Inamo, il ristorante super tech

ottobre 13th, 2008 by Ivana

Inamo Restaurant HiTech

Tavoli touchscreen, proiettori, ambienti dal design raffinato e un mood super tech: è il ristorante Inamo. A Londra (quartiere Soho) design e tecnologia camminano di pari passo.

Inamo è la diretta evoluzione del wine bar interattivo Adour nato negli States. Un concetto ampliato e reso ancora più gradevole dalla veste grafica interattiva. Un menù tutto da toccare, proiettato direttamente sul nostro tavolo. E’ la nuova frontiera dei menù touch!

E’ possibile ordinare semplicemente pigiando sulla rappresentazione della pietanza che desideriamo, avere un’anteprima visuale della portata proiettata direttamente nel nostro piatto, conoscere gli ingredienti, i vini che vengono proposti ma anche personalizzare il piatto cambiandone qualche ingrediente. Nel ristorante londinese Inamo è inoltre possibile conoscere i tempi di attesa e di cottura delle portate ed il loro stato di preparazione nonché richiedere il conto con un semplice touch. Nei tempi d’attesa o dopo pranzo è possibile impegnare il proprio tempo giocando a battaglia navale touch contro il vostro commensale, ovviamente proiettata sul nostro tavolo.

Il design degli interni è stato affidato allo studio Blacksheep. Design minimal dai toni caldi, caratterizzato ed illuminato solo dagli elementi bianchi posti al soffitto, all’interno dei quali si trovano i proiettori.   Continua »

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Bird's Nest: da stadio a seduta

agosto 21st, 2008 by Ivana

Il simbolo delle Olimpiadi 2008 di Pechino, il Bird’s Nest, diventa una seduta. Lo stadio a nido di uccello ha affascinato veramente tutti e solleticato anche la fantasia dei giovani designer. Il sofisticato (ed ingegneristico) intreccio di acciaio ha dato vita alla struttura più fotografata e commentata di Pechino.

Ultimamente, per altro, se ne sta parlando ancora di più visti i risultati ottenuti dalla Cina in ambito ambientale. Il cielo è finalmente limpido a Pechino, la testardarggine dei cinesi ha dato i suoi frutti (sono state chiuse per l’occasione tutte le fabbriche ed i cantieri ed il traffico è stato ridotto all’osso, ma chissà cosa succederà dopo che si spegneranno i riflettori…) e il Bird’s Nest spicca più bello che mai incorniciato dal cielo azzurro e il sole di Pechino.

Ma ritorniamo alla seduta. E’ stata progettata dal designer Thimothy Schreiber e si ispira ovviamente alla forma del Bird’s Nest, leggermente modificata per risultare più comoda ed ergonomica. L’intreccio la rende particolarmente resistente ma leggermente flessibile e confortevole.

Non è la seduta da Red Dot Award, ma è la dimostrazione di come il Bird’s Nest Stadium sia una struttura vincente ed affascinante.

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Scuola Politecnica di Design: Workshop

giugno 23rd, 2008 by Ivana

SPD, scuola politecnica design milano, workshop

Milano, Scuola Politecnica di Design. Un tuffo nel mare del design! Dal 27 giugno al 24 luglio un quadrifoglio di workshop da non perdere!

Estate..tempo di vacanza e, perchè no, di workshop! Potrebbe essere il nuovo modo di concepire una piccola vacanza, regalandosi un workshop a stretto contatto con le personalità più rilevanti del design internazionale: Ross Lovegrove, Fernando e Humberto Campana, Matali Crasset e Martì Guixè.

Workshop organizzati dalla Deep Design Summer School -promossa dalla Scuola Politecnica di Design- realizzati in collaborazione con aziende importantissime: Alessi, Microsoft, 3M e Serralunga.

In ogni workshop, della durata di una settimana, le lezioni si terranno in inglese a stretto contatto con i designer e con le aziende con le quali gli studenti condivideranno visioni e sfide per il futuro. Una full immersion nel mondo del design durante la quale i partecipanti lavoreranno full-time utilizzando le strutture della scuola; saranno alloggiati in un residence universitario nelle immediate vicinanze di SPD (in camera singola con colazione e pranzo). I contenuti dei workshop scaturiscono dalla riflessione sui temi emergenti nella società contemporanea e sono inquadrati dal punto di vista di ciascun progettista con il proprio metodo e sensibilità.

