Sostenibilità: i Ristoranti a Km Zero

aprile 29th, 2008 by Ivana

Ristoranti e menù a Km Zero

Un nuovo concept per i ristoranti del Veneto. Prende ispirazione dalla Cornovaglia la scelta politica-sostenibile del Veneto: il primo menù a km 0.

La nuova corrente gastronomica parte da Padova, con il preciso intento di valorizzare le produzioni locali utilizzando materie prime reperite nel raggio di 100km. Una scelta che abbasserebbe i prezzi (sia per la reperibilità dei prodotti che per il consumo finale) e diminuirebbe sia i tempi di trasporto che dell’impatto ambientale. L’iniziativa rientra tra le attività di Coldiretti che hanno lo scopo di promuovere il consumo del patrimonio agroalimentare veneto.

Una felice iniziativa per incentivare l’utilizzo dei prodotti tipici e per promuovere un nuovo modo di vita più ecologico. Il traffico veicolare per il trasporto merci risulta infatti sensibilmente ridotto, così come le emissioni di CO2 nell’aria.

Un vero e proprio marchio quello dei Menù a Km0 per identificare un nuovo stile gastronomico, rispettando la natura e la stagionalità. Originale il menù: antipasto di nervetti di vitella di Arre (km 40), ravioli alle erbette con fonduta di cipolla di Chioggia (km 35) fiori di zucchina ripieni di ricotta di Soligo (km 93) e le pesche nettarine in gelatina di Moscato fior d’arancio dei colli Euganei (km 49).

Adesso la mia domanda nasce spontanea…ma non esistevano già gli agriturismi?!

( Lista dei pub di napoli . Adv)

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Zona Tortona: Francesca Caltabiano

aprile 29th, 2008 by Ivana

Francesca Caltabiano Repechage

Si chiama Repechage la collezione di gioielli ideata dalla fashion designer Francesca Caltabiano.

Ancora gioielli nello spazio Sparkling. Questa volta sono i ricordi i protagonisti principali dei monili creati da Francesca.

Nasce come ballerina ma la sua passione per il design la spinge fino a New York dove si laurea in Fashion Marketing. Una passione che si fonde a quella per le gemme preziose e che, unitamente ai vissuti newyorkesi, sfocia in un nuovo ed originale modo di concepire i gioielli.

Le sue collezioni prendono vita dai ricordi, ogni gioiello creato da Francesca è un concentrato di storia, un gioiello che cresce con chi lo indossa e si arricchisce di volta in volta di nuovi elementi. Repechage appunto, come “ripescaggio” di piccoli monili che utilizzavamo un tempo; singoli elementi che dialogano e che raccontano il nostro passato.

Un vecchio orecchino, una vecchia spilla o un vecchio anello: tutto può diventare l’inizio di un nuovo gioiello, di un pezzo assolutamente unico che, a differenza dei gioielli tradizionali, può rinnovarsi e aumentare il proprio valore storico e affettivo, semplicemente aggiungendo altri piccoli elementi, proprio come propone Francesca. Molte delle sue creazioni nascono insieme alle clienti, spesso partendo semplicemente da una foto di un vecchio gioiello: un passato da rielaborare, enfatizzare o semplicemente far rinascere, aiutati dalla passione e dalle ispirazioni di Francesca, tra le quali le canzoni di Giorgio Gaber (che hanno caratterizzato la sua infanzia e dalle quali prendono vita le collezioni Drago Mago) e la sua Sicilia Continua »

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Toyota 1/x : l'auto sostenibile

aprile 10th, 2008 by Ivana

Toyota 1/xAuto ecologiche? Toyota insegna. 1/x (1 fratto X e si legge one/xth) è la concept car di ultima generazione ideata dalla Toyota. Cosa non hanno inventato i giapponesi???

Eco-sostenibile ed innovativa, ma soprattutto leggera in tutti i sensi. Toyota sottolinea il concetto di autovettura sostenibile ponendo l’attenzione sulla leggerezza.

Il nome dell’autovettura, 1/x, è infatti riferito alle riduzioni che Toyota ha messo a punto in termini di peso, emissioni e consumi (fattori estremamente correlati)

Un’autovettura leggerissima, realizzata in fibre di carbonio e particolari strutture polimeriche più leggere e resistenti delle attuali utilizzate in campo automobilistico (i crash test confermano) . Tutto, nella Toyota 1/x è stato studiato attentamente in un’ottica di riduzione e leggerezza materica.

