In Set di Elena Rogna
Osservare la natura. Una cosa che spesso, oltre che a rilassarci, ci regala delle perle progettuali interessanti e vincenti. I progetti bio inspired sono sempre maggiori nel campo del design e gli esempi sono praticamente infiniti.
In Set è uno di quei progetti che nasce proprio osservando la natura ed, in particolar modo, un piccolo insetto stecco. Un insetto dalle apparenze fragili ma, contrariamente alle apparenze, è forte ed è capace di adattarsi agli ambienti che lo circondano. Osservando le articolazioni delle esili zampette dell’insetto stecco nasce proprio In Set, un elemento divisorio versatile e modellabile con estrema facilità.
Grazie ai vari giunti flessibili è possibile comporre In Set a seconda delle proprie esigenze e creare forme e movimenti sempre diversi. Dimensioni, giochi di vuoti e pieni, colori e geometrie mutevoli sono le caratteristiche che fanno di In Set un elemento modulare perfetto per dividere gli ambienti domestici, estremamente elegante e funzionale anche per teatri, mostre, eventi, showroom, esercizi commerciali….
La struttura è composta da una maglia modellabile (grazie ai giunti) composta da grossi quadrati all’interno dei quali, a piacimento, è possibile inserire degli elementi di tessuto elastico dai colori e dalle fantasie infinite
L’ideatrice di questo interessante sistema è Elena Rogna, una giovane che si fregia del titolo di designer da poco. Dopo dieci anni di lavoro nel settore dell’interior design, Elena decide infatti di iscriversi al MachinaInstitute di Brescia e conseguire, quest’estate, la laurea in Industrial Design. Nasce così In Set, uno dei suoi primi lavori.
“Mi piace affrontare continuamente nuove sfide ed In Set è proprio una di queste”. Io la trovo una sfida avvincente, un prodotto leggero e versatile che può essere usato con fantasia in moltissimi ambienti. Complimenti ad Elena!
- Elena Rogna Design
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Scritto in Design italiano, Interior Design, Young Designers | 19 Commenti »
dicembre 14th, 2009 at 18:08
brava elena. semplice il design ma finalmente funzionale. nessun orpello o esercizio stilistico
dicembre 15th, 2009 at 01:52
non mi è molto chiaro il riferimento biomimetico, l’insetto che c’entra, apparte che ha una forma filiforme?
e poi mi ricorda troppo questo progetto dei Bouoroullec
http://www.dezeen.com/2009/01/16/clouds-by-ronan-and-erwan-bouroullec/
dicembre 15th, 2009 at 10:34
Grande Elena
dicembre 15th, 2009 at 11:49
Lo spazio generato dall’insetto stecco è mutevole e articola una deformazione della griglia spaziale che invoglia all’esperienza.
dicembre 15th, 2009 at 12:30
@Anto
ma dove la vedi la somiglianza scusa eh?! Io vedo due progetti assolutamente diversi, lascia stare che poi nel concreto la destinazione ultima di utilizzo è praticamente la stessa. E’ come se tessi dicendo che due sedie si somigliano solo perchè sono due sedie
dicembre 16th, 2009 at 01:09
la somiglianza credo che stia nel fatto che il principio per cui il paravento CLOUDS si articola è lo stesso (o molto simile) a quello di questo progetto, solo che le unità base sono piu piccole.
Per quanto riguarda il riferimento biomimetico continuo a nn capire, o meglio, mi è chiara la simiitudine fra l ‘insetto e le “stecche” del paravento, ma mi sembra solo una fonte di ispirazione abbastanza astratta ed estetica più che un riferimento funzionale alla natura e al comportamento dell ‘insetto. Con questo nn dico che nn sia valido. ma “Lo spazio generato dall’insetto stecco è mutevole e articola una deformazione della griglia spaziale che invoglia all’esperienza.” nn ha molto senso, direi anzi che “l’insetto si adatta alle varie conformazioni spaziali modificando la posizione delle sue articolazioni”… che è il concetto su cui si basa il paravento.
ultima cosa poi taccio: nn sono piu stabili e gestibili moduli triangolari anzicchè quadrati?
dicembre 16th, 2009 at 12:04
L’idea è carina, ma non penso che lo comprerei… ;P
dicembre 16th, 2009 at 14:14
Inanzitutto credo, senza presunzione che il mio progetto sia molto più trasvrsale rispetto a clouds. Probabilmente da questi pochi scatti non si intuisce a pieno.