Ecco i Workshop e le date:

Workshop con Ross Lovegrove
27 giugno -­ 3 luglio 2008
in collaborazione con Serralunga

Workshop con Fernando e Humberto Campana
4 luglio ­- 10 luglio 2008
in collaborazione con Alessi

Workshop con Matali Crasset
11 luglio ­- 17 luglio 2008
in collaborazione con Microsoft

Workshop con Marti Guixé
18 luglio -­ 24 luglio 2008
in collaborazione con 3M

Ovviamente, per i milanesi soprattutto, un’accasione da non perdere. I corsi sono aperti a studenti di design, architettura e comunicazione, a professionisti o docenti che desiderano prendere parte a questo percorso intensivo di formazione. Ogni corso ha un numero limitato di posti. Per informazioni si può contattare la Segreteria Studenti SPD, visitare il sito: www.scuoladesign.com o contattare la segreteria studenti al numero 02 21597590.

Chi è interessato a iscriversi può spedire il proprio cv e un portfolio digitale alla Segreteria Studenti: summerschool@scuoladesign.com. Continua »

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Sports Furniture by Postfossil

maggio 21st, 2008 by Ivana

Fitness furniture: Postfossil

La palestra a casa tua. Postfossil crea i mobili per ritrovare la forma fisica!

In vista della prossima prova bikini (che affliggerà sicuramente un po’ tutti) si ricorre a tutti i metodi più bizzarri per perdere peso: diete da fame, corse kilometriche, torture estetiche varie e, ovviamente, ore ed ore di massacrante palestra.

Per chi vuole ritrovare la linea, o per chi ama tenersi in forma, arrivano i nuovi mobili-palestra creati dall’azienda svizzera Postfossil. Thomas Walde e Florian Hauswirth sono i due designer autori dei nuovi mobili-fitness. Ottimi soprattutto per chi non ama spostarsi da casa, i mobili fitness hanno un’estetica abbastanza gradevole e semplice, molto minimal e, soprattutto, adatta a qualsiasi tipo di arredo.

Aiutano a fare un po’ di movimento, a rinforzare le braccia, a risvegliare gli addominali e, sicuramente, a farci alzare un po’ dalla sedia decorata da tante graziose ragnatele! Tra i due mobili proposti credo che la spalliera sia il progetto più interessante -la panca è abbastanza banale-

Troppe ore davanti al pc ci hanno sicuramente fatto accumulare un po’ di pancetta (magari i due designer ne sanno qualcosa) un po’ di movimento non guasta mai. Personalmente preferisco una bella corsetta all’aria aperta anche se la spalliera mi sembra interessante come proposta. Speriamo sia anche sicura! Guarda la panca Continua »

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Viaggiando con Ikea

aprile 11th, 2008 by Ivana

Treno IKEA

Smart Marketing. Ikea arreda i treni dei passeggeri del Portliner. Treni colorati, comodi e rilassanti.

Stanchi dei soliti treni? Vorreste un treno arredato di tutto punto con comodi divani e tendine colorate? Basta fare un “salto” a Kobe, in Giappone, e il gioco è fatto!

E’ l’ultima trovata dell’IKEA, leader svedese dell’arredamento, per promuovere l’apertura di un nuovo outlet-store a Port Island il prossimo 14 Aprile.

Un vero e proprio showroom mobile per intrattenere piacevolmente i passeggeri (un’esempio più articolato dello Store Bus Adidas). Mobili e tappezzerie vivaci per un treno arredato in perfetto stile IKEA. Fino al 6 Maggio all’interno di ogni vagone saranno esposti i pezzi della nuova collezione IKEA. Vagoni tematizzati e colorati all’interno dei quali i passeggeri potranno testare i divani, ammirare le fantasie dei tessuti ed entrare in contatto col mondo IKEA apprezzandone la qualità e la bellezza dei prodotti.

Un treno particolare che attira l’attenzione dei passanti anche per le decorazioni esterne, anche queste in stile IKEA. Un richiamo allegro per tutti i passeggeri del Sol Levante che, poverini, ancora non conoscono il magnifico mondo IKEA.

Solo qui non fanno mai niente di esaltante..sempre i soliti treni grigiolini e puzzolenti (fatta eccezione per il Minuetto di Giugiaro). Nemmeno l’IKEA ci salva… Guarda tutti gli interni   Continua »

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Adour: il winebar Interattivo

gennaio 30th, 2008 by Ivana

Interactive Wine Bar NY

NewYork. Arriva dagli States il primo winebar interattivo. Lusso, design e tecnologia insieme per un progetto interessante e innovativo.

