Solar Power Tiles: tegole fotovoltaiche

settembre 28th, 2009 by Ivana

Solar Power Tiles

Dai pannelli alle tegole fotovoltaiche. Un nuovo sistema messo a punto dalla società americana SRS Energy.

Un’interessante evoluzione, nella progettazione e nell’integrazione, per sviluppare una nuova soluzione di pannelli fotovoltaici che assumono la forma di piastrelle convenzionali.

Le tegole fotovoltaiche non sono di certo una novità in ambito solare. Di esempi sul web ce ne sono tantissimi; dai progettisti che si sono limitati a sovrapporre i moduli fotovoltaici sulle tegole a quelli che hanno concentrato gli sforzi progettuali per un restyling studiato ad-hoc per incorporare, nella tegola stessa, i moduli fotovoltaici.

Progetti e sforzi utilissimi per il recupero e l’utilizzo dell’energia pulita del sole e, soprattutto, per un’integrazione sempre più interessante di pannelli fotovoltaici nelle zone antropizzate.

Gli sforzi non si limitano solo a rendere visivamente più armonica l’integrazione dei pannelli fotovoltaici/solari ma soprattutto all’utilizzo in larga scala di sistemi fotovoltaici anche per gli edifici a rilevanza storica. Sono edifici che nascono in contesti architettonici ad altissimo valore storico e che, proprio per questo, non possono deturpare lo scenario artistico nel quale sono incastonati Continua »

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Energy Seed: nuova luce dalle vecchie batterie

luglio 3rd, 2009 by Sara Calvanese

Energy Seed

Ecco un progetto encomiabile, degno di post!

Diciamo subito che le batterie, ricaricabili e non, sono un grande problema per l’inquinamento ambientale e che non costano neanche tanto poco. In secondo luogo i contenitori per la raccolta delle batterie scariche sono davvero bruttini, tristi e il più delle volte strapieni e sporchi (e sotto il sole non so neanche quanto possano essere sicuri). Ma come ovviare a questo non piccolo problema?

Semplice! Ecco che Sung Woo Park (l’abbiamo già conosciuto per la minifotocamera Eazzzy, il dipositivo per non vedenti Voice Stick e la panca sempre asciutta Rolling Bench) e Sunhee Kim hanno progettato ENERGY SEED, il lampione stradale che prende vita e si illumina grazie a noi ed incoraggia il riciclo.

Con il semplice e consueto (come ormai dovrebbe essere!) gesto del buttare via le batterie scariche e non più ricaricabili,  o comunque non più utili, ecco che al posto dei contenitori da riciclo c’è questo piccolo lampione per arredo urbano che si illumina con le nostre batterie Continua »

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Packaging per popcorn a microonde

giugno 10th, 2009 by Ivana

anni nykanen pop-up packaging

Sono rimasta senza parole quando ho visto questo packaging per popcorn da cuocere a micoonde. Essenziale, elegante e mutevole, è il packaging disegnato dalla designer Finlandese Anni Nykänen.

E’ un Pop-up packaging perchè prima di inserirlo nel forno a microonde la struttura del contenitore è squadrata, a forma di scatolina, per poi, per azione del microonde e del calore generato dai chicchi di mais presenti all’interno, trasformarsi in una ciotolina stilizzata pronta per il consumo dei popcorn.

Il funzionamento di questo packaging è il medesimo dei POPZ (io li trovo sempre da Blockbuster, ma adesso anche i supermercati li vendono). La differenza, come si vede, sta tutta nel packaging e nell’appeal che la forma regala. Man mano che i chicchi di mais scoppiano, il packaging cambia forma fino a diventare una graziosa ciotola. Grazie ad una membrana in carta, che segue i movimenti del packaging, nessun chicco andrà perso. Una volta rotta questa carta non resta che offrire popcorn a tutti, magari davanti un bel film (senza sporcare nemmeno una padella)!

Mi piace molto e mi fa venir voglia di mangiare popcorn! Spero di trovarlo presto da Blockbuster!! Vi piace? Altre immagini Continua »

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LOOFEN LF-07, l'umido lo fa secco!

giugno 9th, 2009 by Sara Calvanese

 

Loofen

Ricicli con tanto impegno e separi anche gli scarti di cibo? Il tuo “umido” con il caldo ti tiene compagnia col suo “olezzo”? 

Beh non preoccuparti in tuo aiuto arriva LF-07, il nuovo avveniristico progetto della LOOFEN.

Distribuito dalla Sanyu al prezzo di 150 euro, LF-07 è un oggettino tecnologico dalle fattezze di una mini lavatrice (270mm x 292mm x 350mm con un peso di soli 6 kg ed una capacità di 5 lt), sta comodamente sul ripiano della cucina e non vuole stare in disparte perché non si vergogna di seccare il tuoi rifiuti.

Il suo utilizzo è semplice semplice: si apre lo sportellino e si inseriscono in un cestello gli scarti di un pasto e questo fantastico cubetto, con un minimo consumo di elettricità e nel silenzio,  eliminando le molecole d’acqua, ne ridurrà di cinque volte il volume, sterilizzerà e renderà inodore ciò che invece riempie di cattivo odore la tua casa nei giorni più caldi.

