Joe Colombo: il designer futurista

gennaio 17th, 2008 by Ivana

Joe Colombo

Designer, scultore e pittore. Il fiore all’occhiello dei favolosi anni ’60: è Joe Colombo. Una figura italiana, tra le più importanti del panorama internazionale di design, profondamente proiettata verso futuro. Un progettista inarrestabile e iperproduttivo.

Mobili polifunzionali, sedie, lampade, macchine fotografiche, bagni, cucine, auto, orologi, bicchieri, stand pubblicitari, città nucleari sotterranee…nulla si sottrasse alla sperimentazione di Colombo.

Morto prematuramente (purtroppo a soli 41 anni -1971-), mi piacerebbe definire Joe Colombo come il genio del design; un visionario che definiva il proprio lavoro così: “Le mie esperienze di design tentano un collegamente evolutivo realtà attuale e quella futura“.

Un connubio tangibile in tutti i suoi prodotti, soprattutto se pensiamo ai modelli abitativi multifunzionali (che all’epoca trascendevano da qualunque logica progettuale) volti a rendere superflui gli arredi convenzionali e combinarli per produrre una nuova forma di “equipaggiamento” capace di offrire il massimo comfort e la massima funzionalità.

Ricerca dei materiali, flessibilità e modularità sono alcune delle caratteristiche-chiave delle opere di Colombo, elementi ben riconoscibili nelle poltrone Tube Chair e Multi Chair che, attraverso semplici combinazioni si prestano ad infiniti usi. Tube Chair (1970), in particolare, è una delle sedia progettate da Joe Colombo, interessanti anche dal punto di vista del packaging, definibile quasi sostenibile. E’ infatti costituito da un unico “tubo”, all’interno del quale sono infilati gli altri tre tubi che formano la sedia. Minimo ingombro, per una sedia morfologicamente camaleontica. Forse la seduta che più lo rappresenta sarà, purtroppo, una delle sue ultime creazioni.

Sfortunatamente il destino ci ha impedito di sapere quali e quanti altri bellissimi prodotti il genio visionario avrebbe prodotto successivamente, in quello da molti definito “periodo buoio del design”. Sta di fatto che moltissimi dei suoi prodotti, all’epoca futuribili, oggi, a TRENTASETTE anni di distanza, continuano ancora a vivere nel nostro quotidiano, carichi di storia, di emozioni, di stile e di vita. Immagini Continua »

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Un saluto al maestro Sottsass

gennaio 9th, 2008 by Ivana

Addio Ettore

Il 2007 si è chiuso con un triste avvenimento: la scomparsa di Ettore Sottsass.

Credo sia doveroso un saluto al maestro, padre dell’ Italian Style e autore di tantissimi oggetti icone di design e simboli di cambiamenti profondi di stili di vita. Novant’anni di successi e di progetti celeberrimi in diversi ambiti della progettazione: architettura, design, graphic designfotografia

Vorrei ricordarlo assieme a voi con tre oggetti simbolo, carichi di emozioni e di storia. Valentine, Synthesis 45 e Carlton. Tre oggetti emblematici, tre esempi celeberrimi per tre progetti che hanno anticipato di anni le tendenze del design.

Inizierei proprio con Valentine, la macchina da scrivere portatile, prodotta nel 1969 per la Olivetti. Valentina anticipava di trent’anni l’idea del personal computer portatile; contenuta in una valigetta di plastica rossa ha da sempre avuto un aspetto ironico e friendly, quasi ludico. Un oggetto carico di valore emozionale.

Syntesis 45 è invece una sedia regolabile, prodotta da Olivetti nel ’73. Questa sedia rappresenta il punto di partenza morfologico e tipologico di tutte le successive sedie per ufficio. Morfologia e funzionalità unite ad una nuova caratteristica: “un nuovo atteggiamento trasgressivo” dato dai toni gialli della seduta in antitesi rispetto agli arredamenti grigi dell’epoca. Un efficace contrasto armonico e cromatico.

