WaterWheelGate: il vincitore del concorso Mini Design Award

ottobre 23rd, 2008 by Ivana

Waterwheelgate Mini Design Award 

Il futuro della città: l’ambiente. Dare valore all’acqua. Era queso il tema della quarta edizione del concorso Mini Design Award. Finalmente arrivano i vincitori.  

Il primo premio è stato assegnato al progetto “Waterwheelgate” di GIACOMO SANNA e ALESSANDRA SCARDAONI. Un progetto molto interessante e metaforico. I due architetti-designer hanno progettato WaterWheelGate una piattaforma galleggiante polifunzionale, alimentata totalmente dall’energia dell’acqua.

Un progetto che guarda al passato reinterpretando il funzionamento dei mulini ad acqua. La ruota di WaterWheelGate, proprio come quella degli storici mulini, grazie allo scorrere dell’acqua genera l’energia pulita che alimenterà tutta la piattaforma. Un progetto di sensibilizzazione, di didattica, di consapevolezza e di rispetto per questa fonte di vita e di energia che è l’acqua. La piattaforma WaterWheelGate è caratterizzata da una grande ruota arancione, un gate appunto, una porta d’accesso ad un luogo grazie al quale l’uomo torna in contatto con il fiume, con l’acqua. Una piattaforma flessibile che può essere posizionata in ogni città (ovviamente con un corso d’acqua). Una piazza al centro della quale è possibile leggere, attraverso un conta kilowatt, quanta energia la ruota sta accumulando e producendo grazie al semplice scorrere dell’acqua. Una piazza mutevole per vivere un’esperienza unica. 

 “E’ difficile pensare a una città senz’acqua – hanno raccontato Giacomo Sanna e Alessandra Scardaoni, entrambi laureati presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza -, sia essa il mare che la bagna, il lago su cui affaccia, il fiume che l’attraversa. Forse è proprio questo rapporto di quotidianità a farci perdere di vista il suo reale valore. Abbiamo così individuato un preciso ambito di intervento nel quale fosse possibile ristabilire un rapporto più consapevole tra la città e l’acqua e di conseguenza tra questa, il suo valore e l’uomo. L’accento è posto sul tema della sostenibilità attraverso un approccio sensibile alla valorizzazione dell’acqua come risorsa rinnovabile capace di produrre energia pulita. Waterwheelgate diventa così la porta di accesso iconica a una piattaforma sostenibile autoalimentata.”

Il secondo e terzo premio Continua »

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Blossom, i lampioni pensati dalla PHILIPS

ottobre 22nd, 2008 by Ivana

Light Blossom PHILIPS

Lampioni a forma di fiore, completamente autoalimentati e sostenibili: sono i Light Blossom della Philips.

La Philips da sempre ci delizia con progetti innovativi, sostenibili e hi-tech. Questa volta tocca all’illuminazione urbana con Light Blossom, dei lampioni sostenibili bio-inspired.

Sono colorati, ispirati alla natura ma, soprattutto, hanno una speciale valenza eco sostenibile: utilizzano solo energie rinnovabili coniugando perfettamente energia solare ed eolica. Vediamo come!

Blossom è un lampioncino per arredo urbano dal design gradevole che durante il giorno aprei i suoi petali per immagazzinare tutta l’energia solare. Grazie ad un motorino, attivato sempre da energia pulita, i petali vengono sempre orientati verso il sole per non perdere mai i raggi solari.

Durante la notte tutti i LED vengono poi illuminati con l’energia solare accumulata durante il mattino ma, diversamente da altri lampioni alimentati con fonti rinnovabili sempre, i lampioni Blossom affievoliscono l’intensità della luce emessa se i sensori non “captano” alcun movimento. Un ottimo modo per risparmiare energia con stile.

Ma non è tutto ovviamente, la Philips non poteva lasciarci così. Infatti nelle brutte giornate senza sole i lampioncini accumulano energia trasformandosi in lampioni eolici grazie ai petali che, all’occorrenza, fungono anche da pale. In un paio d’anni dovrebbero anche entrare in produzione. Io li trovo deliziosi! 