Sono sicura che questa automobile colpirà positivamente il caro prof. Francesco Fittipaldi, il quale non si stancherà mai di ripeterci quanto sia importante, per la mobilità sostenibile, progettare autoveicoli leggeri con conseguenti ricadute positive sui consumi, emissioni nonchè sulla sicurezza stessa dell’autoveicolo.

Nella 1/x anche i sedili sono estremamente leggeri ma, Toyota garantisce, assolutamente comodi e curati. Il design della concept car, fortemente voluto dai designer della Toyota, declina magistralmente compattezza e vivibilità in un’auto con grandi superfici vetrate e spazi sapientemente sfruttati. Il design è praticamente identico alla Prius ma il peso della 1/x e di tre volte inferiore!

Particolarmente interessante è il tetto, realizzato in bio-plastica trasparente e il cruscotto interamente rivestito di LED che illuminano anche, in maniera molto soft, l’interno dell’abitacolo. Ovviamente anche per il motore è stato fatto uno studio accurato; è composto da un motore 500cc Flexifuel endotermico ed un motore elettrico (alloggiato sotto i sedili posteriori) con tecnologia Plug-in per la ricarica veloce dagli impianti domestici e garantisce più di 600 miglia con 4 galloni di carbutante (adesso non chiedetemi quanto sono 4 galloni… chiedo l’aiuto da casa, non lo so:) )

420Kg di design e tecnologia. La compriamo? Altre immagini  Continua »

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Expo Milano 2015: esame superato!

aprile 1st, 2008 by Ivana

Milano Expo 2015

Milano come “palcoscenico del mondo“. Dopo ben 102 anni, il capoluogo lombardo ridiventa teatro dell’ Esposizione Universale.  Iniziano le danze per l’ expo 2015, un’esposizione importantissima per tutta l’Italia e per il mondo.

Milano vince la gara con uno scarto di ben 21 voti sulla rivale Smirne -Turchia- (86 voti a 65).  Una vittoria sperata e sudata che alla fine si è conclusa in bellezza per il nostro paese. “La Grande Milano” si prepara a ricevere visitatori da tutto il mondo. Sette anni di lavori, preparativi, riqualificazioni urbane, creazione di strutture e infrastrutture.

Expo come esposizione, ma anche come visitatori, turismo, attrattività e… finanziamenti. La metropoli lombarda riceverà infatti 4,12  miliardi di euro per la riqualificazione e la creazione di nuove aree urbane, linee metropolitane, strutture, centri congressi e molte altro (3,228 miliardi per le infrastrutture e 892 milioni per l’organizzazione). Letizia Moratti, sindaco di Milano, commenta così la vittoria:

Questa manifestazione vuole lasciare un segno profondo alle generazioni future. L’Expo è stato concepito e sarà progettato per essere un’eredità culturale, infrastrutturale, economica e umana per Milano“.  Nel dossier di 1.500 pagine che la Moratti ha illustrato a Settembre, a Parigi, ricorre con frequenza il tema del riuso delle strutture progettate per l’Expo (si parla di residenze universitarie, atelier per i creativi o altro). La Moratti assicura che circa il 90% di ciò che sarà realizzato resterà alla città.

L’Expo del 2015 sarà progettata per essere ecologicamente pulita, prestando grande attenzione al recupero di aree verdi e all’utilizzo di tecnologie avanzate per la protezione ambientale e ponendosi nuovi traguardi di vivibilità per i cittadini. Tutta la città e il territorio circostante saranno coinvolti attraverso “percorsi d’acqua” e “percorsi di terra” che valorizzeranno le eccellenze del territorio. Inoltre Continua »

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Go Fresh, il frigorifero del futuro di Elettrolux

marzo 21st, 2008 by Ivana

Go Fresh Electrolux

Go Fresh del designer Cheng Fei è il nuovo frigorifero tra i vincitori del concorso Electrolux Design Lab.

Quinta edizione del concorso promosso dall’ Elettrolux rivolto ai giovani designer internazionali. Quest’anno i partecipanti hanno presentato i loro concept per gli elettrodomestici futuribili del 2020!

Teatro degli otto progetti finalisti niente meno che l’emblema di tutta la Francia, la celeberrima Tour Eiffel! Minimo comune multiplo di tutti i progetti: sostenibilità, nuovi materiali, approccio comportamentale e, naturalmente, design.

Go Fresh, per gli italiani Stai Fresco, è il progetto terzo classificato al concorso. Un nuovo frigorifero con una morfologia a nido d’ape con 12 celle refrigeranti indipendenti. Uno dei problemi fondamentali dei frigoriferi è infatti la dispersione di aria fresca ogni volta che si apre lo sportello del frigo con conseguente messa in moto del motore per raggiungere di nuovo la temperatura peesistente.

