fisiche elevate ma hanno una grossa controindicazione: non sono biocompatibili nè riciclabili quindi non eco-sostenibili.
Ai fini di una corretta economia domestica, incentrata sul risparmio energetico, è fondamentale controllare tutti i consumi ed evitare di dissipare energia cercando di isolare al meglio la propria casetta. Di netta ispirazione biomimetica, il giovanissimo Eben Bayer, del Rensselaer Polytechnic Institute, ha messo a punto un nuovo materiale, la “Greensulate formula” isolante ed ecocompatibile realizzata con spore di funghi (Pleurotus ostreatus) acqua, farina di perlite ed un vetro vulcanico amorfo.
Il suo materiale, oltre ad essere eco-sostenibile, ha un costo molto basso e per la fabbricazione è anche richiesta una scarsa quantità di energia.
(Via)
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giugno 26th, 2007 by Ivana

La prima casa funzionante con l’energia rinnovabile degli…spinaci! E si, non state leggendo male, questa casa direi davvero eco-sostenibile, trae energia pulita dagli spinaci!
Le fantastiche verdure che resero famoso il celeberrimo Popeye, e che sicuramente avrete mangiato spesso da piccoli sotto minaccia delle vostre mamme, oggi diventano elemento fondamentale per una nuova architettura sostenibile.
Spinach Powered House, questo il nome della casa, è la prima abitazione sostenibile, progettata da Matthew Coates e Tim Meldrum, vincitrice del premio Cradle to Cradle. Un sistema biomimetico dove l’energia, fornita da pannelli solari fotosintetici, imita il processo con cui le piante trasformano la luce in energia. Questo sistema è reso possibile grazie ad una proteina chiamata Photosystem I, un processo sviluppato dai ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology).
La casa è corredata da altre attenzioni sostenibili come il riciclaggio delle acque piovane con cui vengono irrigati giardini e orti, pannelli solari, pannelli divisori a base di soia e muri creati con cementi riciclati.
La cosa più sorprendente di tutto il progetto è che Continua »
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giugno 23rd, 2007 by Ivana

Sicuramente nata come provocazione, e il nome ne è una conferma, la lampada V/a.g.r.a. è un esempio di progettazione semplice, ma indubbiamente d’effetto, dell’architetto-designer Romolo Stanco che, per rendere il proprio progetto insolito e caratteristico ha ben pensato di utilizzare un materiale a memoria di forma.
All’apparenza sembra una lampadina agganciata ad un filo ma, appena si accende, V/a.g.r.a. prende forma arricciandosi e modellandosi in pochi secondi lasciando tutti a bocca aperta. Un progetto insolito, molto interessante anche nella variante Arsenio, che deve la sua singolarità al materiale utilizzato: una lega metallica a memoria di forma.
Una lampada slanciata e leggera sviluppata intorno a linee fluide ed organiche. V/a.g.r.a., realizzata dal laboratorio NONESISTE, è il frutto di nuove idee e di una ricerca spasmodica di nuovi stimoli per sviluppare forme uniche e significative per oggetti “che domani esisteranno”. Non perdetevi il video. Continua »
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giugno 20th, 2007 by Ivana

River Glow…installazione artistica o sistema per monitorare l’inquinamento delle acque??
La notizia arriva dagli USA, paese additato da tutti per la non adesione al protocollo di Kyoto, ma che, anche un po’ contraddittoriamente, sta mandando avanti diversi programmi di tutela ambientale, non ultimo quello previsto per i taxi del 2012 della “grande mela”.
River Glow è un altro esempio di progettazione sostenibile con una veste, questa volta, artistica. E’ un prototipo di sistema di monitoraggio delle acque che abbina al controllo qualità acqua una valenza artistica. Il sistema colora di luce purpurea o color smeraldo, a seconda del grado di inquinamento, le acque in questione grazie a dei rilevatori di sostanze inquinanti collegati a dei LED galleggianti che trasmettono, cromaticamente, la qualità dell’acqua: verde per quella pulita e rossa per quella inquinata.
Soo-in Tang e David Benjamin, dello studio The Living, sono i due giovani ingegneri che hanno dato vita a questa installazione-monitoraggio premiato, peraltro, al Metropoli’s Next Design Competition di cui già ho parlato per i lampioni ad energia solare e per il dispositivo salva-acqua iSave.
Davvero un ottimo sistema per conoscere in tempo reale, e senza analisi, lo stato delle nostre acque. Già lo immagino nel Po o nel Tevere… Continua »
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giugno 16th, 2007 by Ivana

I ricercatori dell’università dell’Illinois hanno sviluppato una nuova plastica capace di auto-ripararsi.
La notizia è davvero importante, ne sentii parlare qualche anno fa ma adesso, finalmente, il materiale è stato messo a punto. Una resina polimerica, possiamo definirla biomimetica, che si ispira ai processi rigenerativi della pelle umana.
A seguito di una rottura questa plastica è capace di rigenerarsi in poche ore (circa 10), grazie ad un sistema di sottilissimi canali (paragonabile ai nostri capillari) presenti nel composto polimerico nei quali è stato immesso un agente riparatore liquido ed un catalizzatore.
Il materiale studiato, per ora, riesce ad auto-ripararsi per un massimo di sette volte e le ricerche sono proprio volte a rendere la rigenerazione continua proprio come per la pelle umana.
Sicuramente quello delle plastiche capaci di auto-ripararsi è un settore importantissimo per la tecnologia legata ai computer, ma ancora di più per i dispositivi medici come le protesi, ma i campi d’applicazione sono davvero infiniti: dall’aerospaziale, al nautico fino ai nostri cellulari o mp3 che quotidianamente,almeno i miei, fanno un bel volo! Staremo a vedere…
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giugno 13th, 2007 by Ivana