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E-Bag di Electrolux, la borsa più…cool!!

ottobre 17th, 2008 by Ivana

Electrolux E-Bag

Si chiama E-bag ed è uno dei progetti emersi al Electrolux Design Lab 2008, la borsa più cool del momento!! Non fatevi ingannare dalle apparenze, e-bag è una borsa hi-tech!

Beh non sto parlando di tendenze, sebbene il design sia d’impatto, ma di cool nel senso letterale di fresco; sto parlando infatti di una parlicolare borsa che tiene freschi gli alimenti contenuti in un modo molto molto particolare…non c’è ghiaccio nè un sistema elettrico di raffreddamento. Come raffredda allora?

E-bag sfrutta l’energia cinetica del corpo, soprattutto quella dell’oscillazione delle braccia, che produciamo durante il cammino. Questa energia viene “catturata” dal manico della borsa collegato ad una dinamo che carica la batteria trasferendo calore grazie all’effetto Peltier (fenomeno termoelettrico per cui la corrente elettrica che scorre tra due metalli o semi conduttori differenti posti in contatto -giunzione peltier- produce un trasferimento di calore). Grazie ai LED è possibile capire il grado ottimale di raffreddamento della borsa.

Il progetto è stato realizzato da Apor Püspöki, studente della Moholy-Nagy University of Arts and Design di Budapest (Ungheria) il quale ha dichiatato: “Ho voluto fare un punto sul modo in cui la vita si interfaccia con l’aumento del consumo di energia. Bisogna pensare quindi a nuovi progetti responsabili e sostenibili per tutti, partendo anche dalle cose più semplici”.

Una borsa che coniuga magistralmente design, innovazione e sostenibilità.  Altre immagini Continua »

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Cina: centro per le tecnologie e le energie sostenibili

ottobre 9th, 2008 by Ivana

Centro Tecnologie ed Energie Sostenibili Cina

Ancora la Cina, ancora lei la protagonista assoluta del nuovo scenario architettonico sostenibile. Tradizione e innovazione tecnologica vivono a Ningbo nel CSET (centro per le tecnologie e le energie sostenibili). Un’opera architettonica realizzata da Mario Cucinella Architects.

Un’architettura contemporanea e camaleontica che richiama morfologicamente le lanterne ed i paravento in legno della tradizione cinese. Di giorno e di notte due diverse visioni dello stesso edificio; due scenari emozionanti che si manifestano grazie alla “pelle” dell’edificio. La struttura, parzialmente opaca, è interamente rivestito di una doppia pelle in vetro con motivi serigrafici in memoria degli edifici storici cinesi. Tutto l’edificio è attraversato da una fascia trasparente che regala un aspetto mutevole dal giorno alla notte. Una facciata che si ripiega drasticamente su se stessa per dare vita ad una forma dinamica.

L’istituto di ricerca, inaugurato dalla Nottingham University, sorge all’interno del primo campus indipendente della Cina, cuore pulsante della nuova crescita economica,  e nasce con il preciso intento di promuovere e divulgare tutte le nuove energie sostenibili come il solare, il fotovoltaico e l’eolico. L’intero edificio è inoltre statto progettato secondo i principi di bio-architettura minimizzando, così, l’utilizzo di energia elettrica sfruttando invece al massimo le energie naturali

Grazie ad un lucernario tutti i piani dell’edificio vengono illuminati dalla luce naturale del sole creando anche un naturale effetto “camino” che assicura una ventilazione naturale. Inoltre, Continua »

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B0, Pininfarina firma l'auto elettrica

ottobre 8th, 2008 by Ivana

BO, monovolume elettrica Pininfarina

Anche l’Italia si fa avanti e propone la sua auto elettrica al Motor Show di Parigi. Tra i moltissimi prototipi, concept car e progetti,  BO, proposta da Pininfarina, è la monovolume elettrica che ha lasciato a bocca aperta moltissimi visitatori del Motor Show. Design compatto, linee morbide e tanto carattere.

Un omaggio alla memoria di Andrea Pininfarina che credeva fortemente in questo progetto.

Preparatevi per l’esordio previsto per il 2013-2014 della splendida BO (Bi-zero) creata in collaborazione tra Pininfarina e la società francese Bollorè.