Chiudo con un pezzo che sicuramente conoscerete tutti: la libreria Cartlon, prodotta da Memphis del 1981. Il mobile-manifesto della Memphis; una sintesi di un nuovo movimento e di stile. Colore e forme quasi totemiche ed esoteriche, con una figura antropomorfa centrale. Un oggetto emblematico, simbolo di una svolta che nel design aprirà nuovi orizzonti.

 Grazie Ettore.  Continua »

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Mostre al MAXXI: Design A_Z

gennaio 8th, 2008 by Ivana

Design A_Z

Per tutti gli appassionati di design, “Design dalla A alla Z” è un ciclo di esposizioni interamente dedicate al design contemporaneo

In esposizione nell’atrio del museo MAXXI di Roma- Museo Nazionale delle arti del XXI secolo –  fino al 2 Marzo ’08, troverete i più interessanti esempi di design contemporaneo. Una mostra cangiante e tematizzata volta ad un pubblico maturo e non. Oggetti in esposizione, interessanti video da ascoltare, cenni storici, interviste, prototipi, schizzi, libri da consultare.

Purtroppo, lo spazio dedicato all’esposizione non è tanto ma se pensiamo che la mostra è stata pensata per bere il design contemporaneo a piccoli sorsi allora sì, se siete in zona non potete non fare una capatina al Maxxi!

Una mostra che mette in risalto i processi che vanno dall’idea al prodotto, sottolineando l’eccellenza del Made in Italy e accompagnando i visitatori lungo un cammino formativo con interessanti schede di lettura dalla A alla Z (per nome del designer, della casa produttrice o di un tema affrontato) che possono essere raccolte e collezionate per crearsi una vera a propria rubrica di design dalla A alla Z.

Da Alessi passando per EcoDesign, Food, Hadid,  Munari, Kartell, iGuzziniicone di design d’oggi e di domani, esempi eclatanti ed affascinanti. Tra gli oggetti esposti in questo periodo: I come iGuzzini (in esposizione PizzaKobra), J come Japan Design, K come Kartell (sedia Louis Ghost), L come Libri (moltissimi libri di Bruno Munari e autori vari).

Nell’atrio troverete tutte le cartelle delle esposizioni passate (da A ad L)… e per chi vuole finire tutta la rubrica (come me!!) appuntamento al 2Marzo al MAXXI!!!!! Chi ci sarà alla lettera Z????? Continua »

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Isao Hosoe: Design comportamentale

dicembre 17th, 2007 by Ivana

Isao Hosoe: design comportamentele, lampada vola

Isao Hosoe, un grande nome dell’olimpo dei designer più celebri dell’epoca moderna e contemporanea. Ingegnere, designer, docente nonchè vincitore di moltissimi premi (Compassi d’oro, premi SMAU, Good Design Award, medaglie d’oro all Triennale e moltissimi altri…)

Il design di Hosoe, sempre funzionale, è estremamente curato nelle linee e attento all’utilizzo dei nuovi materiali. Un aproccio concreto e critico che porta il designer alla creazione di oggetti emozionali e dal design semplice ma efficace.

E’ il caso della lampada Vola, un connubio perfetto tra design e materiali. Forme leggere e materiali innovativi per una lampada che, come il nome stesso dice, vola e si anima nell’aria. Grazie ai materiali con i quali è stata progettata questa lampada (vetro soffiato e metalli a memoria di forma), una volta accesa, muove le sue ali, proprio come un uccello che prende il volo, per poi riabbassarle lentamente una volta spenta la luce: l’uccello dorme e attende che un caldo e morbido lampo lo rimetta in volo.

Un oggetto dal design comportamentale che, grazie ai materiali a memoria di forma, si presenta come un oggetto dinamico ed emozionale e che, oltre al lato più emozionale del prodotto, offre anche un oggetto più funzionale grazie alla miglior diffusione della luce dovuta proprio alle ali spiegate.

