Torce Olimpiche: il design dal 1936 al 2008

agosto 29th, 2008 by Ivana

Torce Olimpiche 1936 - 2008

Dal 1936 all’ultima edizione delle Olimpiadi. La storia del design attraverso le torce olimpiche.

E’ di pochissimi giorni fa l’articolo pubblicato sul New York Times che immortala tutte le torce olimpiche, dei giochi estivi ed invernali, disegnate negli ultimi 70 anni. Un excursus storico fatto di forme, stili, materiali e concept sempre più interessanti ed affascinanti.

Dal lontanno 1936, edizione dei giochi olimpici di Berlino, fino all’ultima edizione ancora fresca nei nostri ricordi, di Pechino 2008. Torce sempre più sofisticate e vivaci. Le più belle, a mio avviso, partono dal 1998 dall’edizione di Negano. Protagonosti assoluti i colori e lo stile.

E’ probabilmente da quell’edizione che cambia il design delle torce che vede anche la torcia disegnata da Pininfarina in occasione dei giochi invernali di Torino 2006 fino all’ultima torcia di Pechino, disegnata da Lenovo ed ispirata alla tradizione della Cina. I colori, la forma di pergamena e le “clouds of promises” le nuvole delle promesse della nuova Cina che dialoga con l’innovazione e la modernità senza, come abbiamo visto, dimenticare le radici e le tradizioni locali.

Vi lascio al sito interattivo del New York Times. Intanto aspettiamo il 2012 per vedere come si comporterà Londra e quale design sceglierà per la sua torcia London2012…per ora conosciamo solo il logo, criticato dal mondo intero! Aspetto anche con ansia le megastrutture di Londra. Superare la Cina sarà difficile. Tutte le torce Continua »

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ReWalk: per tornare a camminare

agosto 28th, 2008 by Ivana

ReWalk

ReWalk, il primo ed unico dispositivo per tornare a camminare o, addirittura, camminare per la prima volta. Sviluppato dalla Argo Medical Technologies, grazie agli sforzi dell’ingegner Amit Goffer, sarà la prima chance per i paraplegici per condurre una vita normale.

Non posso fare a meno di pubblicarlo. Mi ha veramnete commosso questo video che immortala Radi Kaiof, un paracadutista che dopo un brutto incidente torna a camminare dopo 20 anni. Venti anni.  Il video

E’ la faccia della medaglia del design che resta più nascosta, quella che purtroppo fa parlare meno di sè. Ma questo progetto di social design deve far parlare di sè e deve essere conosciuto.

Si chiama ReWalk, ri-camminare appunto. Non è la solita sedia a rotelle ma un “esoscheletro” da indossare che farà alzare e camminare chi, purtroppo, è paralizzato dalla vita in giù. Come si vede dalle immagini, ReWalk è dotato di un piccolo zainetto all’interno del quale è disposto il pacco batterie e il computer che permetterà agli utenti di scegliere le diverse configurazioni: alzarsi, camminare, salire o scendere le scale.

E’ un progetto che migliorerà la vita a livello fisico e, soprattutto, a livello psicologico. Sarà in commercio a partire dal 2010 e, per ora, verrà testato da Radi Kaiof e nello Sheba Medical Center di Tel Aviv per poi arrivare al Moss Rehabilitation Research Institute of Pennsylvania . E’ uno dei pochi progetti che veramente utilizza la tecnologia in favore dell’uomo a costi estremamente ridotti per altro. Il costo si aggirerà intorno ai 15.000 euro, l’equivalente delle sedie a rotelle di gamma alta.

Credo rappresenti l’innovazione più significativa degli ultimi anni. E siamo appena all’inizio. Basterà affinare la tecnologia ed i materiali per un dispositivo ancora più compatto, leggero e veloce. Ma l’inizio è più che sconvolgente e regalerà la speranza a moltissime persone.

L’opinione di Goffer: «Il beneficio più grande di questo macchinario è la riconquista della dignità e dell’autostima. Molti non se ne rendono conto, ma crescere su una sedia a rotelle non è affatto facile. Questa è una vera rivoluzione»

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Macef e RossoCiliegia: il design prende forma

agosto 27th, 2008 by Ivana

Linea 55°

Linee geometriche e stilizzate, design minimal e raffinato. RossoCiliegia, marchio italiano,  presenta Linea 55°, un kit da ufficio che fonde sapientemente funzionalità e design.

