Betty, il nuovo sgabello di Elena Rogna
Elena Rogna ci presenta Betty, il suo ultimo lavoro. Uno sgabello sinuoso ispirato ad un celebre cartone animato degli anni ’30
Elena è una giovane designer già nota ai lettori di A+D per In Set un elemento modulare perfetto per dividere gli ambienti domestici, estremamente elegante e funzionale anche per teatri, mostre, eventi, showroom, esercizi commerciali, ispirato alle movenze di un piccolo insetto.
Oggi Elena ci mostra l’ultimo dei suoi lavori. Questa volta il l’ispirazione non arriva da un insetto ma da un cartoon, un personaggio sicuramente noto a tutti. Il personaggio in questione è Betty Boop, una moretta provocante che spopolò negli anni 30 (da qui anche il nome).
Betty è uno sgabello dalle forme tondeggianti e provocanti proprio come Betty Boop. Sinuoso, elegante, scultoreo. Per la produzione Betty è stato pensato per essere stampato in plicarbonato ad iniezione, con assistenza a gas.
Ringrazio Elena per la segnalazione. Spero vi piaccia. A me è venuto subito in mente anche lo sgabello NONO di Stefano Soave. Potremmo aprire un contest tra i due sgabelli per premiare il più originale…
- Maggiori info al sito di Elena Rogna
Scritto in Furniture Design, Young Designers | 17 Commenti »
marzo 8th, 2011 at 18:30
Beh dire che è ispirato a betty boop non significa niente! Lo sgabello NONO ha un senso, un progetto forte alle spalle, non è un semplice gioco stilistico nato da un tratto sul foglio! Tra i due SENZA DUBBIO NONO!! elegante, originale e funzionale! Grande Stefano!
marzo 8th, 2011 at 19:58
uuhhhh……partono le critiche….via alla bagarre……ti faccio gli in bocca al lupo Elena! io voto nettamente per te! ciao Clà
marzo 9th, 2011 at 07:55
veramente molto carino e sexy, elegante… poitrebbe essere stampato anche con tecnica “rotazionale”. Bello!
marzo 9th, 2011 at 18:26
Bello si, anche se un po fine a se stesso non trovate? Dietro nono c’è qualcosa in piu. Ad ogni modo sono bellissimi entrambi e poi le forme sinuose sono bellissime!
marzo 10th, 2011 at 07:43
Ciao a tutti.
Inanzitutto grazie Ivana per l’articolo.
Volevo solo dire che il paragone con NoNò è un’idea di Ivana, non volevo in alcun modo avere la presunzione di mettere Betty accanto a NoNò.
Avete detto bene voi. La seduta di Stefano è il frutto di un progetto che tutti ben conoscete,
Betty è una forma che mi ronzava nella testa da tempo, pensavo ad una seduta particolare,come uno scultore pensa alla propria creatura artistica, studiavo una seduta asimmetrica, per creare un piacevole gioco di forme e volumi, proprio come quando si ammira un tutto tondo.
marzo 13th, 2011 at 14:49
E’ buffo avendo frequentato la stessa classe, nella stessa università, che Betty ricordi e venga associata alla NONO’ pensata circa 3 anni fà come progetto di tesi.
ciao stefanO
marzo 13th, 2011 at 15:59
non è buffo.betty è stato schizzato molto prima…comunue non importa…forse non mi sono spiegata abbastanza bene.
Ciao Elena
marzo 13th, 2011 at 16:42
Salve a tutti ragazzi.
Per prima cosa vorrei dire che i due progetti,NoNo’e Betty, sono entrambi molto belli e molto finzionali. Io penso che rispecchiamo a pieno quelle che da qualche tempo sembrano essere le forme di una moderna contemporaneità, che molti trovano fine a se stessa, mentre questi due esempi dimostrano come si possano generare elementi interessanti, eleganti ed anche funzionali.
