Capsule collection per Lacoste by Zaha Hadid
Capsule Collection, scarpe sportive che diventano veri e propri oggetti di design: prodotte in edizione limitata (solo 850 pezzi in tutto il mondo!) sono state proposte in esclusiva nella boutique di Via Corso Como 10 a Milano.
Portano la firma di uno degli architetti più rinomati al mondo, l’irachena Zaha Hadid.
Il progetto era stato presentato in anteprima durante la Frieze Art Fair di Londra, tenutasi alla Home House, il cui nuovo lounge bar è stato progettato dalla stessa Hadid. Il famoso architetto non è nuova a questo tipo di esperienze professionali avendo firmato, sempre quest’anno, le scarpe in PVC dalle linee decisamente futuriste, per la griffe brasiliana Melissa.
Il concept di queste scarpe, interamente in pelle, nasce da uno studio approfondito del logo storico del marchio francese: il coccodrillo. Il docile animaletto è stato digitalizzato e usato in seguito come pattern per esplorare diverse superfici sviluppate con schemi ripetuti.
Per creare questo effetto di fondo, la pelle è stata trattata e allungata tramite rulli in acciaio inox . La stessa Hadid afferma che “avvolti intorno alla forma del piede, queste scarpe si espandono e si contraggono per fondersi e adattarsi al corpo in modo ergonomico”.
La collezione Capsule – in vendita solo nelle boutique di Londra, Parigi e Milano – propone un modello da uomo (in viola o nero), che avvolge la caviglia e uno stivale da donna (in nero o viola) che si attorciglia fino al polpaccio. Esiste anche una versione che richiama il modello a babbuccia.
Beh, io penso che come calzatura debba essere molto comoda, ma non so fino a che punto possa essere versatile…insomma, non è molto facile da abbinare!
Belle le linee fluide, anche se preferisco le Mojito Shoes di Julian Hakes, più dolci ed aggraziate al piede. E voi che ne pensate?
Scritto in Fashion design | 7 Commenti »
novembre 25th, 2009 at 12:48
ble
novembre 25th, 2009 at 20:46
dal sito si dice chiaramente che le scarpe non sono in gomma ma in pelle sagomata al laser
novembre 26th, 2009 at 11:04
concordo pienamente sulla comodità e la versatilità: si comodissime, ma sotto cosa le indosso?!? cmq davvero belle e bello anche il concept..
novembre 26th, 2009 at 22:01
..ma perchè pensa a fare case fattibili?!
novembre 27th, 2009 at 01:47
@Rosso Uno
fossi stao in lei ci avrei pensato ancor meno, perchè tanto Lacoste voleva il suo nome non un Prodotto
ola
dicembre 15th, 2010 at 21:45
solo un autoerotismo progettuale degenerativo produce simili forme di tristezza brand addicted….
ottobre 24th, 2011 at 17:27
mah…. il design sta puntando sempre di piu’ su queste c***o di cose costosissime, si sta dimenticando la vera essenza del progettista. UNA PERSONA CHE PROGETTA COSE UTILI UTILI UTILI….e magari anche belle…
ma per favore lasciamo stare questa roba…