Concorso INTERNI: Costruire Green Life. Arrivano i finalisti. Vota il tuo progetto preferito
Sono 27 i progetti finalisti del concorso indetto da INTERNI Costruire Green Life. Un concorso in collaborazione con A2A, per la realizzazione di progetti che esprimano e valorizzino il concetto di sostenibilità nella costruzione di città che consentano uno stile di vita “green”.
Quattro sono stati gli Atenei Italiani coinvolti: il Politecnico di Milano, lo IUAV di Venezia, la Seconda Università degli Studi di Napoli (Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli”), l’Università degli Studi di Palermo (Facoltà di Architettura). A loro è stato chiesto di sviluppare progetti architettonici e di design coerenti con lo sviluppo sostenibile.
Le caratteristiche dei progetti, ai fini della valutazione sono: l’aspetto economico (contenimento dei costi di costruzione e dei materiali e la quantificazione del risparmio energetico ed idrico); l’impatto sociale (attenzione al contesto urbanistico e alle aspettative sociali), il fattore ambientale (l’utilizzo -sostenibile- delle risorse ambientali primarie come l’acqua, lo smaltimento dei rifiuti, il riciclo e il riuso dei materiali; tutto ciò che concerne l’inquinamento).
Tra i vari progetti finalisti, che potete visionare e votare al sito di INTERNI nell’area Costruire Green Life, ce ne sono diversi molto interessanti tra questi, uno dei miei preferiti è sicuramente WaterGrass.
Watergrass è un innovativo sistema piezoelettrico che mette in sinergia ambiente, tecnologie e benessere collettivo. E’ un sistema non invasivo ed estremamente compatto che sfrutta l’energia cinetica e filtra l’acqua piovana.
Il funzionamento è molto semplice
Watergrass è costituito da una griglia (nera o bianca a seconda dell’ambiente in cui verrà posto) al di sotto della quale verranno posti dei sistemi piezoelettrici che, attraverso il calpestio delle persone, genereranno corrente elettrica da destinare ai dispositivi della città. Un sistema già collaudato a Rotterdam per l’ormai celeberrima discoteca Off-Corso.
Ma c’è di più. In Watergrass, al di sotto di questa griglia piezoelettrica è stato immaginato un sistema di piante fitodepurative e filtri in fibra di cocco capaci di depurare l’acqua piovana. La fitodepurazione è una “tecnologia verde” che si basa principalmente sull’impiego di piante palustri per il disinquinamento di acque reflue (ad esempio, solo per citarne due ma le specie sono moltissime, la Chlorophytum Comosum abbatte del 95% la presenza del monossido di carbonio, mentre l’Aloe è capace di assorbire il toluene e lo xilene).
L’acqua così depurata verrà immessa nei canali dedicati all’irrigazione o utilizzata per alimentare fontane nei parchi o in città.
Una rete modulare, capace di mimetizzarsi col tessuto urbano, pronta a generare energia, filtrare l’acqua e impreziosire i marciapiedi o le strade con un tocco di verde che non guasta mai.
Trovate tutti i 27 progetti al sito INTERNI e starà a voi decidere il vostro progetto preferito (ricordate, potete esprimere una sola preferenza). Il 31 maggio, verranno comunicati i due vincitori, stabiliti da una somma di voti tra la giuria online e quella di addetti ai lavori, che si riunirà prima di quella data. Primo premio 10.000€. In bocca al lupo dunque!
- Per votare il tuo progetto preferito collegati al sito di INTERNI
- Qui potete scaricare il pdf di Watergrass
Scritto in Design eco-orientato, Young Designers | 3 Commenti »
maggio 14th, 2010 at 16:46
mi piace molto e purtroppo devo dire che gli altri progetti sono pietosi. ce ne sono alcuni che sembrano pensati da bambini di 7anni! questo almeno ha un senso e, a mio avviso, risponde perfettamente ai tre criteri di scelta. in bocca al lupo!
maggio 17th, 2010 at 22:31
come al solito il politecnico di torino con una laurea in ecodesign, non propone niente…
giugno 3rd, 2010 at 14:13
è molto bello anche “climbing house”, una bella idea….