E’ ancora un prototipo…molto grezzo…
dicembre 17th, 2009 at 02:35
trasversale in cosa? nn voglio dare giudizi di merito anzi, io credo che il tuo progetto sia buono come prodotto ma come concept nn originale… detto questo chiarisco che nn considero l’originalità l’unico valore di un progetto di design.
dicembre 17th, 2009 at 12:17
a me questo progetto piace molto…complimenti Elena!
dicembre 17th, 2009 at 17:27
Si si…ti faccio i complimenti anch’io…sicuramente preferisco In Set, lo trovo più attuale e realmente utilizzabile, mentre Clouds non riesco a vederlo come vero oggetto di design!!!
@Anto
Penso che i due progetti abbiano in comune solo la destinazione d’uso e nient’altro, ma colgo l’occasione per dire che trovo sempre molto interessanti i tuoi interventi e i riferimenti esterni che colleghi!
Ciaoooo
dicembre 17th, 2009 at 19:13
finalmente il progettista può intervenire in una vera discussione sul progetto invece che per i soli e soliti ringraziamenti
credo che a differenza di molti progetti, in questo caso la forma dell’insetto possa aver influenzato, generato l’idea e quindi non la solita analogia a posteriori.
Al di là del paragone il mio pensiero è sulle stesse frequenze di Anto…dalla forma triangolare all’addattamento al luogo. Mi rimangono ulteriori dubbi:
-il giunto è stato studiato e inventato oppure adattato?
-l’estrema flessibilità è ben visibile, ma è direttamente proporzionale alla stabilità? oppure si basa su un equilibrio mutevole e precario?…ovvero, se trovata una configurazione stabile “io” spostassi un “incrocio”, InSet cadrebbe oppure si adatterebbe ad una nuova configurazione stabile proprio come l’InSet_to?
ola
dicembre 18th, 2009 at 16:10
ok, nn insisto sulle mie posizioni e sono anche io contento che qusto ottimo blog serva per discussioi specifiche anzichè per il “mi piace”, “idea geniale” o “Starck ha rotto le palle”.
@Giada, grazie per l’apprezzamento, quando ti serve una consulenza chiama pure… in reltà sono qui solo per farmi pubblicità… ahaahha.
viva la vida
dicembre 18th, 2009 at 16:10
(ovviamente scherzavo)
dicembre 18th, 2009 at 16:16
Come vi ho già accennato, In set è un’idea, un prototipo. Il giunto è stato inventato, ma è in corso una ricerca sui materiali e sull’ingegnerizzazione che sta dando grandi risultati di stabilità… Le vostre domande sono più che giustificate e costruttive. Da parte mia rappresentano uno stimolo per il raggiungimento dell’obiettivo..
dicembre 23rd, 2009 at 22:53
lo trovo bellissimo! guardandolo solo dal lato estetico è uno dei pochi elementi divisori che mi piace veramente, per il lato pratico, la prima domanda che mi viene è: cosa succede se c’è vento?
saluti
lalore
dicembre 26th, 2009 at 15:05
Come dicevo sto lavorando soprattutto su questo. Spero di riuscire nell’intento…grazie del vostro sostegno
agosto 26th, 2010 at 10:42
bella idea, interessante e nuova
marzo 8th, 2011 at 15:33
[...] è una giovane designer già nota ai lettori di A+D per In Set un elemento modulare perfetto per dividere gli ambienti domestici, estremamente elegante e [...]