maggio 4th, 2007 by Ivana
Molo design e Soft, la seduta in cartone con struttura a nido d’ape.
Molto interessante è la seduta a fisarmonica dei designer canadesi Molo design, interamente realizzata in cartone con una struttura alveolare che ne determina una rigidezza strutturale incredibile ed una leggerezza dovuta proprio a questo genere di struttura utilizzata, nonché un volume di ingombro ridotto.
Disponibile in diverse versioni, le sedute dei Molodesign, sono davvero dinamiche e componibili tra loro attraverso calamite nascoste nella struttura, per creare sedute sempre nuove e diverse.
Una marcia in più rispetto alla panca K-Bench, anche perché i Molo utilizzano il loro sistema anche per installazioni, arredamenti temporanei, pareti a soffietto e lampade. Nel loro stand, ovviamente tutti gli arredamenti erano rigorosamente in carta alveolare.
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maggio 2nd, 2007 by Ivana
Zaha Hadid approda al Salone del Mobile con un lampadario icona del suo stile morbido e flessuoso: Vortexx.
Un lampadario, una scultura o un’opera d’arte? Vortexx è il lampadario creato dalla designer irachena Zaha Hadid, un elemento d’arredo al limite tra design ed opera d’arte, un intreccio di luci e materia per un oggetto fluido e curvilineo.
Una doppia elica che parte dallo stesso punto ma che si sviluppa seguendo percorsi diversi per poi ricongiungersi creando un nastro senza fine costellato da luce cangiante. Visto dal basso, il disegno di Vortexx, si presenta come una bellissima stella stilizzata dalle punte morbide, quasi modellate dal vento.
E’ la stessa Zaha Hadid a commentare così la sua opera: “Il contorno sagomato carismatico ricorda la doppia elica ed appare come una forma in perenne scorrimento, in assenza di gravità, impulsiva e raggiante”.
Un lampadario come un pezzo d’arte ma anche come elemento regolatore di atmosfere e sensazioni; Vortexx, infatti, cambia tonalità cromatica grazie alla striscia di LED che corre lungo tutto il profilo del lampadario. Un particolare che lo rende adatto a trasformare qualunque ambiente in un luogo mutevole e rilassante.
Siete curiosi di sapere il prezzo? Davvero da opera d’arte: circa 150.000 euro!
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maggio 1st, 2007 by Ivana
Nils Frederking, un designer tedesco con un minimo comune multiplo presente in tutti i suoi progetti: la richiudibilità.
Sono tutti creati con un design semplice ma estremamente funzionale gli oggetti del tedesco Frederking, oggetti che si richiudono fino a dimensioni ridottissime. Complementi d’arredo ideali per chi ha poco spazio e perfetti dal punto di vista della sostenibilità.
Sedie, sgabelli e tavoli sono i pezzi più interessanti del lavoro di questo giovane designer, presente al Salone Satellite di questa edizione de I Saloni milanesi. Nel suo stand erano presenti due dei suoi progetti: un tavolo ed una sedia.
Coerenti con la filosofia progettuale di questo designer entrambi gli oggetti esposti, si richiudevano in appena tre semplici mosse arrivando ad occupare poco più di 5cm di spessore per il tavolo (che aperto ha un diametro di 120 cm!) e poco meno di 5 cm per la sedia, che aperta occupa circa 80cm.
Davvero un guadagno di spazio notevole ed importante soprattuto se guardiamo il progetto con un’ottica eco-sostenibile, un guagagno considerevole per i trasporti che in meno viaggi, quindi meno inquinamento, riescono a distribuire moltissimi pezzi in più. Design semplice ed altissima funzionalità in un unico gesto.
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aprile 28th, 2007 by Ivana
Headstand, un simpatico sgabello sempre in piedi disegnato dai giovani designer tedeschi Que*Design.