Tra i lavori di Isao Hosoe, che potete vedere al suo sito, troverete tanti oggetti che sicuramente conoscete o che magari utilizzate quotidianamente; soprattutto troverete oggetti progettati anche più di 40anni fa ma che hanno, paradossalmente, un design assolutamente contemporaneo. C’è solo da imparare da maestri come Isao Hosoe!  Continua »

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Dynamicamente: il concorso per realizzare la tua sedia

dicembre 3rd, 2007 by Ivana

Dynamicamente: concorso per giovani designer

Sono contenta di pubblicare questo articolo riguardante un concorso interessantissimo per giovani designer alle prime, anzi, primissime armi. Si chiama Dynamicamente ed è un concorso riservato ESCLUSIVAMENTE agli studenti universitari (regolarmente inscritti all’ a.a. 2007/2008) indetto da Il Circolo della Sedia e Vibiemme

Questo concorso è infatti promosso per dar voce ai più “deboli”, per dar spazio a questa categoria che spesso non riesce ad emergere nei concorsi desitinai ai designer under40. Dynamicamente offre molteplici vantaggi e possibilità oltre a promuovere il Made in Italy ed il “Distretto della Sedia“, una zona in provincia di Udine celebre per la produzione di sedie.

Ma parliamo prima delle categorie del concorso, tre: Community -per sedute destinate a luoghi di ritrovo come università, biblioteche…-, Happy Hour -per sedute giovani da inserire in bar, discoteche, fast-food…-, e Comfortable -per sedute eleganti destinate ad hotel, ristoranti…- Nessuna restrizione, solo libero sfogo alla fantasia e all’utilizzo dei materiali!

E’ importante sapere che, per ogni categoria, i tre progetti finalisti saranno esposti al Salone del Mobile di Milano 2008. In questo contesto saranno, successivamente, eletti i tre vincitori delle categorie i quali avranno diritto ad uno stage di design, della durata di una settimana, seguiti da esperti di design. Tra i tre vincitori, poi, verrà scelto il vincitore assoluto che, oltre a 1000€ di premio, potrà vedere realizzata la sua opera su larga scala , con mensione del suo nome su cataloghi e pubblicità!!!

Insieme ad Underground Italiano, Dynamicamente è un’occasione unica per i giovani designer. Non lasciatevi sfuggire questa opportunità (il termine per presentare i lavori è fissato al 15 Marzo 2008). Per tutti i ragazzi che mi chiedono sempre da dove iniziare, cosa fare per farsi conoscere e diventare “famosi” beh, questo è sicuramente un ottimo trampolino di lancio, un momento per misurarsi ed iniziare ad entrare nelle logiche dei concorsi. Sono sicura parteciperetein moltissimi. Per qualsiasi domanda non esitate a contattarmi.

Ringrazio vivamente Carlo Piemonte -Il Circolo della Sedia- per avermi segnalato l’evento.

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The Home Key & Filippo Ghezzani

novembre 28th, 2007 by Ivana

Filippo Ghezzani e “H Table” per The home key

Un binomio vincente, una ricerca di stile continua, una dimensione arhitettonica che dialoga col design: è The Home Key.

Una società tutta italiana, all’interno della quale emerge una figura di rilievo, artefice di molteplici prodotti. E’ Filippo Ghezzani, un giovanissimo neo-architetto (laureatosi meno di un anno fa a Firenze) con la passione del design che già conta numerosi successi e produzioni dei suoi lavori.

Una carriera iniziata come architetto che ben presto, grazie alla collaborazione con The Home Key, si tramuta in passione per il design unitamente all’architettura e agli ambienti confortevoli. Ispirato nella sua ricerca progettuale da due icone del design quali Mies Van Der Rohe e Richard Meier, Filippo Ghezzani realizza i suoi prodotti cercando di mediare architettura e design.  H Table è un esempio di come queste due scienze possano sapientemente essere integrate per creare un prodotto ibrido, un concept firmato dallo stesso Ghezzani.

