Vertikal Vodka: la prima bottiglia progettata senza collo

aprile 5th, 2007 by Ivana

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Vertikal Vodka, il nuovo packaging per la vodka.

Realizzato dalla Nonobject e disegnata dal designer Branko Lukic, la Vertical-Vodka è la prima bottiglia al mondo progettata senza collo.

Elegante e raffinata, nella sua veste nera, spicca per la sua particolarità morfologica nel mercato ormai saturo dei super alcolici. Il progetto risulta particolarmente interessante anche dal punto di vista della sostenibilità. La bottiglia, infatti, è stata progettata cercando di allungarne il ciclo di vita; una volta svuotata, è possibile riutilizzare la bottiglia come un elegante vaso.

Un nuovo design emozionale per un beverage packaging unico e affascinante.

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Margriet Foolen: la seduta sostenibile Graduation project

marzo 30th, 2007 by Ivana

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Graduation project è la nuova seduta della giovane designer olandese Margriet Foolen.

Davvero notevole e volta ad una progettazione ecosostenibile, la seduta della designer, realizzata in legno curvato, ricorda le forme ed il sistema di produzione delle sedie di Gerald Summers, rivisitate in chiave contemporanea.

Una sedia che sfrutta al massimo gli sfridi, realizzata da un’unica lastra di legno, opportunamente sagomata, per minimizzare gli sprechi e realizzare dalla stessa lastra anche gambe, seduta e schienale.

Estetica e funzionalità, ma soprattutto progettazione sostenibile, sono le peculiarità di questa seduta originale, allegra ed eco-oriented.

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(Via)

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La metropolitana ecologica di Londra

marzo 28th, 2007 by Ivana

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La stazione metropolitana che genera energia verde tramite i passi degli utenti della metro.

Ancora una volta un nuovo progetto puramente ecologico, che sfrutta l’energia cinetica delle persone. Dopola discoteca ecologica di Rotterdam e la palestra sostenibile Hong Kong, anche Londra sperimenta il campo delle energie “rubate” alle persone inaugurando la prima di una serie di stazioni metropolitane “verdi”.

Le stazioni, infatti, saranno dotate di un sistema di produzione di energia che sfrutta i passi delle persone immagazzinando energia tramite attuatori idraulici. Ad ogni passo verranno prodotti addirittura 7W di energia che andranno moltiplicati per le migliaia di persone che circolano nelle metro londinesi!!

Lo step successivo, al quale stanno lavorando molti ricercatori, sarà quello di raccogliere energia sfruttando le vibrazioni di auto e treni per l’illuminazione pubblica.

(Via)

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Forma Libre: Alvarez firma il trend ecosostenibile

marzo 19th, 2007 by Ivana

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Forma Libre, le nuove case ecosostenibili di Moisés Alvarez Yela.

L’architetto spagnolo Alvarez ha sviluppato una nuova filosofia dell’abitare. Ispirandosi alla tradizione delle forme sinuose dell’architetto Gaudì, al mondo animale e alle culture africane dove ogni nucleo si costruisce la propria capanna, Alvarez riscopre questi valori e sviluppa un nuovo modo di concepire le abitazioni.

Niente angoli o linee rette, una struttura che si sostiene con sbarre di ferro arcuate da rivestire, in un secondo momento, di tele di sacco –materiale di recupero al 100%- da cospargere, infine, con una gettata di cemento armato. Forma libre, appunto, un progetto sempre diverso, originale, sostenibile ed economico.

Per la realizzazione infatti occorrono circa 900 euro al metro quadrato e appena 15 giorni per la realizzazione! Un’idea forte anche dal punto di vista ambientale: la struttura minimizzando la superficie di contatto con l’esterno, riduce la dispersione di calore.

Una filosofia progettuale che sta diventando trend spagnolo (soprattutto in Andalusia) visti i costi ed i tempi di produzione.

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(Via)

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Water Cube: a Pechino sorge la piscina ecosostenibile

marzo 16th, 2007 by Ivana

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Il Water Cube di Beijing è la splendida struttura che ospiterà la piscina olimpionica delle prossime Olimpiadi di Pechino 2008.