Arriva direttamente dalla Cina il nuovo cellulare ad energia solare…e non.
Dalla Cina ne sfornano davvero di tutti i colori, a volte gadget inutili, altre volte, come in questo caso, oggetti tecnologici davvero eccellenti. E’ il caso del primo cellulare eco-sostenibile funzionante ad energia solare: l’ S116, prodotto dalla Hi-Tech Wealth Inc.
Quando ho letto la notizia sono rimasta piacevolmente colpita, perché diversamente da altri oggetti funzionanti ad energia solare, questo cellulare si carica anche con la luce di una lampadina o addirittura con la luce di una semplice candela e le prestazioni sono davvero stupefacenti.
La batteria dura 2 volte e mezzo in più rispetto alle tradizionali batterie ed inoltre il cellulare è corredato di un lettore mp3, di una micro SD card e di una fotocamera da 1.3 megapixel. Il design mi ha colpito particolarmente per l’ integrazione, quasi decorativa, dei pannellini solari, differentemente da altri oggetti ai quali vengono letteralmente “appiccicati” dimenticando totalmente la valenza estetica degli oggetti.
S116, il primo cellulare eco-sostenibile dal design accattivante. Il prezzo? 512 dollari, soldi spesi bene no?
(Via)
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giugno 12th, 2007 by Ivana

La più grande installazione di pale eoliche del mondo. Quasi venti kilometri di pale eoliche, per un totale di 350 turbine, saranno collocate nei mari inglesi dalla costa nord di Devon.
L’impianto eolico, il più grande del mondo, riuscirà a fornire energia pulita a più di un milione di case ed ogni anno, eviterà che nell’aria si disperdano più di 2,3 milioni di tonnellate di CO2. Un progetto fantastico che vedrà sorgere le turbine in mare aperto, e che sarà messo in comunicazione con la terra tramite cavi posti sott’acqua.
Il progetto, il cui termine è previsto per il 2018, è davvero unico nel suo genere. Chissà se gli ambientalisti si ribelleranno all’idea di far sorgere 350 pale eoliche in mare aperto, di certo, visti i tempi, le energie alternative e rinnovabili segneranno sicuramente il nostro futuro.
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giugno 11th, 2007 by Ivana

Milano, nuovi edifici sostenibili in arrivo. Grattacieli svettanti e aree verdi finalmente nella capitale lombarda grazie al progetto Nuove Verticali a Milano.
Si sa, Milano non è una città che stupisce per i parchi o per le zone adibite a verde, ed i milanesi sicuramente sarebbero più felici di vivere in una città con più alberi, più parchi e vegetazione. Da questa necessità parte, a Milano, una nuova iniziativa architettonica alla quale parteciperanno più di 25architetti. Tre progetti che si fonderanno nel tessuto urbano della città, grattacieli costruiti in rapporto alla forma della città stessa.
Tra i tre progetti uno dei più suggestivi e innovativi e importanti anche dal punto di vista della sostenibilità è “Il bosco verticale”, di Boeri studio, un importante esempio di architettura ecosostenibile: due torri di 108 metri e 23 piani l’una, 78 metri e 21 piani l’altra ospiteranno 900 alberi fino a sei metri di altezza e arbusti per una superficie complessiva di 7000 mq di bosco. Ciò contribuirà al costituirsi di un microclima, alla produzione di umidità, all’assorbimento di CO2 e polveri, alla formazione di ossigeno. Sulla copertura di ciascuna torre è prevista la realizzazione di 22 pale eoliche, parte dei parapetti delle terrazze ospiteranno pannelli fotovoltaici per una superficie totale di 500 mq. Ciò per contribuire al fattore di microclimatizzazione e ad aumentare il grado di autosufficenza energetica delle due torri. Continua »
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giugno 7th, 2007 by Ivana

Ross Lovegrove, 1958, è una delle firme più affermate del design internazionale, uno dei nomi cui si guarda per capire, in anteprima, in quali direzioni si muoverà il mondo del design. Uno stile unico, ispirato alle leggi del riduzionismo di forme, materiali e dimensioni.
Più che un designer dice di considerarsi un “biologo evoluzionista”. Coerentemente, spiega il proprio metodo progettuale citando Darwin che, dice, “se fosse vivo oggi, sarebbe un eccellente progettista”. Un designer eclettico che ha progettato di tutto, dai walkman alle poltrone d’aereo, dalle sedie alle lampade e che ha sempre caratterizzato i suoi progetti da una forte innovazione.
Al Salone del Mobile 2007, Ross Lovegrove, ha presentato tre diversi progetti: una seduta ergonomica per Moroso, una collezione di tappeti per Moho Design e dei diffusori acustici per Kef.
Una stella del design contemporaneo che si muove verso un design sostenibile ed etico.
Vi lascio con questa sua frase che adoro: “Sono convinto che lo scopo del design sia migliorare la vita dell’uomo. Nella mia ricerca mi ispiro alla natura dove nulla è casuale e niente e superfluo, tutto avviene per una precisa ragione…sobrietà ed eleganza di forme, minimo impiego di materiali e perfetta funzionalità”.
>>Guarda alcuni altri progetti di Ross Lovegrove Continua »
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