iSave, il dispositivo SALVA ACQUA di Reamon Yu

maggio 14th, 2007 by Ivana

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iSave, il primo dispositivo per controllare in tempo reale i consumi d’acqua.

Partendo dal presupposto che l’acqua è un bene prezioso più dell’oro, dei diamanti, del petrolio…(anche se oggi non ce ne rendiamo ancora conto) è importante accrescere la sensibilità verso gli sprechi che quotidianamente ci sono rispetto questo elemento.

Ogni giorno lavandoci le mani o i denti, o facendo una doccia, lasciamo il rubinetto aperto per minuti interminabili, senza però avere coscienza di quanti litri d’acqua stiamo letteralmente sprecando.

Reamon Yu, un designer ecorientato attento ai problemi contemporanei, ha ideato un nuovo dispositivo da applicare a rubinetti o docce, per visualizzare, in tempo reale, gli effettivi litri d’acqua che sgorgano dalle rubinetterie. iSave si installa in poche e semplici mosse e trae energia pulita dallo stesso scorrere dell’acqua attraverso delle piccole turbine incorporate nello stesso dispositivo che alimentano un piccolo display a LED.
L’ispirazione del designer nasce da una problematica semplice ma delicata: secondo Reamon Yu, le persone tendono a sprecare l’acqua semplicemente perché non ne conoscono i litri erogati, e gli sprechi vengono amplificati soprattutto quando si utilizzano i bagni pubblici.

Il nuovo “contatore”, comunicando secondo dopo secondo i litri d’acqua utilizzati, funzionerebbe come Continua »

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- Zona Tortona- Miss Folding, il tavolino da caffè

maggio 7th, 2007 by Ivana

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Degno di attenzioni è il progetto del designer francese Pierre-Léon Luneau per il suo tavolino “Miss Folding” presentato al Salone Internazionale del Mobile 2007.

Molto pratico e richiudibile, Miss Folding, non necessità nè di viti nè di incastri particolari. Un tavolino da caffè, in un unico pezzo, che si monta e si smonta in pochi gesti grazie ad alcune cerniere lampo inserite tra le gambe del tavolino; una volta “montato” le cerniere risultano invisibili e colpisce la sua semplicità e l’abbinamento di colori vivaci e particolari.

Particolarmente importante è anche il volume d’ingombro che occupa da chiuso e la leggerezza conferitagli dai materiali utilizzati (una particolare plastica chiamata Diafos) che ne permette un facile stoccaggio e una distribuzione più capillare con un solo carico.

Un tavolino dall’estetica molto ben curata, piacevole al tatto e funzionale. Continua »

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-Zona Tortona- MOLO design e Soft: la seduta in cartone

maggio 4th, 2007 by Ivana

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Molo design e Soft, la seduta in cartone con struttura a nido d’ape.

Molto interessante è la seduta a fisarmonica dei designer canadesi Molo design, interamente realizzata in cartone con una struttura alveolare che ne determina una rigidezza strutturale incredibile ed una leggerezza dovuta proprio a questo genere di struttura utilizzata, nonché un volume di ingombro ridotto.

Disponibile in diverse versioni, le sedute dei Molodesign, sono davvero dinamiche e componibili tra loro attraverso calamite nascoste nella struttura, per creare sedute sempre nuove e diverse.

Una marcia in più rispetto alla panca K-Bench, anche perché i Molo utilizzano il loro sistema anche per installazioni, arredamenti temporanei, pareti a soffietto e lampade. Nel loro stand, ovviamente tutti gli arredamenti erano rigorosamente in carta alveolare.

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Salone Saltellite: Nils Frederking folding furniture

maggio 1st, 2007 by Ivana

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Nils Frederking, un designer tedesco con un minimo comune multiplo presente in tutti i suoi progetti: la richiudibilità.

Sono tutti creati con un design semplice ma estremamente funzionale gli oggetti del tedesco Frederking, oggetti che si richiudono fino a dimensioni ridottissime. Complementi d’arredo ideali per chi ha poco spazio e perfetti dal punto di vista della sostenibilità.

Sedie, sgabelli e tavoli sono i pezzi più interessanti del lavoro di questo giovane designer, presente al Salone Satellite di questa edizione de I Saloni milanesi. Nel suo stand erano presenti due dei suoi progetti: un tavolo ed una sedia.