Ma LF-07 ha anche un altro lato positivo: riduce al minimo la spazzatura nei contenitori in strada (e quindi nelle discariche) perché il suo cestello contiene una quantità notevole di scarti essiccati.

Non sempre la tecnologia viene in aiuto dei puristi dell’ecologia e del riciclo, ma chi l’ha detto che noi amanti del pianeta dobbiamo essere degli sfigati tristi senza fare tendenza?! Una volta tanto siamo proprio noi che, aiutando il pianeta, possediamo un oggetto molto cool.

D’altronde bisogna dare una mano ed incentivare chi è scettico nei confronti della raccolta differenziata, per far sì che diventi un’azione di massa, una massa molto trendy!

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Seedbomb: una bomba contro la desertificazione

maggio 15th, 2009 by Ivana

SeedBomb

La prima arma contro la desertificazione! Seedbomb le bombe del futuro, le uniche capaci di far sbocciare la vita.

Parliamo ancora una volta di progetti sostenibili e di concept interessanti. Il progetto in questione è frutto dei designer Hwang Jin Wook, Jeon È Ho, Han Kuk e Kim Ji Myung.

Un incredibile team che ha unito le proprie forze per delineare un nuovo modo di distribuire gli aiuti diretti alle aree di imminente desertificazione

Un argomento estremamente attuale, purtroppo, che grazie a questo progetto potrebbe trovare una soluzione. Le Seedbomb sono dei dispositivi di semina di piante realizzati con un guscio biodegradabile progettati per essere abbandonati dagli aerei per rallentare la diffusione delle regioni desertiche. Un vero e proprio bombardamento benigno pronto a trasformare un terreno arido e incolto in un’area verde e rigogliosa.

All’interno di ogni bomba (come si vede dalle foto) sono presenti una serie di micro capsule pronte ad essere liberate e rinverdire i terreni deforestati. Una volta raggiunto il suolo, ogni singola capsula contiene tutto ciò di cui ha bisogno per far crescere il seme e fertilizzare il terreno: la plastica si biodegrada e lascia spazio a terriccio concimante e ad altri semi. Spero che, oltre alle capsule, anche la bomba sia realizzata in materiale biodegradabile. Continua »

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Paper Cloud, il divano di carta di Tokujin Yoshioka per Moroso

maggio 12th, 2009 by Ivana

Cloud Chair

Paper Cloud un divano rivestito interamente in carta.

Un’idea per Moroso realizzata dal designer Yoshioka. Lui, 42 anni, è uno dei designer più innovativi e famosi del momento.

Dopo le famose sedie Pane, Panna e Bouquet, al Salone del Mobile 2009 Yoshioka stupisce con Cloud, l’ultima delle sue creazioni. Uno dei progetti più interessanti dell’edizione 2009 de I Saloni sia per la qualità estetica che per la ricerca di materiali innovativi ed ecosostenibili

Una sedia che, come il nome stesso suggerisce, evoca la morbidezza e il candore di una soffice nuvola e prende forma grazie ad un utilizzo innovativo ed alternativo della carta. Groffato e morbido, il divano Cloud nasce dalla riflessione e dalla continua ricerca innovativa che da sempre caratterizzano le creazioni del designer Yoshioka.

Morbido e confortevole ma, soprattutto, resistente ed eco-friendly, Cloud è l’ennesima conferma della perfetta sintonia che si è creata tra il designer e l’azienda Moroso con questa seduta nata dalla riflessione circa la possibilità di esprimere la struttura del materiale in natura attraverso il prodotto industriale. Qualche dubbio sull’effettiva resistenza mi resta, ma l’effetto estetico e la ricerca sono sicuramente di alto livello. Che ne pensate? Continua »

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Gota, il futuro delle lavastoviglie?

maggio 11th, 2009 by Ivana

 

Lavastoviglie Gota

Direttamente dal futuro ecco Gota.

Quella che a prima vista vi sembra un’automobile futuristica, ad una più attenta analisi si manifesterà per quello che realmente è: una lavastoviglie dal design estremamente gradevole e futuribile.

L’idea è del giovane designer Ibsen Caldas che, con il suo progetto morbido e tecnologico, ha rivoluzionato il design delle tradizionali lavastoviglie realizzando un oggetto da utilizzare all’occorrenza. Piccola e compatta la si utilizza quando serve e la si può riporre esattamente come un tradizionale elettrodomestico compatto.

Niente spigoli nè forme ingombranti, ma una lavastoviglie dalle dimensioni ridotte, ideale per i piccoli nuclei familiari d’oggi o per i single (perchè no anche studenti), che non tralascia importanti aspetti di design sostenibile.