Sebbene questi sistemi interattivi esistano da tempo (StudioAzzurro docet) è piacevole comunque veder realizzato un progetto del genere per un winebar. E’ l’Adour, un locale particolarmente raffinato ed elegante all’interno del quale è stata progettata un’area-bar d’eccezione.

Quattro postazioni con menù tutti da toccare ed esplorare proiettati, dall’alto, direttamente sulla superficie del bancone, pronti per essere sfogliati e per stupire gli utenti.  Un’interfaccia di design interattivo realizzata in collaborazione con uno studio americano, il Potion (specializzato in progetti interattivi), dove l’utente può navigare all’interno del menù stesso selezionando vini, scegliendoli in ralazione alla regione di provenienza, al colore, al gusto e anche ai cibi. Nel menù sono suggeriti anche i bicchieri più adatti alla degustazione del vino e altre informazioni relative all’annata, alla produzione etc etc.

All’utente non resta che navigare, scegliere i vini che più lo attirano (semplicemente pigiando sul nome del vino) e, successivamente, degustarlo. Una grafica efficace -anche se ricorda vagamente quella della celebre trasmissione Chi Vuol Esser Milionario- che si interfaccia con gli utenti con semplicità ed immediatezza.

Sarebbe carino aggiungere anche un sistema Rfid per un prodotto totale. Beh, non ci resta che provarlo! Altre foto Continua »

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The Home Key & Filippo Ghezzani

novembre 28th, 2007 by Ivana

Filippo Ghezzani e “H Table” per The home key

Un binomio vincente, una ricerca di stile continua, una dimensione arhitettonica che dialoga col design: è The Home Key.

Una società tutta italiana, all’interno della quale emerge una figura di rilievo, artefice di molteplici prodotti. E’ Filippo Ghezzani, un giovanissimo neo-architetto (laureatosi meno di un anno fa a Firenze) con la passione del design che già conta numerosi successi e produzioni dei suoi lavori.

Una carriera iniziata come architetto che ben presto, grazie alla collaborazione con The Home Key, si tramuta in passione per il design unitamente all’architettura e agli ambienti confortevoli. Ispirato nella sua ricerca progettuale da due icone del design quali Mies Van Der Rohe e Richard Meier, Filippo Ghezzani realizza i suoi prodotti cercando di mediare architettura e design.  H Table è un esempio di come queste due scienze possano sapientemente essere integrate per creare un prodotto ibrido, un concept firmato dallo stesso Ghezzani.

H table è un tavolino nato osservando i materiali e le strutture utilizzate per le costruzioni edilizie, l’intento progettuale si è infatti soffermato sullo studio delle travi come elemento architettonico preso in prestito per questo prodotto di design di uso quotidiano. Le due travi, in legno laccato, oltre a regalare inconsueti contrasti di luci e superfici richiama anche l’”H” (nella sezione della trave) elemento ricorrente nelle opere realizzate da Filippo Ghezzani per The Home Key. Oltre al design lineare dei suoi prodotti e a questa crasi tra architettura e design apprezzo molto i toni cromatici utilizzati, in prevalenza bianco, colore amato e utilizzato anche da Meier. A tal proposito cito una sua celeberrima frase in onore del bianco che mi ha sempre affascinato:

“Sia apprezzano di piu’ i colori, i riflessi le stagioni, il mutare dell’atmosfera, i passaggi cromatici, il sole. Aiuta a rendere più leggibili le linee, gli spazi(…) ci rende consapevoli delle cose che ci circondano”.

Vi consiglio di fare un giro al sito di The Home Key e scoprire gli altri prodotti. Io ve ne propongo alcuni, ma la raccolta completa è al sito. Che ne pensate?

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Mark Taylor e il suo divano riconfigurabile

novembre 9th, 2007 by Ivana

Mark Taylor: divano elbow room seating

Si chiama Elbow Room Seating il divano creato dal designer Mark Taylor.

Classe 1986 per questo giovanissimo designer di promettenti vedute che ha presentato al New Design Exibition in London il suo ultimo lavoro.

Non mi voglio soffermare molto sul mero design del divano, un po’ squadrato e forse non proprio comodissimo (ma la mia è solo un’opinione che staturisce dalla semplice osservazione delle foto e dello schienale). Quello che mi piace del divano è la totale personalizzazione possibile grazie a delle fessure che si trovano ai lati dello stesso e a un semplice accessorio.

