Ross Lovegrove e l'incredibile rifugio Alpine Capsule
Si chiama Alpine Capsule, il nuovo rifugio hi-tech creato dal designer inglese Ross Lovegrove. Una sfera tecnologica pronta ad accogliere gli amanti delle alte quote per una notte e vivere a contatto con la natura a 360° in un ambiente isolato e confortevole.
Ross Lovegrove ormai lo conosciamo bene tutti, il suo amore per il design biomimetico è stato da sempre la sua arma vincente, l’innovazione e il design organico sono da sempre i suoi tratti distintivi con i quali firma tutti i suoi progetti. Pensiamo a Solar Trees e Car on a Stick solo per fare degli esempi.
Alpine Capsule è l’ultimo progetto del designer inglese Lovegrove, un vero e proprio rifugio hi-tech totalmente ecologico che sarà posizionato sul Piz La Ila -Dolomiti- a oltre 2100 metri. Una capsula bellissima caratterizzata da un design che ricorda una goccia di mercurio (Ross ha un debole per questo materiale, mi viene subito in mente il suo lampadario Mercury!), un esclusivo rifugio autoalimentato e totalmente isolato termicamente dall’ambiente circostante.
8metri di diametro per questa struttura a doppio vetro, ricoperta da un coating riflettente, il cui involucro esterno diffonde e riflette l’ambiente circostante la capsula, quasi dematerializzandola, senza però precludere la vista ai fortunai occupanti e di contemplare il paesaggio esterno in ogni condizione ambientale e atmosferica.
Grazie alle piante artificiali “power plants” (delle unità artificiali remote a forma di pianta, molto simili per il funzionamento ai Solar Trees) tutta la capsula sarà alimentata con energia pulita proveniente dalle celle solari e dalle mini turbine eoliche inglobate nella “pianta”.
Bellissimi anche gli interni, realizzati sempre con forme organiche e continue per assicurare il massimo relax ed un’integrazione perfetta esterno-interno.
Anche se il progetto sembra un po’ troppo “spinto”, dal 13 al 15 Dicembre, Ross Lovegrove, assieme al suo team, presenterà il progetto alla stampa nello stupendo scenario Dolomitico, pronti per l’istallazione prevista nel 2010. Aspetteremo di vedere e toccare questo gioiellino dal vivo e, soprattutto, di scoprire come verrà prodotto. Per ora ho in mente una sola parola… WOW!
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Scritto in Architettura Contemporanea, Design eco-orientato, Nuovi materiali | 24 Commenti »
dicembre 1st, 2008 at 10:10
hai concluso il post con la stessa cosa che ho pensato io..che dire..WOW!!!
dicembre 1st, 2008 at 11:56
he si! sono incredibili!…che dire, speriamo solo che non nevichi.
ola
dicembre 1st, 2008 at 17:00
Incredibile! ho pensato anche io subito al lampadario Mercury. ma questo rifugio è veramente bellissimo, mi piace molto l’integrazione con l’ambiente
dicembre 1st, 2008 at 18:48
scusa ivana… avrei una domandina.. sai x caso le dimensioni approssimative delle capsule?? … cmq… è davvero fantastico.. e inoltre io l’adoro il lampadario mercury dell’artemide!! ^^
dicembre 1st, 2008 at 19:10
bello bello mi piace
ma da dove si entra?
dicembre 1st, 2008 at 20:08
@Tieto
le dimensioni sono 8metri per il diametro e circa 3,5-4 di altezza.
La porta c’è ma non si vede:)
dicembre 1st, 2008 at 23:31
Adoro Ross! è un genio e questo rifugio è sensazionale, ci dormirei subito. Solo una domanda, ma se all’interno della capsula non c’è niente…a che serve l’energia prodotta dalla pianta?
dicembre 1st, 2008 at 23:39
non è inglese!!!
dicembre 2nd, 2008 at 00:44
scusa..gallese;)
dicembre 2nd, 2008 at 03:42
Che spettacolo, non sarebbe male nemmeno come mezzo di trasporto, tipo navicella aliena…
dicembre 3rd, 2008 at 12:46
Ma come viene trasportata?
Con quali materiali viene costruito?
S’è ragionato sull’impatto che una struttura riflettente può avere sulla fauna dove andrà posizionato?