Coerenti con la filosofia progettuale di questo designer entrambi gli oggetti esposti, si richiudevano in appena tre semplici mosse arrivando ad occupare poco più di 5cm di spessore per il tavolo (che aperto ha un diametro di 120 cm!) e poco meno di 5 cm per la sedia, che aperta occupa circa 80cm.

Davvero un guadagno di spazio notevole ed importante soprattuto se guardiamo il progetto con un’ottica eco-sostenibile, un guagagno considerevole per i trasporti che in meno viaggi, quindi meno inquinamento, riescono a distribuire moltissimi pezzi in più. Design semplice ed altissima funzionalità in un unico gesto.

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Fuori Salone: GetFramed, un'idea di Daniel Rohr

aprile 30th, 2007 by Ivana

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Un’idea davvero originale e ben progettata è GetFramed di Daniel Rohr, la prima busta per lettere che si trasforma in un grazioso portafoto.

Diciamoci la verità, in quanti scriviamo ancora cartoline o lettere d’amore?? Mi ricordano tanto la preistoria! Oggi è molto più comodo e veloce mandare una mail, un mms o un sms, le comunicazioni in formato cartaceo davvero risultano un po’ obsolete, soprattutto tra amici o fidanzati.

Il progetto del designer Daniel Rohr, presentato al fuori Salone di quest’anno, è davvero ben pensato, soprattutto pensando all’epoca nella quale viviamo dove qualsiasi cosa, in breve tempo, diventa rifiuto. All’apparenza è una semplice busta per lettere, ma Daniel Rohr ha arricchito questo semplice oggetto con un quid davvero originale.

GetFramed, infatti, è la prima busta da lettere che si trasforma in una cornicetta per foto inconsueta e divertente, poche pieghe e la busta-cornice prende forma! Un modo carino per ritornare a spedire lettere, magari con una bella foto all’interno, da incorniciare subito ed esporre con fierezza.

GetFramed lo trovo davvero un progetto singolare con un orientamento sostenibile ed un design originale, disponibile in tanti colori ad un prezzo davvero invitante. Mi farebbe piacere ricevere una lettera così! A voi?

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  • Guarda altro su GetFramed sul sito di Daniel Rohr

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Beach Chair, la sedia da spiaggia firmata Lawrence Laske

aprile 16th, 2007 by Ivana

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Beach chair, una particolarissima, seppur semplice, sediolina da spiaggia.

Davvero ben progettata, è l’ideale per chi ama trascorrere intere giornate al mare. Una “sedia” funzionale e colorata che ci renderà comoda la vita di spiaggia. Il progetto è molto particolare: parte dall’idea che la sabbia è un ottimo posto dove sedersi, anche se, senza un appoggio, dopo poco diventa scomodo.

Il designer Lawrence Laske, partendo da questo presupposto, ha progettato la sua sedia da spiaggia. Una sorta di “dematerializzazione” di una comune sedia, priva di seduta ma con uno schienale pratico e funzionale.

L’utilizzo è molto semplice. Basta infilare la sedia nella sabbia finché possibile, dopodichè basta infilare il piede nell’alloggio inferiore dello schienale e schiacciare la sedia con il peso del proprio corpo nella sabbia. Il gioco è fatto! I denti della sedia sono abbastanza lunghi e resistenti da rendere lo schienale stabile e confortevole.

Interamente realizzata in polipropilene e fibre di vetro è un accessorio leggero e facilmente trasportabile, disponibile in tre tonalità vivaci ad un prezzo molto accessibile. Un motivo in più per passare giornate intere in riva al mare comodamente seduti preferibilmente in dolce compagnia. Bell’idea!

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PooPoo Paper. Carta ecologica con "scarti" di elefante

aprile 14th, 2007 by Ivana

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Si chiama PooPoo Paper ed è la prima carta ecologica creata con scarti fisiologici di elefanti, insomma…con i loro escrementi.

Già poco tempo fa vi proposi Cartamela, la carta prodotta con gli scarti delle mele. Anche in questo caso parliamo di scarti, ma questa volta animali. Già immagino cosa state pensando! Tranquilli, PooPoo Paper è una carta inodore e resistente che sfrutta le fibre naturali presenti negli escrementi degli elefanti.

