marzo 29th, 2010 by Ivana
Trovo geniale ed estremamente funzionale questa libreria modulare disegnata del designer tedesco Florian Gross.
Konnex, questo il nome, è una libreria dal design semplice ma efficace composta da moduli quadrati, di varie dimensioni, caratterizzate da una serie di tagli lungo tutta la superficie del modulo. Grazie proprio a questi tagli è possibile unire i vari moduli tra loro e comporre la nostra libreria, senza viti, colle o difficili libretti di istruzione!
Una semplicità di forma che però si traduce in un articolato disegno geometrico finale fatto di cubi, cubetti, spazi per maxi riviste fino a piccole aree destinate ai tascabili.
In ogni packaging troviamo tre moduli della libreria, di dimensioni crescenti, che possiamo combinare a seconda degli spazi e del nostro gusto. Più moduli si compongono più le dimensioni e la forma della libreria cambieranno lasciando così ampia possibilità di utilizzo e configurazioni.
Come si vede dalle immagini è possibile creare piccole librerie, elementi d’arredo da affiancare magari ad una scrivania o delle vere e proprie pareti-libreria.
Mi ricorda vagamente un vecchio gioco che avevo quando ero piccola e vederlo in versione libreria mi sembra una soluzione creativa e funzionale. Spero vi piaccia Continua »
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marzo 24th, 2010 by Ivana
Nest Chair: tante strisce di legno intrecciate pronte a formare un vero e proprio nido per una seduta originale ed evocativa.
La designer Nina Bruun si è lasciata sicuramente ispirare dalla primavera o dalle recenti architetture pechinesi come lo stadio Bird’s Nest, per realizzare questa poltroncina-nido.
Un mix di strisce di betulla di diversi spessori sono stati avvolti, proprio come farebbe un uccello per realizzare il proprio nido, attorno alla struttura portante della poltroncina. Un intreccio importante e sofisticato esaltato da un piccolo ma soffice cuscino di un color cioccolato che sposa meravigliosamente con il colore della betulla. Un cuore morbido che sottolinea ancora di più l’ “effetto nido”.
Nina Bruun non è la prima designer che ha voluto ricreare la sensazione del nido in una seduta. Poco tempo fa abbiamo infatti visto la seduta-nido del designer Thimothy Schreiber. Una seduta forse un po’ più fredda, visto anche l’utilizzo dell’acciaio, ma probabilmente più comoda. Mi sembra infatti che nella seduta Nest Chair le strisce di betulla risultino scomode sia per le gambe (già immagino i segni ai polpacci) che, soprattutto, per la schiena. Forse sarebbe il caso di aggiungere un altro cuscino.
Beh magari potremmo utilizzarla per “visite brevi”. Voi che dite? Altre immagini Continua »
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febbraio 4th, 2010 by Ivana
eBarrito uno store che pensa in verde e realizza tutti gli arredi interamente in cartone!!!
Cartone lavorato, inciso o fustellato, tante forme ed un design unico per un franchising che pensa in verde.
Sono rimasta colpita dalla bellezza e l’originalità dell’interior-design di questo store e dalla filosofia di eBarrito, un nuovo brand che si occupa di borse e accessori in pelle tutto all’insegna del “green thinking“.
Basta dare un’occhiata alle foto per respirare questo mood verde. Ovunque il nostro occhio cade scorgiamo arredi modulari realizzati al 100% in cartone. Dal bancone alle scaffalature, dagli espositori ai lampadari tutto è stato concepito interamente in cartone, un materiale ecosostenibile, riciclato e riciclabile!. Un fantastico stile etico e sostenibile.
Autrice degli interni dello store, la designer Francesca Signori che ha saputo mettere in risalto l’ecletticità di questo materiale “povero” creando un ambiente variegato, ricco, gioioso e carico di significati ecologici.
