aprile 30th, 2010 by Ivana
Tra i vari spazi in zona romana ho trovato anche quello dedicato alla designer Anca Fectu e alle sue lampade. Dal 2D al 3D in poche pieghe!
Mi hanno colpito molto le lampade di Anca, oltre che per il design, per il particolare processo di produzione messo a punto per minimizzare sprechi e produrre lampade a partire da una sola lastra di materiale.
Forme semplici per lampade che, con poche pieghe, riescono ad avere una forte personalità. Una ricerca stilistica, quella di Anca, volta a produrre oggetti molto semplici ma funzionali, attenti all’ambiente e facili da produrre (e queste lampade lo sono davvero!).
Quasi tutti i suoi progetti sono infatti realizzati senza stampi, colle, nè viti. Prendono vita a partire da una grande lastra di materiale polimerico (il più delle volte plexiglass colorato o satinato bianco) tagliata in modo da ricavare quante più sagome possibili, riducendo al minimo eventuali sfridi. Sagome che prendono forma e vita nella spazio grazie alla maestria di Anca.
Tra le lampade più belle non posso non citare Liar una lampada minimal in lastra plexiglass (spessa 4mm) realizzata in tre semplici pieghe. Un foro per inserire il portalampada e il gioco è fatto!
E sempre secondo questa filosofia progettuale nascono le altre lampade, come Terrier e Filter, ed il portariviste Magazine Rack. Vi lascio con una frase di Anca che mi ha colpito molto e che condivido in pieno: ”Perché complicarsi la vita con stampi e controstampi e design sovrabbondante quando la chiave di tutto è la semplicità?” In fondo la forma più bella del design non è quella dove non c’è più niente da aggiungere, ma quella dove non c’è più nulla da sottrarre! vi lascio alla gallery Continua »
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aprile 27th, 2010 by Ivana
Un brevetto mondiale, una libertà assoluta di composizione, una libreria originale e innovativa. E’ Magnetika, un nuovo modi di arredare ideato e brevettato da Ronda Design. Il Made in Italy che vogliamo!
Lo senti ma non lo vedi, ti attira ma non c’è nessuno che ti spinge… è il magnetismo, una forza di attrazione arcana e misteriosa. Un principio che ha incuriosito e appassionato i progettisti di Ronda Design Alessandro Antoniazzi e Vittore Niolu di A+N Design che hanno dato vita ad una collezione di arredi magnetici. Sono MyShelf e Mask, una libreria con mensole magnetiche e un sistema di cover intercambiabili.
MyShelf è straordinaria, ha un appeal unico e una forza magnetica inaspettata. La struttura è formata da un pannello in acciaio (volendo può essere rivestito in ecopelle) a cui si applicano magneticamente le mensole. Questo pannello regala un imprevedibile gioco magnetico che, unitamente alla possibilità di inclinare positivamente o negativamente la parete di supporto, genera un effetto finale assolutamente unico. La forza di attrazione è molto forte, anche con diversi libri le mensole non si muovono di un solo millimetro e bisogna imprimere molta forza per staccarle dalla parete magnetica. Questo assicura stabilità al progetto e la possibilità di configurare la libreria senza alcun limite.
Il progetto è presentato con dei ripiani ad “L” o a “V” di dimensioni 30x30x15 cm di profondità, ma sono già allo studio ripiani lunghi fino a 240 cm, che si ancorano saldamente grazie alla potenza della calamita. I ripiani possono essere disposti in qualsiasi posizione e modificarne la collocazione in qualsiasi momento. Grazie alla libertà compositiva e l’utilizzo di mensole a differenti misure è possibile creare composizioni libere e casuali sempre nuove, dettate dall’esigenza del momento Continua »
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aprile 27th, 2010 by Ivana
Al Salone del Mobile un’ insolita installazione Kartell.
Finalmente mi trovo nei pressi del padiglione dedicato al brand Kartell. Vengo accolta in uno spazio antistante totalmente nero, con un maxischermo dove scorrono immagini di prodotti Kartell ed alcune interviste dei designer che hanno reso celebre il brand. Una volta entrata nel cuore dello stand trovo un nuovo registro Kartell.
Dopo la teatralità policroma e testata delle installazioni passate, Katell si presenta al pubblico con un look total black! Un layout sofisticato, un mood museale e una nuova collezione esposta su pedane argentate che sottolineano ad hoc una serie di prodotti rigorosamente black (in esposizione ma ovviamente disponibili in un range di colori vivaci o trasparenti).