Elbow è un divano che si adatta a tutti i bisogni: che vogliate leggere un libro, scrivere al pc, stare seduti, poggiare i piedi o sorseggiare qualcosa assieme agli amici. Il sofà cambia morfologia e assetto grazie alle fessure, appunto, e ad un elemento curvo in legno estremamente poliedrico. E’ un tavolino e un portariviste ma anche uno sgabellino o un sostegno per braccia o oggetti. Un sofa eclettico ideato da un giovanissimo talento con accorgimenti sostenibili visti i materiali usati (legno, compensato e tessuto) e la possibilità di essere facilmente smontato e rimontato per essere trasportato o spostato da una stanza all’altra e occupare poco spazio quando tutti gli elementi sono divisi.

Gli altri progetti del designer non mi entusiasmano molto, fatta eccezione per la lampada O’ -che ricorda molto molto vagamente PizzaKobra di Ron Arad-. Gli altri progetti li lascio giudicare a voi. Li trovate tutti al link che vi consiglio giù.  A voi la parola.  Continua »

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McDonald's e Arne Jacobsen

ottobre 29th, 2007 by Ivana

Design di stile per gli ambienti McDonald’s: Arne Jacobsen

Interni d’autore e design ricercato per gli ambienti McDonald’s.  Si, proprio il famoso fast-food.

Arne Jacobsen con le sue bellissime sedute ed i particolari tavolini, rivoluzionerà il look dei fast-food americani. Chi non ama il mcDonald da oggi avrà un motivo per trascorrere qualche minuto nei locali del pagliaccio più famoso del mondo.

Devo dire la verità… qualche volta mi fa piacere distruggermi con i fantastici e supercalorici Mc menù, anche se capita raramente, ma se vicino casa avessi un Mc con gli interni firmati niente-di-meno-che dal famoso designer Arne Jacobsen sicuramente ci metterei le tende! Scherzi a parte. Mi fa piacere che nella nuova politica del McDonald ci sia uno slancio così importante verso il design.

Da ambienti sempre uguali a se stessi, paragonabili a dei “non luoghi“, a locali di stile e design firmato Jacobsen: il simbolo del design danese moderno ed uno dei designer più importanti ed influenti del Novecento. Arredi che nella loro semplicità esprimono una vena di sensualità e classicità. Lo stesso Jacobsen per spiegare il segreto della bellezza intrinseca dei suoi arredi afferma:” L’elemento fondamentale sono le proporzioni…”

Ovviamente non li troverete in Italia ma in Olanda (un motivo in più per fare un bel viaggio!). Per gli amanti delle icone del design un posto da non perdere accompagnati magari da qualcosa da mangiare. Che ve ne pare? Guarda altre foto   Continua »

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Hotel Puerta America: il design prima di tutto

ottobre 16th, 2007 by Ivana

Hotel Puerta America: i diciannove architetti più famosi del mondo

Madrid. Una location speciale per uno degli hotel piu’ importanti del mondo per design ed architettura. E’ l’ Hotel Puerta America. Uno spazione dove cultura, architettura e design si fonfono per generare un progetto stupefacente. Per gli amanti dell’architettura una meta da non perdere.

Vi dico solo alcuni nomi: Zaha Hadid, Norman Foster, Jean Nouvel, Ron Arad, Marc Newson, David Chipperfield e molti molti altri. Non si trovano in questo albergo per un meeting, ma se siete amanti dell’ architettura contemporanea allora troverete nell’Hotel Puerta Nuova tutti questi architetti.

Un concept nuovo, un mix di stili e di culture. Un progetto unico che ha saputo riunire ben 19 diversi studi di architettura,  per 19 diverse culture, 14 diversi piani dell’hotel e altri 5 super ambienti abilmente progettati dai diretti interessati. Un albergo eclettico concepito per stupire gli ospiti e che lascia senza fiato per i diversi stili, colori e materiali utilizzati. Una palestra nella quale le diciannove guest-star hanno dato vita a progetti tutti diversi. Ogni piano uno stile, ogni piano un architetto.

Facciata, attico e dodicesimo piano  sono state curate dall’architetto francese Jean Nouvel; Richard Gluckman si è occupato dell’ undicesimo piano; Ron Arad, settimo piano, si è concentrato su un progetto futuristico; Zaha Hadid con il suo stile fluido e dinamico ha  firmato l’undicesimo piano; Norman Foster, ha invece caratterizzato il suo secondo piano con lusso e ambienti sereni…

Descrivervi tutti i piani sarebbe un’impresa epice e poi le immagini parlano da sole. Vi consiglio di cuore di andare a vedere la galleria fotografica al link che vi indico e capirete di cosa sto parlando. Adesso c’è una nuova tappa da aggiungere ai prossimi viaggi a Madrid!

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