Savior Bud per trasformare l'umidità in acqua potabile
I designer Kim Hyo Jin e Seol Ah Sun progettano Savior Bud, un sistema capace di estrarre acqua potabile dalle foglie degli alberi.
Il progetto è stato pensato per i paesi in via di sviluppo, dove è difficile reperire acqua potabile, anche se Savior Bud è stato pensato in particolar modo per l’Africa, un paese doppiamente afflitto da questo problema. Non si tratta solo di un problema di approvvigionamento di acqua, ma spesso l’acqua che è disponibile è imbevibile o inquinata.
Savior, ancora in fase di sperimentazione, è un oggetto da applicare all’estremità dei rami degli alberi per trasformare l’umidità delle foglie in acqua potabile. Il procedimento per ricavare acqua è semplice e necessita solo di 3 passaggi fondamentali.
Prima di tutto bisogna trovare un albero a foglia larga ricco di foglie. Una volta individuato l’albero si applica Savior Bud all’estremità di un ramo, come se fosse una pinza gigante, circondano con cura le foglie della parte terminale del ramo. Una volta applicato Savior al ramo, questo funzionerà come specie di serra catturando l’umidità dalle foglie per trasformarla poi in acqua. In circa quattro ore infatti, le foglie avranno rilasciato un quantitativo di acqua pari al contenuto di una tazza di medie dimensioni.
Grazie alla forma di Savior basta poi ruotare la parte inferiore come un rubinetto per rilasciare l’acqua contenuta. Un progetto di design for all estremamente interessante che risolverebbe il problema che affligge l’africa, e non solo, con una spesa decisamente irrisoria. Il procedimento di trasformazione dell’umidità in acqua, inoltre, sembrerebbe non essere assolutamente invasivo o distruttivo per la pianta e per le foglie.
Un buon progetto, di vitale importanza per l’Africa che potrebbe far comodo anche in campeggio o durante le escursioni. Speriamo arrivi presto a chi ne ha realmente bisogno.
(Via Inhabitat)
Scritto in Design eco-orientato | 8 Commenti »
novembre 2nd, 2009 at 15:48
Finalmente un idea dedicata ai bisognosi. Complimenti all’ideatore, lo candiderei al Nobel.
novembre 2nd, 2009 at 17:53
Si, non è male, una buona idea…però mi chiedo quanti alberi siano presenti in un’area dove la siccità si fa sentire…e poi il caldo africano è umido o secco?
Quello che voglio dire, in poche parole, è che ho qualche dubbio sulla fruibilità del prodotto in un contesto dove la mancanza di acqua determina anche una scarsa presenza di vegetazione.
novembre 2nd, 2009 at 19:20
per quanto possa essere un bel e ammirevole progetto non mi convince
dedicherei maggiori studi alla possibilità di ricavare acqua da un semplice telo in plastica sospeso con una pietra sopra sfruttando la distillazione della condensa che si forma di notte con l’escursione termica…in attesa naturalmente che i signori del potere si decidano a salvare la terra
http://www.doxaliber.it/invenzione-macchina-in-grado-di-ricavare-acqua-potabile-dallaria/204
ola
novembre 2nd, 2009 at 22:22
e nel “lontano” caso mancassero le piante alle quali sistemare questo aggeggio?!
novembre 3rd, 2009 at 02:11
be questa si che è una novità e che soprattutto se non restasse un concept potrebbe cambiare il mondo, o almeno dare il via ad una serie di rinnovazioni e possibilita!
novembre 4th, 2009 at 15:28
Se funzionante…bella idea!
aprile 29th, 2010 at 22:20
immagini toccanti. ma ce li vedete davvero i bambini morti di fame “giocare” con questi aggeggi di design pensati “appositamente per loro”? ce li vedete che li stringono tra le mani e sono felici perchè tutti i loro problemi sono risolti…? ma quando mai??
maggio 4th, 2010 at 15:13
siiiiii
secchiamo gli alberi per dar da bere ai bambini!