Io sono un appassionato di Design ed una cosa mi sono sempre chiesto,riallacciandomi al fatto su quale oggetto sia stato schizzato prima o dopo, e spero che qualch uno mi possa dare una risposta. Molte volte trovo, in riviste ecc, oggetti molto simili (avvolte sembrano quasi identici) che vengono attribuiti a diversi designer.
Quello che mi chiedo è:
-come si può stabilire l’appartenenza di un progetto?
-Esiste un qualche tipo di tutela che possa permettere la rivendicazione di appartenenza di un progetto?
Ciao a tutti.
marzo 13th, 2011 at 17:11
BUFFO sarebbe davvero, se adesso apparisse anche un commento dell’inventore del treppiedi..
Ragazzi, inutile girarci intorno. Avete tutti e due usato tre piedi, quindi l’avete copiato.
Eh.. diciamo le cose come stanno.
O no?
marzo 13th, 2011 at 19:26
Vi consiglio di analizzare meglio i 2 progetti.
Sono 2 ragionamenti completamente diversi.
Stefano ha inventato un nuovo modo di sedersi.
Io ho disegnato uno sgabello asimmetrico e scultoreo.
E comunque nessuno dei 2 ha inventato le 3 gambe…
marzo 14th, 2011 at 09:55
Elena è buffo anche sentirti dire queste parole..betty come la conosciamo è nata dopo, il tuo schizzo era una sedia non giriamoci intorno.
Ti ho già detto quello che penso a voce, non serve andare avanti a discutere.
(luigi)BUFFO sarebbe davvero, se adesso apparisse anche un commento dell’inventore del treppiedi..
luigi hai dimenticato anche di metterci l’iventore della sedia.
marzo 14th, 2011 at 10:36
sinceramente a me il paragone sembra un pò forzato, così come l’ andare a cercare delle similitudini.
io li trovo profondamente diversi, in tutto il loro iter, dall’ idea alla realizzazione quindi inquanto ad originalità bhè, premierei entrambi…da cui i miei complimenti ad entrambi, anche e per motivazioni differenti.
Ora non vorrei scalfire l’ aspetto sognatore, ma a me più che Betty Boop viene in mente un dente (molare) con tanto di radici, sperando non sia cariato (con riferimento alla comodità e stabilità).
Bel progetto Elena.
ola
marzo 14th, 2011 at 13:57
grazie Dadide per aver capito.
Almeno tu….
Elena
marzo 14th, 2011 at 14:18
@ tutti
Mi sembra opportuno intervenire in questa discussione per evitare malintesi. Ci tengo a precisare che i PRESUNTI plagi li avete citati voi. Per me entrambe le sedie sono originali e ben fatte. Il richiamo a NoNò è nato dal fatto che sono le uniche sedie a tre piedi presenti sul blog e, per me, sono entrambe degne di nota. I retroscena sulla vostra carriera universitaria nemmeno li conoscevo. Se mai ci avessi trovato una qualche somiglianza state certi che non sarei stata velata.
Un abbraccio a tutti:)
marzo 15th, 2011 at 19:08
tra tutti preferisco W. W. Stool di Starck …
marzo 28th, 2011 at 14:56
secondo me sono due progetti mediocri… quello nero è in produzione?
luglio 7th, 2011 at 16:38
a mio parere, da giovane designer, direi che è evidentissimo che i due progetti sono completamente diversi, ma guardando la linea e il profilo….beh mi pare che la betty sia nata prendendo spunto dalla nono’.
Mi piego meglio: ora che ho visto la nono’ mi sono venute in mente tante forme , molte delle quali avevo già in mente da un po’….però poi grazie alla nono’ si concretizzano e invece di avere idee in testa vedo proprio un prodotto bello e finito.
Però è scaturito tutto dalla visione di un altro oggetto.
Concludo dicendo che il design non è altro che il lasciar prendere forma alle nostre ispirazioni…che sono contagiate da ogni cosa che accade nella nostra vita.
ciao