Il sistema messo a punto da Cheng Fei invece limita questo problema grazie alle celle indipendenti, per le quali è possibile anche scegliere 12 diverse temperature, raggiunte le quali il motore di raffreddamento si spegne per risparmiare energia. Il termoisolamento inoltre consente di mantenere più a lungo la temperatura impostata.

Mi piacciono le celle a nido d’ape ma la struttura mi sembra un po’ troppo pesante visivamente. Che ve ne pare?

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Sun Jar: energia solare e design

marzo 18th, 2008 by Ivana

Sun Jar

Come sarebbe bello il mondo se tutti progettassero oggetti come Sun Jar. Mi sono innamorata di questo barattolino-lampada a prima vista.

Tobias Wong, designer canadese, è l’autore di questa piccola lampada. E’ semplice come gli oggetti che si usavano un po’ di tempo fa, senza fronzoli nè ricercatezze effimere; è genuina ed eco-sostenibile ma più di tutto Sun Jar mi piace per l’esperienza che regala ai fruitori.

Basta lasciarla fuori la finestra o sul balcone durante una bella giornata assolata, accarezzata e avvolta dai raggi solari, e di sera Sun Jar ci terrà compagnia illuminando la nostra stanza con luce calda e rilassante (grazie ai pannellini solari posti sul coperchio).

Proprio come un barattolino che conserva qualcosa di prezioso da consumare quando ci serve, Sun Jar conserva energia solare da rilasciare di sera quando purtroppo il sole cala lasciandoci allo scintillio delle stelle. Una calda luce gialla (o blu) pronta a riscaldare le nostre notti d’estate.

Per chi fosse interessato può acquistarla sul e-concept store di NoMADEdesign  a soli 48€ (uno store on-line, del quale parlai diverso tempo fa, molto interessante dedicato interamente al design italiano, internazionale e sostenibile). Io, che ve lo dico a fare, chiudo questo post e poi mi collego al sito per acquistarla. Sono indecisa se prenderla blu o gialla;)   Ringrazio Stefania -NoMADEdesign – per la segnalazione. Altre foto Continua »

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GROW. L'edera…solare

marzo 14th, 2008 by Ivana

Per gli amanti dell’ecologia e della biomimetica, GROW è pannellino solare davvero interessante ideato dal gruppo SMIT (Sustainably Minded Interactive Technology).

Non disturba affatto la vista, anzi, a differenza dei tradizionali pannelli fotovoltaici, visivamente pesanti e bruttini, il sistema GROW nasce proprio come decorazione per pareti di edifici, al pari di una graziosa pianta rapicante.

GROW, edera “fotovoltaica”Ispirati ovviamente alle foglie dell’edera, trovo i pannellini solari GROW assolutamente interessanti sia per la gradevolezza estetica (da lontano sembra proprio edera) sia per l’assoluta riduzione di materiale, nonchè per il suono delicato che emettono quando mossi dal vento. Tanti pannellini, pronti a catturare l’energia solare, che in pochi centimetri quadri riescono a produrre energia rinnovabile e pulita.

Le varie foglioline sono prodotte con una base in polietilene 100% riciclabile e un film fotovoltaico incapsulato in Tefzel.

Una “pelle” sostenibile e modulare che, proprio come suggerisce il nome, può crescere a seconda delle nostre esignenze, fino magari a ricoprire tutta la parete di un edificio. L’unica cosa da non dimenticare è di collegare il sistema di foglioline ad un unico filo che confoglia tutta l’energia ricavata dalle varie foglioline in un unico accumilatore. Per la sostituzione o la manutenzione, nulla di più facile, basta solo cambiare la fogliolina “malata”.

Un elemento semplice e gradevole del quale ancora non si conosce il prezzo ma che, a mio avviso, è estremamente interessante per le progettazioni architettoniche contemporanee e sostenibili. Foto Continua »

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Concorso RE-think+RE-cycle e Hanger

marzo 10th, 2008 by Ivana

Hanger, Xuan Yu

Inventiva, etica, sostenibilità e un tocco di originalità: le peculiarità della gruccia Hanger.

RE-think+RE-cycle è un concorso aperto a tutti i designer volto alla creazione di prodotti sostenibili creati con materiali di scarto.  Ripensare e ricreare nuovi prodotti ovviamente secondo un’ottica eco-sostenibile. Il concorso ha riscosso un grandissimo successo e sono davvero tanti i progetti partecipanti: lampade create con vecchi CD, sedute create con riviste destinate al macero, vasi e lampade o portacandele ricavati da bottiglie di plastica (o vetro) e ancora grucce appendi abiti ideate priprio con vecchie bottiglie.