Presenti al Salone Satellite, area dei Saloni dedicata esclusivamente ai designer emergenti, questi simpatici sgabelli hanno subito rapito il mio sguardo. Insoliti e stravaganti ricordano i pedoni degli scacchi, ovviamente rovasciati, e rendono giocoso l’ambiente in cui si trovano.
All’apparenza instabili e magari un po’ scomodi, devo dire che testandoli ci si convince del contrario, anzi, quando mi ci sono seduta mi sono anche divertita perchè la seduta è davvero insolita e “movimentata”.
Nel sito que*Design troverete, sempre di Headseat, anche la versione “carbon”, più elegate e realizzato in policarbonato. Davvero bello e d’effetto. Vi consiglio di vederlo e di dare un’occhiata agli altri prodotti, tutti molto interessanti.
Headstand, Sgabellini che offrono una seduta dinamica e divertente grazie ad un particolare punto d’equilibrio. Unica raccomandazione: non staccate mai i piedi da terra, potreste avere brutte sorprese!!
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aprile 25th, 2007 by Ivana
Innovativo e futuribile è lo spazio della Sony Design, a due passi dal Duomo di Milano in occasione dei Saloni 07.
Oggetti comuni come lampade, sedie e tavoli si arricchiscono di nuovi significati e nuove funzioni. Eleganti e raffinate lampade, all’apparenza tradizionali, che diffondono avvolgenti e nitidi suoni, comuni tavoli che emettono musiche soft e chaise longue comode ed eleganti che integrano un sistema surround nel poggia testa.
E’ il nuovo design di Sony, oggetti multifunzione che diffondono suoni ed immagini in un nuovo ed incredibile modo, diffusori di luce e musica dal design impeccabile, sobrio e particolare. Elementi d’arredo unici con uno stile elegante e raffinato ottimi in tutti gli ambienti.
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aprile 24th, 2007 by Ivana
E-Turn la panca dinamica del designer australiano Brodie Neill.
Vivace sinuosa ed originale è la panca E-Turn presente al Salone del Mobile ’07. Un nastro infinito che si sviluppa nello spazio, che prende vita e che si trasforma in una bellissima panchina contemporanea.
Brodie Neill è un giovane designer che ama progettare oggetti d’uso comune con forme fluide e avvolgenti, E-Turn ne è un esempio. Dando un’occhiata al suo sito vi renderete davvero conto di quanto il suo stile sia particolare e morbido.
Realizzata in vetroresina, E-Turn, ha davvero un design inconfondibile e sinuoso in pieno stile Neill (già cimentatosi nel design di panchine). Un oggetto d’arredo colorato e singolare ottimo per valorizzare qualunque ambiente.
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aprile 19th, 2007 by Ivana
Lopita, la seduta modulare.
Credo che le immagini parlino da sole. Tra tutte le sedute modulari e componibili Loopty Loop Loopita (il nome è un po’ scioglilingua!) è quella che, fin’ora, mi ha maggiormente colpita. Disegnata dal designer Victor Aleman, la trovo estremamente originale e mi cattura molto per le composizioni realizzabili con i vari pezzi della seduta.
Una chais-longue, riveduta e corretta, disegnata da un nastro (apparentemente) continuo di rovere rosso con l’aggiunta si morbidi cuscini realizzati in schiuma ad alta densità che garantiscono massimo comfort.
Il design, come già detto, mi piace; l’idea poi di un oggetto modulare è vincente: pochi pezzi che, sapientemente mixati tra loro, creano una seduta sempre diversa. La modularità poi va interpretata anche come un fattore di sostenibilità, sia per gli imballaggi ridotti che per l’ingombro totale della seduta in fase di distribuzione.
La cosa che mi lascia un po’ perplessa è proprio il comfort…mi sembra alquanto scomoda. Sicuramente non riuscirei a mai a leggerci un libro. Magari, all’aperto, in un bel giardino, mi ci stenderei volentieri per rilassarmi un po’, possibilmente con una bella bibita fresca (con questo caldo!). Non so, dovrei provarla per darvi un giudizio abiettivo. Dite anche voi la vostra. Guarda altre immagini Continua »
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aprile 16th, 2007 by Ivana
Beach chair, una particolarissima, seppur semplice, sediolina da spiaggia.