H table è un tavolino nato osservando i materiali e le strutture utilizzate per le costruzioni edilizie, l’intento progettuale si è infatti soffermato sullo studio delle travi come elemento architettonico preso in prestito per questo prodotto di design di uso quotidiano. Le due travi, in legno laccato, oltre a regalare inconsueti contrasti di luci e superfici richiama anche l’”H” (nella sezione della trave) elemento ricorrente nelle opere realizzate da Filippo Ghezzani per The Home Key. Oltre al design lineare dei suoi prodotti e a questa crasi tra architettura e design apprezzo molto i toni cromatici utilizzati, in prevalenza bianco, colore amato e utilizzato anche da Meier. A tal proposito cito una sua celeberrima frase in onore del bianco che mi ha sempre affascinato:

“Sia apprezzano di piu’ i colori, i riflessi le stagioni, il mutare dell’atmosfera, i passaggi cromatici, il sole. Aiuta a rendere più leggibili le linee, gli spazi(…) ci rende consapevoli delle cose che ci circondano”.

Vi consiglio di fare un giro al sito di The Home Key e scoprire gli altri prodotti. Io ve ne propongo alcuni, ma la raccolta completa è al sito. Che ne pensate?

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Zaha Hadid limited edition

novembre 20th, 2007 by Ivana

Zaha HAdid limited Version: mensole Serif

Edizione limitata, un fenomeno sempre più frequente. Quando si parla di oggetti in edizione limitata scatta nelle persone uno strano comportamento: la voglia di avere quell’oggetto a tutti i costi.

Succederà questo anche per le mensole create dalla designer Zaha Hadid? Si chiamano Serif e sono l’ultima creazione della Hadid. Un design unico, pulito e slanciato caratterizzato da colori brillanti e da una sinuosità in pieno stile Hadid.

Più che un oggetto d’arredo mi sembra quasi una piccola opera d’arte, una sorta di firma della celeberrima designer, un oggetto da apporre alle pareti sulle quali non ci sarebbe nemmeno bisogno di riporre i libri. Le mensole Serif le trovate al sito Established & Sons (sezione Limited Edition), nel quale troverete molti altri oggetti in edizione limitata sia di Zaha Hadid che di altri designer. Di particolare impatto sono Gyre, Swam e Crest, tutti della Hadid, che vi consiglio di vedere.

Bellissime, senza dubbio, ma forse lo stile della designer iraniana sta diventando troppo il suo unico stile (vedi il design della stazione TAV di Afragola, o il lampadario Vortexx…). E’ bello che un designer abbia uno stile riconoscibile, ma spesso ci si fossilizza su un unico tratto distintivo (cosa che è successa anche all’architetto Frank Gehry). Personalmente preferisco molto di più il design di Lovegrove e dei giovani designer. Voi che ne pensate?  Continua »

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Concorso Design Dyson ed il "design morbido"

novembre 16th, 2007 by Ivana

Concorso Design innovativo Dyson: la doccia morbida

La Dyson, leader in produzione di oggetti tecnologici, come ogni anno ha bandito un concorso, per giovani designer e non, alla ricerca di un nuovo oggetto innovativo. Quest’anno si ricercano progetti  per l’ambiente bagno.

Tra i 10 progetti finalisti del concorso Dyson volevo segnalarvene uno in particolare che si differenzia dagli altri per un vero ed interessante apporto innovativo. Il progetto in questione è la “Doccia Morbida“, un nuovo prodotto ideato dai giovani designer Nicola Esposito e Mauro Di Martino.

Questo progetto di “design morbido” nasce da un nuovo bisogno e dalla possibilità di soddisfare quest’ultimo grazie all’apporto dei nuovi materiali. Un oggetto che solitamente nasce come semplice erogatore di acqua ma che, in questo caso, permette ai fruitori di entrare in una nuova dimensione, rilassandosi con un massaggio morbido sia dell’acqua che dell’erogatore stesso. Un guanto morbido realizzato con due innovativi polimeri. Uno elastico (per la parte superiore della doccia) capace di adattarsi alla forma del corpo e della mano (adatto anche ai mancini), e uno più spugnoso (per la parte inferiore) destinato al soffice massaggio. Le due parti sono facilmente separabili sia per la manutenzione che per eventuali sostituzioni.

Un prodotto sintesi di benessere, relax ed innovazione. Finalmente qualcosa di diverso progettato per il bagno, con un reale apporto innovativo e non i soliti erogatori statici che al massimo integrano dei led per soddisfare qualche principio di cromoterapia.

