aprile 23rd, 2008 by Cremino
Fabio Novembre è oggi, sicuramente, uno dei talenti più originali e sorprendenti della nuova generazione del design italiano ed internazionale.
41 anni, leccese, milanese d’adozione dai tempi dell’università. E’ uno dei giovani designer-architetti più noti al livello internazionale perché sa essere carismatico, imprevedibile e abile nel firmare progetti per negozi (splendido quello di Roma), alberghi e locali ma anche divani, tavoli e oggetti che spiazzano e aprono nuovi orizzonti.
La potenza visionaria degli interni e degli oggetti disegnati da Novembre negli ultimi 15 anni (capita a pochi di avere una retrospettiva a soli 41 anni), la dimensione sartoriale con cui costruisce gli spazi piegando la materia verso condizioni e qualità inaspettate, la capacità di pensare al design come una realtà diversa, inquinata positivamente da discipline apparentemente lontane come musica, cinema, l’arte contemporanea e la moda, propongono un modo inaspettato di pensare il progetto oggi.
La sua storia è una sorta di naturale evoluzione che supera la generazione “dei padri” nobili del design italiano, insieme è uno scarto improvviso che apre scenari da percorrere per il prossimo futuro e l’avvento di un sicuro protagonista di una nuova generazione di creativi italiani Continua »
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aprile 11th, 2008 by Ivana
Smart Marketing. Ikea arreda i treni dei passeggeri del Portliner. Treni colorati, comodi e rilassanti.
Stanchi dei soliti treni? Vorreste un treno arredato di tutto punto con comodi divani e tendine colorate? Basta fare un “salto” a Kobe, in Giappone, e il gioco è fatto!
E’ l’ultima trovata dell’IKEA, leader svedese dell’arredamento, per promuovere l’apertura di un nuovo outlet-store a Port Island il prossimo 14 Aprile.
Un vero e proprio showroom mobile per intrattenere piacevolmente i passeggeri (un’esempio più articolato dello Store Bus Adidas). Mobili e tappezzerie vivaci per un treno arredato in perfetto stile IKEA. Fino al 6 Maggio all’interno di ogni vagone saranno esposti i pezzi della nuova collezione IKEA. Vagoni tematizzati e colorati all’interno dei quali i passeggeri potranno testare i divani, ammirare le fantasie dei tessuti ed entrare in contatto col mondo IKEA apprezzandone la qualità e la bellezza dei prodotti.
Un treno particolare che attira l’attenzione dei passanti anche per le decorazioni esterne, anche queste in stile IKEA. Un richiamo allegro per tutti i passeggeri del Sol Levante che, poverini, ancora non conoscono il magnifico mondo IKEA.
Solo qui non fanno mai niente di esaltante..sempre i soliti treni grigiolini e puzzolenti (fatta eccezione per il Minuetto di Giugiaro). Nemmeno l’IKEA ci salva… Guarda tutti gli interni Continua »
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aprile 2nd, 2008 by Ivana
Wardrom, un guardaroba sui generis ideale per chi va sempre di fretta. Se siete tra quelli che odiano il disordine e le magliette sgualcite, questo prodotto non fa per voi!
Non so se qualche volta è capitato anche a voi di ricevere improvvisamente qualche amico ed avere la camera totalmente sotto sopra! In quei pochi secondi, tra citofonata e porta, appallottoliamo i vestiti e li buttiamo nel primo buco che ci troviamo sotto mano: nell’armadio, nei cassetti, sotto il letto nel vano tentativo di mettere in ordine il più velocemente possibile!
Tre giovani designer -Simone Bartolucci, Valerio Ciampicacigli e Gabriel Berretta- hanno forse risolto questo problema con un guardaroba assurdo (mi permetto di dire come loro:) ). E’ Wardrom e nasce per “valorizzare il disordine” e per chi si spoglia in fretta e furia abbandonando i propri vestiti dove capita. Ideale anche per chi vuole sfogarsi un po’ scaraventando i vestiti contro la parete-armadio con un gesto istintivo e liberatorio. Mettere in “ordine” non è mai stato tanto divertente!