In anteprima le immagini di Linea 55°, il prezioso kit da ufficio e casa disegnato dal designer giapponese Takashi Hattori che a breve verrà presentato al Macef (Salone Internazionale della Casa a Milano dal 5 all’8 Settembre 2008). Sette incredibili pezzi pronti a prendere vita da una semplice lamina d’acciaio: un taglia-carte (da utilizzare anche come dima), un porta-biglietti da visita, un porta penne, un porta matite, una riga-segnalibro, un porta cd e un originalissimo calendario.

Dalla lamina principale, grazie ad un sistema di tagli, semi-incisioni e cave, è possibile estrarre le diverse lamine più piccole che, piegate semplicemente a mano con un angolo di 55° (ci si aiuta con il tagliacarte-dima), prendono forma sfruttando la flessibilità e l’eleganza del metallo. Linee pulite e funzionali pronte ad arricchire e dare un originale tocco di design alla nostra scrivania.

Pezzo forte del kit, a mio avviso, è il calendario. Molto originale ed efficace, più di tante parole vi consiglio di vedere le immagini. Mi piace veramente moltissimo. E’ semplice, in totale armonia con il design giapponese, è essenziale, eppure è d’effetto ed orginale, come tutto il kit del resto.

L’originalità e la funzionalità prima di tutto. Parole chiave per il marchio RoccoCiliegia che produce da anni oggetti per l’ufficio, la casa ed il tempo libero, di qualità e dal design accattivante. Linea 55°, l’ultima arrivata in casa RossoCiliegia, ne è un bellissimo esempio. Per vederlo dal vivo vi consiglio di fare un giro al Macef al padiglione 1 S21.

Molto bello il commento del designer: “La scelta della piega a 55 gradi che dà il nome al prodotto deriva dalla ricerca estetica della linea” – commenta il designer giapponese Takashi Hattori- “Il minimalismo di Linea 55° è inteso anche come processo produttivo e in termini di sostenibilità in quanto riduce gli sprechi e il consumo di risorse e materiali. Ho voluto inoltre progettare un prodotto che coinvolgesse anche l’utilizzatore finale come parte attiva nella creazione finale del progetto”. Altre immagini Continua »

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iCables: i nuovi auricolari di Yoonsang Kim

agosto 26th, 2008 by Ivana

iCables auricolari Yoonsang Kim

Ideati per la Philips da Yoonsang Kim, i nuovi auricolari iCables catturano subito l’attenzione per il design particolare e innovativo.

Una forma studiata per assolvere diverse funzioni. Il nuovo sistema dovrebbe essere più comodo da indossare e dovrebbe anche limitare notevolmente i fastidi all’orecchio in termini di traspirazione, comfort, igiene ed ergonomia (stando a quello che garantiscono); la particolare forma ad uncino premette inoltre di unire i due auricolari e di posizionarli dietro al collo, una posizione ottima che permette di avere sempre a portata di mano gli auricolari evitando di far attorcigliare i fili. Starebbero bene con Voice Stick!

Il design degli iCables non dimentica nemmeno le logiche di marketing. La forma ad “uncino” rimanda subito alla “P” di PHILIPS, regalando grande visibilità, riconoscibilità ed unicità al brand (anche se, almeno a giudicare dall’immagine, la “P” risulta specchiata. Ma immagino sia un problema di grafica…spero!).

Il dubbio ovviamente c’è. Bello il design, originale per un paio di auricolari, però ho delle perplessità circa la qualità del suono. La cuffietta-altoparlante mi sembra troppo piccola e credo vada ad incidere negativamente sull’audio. Ma magari la PHILIPS sta mettendo a punto un nuovo altoparlante.

Aspetteremo l’eventuale messa in produzione per testarne la qualità. Io lo proverei. Voi? Altre immagini Continua »

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Voice Stick legge per me!

agosto 25th, 2008 by Ivana

Voice Stick

Un nuovo dispositivo piccolo e maneggevole adatto a chi, purtroppo, non puo’ leggere. Facile da usare ed immediato, Voice Stick legge e “parla”.

