settembre 25th, 2008 by Ivana
Food Design®, è giunta alla sua quinta edizione. Illuminazioni di cioccolato, gioielli di zucchero, cucchiaini commestibili e packaging innovativi. Il design per il cibo ed il cibo che si trasforma in oggetto di design ritorna a Torino dal 10 al 28 ottobre 2008.
La mostra-evento presenterà al pubblico i progetti di designer che hanno elaborato nuovi concept legati alla somministrazione del cibo creando usi e funzioni che diventano nuovi rituali. Food Design si è distinto nel panorama dell’offerta culturale torinese inserendosi a pieno titolo tra le iniziative presenti nel Calendario Ufficiale di Torino World Design Capital 2008.
Tra le novità 2008, due nuovi importanti premi istituiti dalla Camera di Commercio di Torino, che ha voluto contribuire all’innovazione del prodotto e della comunicazione delle realtà del comparto agro-alimentare piemontese, attraverso l’utilizzo del design, inteso come vettore in grado di rafforzare la posizione competitiva delle imprese.
I premi saranno assegnati ai migliori progetti presentati nelle due categorie del concorso. In collaborazione con Eataly, sono previsti workshop tematici coordinati da personalità di spicco del mondo del gusto e da designer di chiara fama, riuniti ad elaborare nuovi indirizzi progettuali e a delineare le caratteristiche di una nuova figura emergente nel mondo del design: il food designer.
E’ previsto inoltre un Corner Food Design® presso lo stand Camera di Commercio di Torino al Salone del Gusto 2008 (23-27 ottobre) in cui saranno esposti anche i progetti del concorso Choc-à-porter – Il servizio ideale per il cioccolato: concorso dedicato alla progettazione di un nuovo strumento per il servizio e la degustazione del cioccolato.
Non perdete l’appuntamento il 10 Ottobre alle 18:30 – Via Nizza 230 Torino. Tel e fax 011 4360383.
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settembre 24th, 2008 by Ivana
Un designer ed uno chef uniscono il loro sapere e la propria passione per far nascere nuovi oggetti di food-design e accostamenti di gusti per vivere nuove esperienze e sapori: è BACCANO, il meglio dell’arte e del vivere italiano.
Inizio la rubrica “Segnalati da voi” della sezione Segnala una notizia ad A+D, con questo oggetto del brand italiano Baccano. Tra i prodotti, tutti dal design elegante e funzionale voglio segnalare Isotto, un particolare progetto di food-design per gustare risotti appunto.
Un piatto sviluppato dal designer Michele Venisti caratterizzato da una forma nuova studiata ad hoc per i risotti. Il riso puo’ essere ammucchiato, nella parte della curvatura, per restare caldo oppure può essere distribuito lungo la parte piatta del piatto per essere raffreddato e gustato con calma. Grazie alla particolare forma è possibile mangiare agevolmente tutto il riso fino all’ultimo chicco! Ideale per chi adora il riso e i risotti!
Al sito ufficiale potete vedere tutti i prodotti (molto interessante anche PaneOlio), fare ordinazioni on-line e seguire i consigli culinari degli chef e gustare anche i prodotti Baccano. Altre immagini Continua »
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settembre 12th, 2008 by Ivana
Finalmente un tappo progettato per essere aperto con facilità da tutti. E’ U-Cap, una piccola curvatura ed il gioco è fatto.
U-Cap è un progetto che risolve la vita di tante persone; il tipico progetto “ovvio” al quale, finora, nessuno aveva dato vita. Quante volte ho dovuto litigare con il tappo delle bottiglie perchè non si apriva?! Quanti taglietti o mani rosso fuoco e doloranti! Credo sia capitato a tutti.
La soluzione? Ce la dà il designer Jeong Hoon Cha il quale ha pensato bene di modificare la forma del tappo (lasciando ovviamente invariata la parte interna destinata ad avvitarsi all’estremità della bottiglia). Una geometria non più circolare ma leggermente ellittica, una forma più ergonomica studiata per posizionarsi nell’incavo della mano tra il pollice e l’indice. Un packaging intelligente così funzionante che, come si vede dalle foto, viene aperto anche solo con il mignolo!