Anche se non è il progetto vincitore, proprio quest’ultimo è quello che sta riscuotendo maggior successo. E’ Hanger, una gruccia con una marcia in più. E’ stata ripensata e disegnata dalla designer americana Xuan Yu ed è un semplice gancetto che si trasforma in gruccia semplicemente evvitando due vecchie bottigline di plastica.

La Yu, fondamentalmente, si è concentrata sul design del gancetto, facendo particolare attenzione alla parte inferiore che funge proprio tra interfaccia gruccia-bottiglia. Un elemento piccolo, leggero ed economico che prende vita e funzionalità solo se accompagnato da elementi destinati alla dismissione Continua »

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OFT, la casa trasformabile

marzo 7th, 2008 by Ivana

Oft, Transformable House

OFT è una nuova dimensione abitativa, un progetto di architettura contempornea e modulare,  che trae spunto dal un suo “cuginetto” più articolato: il Loft.

Contrariamente a quest’ultimo, però, OFT perde la “L” (di large -Loft-), in favore di una nuova filosofia abitativa, caratterizzata da spazi più piccoli, non definiti ma adattabili alle esigenze più diverse.

Un progetto italiano firmato dallo studio di progettazione Sand&Birch (Andrea Fino e Samanta Snidaro) .

Oft è una soluzione architettonica componibile, camaleontica e versatile. Proprio queste caratteristiche sottolineano il forte concept di OFT, che può essere considerato come una casa temporanea, una cellula abitativa modulare, una dépendance e anche una piccola “tana” per giovani studenti e non. Oft cresce con noi, in relazione ai nostri bisogni e alle nostre possibilità.

E’ molto interessante l’aspetto modulare di questo prodotto che parte da un modella base, piccolo ma confortevole, che può essere, all’occorrenza, ampliato seguendo i bisogni di chi vi abita. Al modulo base si possono quindi aggiungere o modificare elementi (in maniera reversibile) e, cosa ancora più interessante, questi stessi elementi prefabbricati possono essere sia acquistati che affittati o permutati (le dimensioni di questi elementi sono adatte al trasporto su mezzi standard).

Una casa creata ad-hoc sulle reali esigenze di ogni singolo utente Continua »

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Raccolta differenziata? WE trashCAN!

febbraio 25th, 2008 by Ivana

rifiuti ricicloMai argomento è stato più delicato come quello della raccolta differenziata in questo periodo storico! Senza entrare in dibattiti politici, che poco hanno a che vedere con questo blog, vorrei spendere giusto due parole su questo grave, gravissimo problema, che ormai è sulle labbra di tutte le persone del mondo: la spazzatura.

I rifiuti sono un gravissimo problema oggi come oggi, ma rappresentano anche una grandissima fonte di ricchezza. Basta solo saperla utilizzare bene.

Sabato c’è stato il Giorno del Rifiuto (al quale non potevo fare a meno di partecipare!!) e proprio durante questa manifestazione (Napoli, Piazza Dante) si è parlato dell’importanza e della ricchezza che i rifiuti rappresentano e di come sia importante adoperarsi per portare avanti – in alcuni casi cominciare! – una corretta raccolta differenziata (prima di pensare agli inceneritori!!!).

Differenziare un materiale da un altro potrebbe però risultare un compito abbastanza difficile, soprattutto per quelli che iniziano. Per queste persone, per gli indecisi o per chi vuole fare più velocemente, senza il rischio di sbagliare, il designer Woo Seok Park ha ideato una pattumiera intelligente, BarCode TrashCan, capace di leggere i codici a barre dei rifiuti, di individuarne il materiale e destinarlo nel giusto bidoncino. Mi spiego meglio.

Per differenziare i materiali, in maniera sicura, basta avvicinare il prodotto ad uno degli sportellini della pattumiera; una volta che il lettore ottico ha letto il codice a barre e riconosciuto il materiale di cui è composto il prodotto da gettare, automaticamente si aprirà lo sportellino del giusto contenitore nel quale introdurre il rifiuto.

Un elemento importantissimo per portare avanti una raccolta differenziata senza macchia, pronta per essere riciclata o riutilizzata. Sarebbe carino, per i prodotti, anche pensare a codici a barre come pittogrammi (come è stato fatto per BarCode) pronti a farci capire di che materiale è composto il prodotto che stiamo per gettare. Comunque già TrashCAN è un ottimo esempio di design civile, funzionale, esteticamente ricercato e innovativo. Io lo vorrei in casa subito!

Altre immagini di TrashCAN Continua »

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