Sempre più spesso cito oggetti di social design: una nuova dimensione del design che non crea solo oggetti belli ma, soprattutto, oggetti utili e anche esteticamente gradevoli. Ne abbiamo visti tanti: Bedu il bidone per le emergenze o le stampelle di Yong Rok Kim solo per citarne un paio. (Gli altri sono tutti nella categoria Social Design)

Oggi parliamo di Voice Stick creato da Sungwoo Park, un designer frizzante di cui abbiamo già parlato su A+D prima con Eazzzy la minifotocamera USB e poi con Rolling Bench la panchina sempre asciutta.

Voice Stick possiamo definirlo come un piccolo scanner progettato per le persone colpite da cecità o con problemi alla vista. Utilizzarlo è semplicissimo: basta disporlo su una pagina di un libro (o di un bigliettino da visita, un opuscolo…) e, grazie ai comandi in braille, è possibile avviare la scansione del testo. Attraverso un sintetizzatore il fruitore potrà poi ascoltare il testo direttamente da Voice Stick.

Per evitare di disturbare altre persone, se ci si trova in una biblioteca per esempio, è possibile utilizzare degli auricolari grazie all’uscita posta all’estremità di Voice Stick. Un nuovo sistema che permetterà a tutti di ampliare sempre più le proprie conoscenze e di superare i libri in braille (non sempre facilmente reperibili e disponibili per tutti i titoli).  Lo trovo un bel progetto. Critiche? Tutte le foto Continua »

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Fingerfood: direttamente sulle dita

agosto 22nd, 2008 by Ivana

Fingerfood

Piccoli e comodi, ideali per le cenette in piedi e per levare un po’ tutti dall’imbazzo delle cene fingerfood. Si chiamano proprio Fingerfood e sono dei piattini molto particolari. Vediamoli.

Come si può sorseggiare un bel bicchierino di vino bianco, gustare un delizioso stuzzichino ed avere comunque una mano libera? Grande dilemma delle cene in piedi.

Di soluzioni ne abbiamo viste tante, pensiamo a K-Wine, Kasane o Spaghetti Plate.

L’ultimo che ho trovato è un “gioiellino” che si applica direttamente al dito (da qui anche il gioco di parole), un anellino a forma di piattino, dalle dimensioni studiate appositamente per accogliere i bocconi del fingerfood. Non dà fastidio, ha una forma molto gradevole e, soprattutto, non dà impiccio, è maneggevole e lascia le mani libere.

Fingerfood, disegnato dal designer Ken Goldman, è disponibile in confezioni da 10 e tutti i piattini-anello hanno dimensioni regolabili, quindi adatti a tutti i tipi di mani, dalle più esili alle più carnosette!

Sicuramente non adatti alle persone che ai buffet mangerebbero anche il cameriere!! Continua »

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Bird's Nest: da stadio a seduta

agosto 21st, 2008 by Ivana

Il simbolo delle Olimpiadi 2008 di Pechino, il Bird’s Nest, diventa una seduta. Lo stadio a nido di uccello ha affascinato veramente tutti e solleticato anche la fantasia dei giovani designer. Il sofisticato (ed ingegneristico) intreccio di acciaio ha dato vita alla struttura più fotografata e commentata di Pechino.

Ultimamente, per altro, se ne sta parlando ancora di più visti i risultati ottenuti dalla Cina in ambito ambientale. Il cielo è finalmente limpido a Pechino, la testardarggine dei cinesi ha dato i suoi frutti (sono state chiuse per l’occasione tutte le fabbriche ed i cantieri ed il traffico è stato ridotto all’osso, ma chissà cosa succederà dopo che si spegneranno i riflettori…) e il Bird’s Nest spicca più bello che mai incorniciato dal cielo azzurro e il sole di Pechino.

Ma ritorniamo alla seduta. E’ stata progettata dal designer Thimothy Schreiber e si ispira ovviamente alla forma del Bird’s Nest, leggermente modificata per risultare più comoda ed ergonomica. L’intreccio la rende particolarmente resistente ma leggermente flessibile e confortevole.