Un progetto adatto a tutti, ideale per i bambini, ma pensato, soprattutto, per persone che hanno più la forza di una volta: gli anziani. U-Cap, assieme a SMS Text Messenger, è un altro progetto interessante che non si dimentica delle persone non proprio giovanissime, cosa encomiabile e degna di nota. Buon lavoro! Guarda le foto
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settembre 5th, 2008 by Ivana
Tea Fortè, il tè più raffinato ed elegante di tutti i tempi. Tè di altissima qualità, con packaging ed accessori assolutamente unici.
La filosofia Tea Fortè, nasce nel 2003 ad opera del designer americano Peter Hewitt, il quale ha trasformato una semplice tazza di tè in una straordinaria esperienza che coinvolge tutti i sensi.
La prima cosa che colpisce di Tea Fortè è la particolare bustina del tè; un filtro di forma piramidale realizzato in seta, alla cui estremità è stato aggiunto un cordoncino di cotone verde terminante con una graziosa fogliolina di tè, il simbolo di tutto il brand. Ogni filtro è un capolavoro; fatto a mano tra i lussuosi giardini del tè cinesi e pensato in modo da sprigionare la stessa fragranza e lo stesso aroma delle foglie di tè sfuse. Il risultato è la possibilità di gustare la migliore tazza di tè in assoluto. Tea Fortè è un rito, una raffinata cerimonia che si consuma tra i bellissimi filtri e gli accessori creati ad-hoc.
Teiere, vassoi, tazze in ceramica e vetro, porta filtri, infusori e tanti altri accessori, tutti da scoprire, tutti originali e di classe dal design ricercato ed essenziale ispirato alle tradizioni asiatiche. Mi sono innamorata di questo brand dove tutto è studiato per trasformare una semplice tazza di tè in un momento elegante e rilassante. Forme, colori e materiali in perfetta armonia e sinergia.
26 tipi di tè, una collezione di accessori impeccabili ed un catalogo che trovo assolutamente fantastico da tutti i punti di vista.
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settembre 2nd, 2008 by Ivana
Ebbene sì, Benetton ha inaugurato una nuova collezione dedicata interamente ai prodotti per la casa con una particolare attenzione alla cucina. Tra questi c’è My Cutlery, un set di posate molto particolari.
In pieno stile Benetton, tutti i nuovi prodotti food-design destinati alla cucina sono una totale esplosione di colori vivaci e frizzanti! My Cutlery, tra tutti, è quello che più mi ha colpito.
Le posate My Cutlery nascono dall’incrocio della cultura occidentale e di quella orientale: un prodotto camaleontico sintesi perfetta di due modi di vivere e di concepire il cibo destinati ad un pubblico multietnico. Da bacchetta giapponese a posata occidentale in un solo gesto. Trasfomare la posata è semplice. Tutte le estremità sono facilmente rimovibili ed intercambiabili; a seconda delle necessità possiamo scegliere se mangiare con una forchetta, un cucciaio o una bacchetta.
Il set completo è facilmente trasportabile grazie al porta-posate benetton, ovviamente colorato anch’esso e firmato di tutto punto. Un po’ di colore in tavola non guasta mai!
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agosto 22nd, 2008 by Ivana
Piccoli e comodi, ideali per le cenette in piedi e per levare un po’ tutti dall’imbazzo delle cene fingerfood. Si chiamano proprio Fingerfood e sono dei piattini molto particolari. Vediamoli.
Come si può sorseggiare un bel bicchierino di vino bianco, gustare un delizioso stuzzichino ed avere comunque una mano libera? Grande dilemma delle cene in piedi.
Di soluzioni ne abbiamo viste tante, pensiamo a K-Wine, Kasane o Spaghetti Plate.
L’ultimo che ho trovato è un “gioiellino” che si applica direttamente al dito (da qui anche il gioco di parole), un anellino a forma di piattino, dalle dimensioni studiate appositamente per accogliere i bocconi del fingerfood. Non dà fastidio, ha una forma molto gradevole e, soprattutto, non dà impiccio, è maneggevole e lascia le mani libere.