Uno stand insolito, che stupisce, lontano dalla policromia a cui Kartell ci ha abituato, ma con prodotti che non tradiscono le aspettative, che prendono forma attraverso le più sofisticate tecnologie produttive con un design ora rigoroso ora irriverente. Il team di progettisti si arricchisce e accanto ai nomi storici come Philippe Starck, Piero Lissoni, Ferruccio Laviani (progettista dello stand) e Patricia Urquiola si affiancano nuovi nomi come Tokujin Yoshioka, Mario Bellini, il gruppo Nendo e gli svedesi Front.
La nuova collezione propone accanto ai grandi classici come sedie, divani e tavoli prodotti mai realizzati prima da Kartell come consolle o orologi a parete. Tra gli oggetti che più mi hanno colpito ci sono sicuramente le sedute di Philippe Starck realizzate in collaborazione con Moschino, la libreria Sundial del gruppo Nendo, il portariviste Front Page del gruppo Front Design e la sedia Masters sempre di Starck che mi ha lasciato letteralmente senza parole e immagino lascerà piacevolmente colpiti molti di voi… Continua »
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aprile 26th, 2010 by Ivana
190 colori, 100% made in Italy!
OfficinaNove ricrea uno spazio memorabile all’interno dell’area Face to Superstudiopiù. Un enorme favo stilizzato accoglie i visitatori in uno spazio multicolor dove si alternano gli arredi di OFFICINANOVE.
L’installazione, proprio per sottolineare il tema, è chiamata Honey way, un chiaro riferimento alla struttura alveolare dei nidi d’ape, realizzata con elementi componibili a struttura esagonale che decorano lo spazio con una composizione a cascata in brillanti gradazioni cromatiche dal giallo all’arancio. Honey way è un elemento contenitore, disegnato da IS-Bedini-Raco-Settimelli, realizzato con o senza sportelli (in tre diverse ante), disponibile in 190 differenti colorazioni, che offre infinite combinazioni che possono sfruttare l’appoggio a terra, il fissaggio a parete o la sospensione.
All’interno dell’installazione troviamo anche le sedute ROW, disegnate dal designer Paolo Ulian, delle panchette estensibili realizzate in acciaio e proposte nei colori giallo e nero per rispettare il tema ma disponibili anch’esse nei 190 diversi cromatismi. Queste panchette arredavano, oltre allo spazio OFFICINANOVE, anche le aree sosta all’interno del Salone Satellite e gli spazi Think Thank dell’università statale.
Tra gli elementi d’arredo troviamo anche TUBOOM, un tubo di acciaio che “scoppia” e si trasforma in un appendiabiti a piantana. Un’idea disegnata da Giulio Iacchetti, vincitore anche del Compasso d’Oro.
Elementi colorati, divertenti e funzionali. Non poteva mancare, per restare in tema, una degustazione di mieli e formaggi presentata in una tavolozza da pittore. Suggestiva ed originale! Vedi la gallery Continua »
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aprile 23rd, 2010 by Ivana
Kei Senga disegna Eclipse. Una seduta dal design minimal ma d’effetto.
Nello spazio interno al Salone del Mobile, in fiera Rho, quest’anno troviamo anche il Salone Satellite, stranamente non relegato alla parte esterna dei padiglioni (forse a causa della crisi…). Tra i vari stand vengo attratta da Eclipse.
Forse una delle sedute più semplici di tutto il salone ma con un particolare che incuriosisce e attira molto l’attenzione. Eclipse è una seduta sandwich interamente realizzata in schiuma di poliuretano (a diversa densità) e una sottile lastra in plexiglass (tipo pmma).
Le due parti di poliuretano sono separate tra loro proprio dalla lastra in pmma che, abbracciata dai due elementi, si comporta al pari di una fibra ottica. La luce che emette la seduta non è data infatti da qualche elemento luminoso posto all’interno di Eclipse, ma dal comportamento della lastra che raccoglie la luce e la indirizza ai lati della seduta. Nasce così un gioco di luci originale e delicato che dà il meglio di sè, come suggerisce il designer stesso, soprattutto se si posizione Eclipse davanti una bella finestra!
Nel momento in cui ci si siede le varie parti di poliuretano accolgono la persona distribuendo il carico in modo differente. La parte superiore della seduta è un po’ più morbida rispetto a quella inferiore più densa. Questo gioco di densità fa anche deformare leggermente la lastra di pmma che assume diverse forme a seconda di quante persone di accomodano.