Se dobbiamo parlare di innovazione questo progetto, rispetto agli altri nove, mi sembra quello che più risponde alle richieste del concorso. Sul portale Focus potete vederli tutti e votare il vostro preferito. Io ovviamente ho votato per la doccia morbida. E voi? Forza ragazzi!!              Guarda le altre foto Continua »

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DesignTaleStudio e Karim Rashid

novembre 14th, 2007 by Ivana

DesignTaleStudio: ceramiche d’autore. Karim Rashid e Michele de Lucchi

DesignTaleStudio, o più semplicemente DTS, è un interessantissimo progetto italiano che si avvicina al tradizionale mondo ceramico con una nuova filosofia progettuale: un nuovo mondo ceramico più vicino all’innovazione, all’arte e alla sperimentazione.

In questo scenario in continua trasformazione, seppur molto legato alla tradizione, nascono ceramiche d’autore di qualità elevatissima considerabili come oggetti di arte per decorare e sottolineare ambienti domestici e spazi espositivi interni ed esterni.

DTS è “un’osmosi creativa“, una palestra di sperimentazioni affiancata da nomi importantissimi e da stelle del design: Karim Rashid, Michele de Lucchi, Elio Fiorucci ma anche nomi famosi come quelli di Romina Power e Lucio Dalla e pittori e fotografi celebri come Peter Halley e Sandra Bermudez.

Durante l’ultima edizione del Salone del Mobile di Milano sicuramente avrete notato l’installazione artistica di ceramiche d’autore sita nel giardinetto antistante la Triennale di MilanoDesign on Stage, appunto, raccoglieva i migliori lavori ceramici-artistici dei designer ed artisti sopraindicati. Lavori originali che enfatizzavano la bellezza delle ceramiche della Refin della DTS. In questa occasione fu interessantissimo l’intervento di Karim Rashid sulla sua visione del design e di come quest’ultimo sia uno strumento fondamentale per dar forma al futuro. Nel link sotto trovate l’intervista che NON POTETE PERDERE;)  E’ in inglese, ma una volta collegati al blog troverete un breve sunto in italiano. 

Vi consiglio di dare un’occhiata a tutti i lavori egregiamente esposti all’interno del loro sito nel quale sono disponibili anche  interviste ai designervideo e foto interessantissime. A tutto questo non va assolutamente tralasciato l’aspetto estetico del prodotto (assolutamente originale ed unico) e la qualità di queste bellissime ceramiche. Mi piacerebbe tanto avere un pezzettino delle ceramiche disegnate da Karim!! 

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Lampada Mushroom di Simon Duff….?

novembre 13th, 2007 by Ivana

LAmpada Mushroom Simon Duff

Una lampada che stilisticamente ricorda un fungo, è l’ultima creazione del designer australiano Simon Duff.

Moltissimi blog, italiani o non, stanno dedicando un articolo a questo giovane designer e al suo prodotto di cui ci occupiamo oggi. Una lampada da terra che, più che per la morfologia, è interessante per l’uso delle luci che il progettista ha studiato.

Sono infatti stati scelti una serie di LED intercambiabili e indipendenti che, da accesi, ricordano ancora di più le ife dei funghi, ossia quelle piccole parti filamentose presenti sotto il “cappello”. Anche i colori utilizzati sottolineano ancora di più l’intento progettuale del designer.

Onestamente è interessante l’utilizzo dei LED, per l’atmosfera che magari puo’ creare questa lampada, però non mi sembra un progetto così incredibile. Non vorrei utilizzare parole forti, ma non mi sembra nemmeno il massimo dell’orginalità. Voi cosa ne pensate? Sempre in campo di led e di oggetti stilizzati la lampada Troja credo sia un esempio di una qualità stilistica e progettuale nettamente superiore. Magari l’originalità di questa lampada risiede nel fatto che nessuno, fino ad oggi, si era ispirato ad un fungo? Non mi sembra… Resto scettica. Ditemi anche voi la vostra.

Fonte Core77

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