Breathing chair, la sedia di Wu Yu-Ying
Semplice eppure d’impatto è la sedia della designer Wu Yu-Ying vincitrice del premio Red Dot Award 2009.
L’ispirazione è arrivata alla designer osservando al microscopio un piccola sezione di corteccia di albero cambium. Wu Yu-Ying è così riuscita a scoprire il cuore di questo albero ed il meraviglioso gioco di celle a diversa dimensione e forma impossibili da percepire ad occhio nudo.
Nasce così Breathing Chair, una seduta in schiuma di lattice a densità controllata. Il disegno delle celle precedentemente osservato al microscopio è stato trasferito alla seduta sotto forma di texture 3D con diverse forme e grandezze.
Grazie alla densità controllata (più soffice verso l’estremità superiore e più compatta verso il cuore e la base) è possibile essere avvolti da questo cubo che si modella sotto il peso del nostro corpo, trasformando le estremità del cubo in comodi braccioli. Un prototipo che ha destato l’attenzione di molte case produttrici di elementi d’arredo e che a breve probabilmente troveremo anche sul mercato.
Quello che più mi piace di questa seduta è il modo in cui è stata trattata la schiuma di lattice, finalmente non coperta da rivestimenti in tessuto o altri materiali o vernici. Un utilizzo puro impreziosito dalla texture 3D che oltre a regalare un piacevole gioco estetico garantisce un buon comfort grazie ai vari livelli di densità che escludono l’utilizzo di elementi interni o strutture per sostenere correttamente il corpo. Una seduta monomaterica leggera e sostenibile. Peccato che il lattice dopo qualche tempo inizia a deteriorarsi, ma probabilmente staranno mettendo a punto un materiale più performante.
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Scritto in Furniture Design, Young Designers | 5 Commenti »
giugno 2nd, 2010 at 13:19
la sedia è bellissima e , credo , molto comoda ed ergonomica. l’ unica cosa che mi lascia perplessa è l’ incertezza sulla sensazione tattile e , anche se può sembrare esagerato ( ma non è ) olfattiva
giugno 2nd, 2010 at 17:31
un disegno finalmente non fine a se stesso ma funzionale al comfort della seduta. notevole la realizzazione e l’impatto, anche io ho dubbi sulla durabilità del lattice nel tempo
giugno 7th, 2010 at 11:46
Come diceva Vale, lasciarlo nudo crea certamente dei problemi nella durata del materiale, e poi probabilmente non credo che sia ergonomicissima… Insomma, la schiena necessita di appoggi rigidi! Però il progetto è interessante, e credo che se la designer lavori su questo aspetto, potrebbe uscire un prodotto iconico! L’idea è ottima, anche perché l’ogetto in sé è piacevole, e l’idea che possa essere usato anche come oggetto di mobilio quando non usato come seduta è interessante!
giugno 28th, 2010 at 16:06
Che bravissima sedia.
So simple
so beautiful
congratulazione a il designer
luglio 5th, 2010 at 15:26
mmm,oltre che la durabilita’ in senso stretto c’è anche da pensare a come invecchia…la polvere…
comunque molto carina