Semplice ma d’effetto non trovate? Continua »
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aprile 21st, 2010 by Ivana
Tra le soluzioni di arredo che più mi hanno colpito non posso non citare il divano Bobo del designer Michael Kruijne.
Dalle sedute più allegre di Florence Jaffrain ai divani più “seri” di Kruijne. Michael è un designer che fa parte del gruppo creativo Zuiver, un laboratorio di giovani designer fondato nel 2007 in Olanda che quest’anno nello spazio Superstudiopiu ha esposto diversi prodotti estremamente accattivanti.
Tra i vari prodotti esposti voglio soffermarmi sul divano Bobo. All’apparenza il classico divano ma in quanto a comodità e personalizzazione li supera tutti (scopritelo nella gallery).
Michael Kruijne mi ha infatti raccontato che per la sua casa desiderava da tempo un divano abbastanza tradizionale ma comodo e versatile, trasformabile e personalizzabile. Non trovando quello che cercava ha fatto quello che ogni designer dovrebbe sempre fare… ne ha creato uno ex-novo dettato dai suoi gusti e dalle sue esigenze! Da questa esperienza nasce Bobo, un divano all-in-one, modulare con la possibilità di creare infinite configurazioni e livelli di comfort.
Bobo infatti, grazie ai vari moduli, può essere realizzato nella dimensione che più ci soddisfa, nei colori che più ci piacciono e cambiare il tipo di seduta a seconda delle esigenze. In una manciata di secondi infatti possiamo girare la seduta e trasformare il divano in chaise longue o posizionare il poggiatesta come preferiamo, lasciare i braccioli accanto la seduta o trasformare tutto il divano in una grande chaiselongue Continua »
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aprile 21st, 2010 by Ivana
Zona Tortona, nell’area Brera, accoglie i visitatori con una serie vivace e colorata di particolari sedute disegnate dalla designer francese Florence Jaffrain.
Forse a primo impatto le Bonheur sembrano semplicemente giochi stilistici all’insegna del colore, ma quelle di Florence sono sedute che analizzano i nuovi modi di sedersi nati dal vivere quotidiano.
Una rielaborazione delle tradizionali sedute alla ricerca di nuovi gesti (un tema affrontato anche da Nao Tamura con i suoi piatto morbidi Seasons) per risvegliare l’essere e la socialità. Sedute che implicano delle posture più vicine a quelle che assumiamo quando ci sdraiamo e, di conseguenza, ci invitano al rilassamento.
L’obiettivo di Florence non è quello di generare nuove esigenze, ma di creare nuovi atteggiamenti che ci portano a una maggiore coscienza del corpo, alla ricerca del giusto equilibrio tra comfort e relax. La seduta diventa così un’estensione del nostro corpo, pronta ad assecondare tutti i nostri movimenti e i nostri bisogni.
Possiamo quindi posizionare queste sedute nei modi che preferiamo e adagiarci comodamente per leggere, dormire, rifugiarci, rilassarci o intrattenerci con qualche amico.
Un nuovo modo di fruire delle sedute accompagnato da un design familiare, un omino stilizzato pronto ad accoglierci tra le sue morbide braccia. Una seduta devo dire comoda, che sorregge il collo e le braccia quando si legge e che tiene anche caldi quando fa più freddo. Divertente ma funzionale. A me è piaciuta molto! Tutte le sedute fanno parte della collezione YouNow che potete vedere al link in basso. Vedi la gallery Continua »
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aprile 20th, 2010 by Ivana
Una frizzante Zona Tortona quest’anno ha ospitato, tra gli altri, la designer Frederike Top con il progetto Caleidoscope. Una lampada all’esterno semplice ma con un interno tutto da scoprire!
Lei olandese 28enne, ha presentato una serie di progetti con un particolare filo conduttore: i riflessi e le ombre. Una collezione di prodotti da scoprire solo attraverso l’utilizzo. In particolare voglio soffermarmi su Caleidoscope, una lampada che a prima vista si presenta quasi anonima, con un design geometrico, essenziale e in sole due varianti cromatiche.
Bastano però pochi secondi per scoprire l’interno della lampada che regala un inaspettato gioco caleidoscopico di specchi, colori e pattern, pronti a ripetersi e generare bellissime immagini astratte e suggestive. All’interno troviamo infatti il cuore della lampada, un singolo elemento esagonale retroilluminato circondato da sei pareti-specchi. A questo esagono è possibile applicare una serie di “lenti” esagonali, tutte caratterizzate da differenti pattern (le vedete nella gallery -4°immagine), pronte a cambiare ogni volta i giochi di riflessi in tutta la lampada.