Wardrom è un guardaroba assemblabile caratterizzato da tanti “peli” semi-rigidi, disposti ad arte su una superficie, perfetti per catturare gli indumenti. Ideato per “il ragazzo disordinato del nuovo millennio“, è sicuramente un elemento di arredo che farà felici tanti ragazzi (ma forse un po’ meno le mamme…). Iniziamo a lanciare??? Altre foto Continua »
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marzo 20th, 2008 by Ivana
Una panca sintesi di design, lusso e…golosità. E’ Sciocolà l’ultima creazione di Adele Rotella.
Ritorno volentieri a parlare della cara Adele la giovane designer campana che, dopo il successo di Fruttiera, ritorna sulle scene del design con un progetto molto particolare. E’ Sciocolà, una panca che analizza e declina diverse caratteristiche messe in luce dalla curiosità e dalle osservazioni di Adele.
Mi ha infatti molto colpito l’episodio che ha ispirato Adele a progettare Sciocolà: osservando una chitarra di liuteria è stata colpita e affascinata dalle mille venature del legno, sfumature particolari e sensuali che le hanno portato alla mente i colori e le sensazioni che la cioccolata regala.
Un legno evocativo dunque, musa ispiratrice di Sciocolà, una panca con un tangibile riferimento alla cioccolata, sapientemente manifestato con un attento utilizzo di legni pregiati: Wengè, palissandro e acero tre diversi tipi di legni che richiamano rispettivamente al cioccolato fondente, al latte e bianco.
Una panca che invita alla sosta e al piacere, che soddisfa la vista, il tatto e l’olfatto rievocando il senso del gusto come nessun oggetto è mai riuscito. Per chi magari sta pensado “ok, mi piace ma mi sembra scomoda“, Adele ha pensato anche a quello, senza tralasciare forma, funzione e comodità Continua »
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marzo 13th, 2008 by Ivana
Nuova arrivata anche in casa Kartell. Dopo Endless Nile, l’ultima creazione di Rashid, arriva Mr. Impossible la super-seduta firmata Philippe Strack.
Starck e Kartell insieme rappresentano il connubio perfetto tra design e materiali plastici; produzioni sempre originali, colorate e vivaci che sottolineano ed esaltano le qualità espressive dei polimeri unitamente alla loro versatilità. Prodotti che, nel tempo, hanno esaltato e nobilitato il ruolo delle plastiche, affermandole sempre più in ambito di design ricercato ed elegante.
Mr Impossible è stata presentata a Milano, il 6 Marzo scorso, presso il flagstore Kartell per festeggiare i vent’anni di collaborazione tra Starck e Kartell. Dal 1988 ad oggi sono stati tantissimi i prodotti di design sfornati dal francesino tutto pepe e dall’italiana Kartell, pensiamo solo a Eros, Luois Ghost o Dr. No.
Mr. Imposible rappresenta la “sfida impossibile” vinta, però, grazie al sapiente utilizzo del materiale utilizzato (policarbonato) e degli spessori studiati al decimo di millimetro.
L’apparenza fragile ed evanescente è assolutamente smentita dalla robustezza di tutta la seduta ottenuta tramite una nuova tecnica di saldatura tra la seduta (la parte colorata) e la struttura (parte trasparente). Giochi di colori e trasparenze sono ancora la parola chiave del connubio Kartell-Starck.
Per chi volesse acquistarla, a breve sarà disponibile a 240€ in tante allegre varianti cromatiche. Foto Continua »
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marzo 12th, 2008 by Ivana
Endless Nile, un prodotto sintesi di design, arte e cultura.
Ritorno volentieri a parlare di Karim Rashid, la super star del design mondiale, e della sua ultima creatura Endless Nile.
Mi lascia senza fiato questa -se mi permettete- opera d’arte. Una scrivania che si trasforma in seduta che prende vita nello spazio in un’ unica linea infinita, senza soluzione di continuità, voluttuosa ed emozionante. Stile unico quello di Rashid che quasi sempre ci sforna chicche di design assolutamente originali e belle. Dopo la seduta Poly, opinabile e poco originale (ma anche i grandi possono toppare qualche volta) Karim si rifà alla grande con Endless Nile, una scrivania-seduta elegante ma semplice.
