Finger Dip, accessori per mangiare con le mani
Per chi ama mangiare e smangiucchiare qualsiasi cosa con le mani, ecco Finger Dip, dei copri dita disegnati da Eleonora Barbareschi e Alessandra Mantovani.
Mi sono arrivate moltissime segnalazioni per questo prodotto di food-design, molti erano divertiti da Finger Dip, altri più restii e perplessi.
Finger Dip è uno dei progetti per il finger food più semplice che abbia mai visto; il principio è simile a quello dei Trongs, ma in Finger Dip il materiale è davvero ridotto all’essenziale. Sembrano dei piccoli preservativi di plastica da applicare sulle dita per poter mangiare liberamente anche con le mani non perfettamente pulite.
Dei “guantini” da dita comodi e colorati per abbandonare totalmente posate, bacchette e qualsiasi altro tipo di accessorio per mangiare. Finger Dip ha partecipato al concorso Dinning 2015 (vinto dal progetto Din-Ink che sicuramente ricorderete tutti)
Apprezzo la semplicità dell’idea ma non mi convince pienamente, probabilmente perchè quel genere di plastica mi ricorda troppo i guanti usa e getta di lattice e li associo subito al forte odore di quel tipo di plastica. Ma immagino questi saranno inodore. Voi come giudicate questo prodotto?
Scritto in Design eco-orientato, Design italiano, Young Designers | 16 Commenti »
gennaio 14th, 2009 at 11:23
mi associo alla tua impressione. non mi danno un buon feeling, probabilmente non li comprerei mai
gennaio 14th, 2009 at 13:45
Guarda, ancora prima di leggere ho detto: “belli sti presrvativi, ma perchè sulle dita?” colorati, divertenti, potrebbero quesi essere usati per altri “scopi”, non so se rendo l’idea. sta di fatto che un preservativo sul dito mi farebe un po’ schifo, meglio inzozzarsi lemani di pizza, frittura, pollo, ecc che indossare una cosa simile. io resto del parere che il bello di mangiare con le mani non è “mangiare con le mani” ma sporcarsi, siamo designer, architetti, ecc, siamo noi che progettiamo le forme più strane delle posate, se non volessi sporcarmi saprei cosa usare. ma ci sono quei cibi che li ami anch perchè ti danno la possibilità di ritornare bambino perchè li puoi mangiare con le mani e nessuno ti può dire nulla se ti sporchi perchè sono cibi che si mangiano solo così per gustarli veramente. poi se associo la pubblicità delle fonzies che… “se non ti lecchi le dita godi solo metà”, come dire…. rabbrividisco, ricordano troppo altro.
gennaio 14th, 2009 at 13:51
ah dimenticavo, al prossimo salone internazionale del mobile di milano ci sarò anch’io, perciò vi aspetto tutti al satellite per vedere la mia esposizione e magari commentare insieme quali sono state le vostre sensazioni, spero solo abbiate un po’ di pietà nei miei confronti, nu me criticati assai.
gennaio 14th, 2009 at 15:49
mi associo a Frank… il piacere di sporcarsi lo cestiniamo? mi immagino di mangiare un babbà, che faccio non mi lecco le dita??? dai non perdiamo il contatto, è il piacere di toccare, il tatto e uno dei sensi che abbiamo a disposizione… vedo, afferro e annuso, poi mangio, gustando e assaporando e magari ascoltando lo scricchiolio di un ottimo cibo… conclusione? ho messo in moto i miei 5 sensi… magari se qualcuno escogita un copriocchi per guardare i tg o cmq la tv spazzatura???
NDI Mosè
gennaio 14th, 2009 at 18:38
inutili
gennaio 15th, 2009 at 01:54
Sono d accordo con il fatto che è bello mangiare con le mani..sporcarsi è un piacere a volte ecc ecc..ma non cestiniamo tutto subito..in alcune realtà..in certi ambiti..in certe zone del mondo magari questo progetto può valere..può essere utile dai..e non ironizzo..dico sul serio..noi stiamo seduti di fronte ai nostri bei pc..ci alziamo andiamo a mangiare al ristorante e abbiamo la pancia piena..se fossero proposti in sudan alle famiglie con tanti bambini? che escono scalzi e si infilano le mani in bocca per mangiare dopo aver toccato di tutto?avrebbe senso la cosa..sarebbe utile..i bambini avrebbero meno possibilità di prender malattie..ecc..scartiamo sempre tutto noi..non sono d accordo..pensate se l unicef pubblicizzasse questo prodotto..pensate quante realtà di degrado potrebbero trovare piccole “gioie” da questo oggettino..