L’azienda che produce questa carta è la Great Elephant PooPoo Paper Company, questa società raccoglie gli escrementi, li sciacqua, li fa bollire e infine li colora. Alla materia prima, durante la lavorazione, vengono aggiunte anche fibre naturali derivanti da alberi di ananas e banane per creare una fibra ancora più resistente e compatta.

La carta prodotta è di ottima qualità ed è decorata con un simpatico elefantino stilizzato. Magari la fabbrica non sarà profumatissima ma sicuramente fornisce un grande aiuto all’ambiente producendo carta senza abbattere nemmeno un albero.

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Energia eolica per il lampione Light Wind di Demakersvan

aprile 13th, 2007 by Ivana

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Light wind: il primo lampione ad energia eolica.

Davvero singolare il progetto dello studio di design olandese Demakersvan. Un lampione per arredo urbano con un concept molto significativo e profondo.

Light wind è infatti ispirato e progettato considerando le caratteristiche climatiche dell’Olanda. Un lampioncino che vive di “vita” propria e che produce energia pulita alimentato dai venti olandesi. Inizialmente non aveva catturato la mia attenzione, molto più ingombrante ,materialmente e visivamente, dei lampioni ad energia solare.

Light wind invece fonde funzionalità ed innovazione in un lampione che cattura ogni minimo soffio di vento, da mattina a sera, grazie alle sue pale che raggiungono 2metri di diametro. Legno, acciaio inossidabile e tessuto comunemente utilizzato per fabbricare vele, sono i materiali che compongono questo innovativo lampione ecosostenibile che, per ovvi motivi geografici preferisce sfruttare, 24h su 24, il vento piuttosto che il sole.

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Cartamela, la carta ecologica creata dagli scarti delle mele

aprile 10th, 2007 by Ivana

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La prima carta ecologica creata con torsoli di mela.

Dagli scarti ad un prodotto di qualità. Cartamela, è un’invenzione dell’ingegner altoatesino Alberto Volcan , il quale, riutilizzando i torsoli della mela, ricchi di cellulosa e zucchero, ha inventato una nuova carta ecologica e sostenibile.

Un progetto ancora piu’ interessante se pensiamo che l’Alto Adige è uno dei maggiori produttori europei di mele. “… Sarebbe un ritorno di immagine significativo poter vantare una produzione di qualità dagli scarti del frutto. Il riciclaggio può assicurare ricadute positive sul piano economico e ambientale”, ha detto il presidente della Provincia Luis Durnwalder, uno dei primi ad utilizzare la carta intestata ricavata dagli scarti del frutto.

Il progetto Cartamela è stato sostenuto e sponsorizzato da Merloni Progetti, la quale ha pensato bene di finanziare l’ingegnere e brevettare l’invenzione.

Cartamela, la risposta sostenibile alla carta e alla carta riciclata.

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Pearl River Tower: il grattacielo sostenibile

aprile 6th, 2007 by Ivana

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Pearl River Tower, è il primo grattacielo “verde” che sfrutta al massimo le energie rinnovabili.

Progettato dallo studio di architettura statunitense SOM (acronimo degli architetti Skidmore, Owings & Merrill) sarà destinato alla compagnia Cinese National Tabacco.

69 piani per 303 metri d’altezza, la Pearl River Tower sorgerà nella città di Guangzhou a 180 km da Hong Kong ed ha la paricolarità d’esser stata progettata seguendo diversi principi ecosostenibili.

Morfologicamente sorprende per alcune fessure presenti nella facciata atte ad incanalare le correnti d’aria in apposite turbine eoliche per produrre energia pulita destinata ai sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria dell’edificio.

La torre è stata costruita considerando un orientamento ottimale per catturare tutta la luce solare del giorno e, in più, è dotata di diversi pannelli fotovoltaici e di un doppio rivestimento di vetro per un isolamento termico maggiore. La ventilazione interna è naturale e segue i principi base dell’architettura bioclimatica.

Il progetto è ancora più interessante se pensiamo che se fosse stato progettato anche ad un solo isolato di distanza avrebbe avuto, come affermano gli architetti della SOM, una forma ed un orientamento totalmente diversi.

Il design dell’edificio dirige e gestisce i venti prevalenti facendoli diventare “braccia invisibili” che aiutano a rendere più rigida la torre. Il “grattacielo della nuova era” progettato per produrre più energia pulita di quella che consuma sarà terminato nell’autunno del 2009, in Cina, e sarà uno dei grattacieli più sostenibili del mondo.
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(Via)

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