Stadio Olimpico di Pechino: il Bird's Nest
Il National Stadium o The Bird’s Nest, letteralmente il “nido di uccello”, è l’ultima megastruttura architettonica realizzata a Pechino in occasione delle prossime Olimpiadi 2008.
Una struttura affascinante dove oltre 35.000 tonnellate di acciaio si intrecciano, come esili ramoscelli, per dar vita al “nido” più particolare della terra, un nido che accoglierà più di 90mila increduli spettatori delle Olimpiadi di Pechino (il via ad Agosto).
Il progetto, ideato dagli architetti svizzeri Herzog e de Meuron, è risultato il vincitore del concorso bandito nel 2002 proprio grazie alle sue forme morbide, originali ed organiche. Una forma data da innumerevoli intrecci che, oltre a regalare una bellissima opera di architettura contemparanea, risultano un interessante e meticoloso capolavoro di ingegneria.
Tutta la struttuta è ricoperta da due strati di materiale traslucido: l’EFTE (lo stesso materiale utilizzato per lo stadio del nuoto Water Cube di Pechino). Questo materiale, dalle prestazioni sorprendenti (una delle tante è che quando brucia non emette nè fuoco nè fumo) è utilizzato sia come membrana protettiva resistente agli agenti atmosferici, sia come (per la membrana interna) isolante acustico. Parte integrante della struttura è il tetto del “nido”, un guscio trasparente che consente il riflesso di fasci di luce all’esterno (e protegge gli spettatori da eventuali piogge).
I percorsi interni sono “segnati” da elementi in ardesia, intervallati da boschetti di bamboo, blocchi in pietra e piccoli giardini coperti. In questa architettura, in cui facciata e struttura coincidono, l’effetto visivo è sorprendente, nonostante la semplicità e l’essenzialità dell’idea. Dalla natura c’è sempre da imparare. Le foto
Scritto in Architettura Contemporanea, Designer famosi, Nuovi materiali | 7 Commenti »
luglio 24th, 2008 at 19:05
che spettacolo…preghierina cinese
luglio 27th, 2008 at 01:46
è un progetto eccezionale, purtroppo però dovremo aspettarci dei cambiamenti nella realizzazione finale dovuti a problemi politici, nn tutti a Pechino accettano il fatto che architetti europei mettano la firma sulle loro olimpiadi.
luglio 30th, 2008 at 18:17
erzog e demeuron spaccano tutto
agosto 12th, 2008 at 17:51
lo sapevate che con gli avanzi d’acciaio dello stadio stanno costruendo delle fiaccole souvenir?
agosto 18th, 2008 at 16:54
[...] delle olimpiadi, della Cina e delle fantastiche architetture create dal paese del Sol Levante. Dopo Bird’s Nest e Water Cube, vediamo il progetto del Terminal 3 (T3), l’aeroporto che accoglierà e darà il [...]
aprile 27th, 2009 at 09:33
A quando in Italia, strutture del genere? Siamo pronti a gestire la sfida dell’acciaio!
marzo 24th, 2010 at 17:22
[...] si è lasciata sicuramente ispirare dalla primavera o dalle recenti architetture pechinesi come lo stadio Bird’s Nest, per realizzare questa [...]