Power Bridge, una particolare ciabatta elettrica
Power Bridge, la ciabatta elettrica comoda e funzionale realizzata dal designer Hyukjae Chang.
Ogni volta che mi trovo in un negozio in cerca di una nuova ciabatta elettrica, mi imbatto sempre negli stessi soliti prodotti, tutti funzionanti allo stesso modo e tutti, più o meno, dallo stesso design.
Quando ho visto questa ciabatta l’ho trovata molto interessante dal punto di vista estetico e funzionale e finalmente pensata e realizzata in un nuovo modo.
Prima di tutto trovo interessante il riposizionamento delle prese elettriche sul lato inferiore della ciabatta che, per permettere un comodo inserimento delle spine, ha questa particolare forma a ponte. Le prese sono posizionate tutte in obliquo così da utilizzare al massime lo spazio disponibile. Inoltre, il nuovo disegno della presa elettrica risolve il fastidioso problema delle spine e dei fili a vista evitando così un eventuale calpestio.
Sulla parte superiore della ciabatta sono invece presenti dei LED lineari che oltre ad indicare quali dispositivi sono in uso, comunicano in tempo reale i consumi dei vari accessori collegati alla ciabatta secondo le nuove ottiche di sensibilizzazione degli utenti ai consumi
E’ anche importante sottolineare il modo in cui è stato progettato il filo di alimentazione di Power Bridge che, come si vede dalle foto, può essere posizionato al di sotto della ciabatta per organizzare e tenere in ordine i fili. Grazie a tutte queste caratteristiche è possibile posizionare Power Bridge sia su una scrivania al pari di un accessorio tecnologico (sul quale è possibile anche magari appoggiare un portapenne) sia sul pavimento e magari utilizzarlo come poggiapiedi.
Non manca ovviamente il tasto di accensione/spegnimento della ciabatta. Anche questo elemento è stato rivisitato e corretto realizzando un tasto che non può essere spento accidentalmente ma che disattiva il dispositivo solo se si mantiene tenuto il tastino per qualche secondo.
Personalmente la trovo un’ottima soluzione funzionale con un buon risultato estetico. Naturalmente per ora il progetto riguarda solo le prese elettriche americane; nell’attesa di un progetto adatto anche ai nostri tipi di prese elettriche possiamo confrontarci e, come al solito, divertirci a trovare eventuali pecche o esaltare altre caratteristiche.
Scritto in Gadgets, Nuovi materiali, Young Designers | 12 Commenti »
settembre 14th, 2009 at 15:42
io la comprerei, mi piace moltissimo
settembre 15th, 2009 at 09:26
Finalmente una ciabatta che mi da la possibilità di nascondere i fili elettrici dei vari arredi che ne richiedono l’uso, senza tenerli sparsi per la casa trasformandola in una pseudo “centrale nucleare”. L’ottima funzionalità del progetto presenta anche qualche pecca, di fatto questa ciabatta può essere utilizzare solo con un tipo di presa, non può essere inserita quella italiana, ne tanto meno quella schuko, ne possono essere inseriti i vari adattatori già in commercio perchè manca lo spazio. pur restando un ottimo progetto ha dei difetti che andrebbero studiati meglio. Non parliamo invece del design perchè lascia molto a desiderare, diciamo solo che non esiste affatto.
Un po’ di tempo fa ascoltavo l’intervista fatta ad Enzo Mari in un video su youtube, alla fine lui conclude dicendo “io mi vergogno alla categoria cui appartengo” cioè si vergogna di essere considerato un designer. E come dargli torto? Oggi non interessa che il progetto sia funzionale o che segua una certa estetica, interessa solo chi lo ha progettato o realizzato. “una grossa firma fa fare soldi? bene! allora realizziamola”. questa è la mentalità delle aziende di oggi, poco importa se un oggetto fa SCHIFO (e di schifezze se ne vedono tante in giro), l’importante è chi l’ha pensato. Questo progetto va un po’ contro i canoni utilizzati oggi per la produzione di un oggetto, infatti è altamente funzionale (anche se studiato a metà visto che possono essere inserite solo un tipo di prese), ma è stato trascurato del tutto il punto di vista estetico. Insomma, risolvendo il problema delle prese possiamo dire che questo progetto merita un bel 10. Per chi volesse ascoltare l’intervista di Mari, il link è questo: http://www.youtube.com/watch?v=8QNcqUyZ9Ns
a presto.