Una soluzione semplice, ripresa dai tradizionali caleidoscopi, che in questo caso regala una lampada suggestiva da scoprire e ammirare, per la prima volta dall’interno!
Accanto a Caleidoscope troviamo anche Roset e Shine, altre due lampade molto particolari che svelano la loro originalità solo se accese. E’ solo in questo momento, infatti, che le lampade generano un gioco di luci riflesso che dipinge il soffitto in un modo insolito ed originale.
Devo dire che ho apprezzato molto i lavori di Frederike ed in particolare la sua continua ricerca di un effetto sorpresa unito però ad una semplicità di segno che caratterizza molti dei suoi prodotti. Ancora complimenti a Frederike! Guarda la gallery Continua »
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aprile 13th, 2010 by Ivana
Design trasparente di nome e di fatto! I progetti realizzati dall’atelier Design Trasparente sono caratterizzati tutti dalla stessa caratteristica: la trasparenza.
Sono tutti oggetti puliti esteticamente, chiari, estremamente semplici eppure estremamente ricercati. Sono i prodotti di Emiliano e Francesca, per essere precisi di Emiliano Brinci e Francesca Soluzioni. Due giovani creativi italiani, lui industrial design, lei attentissima appassionata di nuovi processi produttivi e di innovazioni tecniche e funzionali.
Si definiscono due artigiani-designer e nel loro laboratorio creativo tutte le idee vengono realizzate dalle loro mani, passando per prototipi e revisioni, fino ad arrivare al prodotto finale estremamente semplice ma ricercato e funzionale.
Come il nome stesso suggerisce il loro lavoro è incentrato maggiormente sulla lavorazione di polimeri trasparenti (PMMA per la precisione). Tra tutti i loro lavori voglio porre l’accento su Booklight ed il portariviste Oplà.
Booklight assolve a diverse funzioni: è una lampada, un porta riviste-libri nonchè una meravigliosa scultura luminosa. Disponibile in diverse misure e colori, booklight raccoglie ed illumina i libri con un abbraccio dal disegno minimal ottenuto per termoformatura da una lastra di plexiglass spessa 3mm. Un design semplice che lascia parlare la luce e dà vita ai libri e che, volendo, può essere reso unico da alcune incisioni (nelle varianti incise).
Oplà invece è un portariviste dove il protagonista assoluto è un meraviglioso gioco di equilibri ricercato dalla designer Francesca. Due lastre di plexiglass che si tengono assieme quasi magicamente attraverso una lastra orizzontale colorata che, senza incastri nè viti, dà vita alla struttura di Oplà. Per riporla basta semplicemente sfilare l’elemento orizzontale! Più lo vedo e più mi piace!!!
Due oggetti affascinanti, così come l’intera collezione che vi suggerisco di vedere al sito o direttamente al Fuori Salone in Zona Tortona (spazio Supersudio). Continua »
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aprile 9th, 2010 by Ivana
Pantone… a molti questo nome ricorderà le mazzette di colori tanto care ad architetti, designer, arredatori o semplici appassionati… per altri invece Pantone è sinonimo di una vera e propria mania!!!
E’ ormai diverso tempo che è dilagata questa febbre da PANTONE che sta contagiando praticamente tutti e, poco alla volta, “infettando” sempre più ambiti.
Partita come un gioco, la PANTONE mania sta ormai assumendo dimensioni sempre più grandi. Ve ne sarete sicuramente resi conto, basta girarsi attorno per assistere ad un proliferare incontrollato di gadget PANTONE style.
Sono ormai moltissimi i prodotti nati per gli appassionati dei colori PANTONE. Si va dai gadget agli elementi di arredo, dagli accessori moda alla cosmetica, passando ovviamente per settori più tecnologici come quello della telefonia. Pronto a captare immediatamente il nuovo trend l’attentissima Apple che ha da poco lanciato myPANTONE, una nuova applicazione per iPhone che vi suggerisco di vedere, ne vale la pena.
Mi sono divertita a trovare una serie infinita di prodotti nati da questo trend-tormentone. Se ne conoscete altri segnalateli. Intanto mi farebbe piacere anche sapere qual è il vostro punto di vista, se la Pantone mania vi appassiona o la trovate una moda senza senso pronta ad essere presto dimenticata. Guarda tutti i prodotti Continua »
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