Semplice proprio come il colore utilizzato (Glacier White) candido ma dalle bellissime sfaccettature che ha grazie anche al materiale utilizzato, il Corian gioiello della DuPont, sempre più affermato e apprezzato in ambito di design.
Rashid sfrutta appieno le potenzialità di questo materiale, trasformandolo in un prodotto di design e arte che comunica armonia e versatilità. Linee sensuali e prospettive cangianti che dialogano con la storia, con le origini stesse del caro Karim: il Nilo come fonte di ispirazione, scorrere perpetuo e mutevole proprio come Endless Nile, tavolo/seduta dallo stile contemporaneo e ricercato.
Beh, mi piace e credo si sia capito abbastanza… forse è un po’ troppo opera d’arte e troppo poco opera di disegno industriale. Voi che ne pensate? Foto Continua »
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marzo 4th, 2008 by Ivana
Ito Morabito, alis Ora-Ito: un designer, un genio…un hacker! Se non lo conoscete ancora vi consiglio di leggere questo post.
Ha appena trent’anni ma è già super corteggiato dai nomi più interessanti del panorama del design e del fashion design: Luois Vuitton, Bic, Heineke, L’Oreal, Swatch, Visa, Renault, LG, Artemide, Gucci, Kenzo, Adidas, Toyota, Cappellini, Danone e tanti, tantissimi altri.
Ora-Ito inizia la sua supercarriera intorno ai vent’anni, tra l’incoscienza e l’irriverenza di un ragazzino pieno di voglia di fare. Dico incoscienza perchè il caro Ora-ito ha rischiato davvero tanto in termini di plagi e denunce varie. Ma procediamo un passo per volta.
La sua incredibile voglia di fare e la sua visione degli oggetti e del design, lo portano a creare collezioni e prodotti immaginari e futuristici, spesso anche lontani dagli stili dei brand che “analizza”. Un vero e proprio smanettone del pc che si inventava di sana pianta brief progettuali spacciandoli per richieste autentiche. Una volta ultimati, ovviamente, i lavori venivano poi pubblicati sul suo sito, pronti ad essere visionati da tutti, incurante dei diritti d’autore e delle varie leggi che regolano questo settore. Continua »
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febbraio 25th, 2008 by Ivana
Mai argomento è stato più delicato come quello della raccolta differenziata in questo periodo storico! Senza entrare in dibattiti politici, che poco hanno a che vedere con questo blog, vorrei spendere giusto due parole su questo grave, gravissimo problema, che ormai è sulle labbra di tutte le persone del mondo: la spazzatura.
I rifiuti sono un gravissimo problema oggi come oggi, ma rappresentano anche una grandissima fonte di ricchezza. Basta solo saperla utilizzare bene.
Sabato c’è stato il Giorno del Rifiuto (al quale non potevo fare a meno di partecipare!!) e proprio durante questa manifestazione (Napoli, Piazza Dante) si è parlato dell’importanza e della ricchezza che i rifiuti rappresentano e di come sia importante adoperarsi per portare avanti – in alcuni casi cominciare! – una corretta raccolta differenziata (prima di pensare agli inceneritori!!!).
Differenziare un materiale da un altro potrebbe però risultare un compito abbastanza difficile, soprattutto per quelli che iniziano. Per queste persone, per gli indecisi o per chi vuole fare più velocemente, senza il rischio di sbagliare, il designer Woo Seok Park ha ideato una pattumiera intelligente, BarCode TrashCan, capace di leggere i codici a barre dei rifiuti, di individuarne il materiale e destinarlo nel giusto bidoncino. Mi spiego meglio.
Per differenziare i materiali, in maniera sicura, basta avvicinare il prodotto ad uno degli sportellini della pattumiera; una volta che il lettore ottico ha letto il codice a barre e riconosciuto il materiale di cui è composto il prodotto da gettare, automaticamente si aprirà lo sportellino del giusto contenitore nel quale introdurre il rifiuto.