settembre 15th, 2009 at 09:31
Salve,
Dove è possibile acquistarla?
settembre 15th, 2009 at 09:59
@Frank
caro Frank sono totalmente d’accordo con le tue parole (e grazie per il link dell’intervista a Mari). Sperando che arrivi presto anche la versione per le spine italiane trovo comunque il progetto interessante. E le pecche che vediamo credo siano da attribuirsi al fatto che in America esistono solo due tipi di prese (che ovviamente si trovano in questa ciabatta). Il design, inteso come linea estetica, non mi dispiace ti devo dire la verità. Ha un senso e non è gratuito, segue la funzione e questo lo apprezzo molto di più rispetto ai progetti “belli” con linee magari più morbide ma, di fatto, inutili.
settembre 17th, 2009 at 10:10
Per me il design è buono invece, non si vede la solita ciabatta obbrobriosa e personalmente preferisco più queste forme lineari ma FUNZIONALI a quelle cose assurde con magari le palline da tennis, non so se le avete presenti. Comunque bella, la prenderei anche io subito
settembre 17th, 2009 at 15:59
Ciao Ivana… quanto tempo, come stai!?
secondo me la “pecca” delle prese americane nn è una pecca per due motivi: 1. quel tipo di presa credo sia la stessa in uso nei peasi anglosassoni, per cui la fascia di mercato è molto piu ampia dei solo stati uniti (che cmq sarebbere già un mercato sufficiente per un oggetto di cosi largo consumo). 2 il design nn è nè universale nè assoluto. soprattutto quando si ha a che fare con vincoli progettuali cosi forti, per esempio gli attacchi elettrici in uso in un determinato paese.
– per quanto riguarda l’estetica…. 1 bisognerebbe giudicare un progetto in base alla sua evoluzione rispetto agli esempi precedenti e nn rispetto ad un estetica (quale estetica poi?)
2 nel mio studio preferirei avere come ciabatta un oggetto “pulito” e neutro come questo che qualcosa dalla forma che attiri l’attenzione, visto che fra le centinaia di immagini che ogni giorno passano sui nostri schermi e il resto si hanno già troppi stimoli visivi.
3. l’ordine stesso dei cavi che questa ciabatta permette giova infinitamente all’estetica del luogo in cui è utilizzata.
ciao ivà, il tuo blog è sempre un piacere da leggere
settembre 18th, 2009 at 10:08
@Anto
CAro Antonio, è un piacere anche per me leggere i tuoi commenti sempre molto interessanti. Concordo pienamente con i punti 1 e 2 (il 2 in particolare). Come ho più volte detto, preferisco di gran lunga questi oggetti semplici a quelli “belli” a tutti i costi. Un bacio, a prestissimo;)
settembre 20th, 2009 at 12:03
Non sarebbe male cogliere l’idea al volo e progettare una ciabatta compatibile con le nostre prese seguendo la stessa linea di design.Se ci piace l’idea..perchè dobbiamo aspettare che gli americani la facciano per noi?
Infondo il design è anche questo! Loro hanno avuto l’idea, noi l’abbiamo vista, ci è piaciuta e l’adattiamo alle nostre esigenze!
settembre 21st, 2009 at 17:30
credo che non sia il massimo della funzionalità, il trasformatore di un mac non vi troverebbe spazio, ne tanto meno qualsiasi altro di dimesioni pari o superiori.
ottobre 27th, 2009 at 16:40
[...] non mi convinceva perché pensavo che con un semplice click, magari di una ciabatta tipo Power Bridge, avrei subito risolto il problema (considerando che con un gesto disattivo 6 prese). Ma poi ho [...]
novembre 4th, 2009 at 15:47
Finalmente qualcosa di nuovo, speriamo sia piu funzionale…da provare!
marzo 16th, 2010 at 13:25
vorrei conoscere il prezzo dell’oggetto.grazie