maggio 27th, 2009 by Ivana
Pensiline hitech alimentate dall’energia del sole. Un interessante progetto per una delle nostre città più rappresentative all’estero: Firenze.
Se negli Emirati Arabi si mettono i condizionatori addirittura ai bus stop, in Italia il futuro delle pensiline, almeno per quelle della città di Firenze, sarà all’insegna della tecnologia e dello sfruttamento delle energie rinnovabili.
Il progetto si chiama EyeStop ed è una fermata dell’autobus come non se ne sono mai viste, con un’interattività avanzata, elaborata e sviluppata in collaborazione con il MIT. Il presidente della provincia di Firenze Matteo Renzi, ha presentato questo progetto che riguarderà la città in un futuro vicino.
Ogni fermata avrà a disposizione queste innovative pensiline che, oltre a garantire riparo dagli agenti atmosferici, fornirà molte informazioni agli utenti. Grazie a degli schermi touchscreen di grandi dimensioni con inchiostro elettronico sarà possibile avere informazioni in tempo reale su orari di autobus e calcolo percorsi, monitoraggi del traffico e del tasso di inquinamento, navigazione sul web e applicazioni legate al cellulare.
Il tutto alimentato ovviamente dai pannelli solari sul tetto, per un’autosufficienza totale. Speriamo che quando (e se) verranno costruiti si penserà anche ai possibili atti vandalici che purtroppo spesso rovinano queste iniziative lodevoli. Altre immagini Continua »
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maggio 26th, 2009 by Sara Calvanese
Onde di legno che prendono forma e danno vita alle lampade Air. Un vero concentrato di design!
Presentate al Salone del Mobile, le nuove lampade firmate LZF confermano lo stile di questo studio spagnolo che già nel 2008 ha ottenuto critiche favorevoli da Mikado e Link che hanno assegnato ai progettisti Ray Power e Miguel Herranz il premio GOOD DESIGN 2008.
Anche quest’anno son rimasta colpita da queste lampade che, nella loro semplicità, rappresentano davvero il “vecchio” buon design, quello alla Aalto per intenderci. Lo sappiamo tutti: spesso il buon design è quello semplice, senza orpelli.
Forme sinuose ed eleganti, ricavate da un altrettanto semplice materiale, il legno naturale (sono possibili tante combinazioni di colore), curvato a piegato su se stesso per ricavare vere e proprie architetture naturali.
Come origami che prendono vita da sole, le lampade Air di Ray Power (variante da tavolo e come applique), le mie preferite, hanno un non so che di “svedese”, una fattezza organica che trasmette semplicità ma anche complessità del chiaro-scuro che la luce produce attraverso gli strati delle pieghe, a volte barocche (come Agatha di Luis Eslava Studio), altre volte più orientali.
Purtroppo la LZF non viene distribuita in Italia, per l’ennesima volta fanalino di coda per le piccole realtà progettuali. Il negozietto più vicino si trova in Austria… si, dietro l’angolo. Sul sito della LZF troverete tutte le informazioni dettagliate dei singoli progetti, un blog e l’elenco dei designers. Le ordiniamo? Continua »
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maggio 21st, 2009 by Ivana
LuLa, una piccola lampada per conoscere in tempo reale la qualità dell’aria che respiriamo. Dopo le filtro lampade Filter Design arriva anche LuLa.
Il progetto è firmato dal designer Justin Gargasz il quale ha pensato ad una lampada capace di monitorare e controllare la purezza dell’aria che inaliamo.
Un progetto multifunzione nato dalla sensibilità dei progettisti di rispondere ai nuovi bisogni della società con soluzioni di design intelligenti e funzionali. LuLa infatti non è una semplice lampada multicolor, tutt’altro.
Quello messo a punto dal designer Gargasz è infatti un dispositivo capace di monitorare, controllare e filtrare tutte le microparticelle, i pollini e le sostanze allergiche presenti nell’aria.
Grazie ad un collegamento wireless tutti i dati raccolti vengono decifrati e comparati con un database di riferimento. Una volta analizzati i dati, LuLa comunica in tempo reale (e costantemente) la qualità dell’aria attraverso i diversi indicatori cromatici. Se la lampada è blu la qualità dell’aria che respiriamo è buona diversamente, se LuLa emette una luce gialla significa che c’è qualcosa nell’aria che ne altera la qualità. Continua »
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maggio 19th, 2009 by Ivana
Restare in forma con stile e ritrovare la linea perduta?… ce lo insegna Philippe Starck con la sua ultima linea di attrezzi da ginnastica Home-Gym-Office.
Durante la settimana milanese dedicata al design, i più fortunati avranno visto, e magari anche provato, l’ultimo lavoro dell’eclettico Starck che ci ha saputo stupire con i suoi bellissimi prodotti pensati per restare in forma e ritrovare la linea (in vista dell’estate??). Ovviamente non parliamo dei soliti oggetti ma di una collezione assolutamente originale in pieno stile starckiano!! Vedere per credere.