Progettata dagli architetti dello studio PTW e dal consorzio ARUP, la struttura esterna ha una morfologia che ricorda tante bolle d’acqua irregolari, leggere e luminose alla vista; ma la sua particolarità non si ferma alle caratteristiche estetiche. L’edificio, progettato secondo principi di design ecosostenibile, utilizza materiali ecologici e tecnologie per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Interessante è il materiale utilizzato per le pareti dell’edificio: l’ EFTE, un particolare tipo di Teflon, prodotto dalla DuPont, che reagisce al colore del cielo, cambiando il proprio creando effetti visivi fantastici, e che permette di catturare il 20% dell’energia solare incidente sul palazzo utilizzandola per riscaldare l’acqua delle vasche.

Durante il giorno lo stabile è illuminato dalla luce naturale, riducendo al 55% i consumi di elettricità per l’illuminazione. C’è da aggiungere che la zona nella quale sta per sorgere il Water Cube è caratterizzata da scarse risorse idriche; per porre rimedio a questo problema l’80% dell’acqua piovana raccolta dal tetto della struttura viene riciclata e riutilizzata.

Il progetto risulta ancora più interessante se pensiamo che i progettisti del Beijing Water Cube sono gli stessi che stanno progettando la prima città ecosostenibile cinese, Dongtan (vicino a Shangai).

Un altro splendido esempio di progettazione eco-sostenibile e affascinante. Che ne pensate?
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Zumi Stool: lo sgabello eco-sostenibile

marzo 13th, 2007 by Ivana

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Zumi stool, prodotto da Vivavi per OFFI, è uno sgabellino totalmente progettato e realizzato seguendo alcuni principi di design eco-sostenibile.

Composto da tre parti, modulari e componibili, in compensato piegato con impiallacciatura di betulla, ha alcune caratteristiche molto importanti: le tre parti non necessitano di alcuna giuntura (si mantengono unite ad incastro), non vengono utilizzati collanti tossici, il materiale utilizzato è ridotto di cinque volte rispetto gli standard e, inoltre, la particolare morfologia ne permette un trasporto facilitato.

«Questo sgabello è stato disegnato in Giappone e ottimizzato per la produzione negli USA. Tre parti omogenee si uniscono a formare uno sgabello la cui forma leggera ricorda gli origami». Grazie alla sua semplice struttura si può facilmente montare e smontare, ciò consente un notevole vantaggio anche nel trasporto, attraverso la minimizzazione dell’ingombro. Inoltre la sua realizzazione prevede l’utilizzo di collanti non tossici (water-based) e privi di formaldeide.

Le fasi di pre-produzione e produzione sono particolarmente attente all’uso delle risorse sia materiche che energetiche. Il sito evidenzia una notevole attenzione nei confronti delle problematiche ambientali, fornendo al consumatore anche la possibilità di consultare un ECO-glossario, per confrontare e ampliare le descrizioni dei prodotti.

Un oggetto molto interessante soprattutto se pensiamo che per la produzione di Zumi Stool (come evidenziato nell’ECO-glossario) è necessario utilizzare solo metà albero, diversamente dalle altre fabbriche che per uno sgabello abbattono fino a 5alberi! Davvero un bel prodotto eco-sostenibile.
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Grazie ad Alessandra per la segnalazione :)

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California Fitness: la palestra sostenibile che alimenti TU!

marzo 12th, 2007 by Ivana

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“Niente sforzi, niente risultati” giusto? Nella nuova palestra “powered by YOU” la filosofia muta in “niente sforzi, niente energia”.

Proprio come la discoteca ecologica di Rotterdam, che traduceva l’energia cinetica dei passi delle persone in energia potenziale, in questa nuova palestra l’energia viene prodotta dagli esercizi degli sportivi ed utilizzata per creare energia verde.

I francesi Lucien Gambarota e Wharton hanno unito le loro forze creando la California Fitness, una palestra che lancia un rivoluzionario concept nel quale l’energia derivante dagli esercizi diventa energia pulita che alimenta un sistema “powered by YOU” .

Il presidente della California Fitness spiega: “una persona ha la capacità di produrre 50watts di elettricità per ora facendo un’attività fisica moderata. Se una persona impegna 1ora al giorno correndo su un tapisroulant può generare 18.2 kilowatts di energia e ridurre di 4.380 litri l’emissione di CO2 per anno”.