Per ora potete dare un’occhiata agli store eBarrito (ed ai bellissimi accessori in pelle) nei punti vendita di Novara, Cremona e Reggio Emilia. A chi non può vederli di persona consiglio la fotogallery;) Spero vi piaccia Continua »
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febbraio 1st, 2010 by Ivana
Forse non è uno degli orologi più semplici da leggere, ma in quanto ad originalità Continue Time li batte tutti!
Un ingegnoso orologio realizzato in alluminio ed ottone pronto a lasciare a bocca aperta e a far scervellare un po’ tutti.
Artefice di cotanta ingegnosità è il designer olandese Sander Mulder già noto qui su A+D nella collezione Design Origami con il tavolino Sputnik. In questo caso l’inventiva e l’originalità sono certamente superiori.
Quello che a colpo d’occhio sembra un semplice tecnigrafo altro non è che il suo orologio, assolutamente non convenzionale e fuori dai tradizionali schemi. Non appaiono quadranti, numeri nè le classiche tre lancette ma un unico braccio meccanico pronto ad assumete le più svariate forme per indicarci l’ora in un modo assolutamente nuovo, che forse necessita di un po’ di allenamento all’inizio!
Ciò nonostante trovo questo orologio poetico ed incantevole, una sorta di “macchina inutile”… che in questo caso tanto inutile non è a patto che si impari a leggere l’ora! Un armonioso segnatempo estensibile che si piega, si allunga e si contrae tracciando sempre nuove forme geometriche.
Continue Time è realizzato da un unico braccio meccanico costituito da tre elementi snodati dalle dimensioni decrescenti: il più sottile e veloce misura i secondi, il braccio seguente segna i minuti, mentre il braccio più grosso e meno veloce è dedicato alla misura delle ore Continua »
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novembre 9th, 2009 by Ivana
NONO’: NO-seduta e NO-sgabello! Questo è NONO’, un perfetto ibrido tra seduta e sgabello riproposto in chiave contemporanea.
L’idea è del giovane designer Stefano Soave, bresciano, appena 22enne, che ha analizzato i nuovi modi di sedersi dei giovani, pronti a trovare appoggi ovunque e trasformare qualsiasi cosa-appoggio in seduta.
Da questa analisi nasce NONO’ un nuovo tipo di seduta ischiatica. Questo genere di seduta consente alla persona di appoggiare il bacino (ischio) in posizione semi seduta e di scaricare parzialmente il peso del corpo con conseguente beneficio (riduzione di affaticamento) nello stazionamento in situazioni di attesa temporanee (ad esempio alle fermate dei mezzi pubblici o ai bar). Un tripode che evoca vagamente lo starckiano W.W. Stool, riproposto con un design più sinuoso e molto meno aggressivo (e aggiungerei anche più comodo!) anche se lui stesso dichiara di essere stato ispirato dalle sedie Sella di Achille e Piergiacomo Castiglioni e la mitica Sedia per visite brevi di Bruno Munari.
Con la sua versatilità e i suoi 70 cm (punto d’appoggio) NONO’ può essere utilizzato in diversi modi, come si vede dalle foto, trasportato facilmente grazie al suo peso ridotto e al particolare foro ricavato tra la seduta e il piccolo schienale. Una volta impilata può essere riposta in spazi ridotti. Per ora NONO’ è un prototipo realizzato in legno, ma il prodotto finito sarà realizzato in polipropilene con lo stampaggio a iniezione assistito a gas.
Devo dire che trovo NONO’ un bellissimo prodotto, ben studiato e ricercato. Faccio i miei complimenti a Stefano che, seppure giovanissimo, ha realizzato un prodotto che trovo già maturo e pronto per la realizzazione!
Nell’attesa di un produttore che voglia realizzare NONO’ vi lascio alla gallery, ai vostri commenti, e al motto di Stefano che mi è piaciuto molto: “Il cervello è come un paracadute, funziona solo se lo apri“- Elbert Einsten - Vedi tutta la gallery
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ottobre 22nd, 2009 by Ivana
Giovane, direi giovanissimo, è Davide Conti. Giovane designer italiano (Chiavari) che vanta già moltissimi progetti di design e numerosi riconoscimenti.