Novità fondamentale le batterie realizzare dalla Bollorè. Sono le LMP (Lythium Metal Polymere), assicurano 250 kilometri di autonomia, garantiscono una durata di vita di 200mila kilometri e  immagazzinano cinque volte di più l’energia rispetto alle tradizionali batterie. Il nuovo pacco batterie è alloggiato in uno spazio appositamente predisposto (sotto al pianale e fra i due assali). Questa  soluzione,  grazie al baricentro basso, permette una tenuta di strada fuori dal comune.

Ma le caratteristiche non finiscono qui. Il design di tutta l’automobile è infatti fortemente caratterizzato dal tetto completamente rivestito di pannelli fotovoltaici che alimeteranno tutti i dispositivi elettronici della monovolume.  Le prestazioni sono più che positive anche se la velocità è limitata elettronicamente a 130 km/h.

Unica pecca: per caricare le batterie occorrono 8 ore. Anche se, garantiscono, che appena 5 minuti di carica saranno sufficienti per 25 Km di autonomia. Critiche? Tutte le immagini Continua »

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GREENKITCHEN Whirpool, la cucina sostenibile

ottobre 6th, 2008 by Ivana

GREENKITCHEN Whirpool

La cucina sostenibile del futuro? La presenta Whirpool con GREENKITCHEN. Fino al 60% di acqua e calore risparmiati e riutilizzati.

Dopo 6° senso, la cucina “sensibile” progettata dalla medesima casa, arriva GREENKITCHEN il rivoluzionario progetto di eco-design. Adattarsi ai consumi, ridurrei i consumi e riciclare le risorse sono le parole chiave attorno alle quali ruota il nuovo arrivato in casa Whirpool.

Al Salone del Mobile 2008 ha suscitato l’interesse di moltissimi partecipanti. Un importante sforzo progettuale focalizzato su nuove soluzioni innovative per minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare il risparmio energetico. Per esempio, il calore che genera il motore del frigorifero viene utilizzato per scaldare l’acqua che alimenta la lavastoviglie. Oppure, sono sicura capita a tutti di far scorrere l’acqua in attesa che diventi calda. Spesso ci vuole anche del tempo, questo significa inevitabilmente sprecare litri e litri d’acqua. Nella cucina GREENKITCHEN l’acqua fredda pulita (individuata da sensori di torbidità nel lavello) viene convogliata in uno speciale serbatoio per essere impiegata, dopo trattamento antibatterico, per annaffiare le piante o nel ciclo di lavaggio della lavastoviglie. Continua »

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Aptus, la super-penna sostenibile

settembre 30th, 2008 by Ivana

Aptus Pen
La penna del nuovo millennio? La propone il designer giapponese Takumi Yoshida. Ergonomica, leggera e sostenibile.

Il suo nome è Aptus, il massimo in termini di design e strumenti per la scrittura. Eleganza e funzionalità, a detta del designer, si fondono e prendono vita con Aptus. Una super penna creata per conferire la massima ergonomia. Diversamente dalle tradizionali penne, Aptus ha ben 4 punti di contatto (tre alla punta e uno lungo la penna), unico particolare non è adatta ai mancini… 

Più del design, sicuramente originale, quello che più apprezzo in questa penna è il lato sostenibile. Aptus infatti puo’ essere utilizzata per lunghissimi tempi grazie al sistema refill. Contrariamente alle tradizionali penne, che una volta esaurite si gettano via, in Aptus dobbiamo solo cambiare la cannula con l’inchiostro, la struttura resta sempre la stessa.

Per chi non riesce ad accettare la tecnologia e ama scrivere ancora con le tradizionali penne è un’ottima alternativa sostenibile e di gradevole aspetto. Per i malati c’è sempre D:Scribe. Tra le due preferisco Apsus, spero sia veramente così comoda come promette il designer…   Continua »

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Spark Lamp: sostenibilità ambientale e design

settembre 17th, 2008 by Ivana

Spark Lamp

Spark Lamp, progettata dal designer svedese Beverly Ng, è una lampada di concezione contemporanea che educa i fruitori al risparmio energetico.