Gli inventori amano l’idea di bruciare calorie convertendole in energia senza utilizzare combustibili fossili. Un programma che coniuga perfettamente benessere fisico ed ambientale. Sarebbe bello averla sotto casa no?

Via Inhabitat

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Onlyone, il rubinetto di Lorenzo Damiani

marzo 1st, 2007 by Ivana

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Onlyone, il rubinetto minimal progettato dal giovane designer Lorenzo Damiani.

Ideato per l’azienda bresciana IB Rubinetterie, Onlyone puo’ essere considerato come una dematerializzazione del classico rubinetto che, per la prima volta, viene concepito privo di manopole o miscelatori capace, tuttavia, di regolare flusso e temperatura dell’acqua.

E’ il progetto di Lorenzo Damiani, rubinetterie innovative, non tanto per il design, quanto per funzionalità e minimizzazione della materia. Un semplice gesto e l’acqua sgorga dal rubinetto, fredda o calda a seconda delle esigenze.

E’ sufficiente impugnare l’erogatore e dirigerlo leggermente verso di sé per regolare l’erogazione, mentre orientandolo a destra o sinistra si agisce direttamente sulla temperatura dell’acqua. Un gesto semplice per una funzionalità complessa alla quale si è giunti dopo un lungo processo di ingegnerizzazione per risolvere le questioni tecniche.

Onlyone, un rubinetto dal design essenziale, privo di elementi effimeri, dalle linee pulite ed eleganti ma dalla funzionalità poco affordante. Sarà divertente vederne le prime applicazioni e le reazioni delle persone che cercheranno in tutti i modi di farlo funzionare cercando invano pedali o sensori!

Via DesignerBlog e Abitare.it

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Home Energy Station: l'autovettura eco-sostenibile di Honda

febbraio 27th, 2007 by Ivana

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Home Energy Station III : il primo veicolo ad idrogeno che riduce le emissioni di CO2 ed ottimizza i consumi per le abitazioni.

Home Energy Station III un sistema globale progettato per fornire idrogeno alle vetture e, allo stesso tempo, per coniugare le esigenze dei fruitori offrendo anche elettricità, riscaldamento e acqua calda.

Un progetto globale quello della Energy Station che risolve il fastidioso problema dell’approvvigionamento di idrogeno: Honda infatti ha realizzato una stazione di rifornimento domestica dalle dimensioni ridotte (più o meno come un armadietto) in grado di produrre idrogeno utilizzando comune gas naturale.

L’idrogeno così prodotto, alimenta una piccola batteria che fornisce anche elettricità alla casa, mentre il calore prodotto dai processi di fabbricazione viene utilizzato per riscaldare l’acqua.

Con questo sistema, l’Honda, ha previsto una riduzione di emissioni di CO2 pari al 40% e un dimezzamento dei costi di elettricità, gas e carburante per l’economia domestica.

Un sistema focalizzato sulla sostenibilità ambientale che ottimizza i consumi dell’automobile e delle abitazioni, minimizza le emissioni dannose per l’ambiente. Fantastico il design e l’attenzione progettuale.

Grazie a Nicola E. per la segnalazione

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Pod: scarpe in un gesto

febbraio 25th, 2007 by Ivana

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In feltro e in un unico pezzo, sono le POD, le scarpe realizzate in Francia.

Nati da un progetto di Eva Guillet & Aruna Ratnayake, le scarpe, seguono la filosofia di un origami: si ottengono, infatti, da un unico foglio di feltro opportunamente ripiegato e agganciato su se stesso. Originali e disponibili in tantissimi colori e fantasie, le Pod regalano innovazione e originalità ad un prezzo contenutissimo: solo 40 euro.

Eco-sostenibili e innovative credo siano una buona idea e una buona soluzione relativa alle problematiche ambientali vista la minimizzazione della materia e del packaging ultra-piatto, ottimo per la distribuzione del prodotto. Due domande; se piove? E se si rompono mentre si passeggia? L’idea è originale ma forse qualche altro accorgimento sarebbe opportuno.

Via CoscaBlog

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