Oppure è “totalmente ecologico” perché è alimentato con celle solari e mini turbine eoliche?
dicembre 15th, 2008 at 09:31
molto bella. in una nottata di ventaccio dolomitico, poi, assaporeremo anche il gusto di risvegliarsi… al mare.
a parte le battute, qs mi sembra un bel problema. di sicuro ci avranno pensato, però mi piacerebbe capire.
dicembre 15th, 2008 at 16:36
Non vedo il bagno nel disegno. La neve chiazzata quà e là di giallo stona nel contesto tenuto conto anche che il bagno in cortile è un incubo che la civiltà ha ormai da tempo cancellato.
Il letto rotondo, oltre a fare molto pappone più che organico e continuo, è indubbiamente scomodo e destabilizzante durante il sonno mancando i punti di riferimento dei rassicuranti, canonici, lati del rettangolo.
Dettagli a parte, mi unisco al coro dei WOW.
dicembre 15th, 2008 at 20:15
esteticamente mi piace,
se è anche funzionale allo scopo per cui è progettata senza pesanti controindicazioni (caldo-freddo-luce abbagliante-stabilità in ogni condizione atmosferica etc.), merita attenzione, grazie x lo sforzo di uscire elegantemente dal convenzionale, ciao
dicembre 17th, 2008 at 10:45
Ero alla presentazione in Val Badia. Sono 8 mt. di diametro e circa 34 di superficie. Scaletta retrattile per entrare. Dovrebbe pure rimanere sospesa su campi elettromagnetici. L’interno (progetto di massima) prevede letto, divano e un bagno con servizi, oltre alle unità per l’energia ecc. Ci sono 7 power-plants per alimentarla. Unica incertezza: il costo per una notte. Il Moritz ha buttato lì 10.000 euro, ma non credo che basteranno!
dicembre 17th, 2008 at 11:48
Wow?” Ma siete tutti impazziti? Una cosa del genere sulle Dolomiti è una vera indecenza, non ha un senso, non si integra nell’ambiente.
Quanti di voi vanno abitualmente in montagna (e intendo non a fare un giro in centro a Cortina, ma nella natura)? E’ un insulto ai veri rifugi e alle vere malghe, che sono utili e all’ambiente si adattano benissimo.
dicembre 17th, 2008 at 12:14
BELLO! QUANTO COSTA?
dicembre 17th, 2008 at 12:46
ma per favore!!!
se lo mettessero in un museo non avrei niente da dire… ma in montanga non puoi mettere una cosa del genere.
nessuno si sogna di costruire un uffico stile malga, perche fare un rifugio stile ufo?
dicembre 17th, 2008 at 15:47
se lo incontrassi mentre arranco per l’altopiano delle pale penserei seriamente che gli alieni sono finalmente sbarcati sul pianeta terra
dicembre 17th, 2008 at 19:46
In mezzo alle doloniti è proprio una cavolata! orribile
dicembre 17th, 2008 at 21:25
è evidente che chi ha partorito un obbrobrio del genere non sa neppure lontanamente cosa siano i beni ambientali: fatele a casa vostra simili oscenità !
dicembre 18th, 2008 at 00:08
ultimamente è uscito un libro che stronca molti architetti postmoderni. Dalla “casa della cascata” al nautilus-chiesa o ai conchiglioni di Piano è un fare violenza all’ambiente in modo sempre peggiore. Con la navicella spaziale qui presentata credo siamo al massimo del narcisismo esibizionista
dicembre 28th, 2008 at 21:06
si… ma se un giorno è tutto grigio per via del mal tempo come lo si vede (sbattendoci il naso?) ma per carità vogliamo mettere le vecchie e bellissime baite in legno (il legno non inquina) con una nassa di vetro e. . . booo un obbrobrio. . . Sal-vatore
marzo 5th, 2009 at 14:51
Il design è certamente particolare, la forma a goccia di mercurio affascinante e la riflettenza del materiale molto interessante. Collocata nel giusto contesto potrebbe conservare una certa armonia. Mi chiedo se una simile struttura abbia però le basi pratiche per supportare quote di alta montagna. Più che un rifugio potrebbe diventare la suite di un hotel a 5 stelle. Le baite in legno ? eccovi il fascino dell’antico..
http://www.youtube.com/watch?v=1m3XjYdQ1Ys