Quattro coperti e un design intelligente in grado di riciclare l’acqua per diversi utilizzi. Nel prelavaggio, per esempio, i piatti vengono pretrattati con del vapore. Una volta finito il ciclo, tutte le goccioline di vapore che si sono condensate sulla superficie di Gota vengono recuperate ed utilizzate per il lavaggio dei piatti (assicurando che la quantità di acqua recuperata in questo modo è pari ad una pinta).

Non solo esteticamente gradevole ma anche attenta agli sprechi.  Si spera che nel futuro le lavastoviglie funzionneranno senz’acqua. Un futuro troppo lontano? Altre foto Continua »

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iLamp: la lampada in polimeri elettroluminescenti e silicone

maggio 7th, 2009 by Ivana

iLamp

Una lampada “tattile” realizzata in silicone bianco e polimeri elettroluminescenti.

Ideata dallo studio System Design la lampada iLamp è una delle poche lampade ad avere una spiccata caratteristica tattile, come affermano i designer stessi. La prima lampada soffice al tatto, vellutata e modellabile a piacimento degli utenti.

Grazie ai materiali di cui è composta iLamp è estremamente sottile e riesce ad assumere diverse forme dettate tutte della nostra fantasia. Possiamo attorcigliare iLamp attorno un’asta, stenderla completamente, curvarla, torcerla o imprimere una forma più particolare. 

Grazie ai polimeri elettroluminescenti la lampada iLamp non raggiunge alte temperature (a differenza delle lampade ad incandescenza o alogene) risultando così perfetta per essere modellata a mani nude anche da accesa. Nota positiva anche sui consumi: bassi pur garantendo una potente sorgente luminosa.

Interessante l’utilizzo dei polimeri elettroluminescenti e lo stile così minimal e bianco “apple”. Mi piace molto. Sicuramente un’ottima abbinata con il cellulare a memoria di forma NEC! Per la messa in commercio ci vorrà ancora qualche mese. In camera mia starebbe benissimo! Galleria immagini Continua »

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Moy, l'automobile intelligente che crei tu

aprile 14th, 2009 by Ivana

Automobile MOY

Moy, l’automobile che crei tu! Non è un’auto per writers o per i nuovi grafici, ma un’automobile per tutti, estremamente tecnologica e versatile!

La prima auto che potrà cambiare look come il desktop del nostro pc.

Nasce proprio da questa idea e dal nuovo approccio e le capacità di stare al passo coi tempi che i giovani hanno con le tecnologie e le innovazioni.

Nasce così Moy, un’automobile nuova, sia per materiali che per tecnologie, ideata dal giovane designer croato Elvis Tomjlenovic vincitore del concorso Auto(r) Design Conference. Moy è un concentrato tecnologico che vede, per la prima volta, un’automobile personalizzabile in un click.

Tutta la carrozzeria della nuova autovettura Moy sarà realizzata in un sottile strato di policarbonato caratterizzato da una struttura sandwich all’interno della quale si troveranno altri strati di cristalli liquidi, led e fibre elettrocromiche.

Tutto questo per l’auto destinata “alla generazione del futuro che userà la tecnologia come strumento principale per esprimersi e comunicare“. Cambiare skin all’auto sarà semplicissimo. Ogni utente potrà disegnare al pc l’esterno dell’autovettura con un disegno che meglio lo rappresenta e poi semplicemente trasferirlo wireless all’auto che, in pochi secondi, cambierà faccia. I vari disegni  …

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Bamboo Phone: il cellulare ecosostenibile

aprile 1st, 2009 by Ivana

Bamboo Phone

Il primo cellulare biodegradabile realizzato in bamboo. Si chiama Bamboo Phone.

Funziona praticamente come un normale telefono cellulare ma ha concept estremamente sostenibile. Dopo i cellulari in legno, quelli per bambini (gli Oh Kids Phone) o per anziani (gli SMS Text Messenger), il target si rivolge ai fruitori attenti all’ambiente. Arrivano così i cellulari realizzati in bamboo.

Questa volta non parliamo di un gioco stilistico o di un utilizzo di un materiale inconsueto, ma di un cellulare concepito per rispettare l’ambiente.

Si usa come un cellulare tradizionale, permette di fare e ricevere chiamate ma, a differenza dei cellulari tradizionali da gettare nei rifiuti speciali (RAEE), per la dismissione Bamboo Phone può essere tranquillamente gettato nei rifiuti umidi. La struttura esterna, e parte di quella interna, è realizzata infatti in mais e bamboo che, a distanza di qualche mese, si trasformeranno in concime per la terra.

Bamboo Phone non avrà bisogno di caricabatterie ma si ricaricherà a mano grazie ad una piccola manovella posta nella parte posteriore del cellulare. I consumi saranno ridotti all’osso anche grazie ad un particolare display monocromatico. Ideatore di questo cellulare sostenibile il designer Gert Jan Van Breugel.

Non è il massimo dell’innovazione, ma sicuramente rappresenta un buon sistema biodegradabile, facilmente disassemblabile che fa uso di energie alternative. Bisognerà comunque stare attenti alle batterie. Mi sembra comunque un ottimo spunto. Altre immagini Continua »

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