Non è la seduta da Red Dot Award, ma è la dimostrazione di come il Bird’s Nest Stadium sia una struttura vincente ed affascinante.

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Ergoskin: la T-shirt anti-scoliosi

agosto 20th, 2008 by Ivana

T-shirt anti-scoliosi

Dopo le magliette personalizzate arrivano le magliette intelligenti pronte a prendersi cura della nostra schiena. Si chiamano Ergoskin e sono le prime t-shirt al mondo che ci “avvisano” se assumiamo posizioni scorrette a danno della nostra schiena.

Al ritorno dalle vacanze, e non solo, è così bello ritornare davanti al pc e accendere questa meravigliosa finestra sul mondo intero. Ore e ore a navigare, imparare cose nuove o vedere le cose più bizzare da tutto il mondo. Bello, sì, ma dopo pochi minuti sfido chiunque a mantenere una corretta posizione con la schiena (a proposito..la mia schiena! un secondo che mi sistemo!!).

Dicevo, la schiena appunto. Tallone di achille di quelli che passano ore davanti al pc ma anche alla tv o leggendo un bel libro. Tutti storti pronti ad accusare un bel mal di schiena dopo poco.

Da questo nasce l’idea della designer austriaca Talia Elena Radford Cryns (una donna finalmente!) che ha ideato una T-shirt intelligente con una speciale tessitura che ingloba particolari e picolissimi sensori pronti a controllare la corretta postura del busto. Qualora stessimo seduti a mò di contorsionisti dopo qualche secondo, grazie ai materiali intelligenti, una piccola vibrazione ci ricorderà di riassumere una posizione corretta. E’ interessante sottolineare che la maglia può anche essere tarata per una specifica posizione, magari suggerita da un fisioterapista.

Ergoskin nel 2007 ha vinto il premio Auatriaco National Dyson Design Award; non è ancora disponibile in commercio ma lo sarà a breve (chissà a quale prezzo). Almeno non sentiremo gridare la solita frase: ”stai dritta con la schienaaaaaaa!!” Continua »

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Aeroporto Pechino: Norman Foster progetta il Terminal 3

agosto 18th, 2008 by Ivana

Aeroporto Pechino Beijing

Olimpiadi di Pechino e megastrutture. La Cina stupisce ancora con l’aeroporto più grande del mondo.

Rieccoci qui, dopo una meritata pausa estiva. Sicuramente questa è l’estate delle olimpiadi, della Cina e delle fantastiche architetture create dal paese del Sol Levante. Dopo Bird’s Nest e Water Cube, vediamo il progetto del Terminal 3 (T3), l’aeroporto che accoglierà e darà il benvenuto ai moltissimi turisti che popoleranno Beijing (Pechino) nei giorni delle Olimpiadi … e non solo!

Più di 3,75 km di aeroporto che inaugurano “la più grande architettura coperta mai costruita“. Parole di Norman Foster l’architetto britannico che ha dato vita alla megastruttura. Inaugurato il 29 Febbraio 08 (con tre anni di lavori), nell’aeroporto T3 il passato e la tradizione cinese dialogano con l’innovazione tecnologica d’oggi; i colori (rosso e oro) evocano la cina imperiale mentre la forma ricorda un dragone stilizzato, simbolo per antonomasia di forza e di buon augurio per la Cina.  La struttura, invece, è stata costruita con i materiali e le tecnologie più innovative grazie ad un folto gruppo di ingegneri che hanno messo a punto un nuovissimo sistema bagagli pronto a gestire 19mila bagagli l’ora su 45 km di nastri trasportatori, una struttura resistente a scosse telluriche e un incredibile sistema per il controllo bagagli (anti-terrorismo) mai utilizzati prima basato su nuovi sistemi a raggi X.

Un terminal futuristico e luminosissimo che non ha incontrato poche difficoltà lungo i quattro anni di progettazione (più i tre di costruzione). Sul tetto dell’aeroporto sono moltissime le “squame” del dragone: lucernari pronti a catturare la luce nelle diverse ore del giorno per illuminare di luce naturale tutto l’interno della struttura. Continua »

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