Fingerfood, disegnato dal designer Ken Goldman, è disponibile in confezioni da 10 e tutti i piattini-anello hanno dimensioni regolabili, quindi adatti a tutti i tipi di mani, dalle più esili alle più carnosette!
Sicuramente non adatti alle persone che ai buffet mangerebbero anche il cameriere!! Continua »
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luglio 8th, 2008 by Ivana
Si chiama SbrodoliNo ed è il nuovo cono gelato ideale per chi si…sbrodola sempre col gelato!
Estate, tempo di mare, di grandi bevute di acqua e di tanti gelati rinfrescanti! Proprio ieri mi sono gustata un bel gelatino e, sempre ieri, ho sporcato il mio jeans con una bella macchia di gelato e subito mi sono ricordata di SbrodoliNO. Se la mia gelateria l’avesse avuto, probabilmente il mio jeansetto sarebbe ancora pulito!
SbrodoliNo infatti è uno di quei progetti per il food-design che ti semplificano la vita e ti fanno godere il gelato, senza mani appiccicose o, ahimè, vestiti sporchi. Al tradizionale cono gelato, infatti, è stata aggiunta una semplice spirale, commestibile ovviamente, che raccoglie le temibili goccioline di gelato sciolto. Una seconda cialda che non lede l’immagine del cono, diventata ormai quasi un’icona, ma che ne avvolge la silhouette enfatizzandola con questa spirale che guarda verso l’alto.
Una comoda spirale che raccoglie il gelato “killer” e lo accompagna all’interno del cono stesso coniugando perfettamente gusto e praticità. L’idea è dello studio Ghigos (Davide Crippa, Barbara di Prete, Manolo Lochis e Francesco Tosi) e si è anche aggiudicato il premio fooddesign 3 ed è stato esposto al Salone del Gusto di Torino (2004).
Aspetto di vederla anche nelle mie gelaterie. Intanto la possiamo commentare… Le foto Continua »
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luglio 2nd, 2008 by Ivana
Verterra: qualità, design sostenibile e sociale. Una società americana da prendere come modello. Scopriamo perchè.
Una mission ecosostenibile da tutti i punti di vista. Verterra controlla il ciclo di vita dei propri prodotti dall’inizio alla fine. Durate il processo di lavorazione nessun albero viene tagliato, nessun elemento chimico o tossico viene aggiunto ai prodotti, niente colle, niente lacche nè solventi, nessuna vernice. Varterra è un prodotto sostenibile al 100%.
Verterra è anche design sociale. Nelle sedi del sud Asia che partecipano alla produzione dei prodotti Verterra, a tutti i lavoratori viene garantito un giusto salario, tutte le spese mediche sono coperte e i luoghi di lavoro destinati agli operai sono progettati per essere sicuri e confortevoli.
I prodotti Verterra, per lo più piatti e vassoi, hanno un design elegante e versatile e sono portatori di un messaggio sostenibile estremamente intenso. Questi prodotti sono realizzati con le foglie secche degli alberi (quelle che solitamente vengono accantonate ai bordi della strada per essere poi bruciate). Verterra trasforma questi materiali di “scarto” in materie prime per oggetti dall’elevato valore estetico e sostenibile.
Sono prodotti che si biodegradano in due mesi che possono essere riposti in frigo, utilizzati nei forni a microonde e nei forni (su questo ho qualche perplessità, ma è una cosa che garantiscono..). Per la produzione di questi prodotti viene utilizzato solo vapore e una pressa per comprimere al meglio tutte le foglie (sterilizzate precedentempente attraverso raggi UV). L’80% di tutta l’acqua utilizzata per il processo produttivo viene catturata e riutilizzata per produrre altro vapore.
I prodotti sono ovviamente riutilizzabili (entro 2mesi) e costano meno di un dollaro al pezzo (la confezione da 100 pezzi costa 70 $)! Più sostenibile di Verterra credo non esista ancora niente. Altre immagini Continua »
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maggio 30th, 2008 by Ivana
100 anni di storia di Toblerone, la barretta di cioccolato più famosa al mondo. Dopo la colla Coccoina, la storia ritorna.