Ne parlammo già qualche tempo fa con Voilà, ma sul web e sul suo sito potete sicuramente dare un’occhiata più ampia ai suoi numerosi lavori ed ammirare anche la sezione Art & Foto.
Oggi parliamo di SARA. Non è la bellissima ragazza che vedete in foto ma l’ultima creazione del designer vincitrice del premio SUN.LAB for a creative outdoor, giunta alla seconta edizione. SARA è una poltroncina progettata per vivere il giardino grazie alla sue dimensioni studiate ad-hoc per stare comodamente seduti e poggiare le gambe sull’erba ed avere, nello stesso tempo, la possibilità di sfiorare l’erba con le mani grazie ai due ampi archi-braccioli della poltroncina.
Il prototipo, esposto al Salone Internazionale dell’esterno di Rimini, è stato curato dalla DDF curvati, di Mariano Comense, ed è stato realizzato in legno di pino lamellare incollato con colle melaminiche e curvata a freddo, infine trattata con idrorepellenti.
SARA coniuga il piacere di sedersi su una poltrona e di sdraiarsi a terra, una fusione pronta ad emozionare fruitori e guardandolo e vivendolo. Un lavoro molto bello ed essenziale con forme flessuose che ricordano i celeberrimi lavori di Gerald Summers rivisitati in chiave contemporanea. Lodevoli anche le attenzioni all’ambiente grazie alla realizzazione in lastre, che evita gli sfridi, e all’impilabilità dei pezzi, ottima per il trasporto e lo stoccaggio. Bel lavoro Davide! Che ve ne pare? Altre immagini Continua »
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settembre 25th, 2009 by Ivana
Un comodino? un tavolino?
Night/Bed della designer Maria Cichy è un comodino multifunzione disegnato per chi vuole di più dagli oggetti. Pronti a scoprire N/B dunque…
Night/Bad appare come un comodino dal design geometrico e pulito, un bianco candido ammorbidito dagli angoli smussati e da una linea sinuosa che disegna e caratterizza un lato del comodino.
Un mero esercizio stilistico? Ovviamente no! Dietro questo disegno organico si nasconde, anzi si mimetizza, un comodo tavolino multiuso ideale per fare colazione, leggere o per scrivere al pc magari prima di addormentarci!
L’estrazione del tavolino dal comodino è semplicissima ed è facilitata da una lunga maniglia in alluminio e dalle comode ruote poste al di sotto del tavolino. Il comodino invece mantiene la tua stabilità grazie ai quattro piedini. Una soluzione funzionale e salva-spazio che personalmente apprezzo molto. Mi piacerebbe molto averlo in camera! A voi piace? Guarda tutte le foto Continua »
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settembre 21st, 2009 by Ivana
La magia dell’origami rapisce ed ispira sempre più progettisti da ogni lato del globo. Fantastici progetti di una bellezza essenziale e raffinata.
La tecnica dell’origami usa pochi tipi di piegature combinate in una infinita varietà di modi per creare modelli anche estremamente complicati.
Un’arte antica che tutt’oggi affascina i progettisti di ogni settore. Designer, architetti, grafici, stilisti, artisti… tutti affascinati da questa incantevole arte giapponese.
Dopo la raccolta di grucce da tutto il mondo voglio dedicare un articolo ad una nuova tendenza che sta travolgendo praticamente tutti.
Dal 2007 (anno più anno meno) è esplosa una vera e propria origami-mania che ha contagiato praticamente tutti. Gli esempi sono molteplici e spaziano dal micro al macro, dallo stile minimal a quello più stravagante, dal food-design alle imponenti architetture contemporanee.
