Air Umbrella: un ombrello fatto di… aria
Una barriera d’aria pronta a ripararci dalla pioggia. Il concept del designer Je Sung Park stravolge in toto l’idea del classico ombrello, avvicinandolo di più ad un oggetto hi-tech iper performante.
Niente più tessuti idrorepellenti e stecchette di alluminio, niente strani meccanismi di apertura e chiusura dell’ombrello, niente ombrelli musicali; Air Umbrella sostituisce tutto questo con un unico elemento invisibile: un getto d’aria.
Air Umbrella è infatti formato esclusivamente da un bastone cavo e telescopico pronto ad entrare in uso all’occorrenza. Alle prime goccioline di pioggia è sufficiente allungare il bastone e il gioco è fatto! La lunghezza dell’ombrello può essere personalizzata a seconda del fruitore così come l’intensità del getto d’aria e l’ampiezza dell’ombrello stesso. Basta infatti determinare il numero delle persone che intendono ripararsi con Air Umbrella per incrementare il getto d’aria e quindi l’area di copertura dalla pioggia.
Il funzionamento è semplice. L’elemento telescopico dell’ombrello ha due fori per l’aria, uno di entrata ed uno di uscita. Quello di entrata, posizionato alla base del bastone, aspira l’aria e la incanala al foro di uscita, posizionato all’estremità superiore dell’ombrello. Ed è proprio in questa parte dell’ombrello che l’aria viene spinta con forza all’esterno per creare una calotta invisibile pronta a ripararci dalla pioggia.
Un concept coraggioso, un ombrello che non sgocciola nè ingombra anche se immagino sia abbastanza rumoroso… Inoltre se si guasta il motorino o si scaricano le batterie ci si fa una bella doccia!!! Ma a tutto c’è rimedio. Voi che ne pensate? Gallery
Via YD
Scritto in Gadgets, Young Designers | 18 Commenti »
gennaio 15th, 2010 at 15:01
mi sembra un’enorme stupidaggine. In tempi di sostenibilità e semplicità, per ripararti dalla pioggia usi un mega ventilatore a batterie??? fuori di testa.. forse può andar bene per un anime o per un progetto di concept..ma mi pare n’a strunzaaat’a…
gennaio 15th, 2010 at 18:36
concordo pienamente con Tobitaka! L’idea, almeno per me,non è nuova ma è talmente assurda che vorrei proprio vedere il funzionamento del prodotto sotto un violento acquazzone: infatti per poter raggiungere lo scopo prefissato (l’idea è fattibile) ci vuole una potenza elettrica notevole per generare un flusso d’aria così intenso! Forse si farà quando si potrà trasmettere l’energia tramite antenna, così come aveva fatto il grande fisico Tesla e come stanno sperimentando i vari ricercatori in tutto il mondo. Tante volte essere inventori significa anche concepire il fattibile non solo copiare le cose viste nei cartoni animati!!
gennaio 15th, 2010 at 18:55
io direi che certe cose non andrebbero neppure pubblicizzate. un vero concept è qualcosa che parte da uno studio e che arriva ad una realizzazione concreta, cioè parte da un ipotetico concetto e poi si studia per poterlo sviluppare. per far funzionare sto coso (perchè non si può certo definire progetto, un progetto è qualcosa di studiato e concretamente realizzato), occorrerebbero delle pile nucleari per generare una potenza tale da far si che l’aria spinga via l’acqua lontano da una persona. insomma dagli ultimi post che ho visto mi sembra proprio che è molto difficile per un designer far passare le idee dal cervello. senza offesa per nessuno, ma preferirei che i designer studiassero le loro idee e penso che da oggi mi limiterò a commentare solo progetti realizzati o realizzabili.
un saluto.