Tutta la linea, nata in collaborazione con Eugeni Quitllet e Alias, è realizzata con un stile ineccepibile ed elegante completamente lontano dalle tradizionali forme per gli attrezzi ginnici. Delle vere e proprie opere scultoree pensate per tonificare e assicurare una corretta postura.
Al grido di “dobbiamo impegnarci ad amare la vita e amare noi stessi almeno 15 minuti al giorno” nasce tutta la collezione che riassume, in pochi, eleganti oggetti, i gesti essenziali per sentirsi meglio con se stessi e con il proprio corpo.
I vari attrezzi sono dei veri e propri gioielli da indossare per tonificare gambe e braccia, come il braccialetto che, a seconda dei “ciondoli” applicabili, aumenta di peso; oppure vari pesetti stilizzati di grandezze e pesi differenti. Continua »
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maggio 15th, 2009 by Ivana
La prima arma contro la desertificazione! Seedbomb le bombe del futuro, le uniche capaci di far sbocciare la vita.
Parliamo ancora una volta di progetti sostenibili e di concept interessanti. Il progetto in questione è frutto dei designer Hwang Jin Wook, Jeon È Ho, Han Kuk e Kim Ji Myung.
Un incredibile team che ha unito le proprie forze per delineare un nuovo modo di distribuire gli aiuti diretti alle aree di imminente desertificazione.
Un argomento estremamente attuale, purtroppo, che grazie a questo progetto potrebbe trovare una soluzione. Le Seedbomb sono dei dispositivi di semina di piante realizzati con un guscio biodegradabile progettati per essere abbandonati dagli aerei per rallentare la diffusione delle regioni desertiche. Un vero e proprio bombardamento benigno pronto a trasformare un terreno arido e incolto in un’area verde e rigogliosa.
All’interno di ogni bomba (come si vede dalle foto) sono presenti una serie di micro capsule pronte ad essere liberate e rinverdire i terreni deforestati. Una volta raggiunto il suolo, ogni singola capsula contiene tutto ciò di cui ha bisogno per far crescere il seme e fertilizzare il terreno: la plastica si biodegrada e lascia spazio a terriccio concimante e ad altri semi. Spero che, oltre alle capsule, anche la bomba sia realizzata in materiale biodegradabile. Continua »
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maggio 14th, 2009 by Sara Calvanese
Certo il Cappellaio Matto la vorrebbe sicuramente. Al giorno d’oggi parlare di ecologia, in tutti i settori, è ormai il tema del momento, e la natura la fa da padrona ormai anche nel design.
E in un mondo di teiere classiche, perfettine e “damine” eleganti, questa sì che desta attenzione.
Progettata dal designer Jacob Solgren per Konstfack (Università per le Arti, l’Artigianato e il Design di Stoccolma, Svezia), Wood you like a cup of tea, questo il suo nome (da notare il perfetto gioco di parole wood/would), è una teiera perfetta, che si presta al suo uso e che non disdegna l’aspetto estetico.
Come fosse stata ricavata ed asportata da un ramo d’albero di un bosco incantato, Wood you like a cup of tea è stata realizzata in porcellana “dura” di color nero, per far sì che rendesse davvero l’idea del tronco d’albero, nella vista e nel tatto.
Inoltre c’è da dire che la porcellana “dura” è cotta a 1300 – 1400°C e, con un alto contenuto di caolina, è molto resistente alle rotture. Differentemente dalla porcellana “tenera” che, con una maggiore componente di feldspati, è cotta a 1200 – 1300°C e per questo motivo ha una minore resistenza meccanica, quindi risulta più fragile.
E con la sua fogliolina di tea pendente vi sembrerà davvero di entrare a stretto contatto con la natura.
Da segnalare sicuramente i progetti presentati nel sito Konstfack, tutti orientati verso materiali naturali, tante piccole opere d’arte. Ora concediamoci un bel tea magari contemplando questa bella teiera!
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maggio 12th, 2009 by Ivana
Paper Cloud un divano rivestito interamente in carta.
Un’idea per Moroso realizzata dal designer Yoshioka. Lui, 42 anni, è uno dei designer più innovativi e famosi del momento.
Dopo le famose sedie Pane, Panna e Bouquet, al Salone del Mobile 2009 Yoshioka stupisce con Cloud, l’ultima delle sue creazioni. Uno dei progetti più interessanti dell’edizione 2009 de I Saloni sia per la qualità estetica che per la ricerca di materiali innovativi ed ecosostenibili.
Una sedia che, come il nome stesso suggerisce, evoca la morbidezza e il candore di una soffice nuvola e prende forma grazie ad un utilizzo innovativo ed alternativo della carta. Groffato e morbido, il divano Cloud nasce dalla riflessione e dalla continua ricerca innovativa che da sempre caratterizzano le creazioni del designer Yoshioka.