Un elemento importantissimo per portare avanti una raccolta differenziata senza macchia, pronta per essere riciclata o riutilizzata. Sarebbe carino, per i prodotti, anche pensare a codici a barre come pittogrammi (come è stato fatto per BarCode) pronti a farci capire di che materiale è composto il prodotto che stiamo per gettare. Comunque già TrashCAN è un ottimo esempio di design civile, funzionale, esteticamente ricercato e innovativo. Io lo vorrei in casa subito!
Altre immagini di TrashCAN Continua »
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febbraio 5th, 2008 by Ivana
Le panchine sono elementi di arredo urbano che ci aspettiamo di trovare nelle piazze delle città o lungo le strade per rilassarci un po’, ammirare il paesaggio o semplicemente aspettare un bus o un amico. Troppo spesso però (quando ci sono!!) risultano inutilizzabili, vuoi perchè sono sporche o perchè sono state bagnate dalla pioggia.
Il gruppo di designer koreani Sungwoo Park (dei quali abbiamo parlato proprio ieri a proposito della fotocamerina EazzzY) ha partorito un’altra idea “malefica” destinata, questa volta, all’arredo urbano. E’ Rolling Bench, una panchina dotata di manovellina laterale da girare qualora la panchina fosse sporca o bagnata. Un sistema interessante del quale tutti i blog di settore si stanno interessando.
Senza dubbio l’idea è carina, ma ho delle perplessità in merito all’utilizzo e ai materiali. Il concept della panchina fa leva su un’idea di seduta fruibile anche dopo un temporale. Adesso i miei dubbi sono due. In primis la morfologia della panchina stessa: non vedo nessun sistema di copertura del resto della seduta (che dovrebbe mantenersi asciutto proprio per regalare una superficie sempre fruibile!). In secondo luogo vorrei analizzare i materiali. Purtroppo non ho trovato il sito ufficiale, ma ad occhio direi che la panchina è stata concepita utilizzando listarelle di legno, un materiale idrofilo. Non sarebbe stato più opportuno un materiale idrofobo come la plastica ad esempio? Non so, mi sembra un progetto un po’ fragile (alzo le mani se il materiale utilizzato non è legno).
Ciò nonostante l’idea è interessante ed ha buone potenzialità di utilizzo soprattutto in caso di panchine sporche o dopo una leggera pioggerellina. Che ne pensate? Altre foto Continua »
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gennaio 25th, 2008 by Ivana
Plastica: “la cultura prende forma“. Nel centro storico di Napoli apre il museo delle plastiche.
E’ il PLart, 1000 metri quadrati dedicati all’arte e al design. Un progetto importante, fortemente voluto dall’imprenditrice e collezionista d’arte Maria Pia Incutti, con uno spazio museale curato dall’architetto Cecilia Cecchini de La Spienza di Roma. Uno spazio che proprio oggi sarà inaugurato dal Ministro Luigi Nicolais.
Un’esposizione permanente di plastiche, raccontata attraverso gli esempi più belli che la storia del design regala. Usi e costumi di una società in continua evoluzione raccontati proprio attraverso le plastiche. Un excursus che parte dall’ottocento per arrivare agli anni ’7o.
Dalla bachelite alla celluloide, dalla resina al poliuretano, lo spazio del Plart racconta la storia del design, dell’arte e dell’innovazione tecnologica con semplicità e con la bellezza di esempi più significativi: dalle borse in acrilico degli anni ’40 alle sedie Pratone e Panton.
Una mission riassumibile in 4 significarive parole: creare, organizzare, diventare e realizzare. Il Plart vuole infatti creare un’officina di restauro dei materiali; un luogo per organizzare incontri e divulgare la cultura dei materiali rispettosa dell’ambiente; diventare uno spazio per studiosi e pubblico e realizzare una biblioteca multimediale per le plastiche.
Sono contenta di partecipare all’inaugurazione (di questo ringrazio vivamente l’architetto Cecchini) che si terrà proprio nella mia città. Vi farò sapere tutto. Continua »
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