gennaio 15th, 2010 at 20:20
io non ho capito dal post se ad Ivana questo ombrello piace o no… mi interessa il tuo parere
gennaio 15th, 2010 at 22:30
concordo con le osservazioni già fatte e mi sorgono ulteriori dubbi relativi al normale uso di un ombrello, ovvero normalmente lo si usa camminando e quindi come si comporta il getto d’ aria trovando la resistenza dell’ altra? forse la sposta semplicemente in quanto gas, ma il vento? Probabilmente in quiete, per poche gocce, e per brevi periodi di tempo potrebbe pure funzionare, ma nonostante i limiti potrebbe pure essere un concept su cui lavorare…in fondo era quasi inimmaginabile poter pensare un ventilatore senza elica e poi è arrivato Dyson http://www.youtube.com/watch?v=HGIFDlYltLA
ola
gennaio 15th, 2010 at 23:02
mi spiace contraddirti davide ma in quel ventilatore l’elica c’è ma non si vede. per spingere aria bisogna succhiare aria, lo stesso principio ddell’asciugacapelli ma applicato in modo differente.
da questi video si capisce meglio il funzionamento.
il punto è che spostare aria con aria è facile, hanno la stessa densità, sono fatte della stessa sostanza, ecc., ma spostare l’acqua è diverso. penso che qualche goccia si può spostare (del resto se soffiamo sull’acqua che esce da un rubinetto questa si sposta, ma occorrerebbe una potenza assurda per spostare un diluvio e di solito per due goccioline nessuno si sforza a prendere l’ombrello. e se poi se pile si consumano?
http://www.youtube.com/watch?v=t2Q4rZUoR-w&NR=1
http://www.youtube.com/watch?v=gChp0Cy33eY
http://www.youtube.com/watch?v=8he8afjQyd8
gennaio 16th, 2010 at 10:22
@Frank
il video che ho scelto mi sembrava in linea con il tono ironico e provocatorio della mia frase e per cercare di creare un pò di curiosità. Grazie comunque per le spiegazioni
ola
gennaio 16th, 2010 at 10:29
Bell’articolo, ma prodotto deludente. Potrebbe andar bene per una pioggerellina olandese, ma sotto una pioggia battente???
Penso non funzionerebbe…e inoltre permane sempre il problema della carica. Non saprei…NON MI CONVINCE PER NIENTE!
Ciao…
gennaio 16th, 2010 at 11:15
rosiconi…
gennaio 16th, 2010 at 12:59
ZERO
gennaio 16th, 2010 at 14:12
Salve a tutti!…mi chiedo se resisterebbe alle precipitazioni come la grandine e ai forti venti che contrastano qll dell’air umbrella…poi rimanere il problema della carica e dell’ecologia…
gennaio 16th, 2010 at 18:08
@ Marina
Ovviamente a me non piace, non mi convince nè lo trovo fattibile. Quando una cosa mi piace lo scrivo a caratteri cubitali. Ma non posso postare solo cose che mi piacciono;) E poi preferisco che nascano queste discussioni, molto più interessanti e formative (vedi anche Mag+!)non trovate?
gennaio 18th, 2010 at 02:42
Aldilà delle considerazioni pratiche (tutte legittime e opportune) trovo nell’oggetto un ché di ridicolo, non so ..andare in giro con quest’asticella che sembra una bacchetta magica! forse potrebbe andar bene per degli emo che scimmiottano Sailor Moon o l’incantevole Creamy, ma sinceramente non mi sembra proponibile a chiunque.
gennaio 18th, 2010 at 12:18
facciamo un ombrello eco sostenibile invece…personalizzabile, in carta idrorepellente, riciclabile al 100%,assimmetrico…
possibile che nel 2010 con gli ombrelli simmetrici ci si bagna ancora una spalla??? o una borsa? …
gennaio 18th, 2010 at 12:48
@Tobitaka
http://www.senzumbrellas.com/shop/home.php?xid=0270221381fe0c7a0567ecbf04befb3e
ola
gennaio 19th, 2010 at 00:37
@Pimpulu
poveri emo! politically uncorrect!
gennaio 19th, 2010 at 16:57
Difatti il bimbetto indossa l’impermeabile…profetico!
gennaio 25th, 2010 at 18:23
Il classico progetto cinese/coreano senza senso e tecnicamente non funzionante…