Morbido e confortevole ma, soprattutto, resistente ed eco-friendly, Cloud è l’ennesima conferma della perfetta sintonia che si è creata tra il designer e l’azienda Moroso con questa seduta nata dalla riflessione circa la possibilità di esprimere la struttura del materiale in natura attraverso il prodotto industriale. Qualche dubbio sull’effettiva resistenza mi resta, ma l’effetto estetico e la ricerca sono sicuramente di alto livello. Che ne pensate? Continua »
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maggio 11th, 2009 by Ivana
Direttamente dal futuro ecco Gota.
Quella che a prima vista vi sembra un’automobile futuristica, ad una più attenta analisi si manifesterà per quello che realmente è: una lavastoviglie dal design estremamente gradevole e futuribile.
L’idea è del giovane designer Ibsen Caldas che, con il suo progetto morbido e tecnologico, ha rivoluzionato il design delle tradizionali lavastoviglie realizzando un oggetto da utilizzare all’occorrenza. Piccola e compatta la si utilizza quando serve e la si può riporre esattamente come un tradizionale elettrodomestico compatto.
Niente spigoli nè forme ingombranti, ma una lavastoviglie dalle dimensioni ridotte, ideale per i piccoli nuclei familiari d’oggi o per i single (perchè no anche studenti), che non tralascia importanti aspetti di design sostenibile.
Quattro coperti e un design intelligente in grado di riciclare l’acqua per diversi utilizzi. Nel prelavaggio, per esempio, i piatti vengono pretrattati con del vapore. Una volta finito il ciclo, tutte le goccioline di vapore che si sono condensate sulla superficie di Gota vengono recuperate ed utilizzate per il lavaggio dei piatti (assicurando che la quantità di acqua recuperata in questo modo è pari ad una pinta).
Non solo esteticamente gradevole ma anche attenta agli sprechi. Si spera che nel futuro le lavastoviglie funzionneranno senz’acqua. Un futuro troppo lontano? Altre foto Continua »
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maggio 7th, 2009 by Ivana
Una lampada “tattile” realizzata in silicone bianco e polimeri elettroluminescenti.
Ideata dallo studio System Design la lampada iLamp è una delle poche lampade ad avere una spiccata caratteristica tattile, come affermano i designer stessi. La prima lampada soffice al tatto, vellutata e modellabile a piacimento degli utenti.
Grazie ai materiali di cui è composta iLamp è estremamente sottile e riesce ad assumere diverse forme dettate tutte della nostra fantasia. Possiamo attorcigliare iLamp attorno un’asta, stenderla completamente, curvarla, torcerla o imprimere una forma più particolare.
Grazie ai polimeri elettroluminescenti la lampada iLamp non raggiunge alte temperature (a differenza delle lampade ad incandescenza o alogene) risultando così perfetta per essere modellata a mani nude anche da accesa. Nota positiva anche sui consumi: bassi pur garantendo una potente sorgente luminosa.
Interessante l’utilizzo dei polimeri elettroluminescenti e lo stile così minimal e bianco “apple”. Mi piace molto. Sicuramente un’ottima abbinata con il cellulare a memoria di forma NEC! Per la messa in commercio ci vorrà ancora qualche mese. In camera mia starebbe benissimo! Galleria immagini Continua »
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maggio 5th, 2009 by Ivana
Batteria e caricabatteria tutto in un unico prodotto. E’ IF una nuova batteria progettata dai designer Qian Jiang & Yiying Wu. (Qian Jiang l’abbiamo già conosciuto con Soft Phone il cellulare di tessuto)
Il futuro dei nuovi prodotti di design è sicuramente la multifunzionalità e, in questo senso, IF è un prodotto estremamente intelligente.
Queste particolari batterie, infatti, per essere ricaricate non necessitano di nessun caricabatterie. Basta semplicemente ruotare la linguetta verde, estrarre i due elementi metallici ed inserirli in una presa elettrica.
Il sistema ci permetterà così di ricaricare le batterie in qualsiasi posto senza bisogno di portare con noi ingombranti caricabatterie (che puntualmente dimentichiamo a casa!).
Grazie ad un piccolo OLED posto al lato della batteria, è possibile controllare il livello di carica e recuperare le batterie una volta avvenuta la completa ricarica.
Le batterie IF sono inoltre rivestite con uno strato polimerico isolante per garantire una maggiore sicurezza agli utenti.
Il sistema è intelligente, e sicuramente elimina gli accessori per caricare le batterie, ma di certo bisognerà trovare diverse prese elettriche libere per ricaricare tutte le batterie. In più purtroppo devo aggiungere che per i nostri sistemi elettrici probabilmente il sistema non potrà essere integrato nella batteria considerando che le nostre spine elettriche non hanno le listarelle (vedi le foto) ma sono dotate di cilindretti metallici. Bisognerebbe perciò ricavare degli alloggi per i cilindretti a discapito della batteria. Staremo a vedere l’eventuale versione italiana. Intanto vediamo che ne pensate. Tutte le immagini Continua »
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