Sono sicura che tutti lo conoscete e sono altrettanto sicura che ne ricordate bene il suo gusto! E’ Toblerone, la “barretta” di cioccolato con una storia tutta da raccontare.
Tutto inizia addirittura nel 1867 quando, a Berna, Jean Tobler apre il suo primo negozio di “delikatessen“. Un successo travolgente che lo porterà, pochi anni più avanti, ad aprire la prima “Fabbrica del cioccolato Berna, Tobler & Cie”. Ma fu solo grazie al figlio di Tobler e al cugino Baumann, che questa cioccolata ha visto il suo successo.
Toblerone però non significa solo cioccolato. Il triangolino più famoso del mondo nasce infatti da una nuova e golosa ricetta: cioccolato al latte, miele, mandorle e torrone. Da questa particolare ricetta nasce la cioccolata made in Switzerland il cui nome fu coniato a partire dal nome dell’inventore Tobler, con l’aggiunta della parola italiana torrone, da cui TOBLERone.
Una ricetta, ma soprattutto un marchio rimasti pressochè invariati lungo l’arco di questi lunghi anni. Era il 1908 quando, presso l’ufficio Federale per la Proprietà Intellettuale di Berna, venivano registrati e brevettati marchio e ricetta di quella che poi diventerà la barretta di cioccolato più particolare e famosa della storia.
Il suo nome e la sua caratteristica forma triangolare sono riconosciuti infatti in tutto il mondo, così come il packaging triangolare, anch’esso rimasto molto simile ai primi (è stata solo sostituita la precedente aquila). Ma perchè questa forma? Si dice che questa ricordi il caratteristico profilo naturale del monte Metterhorn nelle Alpi Svizzere. Sotto ogni piramidina di cioccolato è impressa una delle lettere che compongono la parola Toblerone.
Oggi queste barrette, invariate nel packaging e nella loro forma, sono disponibili in nuovi gusti e vengono sempre prodotte e vendute in tutto il mondo, dalla fabbrica che ha sempre sede nella svizzera di Tobler. Beh, immagino già sapete…Toblerone, arrivooooo;) Foto Continua »
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maggio 12th, 2008 by Ivana
Se il design si fa sentire anche quando sorseggiamo un aperitivo allora stiamo parlando di Bombay Sapphire! Il Salone del Mobile di Milano 08 ci mostra i vincitori.
Inconfondibile bottiglia azzurra e inconfondibile glass design. Come tutti gli anni, il concorso sforna particolarissimi bicchieri dalle forme impensabili, mai banali. Scopriamo assieme chi si aggiudicato la vittoria.
In zona tortona (Superstudio Più), in occasione della sesta edizione del concorso, sono stati esposti i 33 progetti finalisti del concorso Glass Design dedicato alle più interessanti opere realizzate in vetro. Tra questi si celava il vincitore, anzi i vincitori considerando che questa edizione ha visto, forse per la prima volta, un ex aequo: sono Annie Cattrell e Yuchi Higashionna autori, rispettivamente, di Capacity e Chandelier.
Premiata direttamente da Karim Rashid (a breve pubblicherò anche l’intervista che sono riuscita a fargli), Annie Cattrell è una giovane inglese con una forte passione per le sculture e le realizzazioni in vetro. Nell’intervista fattale è stato piacevole scoprire come quest’opera rappresenti una vera e propria metafora di vita.
Capacity è infatti una vera e propria opera d’arte realizzata in vetro soffiato che raffigura dei polmoni, un organo senza il quale la vita non ci sarebbe. Lo stesso Capacity prende vita solo nel momento in cui si soffia aria all’interno del vetro incandescente, l’aria dà forma al vetro e vita all’opera stessa. Capacity rappresenta la vita e la morte assieme; ”un polmone che si riempie di liquido azzurro (Bombay Sapphire), azzurro come l’aria, fonte primaria della vita”. “Un bicchiere realizzato in vetro, materiale resistente ma fragile, proprio come la vita”.
Una vera e propria opera d’arte (un po’ come tutti i bicchieri di Bombay Sapphire) con una bellissima metafora progettuale. Altre immagini Continua »
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