Già abbiamo parlato, sia in architettura che in design, di due progetti che hanno fatto molto parlare di sè. Ne sono esempio le scarpe origami di Catherine Meuter (desideratissime!) e le bellissime tazze Orikaso (veri e propri origami in plastica). Progetti emblematici ai quali mi fa piacere aggiungere una carrellata di altri esempi interessantissimi Continua »
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luglio 24th, 2009 by Ivana
Lineari, semplici o più articolate ma, soprattutto, elettriche. Sono le particolari mensole create dallo studio Nothing Design Group; si illuminano di notte, arredano con stile e fungono anche da multipresa!
Dopo le multiprese Equib e le Socket Deer della Nendo Design parliamo della Plug & Play, una particolarissima multi-presa che funge anche da mensola.
Basta inserire la spina elettrica nella presa per fissare la mensola al muro e avere un comodo appoggio per tutti i dispositivi elettronici da ricaricare. La particolarità di Plug & Play è che oltre a regalare un appoggio ed una fonte luminosa, presenta sulla superficie stessa della mensola anche altre prese elettriche per ricaricare più dispositivi contemporaneamente. In alcune versioni, questa particolare mensola, ha anche un profilo luminoso, ideale per luci notturne o per arredare con originalità i propri ambienti domestici.
Interessante ma… trovo un po’ troppe falle. Inizierei con l’altezza delle prese elettriche nelle nostre case. Sicuramente non si trovano così in alto come raffigurato nelle immagini. Bisognerebbe perciò riposizionarle ad-hoc per poter fissare la mensola nella presa e poter finalmente utilizzare Plug & Play!
Bella l’idea di creare una mensola che illumina, mantiene e ricarica i dispositivi elettronici (forse troppe cose!!) ho però ancora qualche dubbio sulla stabilità nonchè, cosa ancora più importante, sulla sicurezza di questa mensola-presa. Inoltre c’è da sottolineare che la parte più sottoposta a carico è proprio quella dell’attacco al muro, rappresentato in questo caso da una presa elettrica dove viene scaricato tutto il peso della mensola e degli oggetti che vi si appoggeranno. Senza dimenticare che basterebbe appoggiare male un bicchiere d’acqua per scatenare panico. Insomma… carina ma probabilmente un esempio di cattivo design. Che ne pensate? Altre immagini Continua »
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luglio 22nd, 2009 by Sara Calvanese
È stato amore a prima vista. Per chi come me ha poco spazio a casa ma tanti amici da invitare l’unica soluzione per accogliere più gente è acquistare sedie pieghevoli o impilabili che comunque occupano sempre tanto spazio. Beh, da oggi non è più così: il progettista Alberto Villarreal di Città del Messico ha ideato questa a dir poco geniale tipologia di sedute, non più inPilabili, personalmente le definirei… inFilabili!
SILLA GUARDA (ZanicDesign), ecco il suo nome, è una sedia “con guscio” o, a dirla meglio, con “ripieno”. A prima vista è una sedia come le altre ma guardandola di profilo si scopre un’ anima estraibile: un’altra sedia al suo interno! La scocca esterna è una sedia in corian bianco e quella interna è in legno rosso (non viene specificato l’albero, ma è probabile, data la provenienza del progettista, che si tratti del Redwood della California, a grana fina, compatto e facilmente lavorabile per i mobili): due materiali ormai tanto conosciuti quanto sdoganati, ma che in questo progetto fanno davvero l’uno per l’altro.
Difatti il legno con la plastica non crea quel fastidioso attrito e il gesto del riporre la sedia in legno all’interno di quella in plastica è davvero molto semplice. Anche il disegno è semplice, linee essenziali e morbide, e credo che sia un progetto che possa realmente interessare. Con soli quattro esemplari intorno ad un tavolo, se ne possono ricavare otto in totale. Spero che quello che è ancora un prototipo possa essere visto presto in giro. Complimenti Alberto, davvero un’ottima idea!
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