Davvero ben progettata, è l’ideale per chi ama trascorrere intere giornate al mare. Una “sedia” funzionale e colorata che ci renderà comoda la vita di spiaggia. Il progetto è molto particolare: parte dall’idea che la sabbia è un ottimo posto dove sedersi, anche se, senza un appoggio, dopo poco diventa scomodo.
Il designer Lawrence Laske, partendo da questo presupposto, ha progettato la sua sedia da spiaggia. Una sorta di “dematerializzazione” di una comune sedia, priva di seduta ma con uno schienale pratico e funzionale.
L’utilizzo è molto semplice. Basta infilare la sedia nella sabbia finché possibile, dopodichè basta infilare il piede nell’alloggio inferiore dello schienale e schiacciare la sedia con il peso del proprio corpo nella sabbia. Il gioco è fatto! I denti della sedia sono abbastanza lunghi e resistenti da rendere lo schienale stabile e confortevole.
Interamente realizzata in polipropilene e fibre di vetro è un accessorio leggero e facilmente trasportabile, disponibile in tre tonalità vivaci ad un prezzo molto accessibile. Un motivo in più per passare giornate intere in riva al mare comodamente seduti preferibilmente in dolce compagnia. Bell’idea!
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aprile 12th, 2007 by Ivana
Magnetic Clothes Hangers, gli appendini magnetici di Daniel To.
Le grucce per abiti, nel tempo, non hanno subìto sostanziali modifiche alla loro forma. Una morfologia molto statica e consolidata che ha visto, però, diversi designer impegnati per rendere la solita forma più accattivante ed originale.
E’ il caso del designer Daniel To, il quale ha creato i Magnetic Clothes Hangers, i primi appendini magnetici. L’idea di Daniel To è molto innovativa ed originale ed adatta soprattutto ai negozi.
Il design è semplice ed essenziale ed il sistema utilizzato è molto interessante in quanto evita l’utilizzo delle solite asticelle sulle quali appendere le grucce. Il sistema permette massima liberà di movimenti e di configurazioni con una semplice mensola metallica alla quale tutte le grucce magneticche si attaccano.
Sarebbe interessante perfezionare l’appendino creando una testa inclinabile per permettere l’aggancio anche su superfici verticali. Questo accorgimento lo renderebbe ancora più adatto alle attività commerciali legate all’abbigliamento.
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aprile 4th, 2007 by Ivana
Sheer, il nuovo modo di vivere la cucina.
Un progetto italiano, volto a rivisitate gli obsoleti progetti relativi al design delle cucine. Forme morbide, compatte e curvilinee per una cucina simbolica, dalla morfologia insolita ed originale.
La cucina si sviluppa partendo da un nuovo ideale: quello di avere un piano di lavoro ad isola, di forma sferica che si va a disporre al centro dell’ambiente. Sheer è strutturata in due parti, due emisfere che si chiudono per formare un’unica sfera; l’emisfera superiore è caratterizzata da una superficie traslucida in fibra di carbonio, provvista di un motore elettrico per l’apertura e per la cappa aspirante.
La parte inferiore, invece accoglie il piano di lavoro e di cottura,un lavello(in Corian) tre refrigera bottiglie, un piano cottura in vetroceramica con 3 fuochi e un tavolo estraibile. Alla cucina si affiancano 2 mobili e un mobile-bar in acciaio, alloggio per elettrodomestici, mensole, porta bicchieri e quattro sedie pieghevoli.
Sheer è innovazione architettonica, riduzione all’essenziale, funzionalità ed elevata qualità dei materiali. Originale e tecnologico è un gioiellino eccentrico da esporre e contemplare.
- Collegati al sito di Sheer
(Via)
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