Prima di entrare nel vivo del prodotto c’è da fare una premessa. La Svezia (paese d’origine del designer) è un paese europeo particolarmente sensibile ai problemi ambientali e al risparmio energetico; per questo motivo il governo svedese ha imposto, per tutte le nuove abitazioni, un nuovo tipo di  contatore elettrico intelligente wi-fi. Grazie a questo dispositivo è possibile tener sempre sotto controllo, collegandosi al sito internet -anche a distanza-, i consumi della propria abitazione e gli obiettivi di risparmio prefissati.

Ma ritorniamo alla lampada. Diversamente da Wattson (più sterile e monofunzione), Spark  ha diverse funzioni ed è anche impreziosita da un design direi poetico e metaforico: al mattino è un vasetto con tanto di piantina e di sera diventa una particolare lampada…

Di mattina basta prendere il vasetto  e riporlo su un davanzale o vicino una finestra. I pannelli fotovoltaici cattureranno tutta l’energia solare pronta a brillare anche di sera. Quando poi il sole cala è sufficiente capovolgere il vasetto per trasformarlo in una lampada sostenibile ed originale

Una volta capovolta, Sprak Lamp si connette automaticamente alla rete wifi e al sito a cui ho accennato prima, controllando i consumi energetici dell’intera giornata.  Leggi tutto… Continua »

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Invisible Streetlight: illuminare la strada con foglie artificiali

settembre 9th, 2008 by Ivana

Invisible Streetlight

Discrete ed autoalimentate, le foglioline Invisible Streetlight illuminano le strade con la loro luce ecologica.

Sembrano delle semplici decorazioni da applicare ai rami degli alberi, ma se di giorno ci appaiono come semplici foglioline decorative, di sera manifestano tutta la loro bellezza, illuminando la notte con l’energia solare accumulata durante il giorno. 

Questi piccoli ed eleganti elementi di arredo urbano nascono da un’idea del design sudcoreano Jongon Lee e nel 2008 hanno anche vinto il premio International Design Excellence Award (IDEA).

Le particolarità di queste foglioline sono due. In primo luogo il supporto flessibile, che ne permette un facile fissaggio ai rami e, in secondo luogo, il  particolare dispositivo per accumulare elettricità che non necessita di batteria. Questa caratteristica le rende particolarmente leggere e piccole ideali, quindi, ad essere intrecciate con i rami degli alberi.

Si armonizzano perfettamente nell’ambiente, senza deturparlo nè inquinarlo visivamente. Le trovo piacevoli da vedere ed ornamentali. L’illuminazione non sarà da stadio olimpico, sebbene i LED utilizzati siano molto luminosi,  ma il risultato è armonico, sostenibile ed assolutamente non invasivo. Altre immagini Continua »

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Dog Poo Bags: sacchetti cool per la pupù

settembre 2nd, 2008 by Ivana

Dog Poo Bags

Adoro i cagnolini! Dolci e teneri, con i loro occhioni pieni d’amore, riempiono le nostre giornate di allegria ma… anche loro la fanno!!!

Devo ammettere che è sempre un po’ imbarazzante raccogliere i loro dolci ricordini, ma preferisco l’imbarazzo all’inciviltà, perciò pulisco sempre il marciapiede. Per rendere più “cool” questo imbarazzante momento molti progettisti hanno disegnato diversi tipi di palettettine. Ma queste Dog Poo Bag le trovo simpaticissime.

Sono delle bustine semplici, che integrano il raccogli cacchette e sono provviste anche di maniglie per il trasporto. Sono biodegradabili al 100% ma, cosa più originale di tutte le palettine fin’ora in commercio, i disegni e le frasi impresse sulle bustine.

Ogni confezione contiene 16 sacchetti con 8 simpatiche immagini e frasi buffe, per sdrammatizzare e rendere meno serioso il momento raccogli-pupù. “Le dimensioni contano!“, “Non biasimatemi“, “Cattivo cagnolino” o “Puo’ succedere” sono alcuni esempi di frasi impresse sulle bustine.

Dodici euro per trasformare un evento poco piacevole in uno più scherzoso. Simpatiche!

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