The gravity stool di Jolan van der Wiel

luglio 17th, 2012 by admin

Cosa accomuna tutti gli oggetti, i prodotti industriali, le opere d’arte, ma più in generale ogni entità naturale? Per Jolan van der Wiel è una forza, più precisamente la forza di gravità, la vera “designer” dei suoi sgabelli.

Magnetismo e forza di gravità sono gli ingredienti chiave dello sgabello Gravity Stool di Jolan Wiel: una massa malleabile di un materiale composito, ottenuto da limatura di ferro e plastificante. Per modellare lo sgabello basta colare il composto in un apposito stampo e inserito in un macchinario, un telaio ligneo di supporto ai magneti guidati con carrucole dallo stesso Jolan.

Le calamite stimolano una reazione magnetica sull’impasto -grazie alla quantità di ferro contenuto- il quale viene stirato, lacerato, per essere infine sagomato grazie alla presenze della componente polimerica che indurendosi, diventa strutturale.

Nascono così sgabelli sempre diversi con forme imprevedibili, modellati dalla forza di gravità, dalla casualità e dalla manualità di Jolan. Tutto molto bello e poetico certo, con forme accattivanti ed originali ma qualche dubbio sorge subito. Ci troviamo di fronte ad un oggetto di design o ad una nuova forma d’arte?  Senza dubbio il prodotto di Jolan dal punto di vista formale racconta come viene realizzato il prodotto e l’intento con cui il processo è stato concepito e inoltre, il processo di realizzazione dà vita ad un affascinante dibattito sull’autoproduzione, dimensione sempre più frequente nel design contemporaneo. Sebbene il processo di produzione sia estremamente affascinante e lo sgabello sembra quasi essere dotato di vita propria, lo vedo estremamente artigianale e, per come lo intendo io, troppo lontano dal poterlo definire un oggetto di design. Voi come vi ponete davanti questo progetto? Design o arte? Vi invito a guardare il video!

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2 commenti

  1. tazzy Scrive:

    ma sono bellissimiii! :)

  2. angela Scrive:

    I Gravity Stool,sembrano fumetti che si realizzano col pensiero un po’astratto e un po’ assente dell’artista,plus-valente

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