per carità non sto dicendo che è l oggetto della vita, ma dai..va bene, sono i designer che devono pensare a queste cose, e gli altri che guardano prenderle valorizzarle e farle attuare, invece snobbano i designer e non li incentivano..ahhh!!
va be..piccolo sfogo..
ciao ciao
cla
gennaio 15th, 2009 at 12:25
Secondo me questo progetto e’ geniale… non ha nulla da togliere al piacere di leccarsi le dita.. secondo me e’ un tentativo di avvicinare il piacere di mangiare con le mani a situazioni dove non e’ possibile farlo. Anche io in pizzeria o in pasticceria mi lecco le dita… ma quando sono ad un buffet di lavoro… certo non mi comporto allo stesso modo… magari potessi farlo!!!
Io vedrei Finger-Dip in situazioni eleganti tipo aperitivi di lavoro ecc… catering raffinati ed innovativi… oppure eventi artistici legati al cibo… oppure semplicementenquando non ci sono posate, e non in situazioni estreme tipo Sudan, anche solo in treno o in aereoporto per mangiare un panino o per un aperitivo al volo, no?
Mah… a me piaccono da morire e li comprerei subito… da tenere sempre in borsa, tanto non occupano spazio!!! XXX
gennaio 16th, 2009 at 11:31
Per un igenista va anche bene… per situazioni estreme idem… ma per i bambini (popoli) in africa o paesi tenuti sotto il dominio e sfruttati, mi sembra ridicolo, diamogli la possibilità di avere acqua e gestire le “loro risorse minerali”, poi vedremo delle belle… …per gli aperitivi e colazioni di lavoro, vi vedreste stringere mani e presentarvi co’sti cosi alle dita? per bonton, non si dà mai la mano con guanti o quant’altro e nemmeno vi si mangia… ma, non tolgo il merito a questi aggegini, avranno sicuramente il loro giusto utilizzo…
p.s. ieri sera, sono stato fermato da un ragazzo di colore, parlava un inglese perfetto, mi ha chiesto con disperazione se avessi lavoro per lui, o una giacca calda, non ho potuto fare nulla, gli ho dato quei pochi spiccioli in tasca, e indicazioni per la caritas, avrei voluto fare di più, e mi son fermato a fargli qualche domanda, da dove veniva e perché, al perché mi ha risposto: “sono scappato… meglio morire di freddo che con un proiettile e un fucile in mano”… ha 24 anni!
Mosè NDI
gennaio 16th, 2009 at 11:38
cmq, il tutto è pur sempre un punto di vista molto personale, a quello che riteniamo opportuno per noi e per gli altri… forse sarebbe meglio a non crear problemi agli altri, che cercare di risolverli!
…vi pare?
gennaio 21st, 2009 at 23:18
i bambini in alcuni paesi dell’Africa nascono con l’AIDS perchè purtroppo non si riescono a distribuire i preservativi o recuperarli è troppo pericoloso o impossibile e siamo sicuri che nella realtà in cui vivono questi cappuccetti risolverebbero il problema dell’igiene?
In molti casi è anche giusto cercare di risolvere problemi già creati, ma come stato detto mi sembra che in questo caso si voglia creare problemi…”attenti ai bacilli sulle mani, aiuto!!!”
Spero proprio di non vedere mai nessun, in nessun luogo, con i Finger Dip…penserei subito che abbia una malattia contagiosa.
ola
gennaio 26th, 2009 at 00:26
NE PRENOTO UN CAMION
gennaio 28th, 2009 at 14:47
Potrebbero usarli quelli con cui madre natura non è stata gentile..
Per l’utilizzo fatto effettivamente, li trovo inutili e persino bruttini.. (il lattice non mi convince)
Bocciata
Ciao a tutti
aprile 21st, 2009 at 16:39
L’idea la reputo anche originale ma l’idea di toccare il cibo con dei guanti e portarli a contatto con la bocca mi da un senso di disgusto…quindi conseguentemente non lo farei mai. Ma poi dai, a cena con quella roba sulle dita…ma come si fa!?
maggio 16th, 2009 at 05:27
che dire siamo nel 2009 e si progettano utensili che non fanno altro che produrre rifiuti, e che sono praticamente inutili….
fossero biodegradabili almeno
giugno 3rd, 2009 at 21:48
qualcuno sa dove si comprano?
luglio 16th, 2009 at 11:52
io so che c’è un sito http://www.finger-dip.it con i contatti delle progettiste e puoi chiedere a loro. sono genitlissime e io le ho già contattate per una pubblicazione!
ciao!