Philips: bio-architetture sostenibili. La casa come un organismo vivente
Le abitazioni del 2020. Off the Grid: organismi che dialogano con l’ambiente dal quale traggono acqua, aria, luce e calore. Un nuovo concetto di casa ecosostenibile e futuribile (tutte le foto a fine articolo).
Dopo gli elettro-tatuaggi e gli accessori sensibili e lumalive, è sempre la Philips a proporci un altro progetto, questa volta destinato alle abitazioni. Senza dubbio più utile dei precedenti e più attento alle problematiche ambientali contemporanee e future.
Si chiamano Off The Grid, Sustainable Habitat 2020, e sono le nuove bio-architetture progettate dalla PHILIPS. Ogni palazzo è progettato con una “pelle” particolare che, proprio come un essere vivente, reagisce e interagisce con l’ambiente, recupera le acque piovane, immagazzina calore, scherma o lascia passare tutta la luce che desideriamo, recupera energia pulita…
Le nuove architetture Off the Grid hanno un aspetto leggero alla vista e si integrano perfettamente all’ambiente circostante. La struttura esterna è formata da “pelli sensibili” capaci di mutare le proprie caratteristiche fisiche e regolare diversi aspetti come luce, aria, acqua ed energia. Vediamo come.
Il corpo Off the Grid, come si vede dalle foto, si manifesta con una struttura leggera caratterizzata da particolari “fiori” , nucleo fondamentale di tutto i lunzionamento bio-mimetico dell’edificio. A seconda delle necessità questi “fiori ” possono essere aperti (come dei fiori che sbocciano) per lasciar passare più o meno luce fino a rendere tutto l’appartamento completamente trasparente. Questo sistema riduce drasticamente l’utilizzo di luce artificiale in favore di quella naturale favorendo la salute ed il benessere psicofisico delle persone.
Aria. Sempre gli stessi “fiori “, destinati a lasciar passare più o meno luce, fungono anche da incanalatori di aria e vento. Il passaggio delle correnti di aria all’interno dei “fiori” genera energia pulita destinata ad alimentare l’edificio stesso fornendo, in più, aria pulita (depurata e privata di agenti allergici o tossici) per gli interni dell’edicifio e, grazie ai sistemi di canalizzazione, l’aria può anche essere raffreddata naturalmente (per i periodi estivi).
Acqua. Grazie ai “fiori” è possibile recuperare tutta l’acqua piovana e l’umidità presente nell’aria (anche nei periodi di siccità). Una volta purificata e filtrata è possibile riutilizzarla nel circuito chiuso della casa.
Rifiuti ed energia. I rifiuti organici vengono trasformati in energia di biogas utilizzabile per il riscaldamento dell’appartamento o dell’acqua per il lavaggio.
Il progetto è destinato alle megalopoli del 2020, in particolare alle emergenti megalopoli cinesi, ma immagino non ci dispiacerebbe avere edifici del genere anche in Italia.
- PHILIPS Off the Grid, architetture bio ispirate
Scritto in Architettura, Architettura Contemporanea, Design eco-orientato, Nuovi materiali | 17 Commenti »
luglio 15th, 2008 at 10:27
Alla buon ora, direi.
Spero sinceramente che si parta dalla cina, in quanto sono un po’ in crisi con l’aria! Grazie Ivana, sei grande.
luglio 15th, 2008 at 19:25
fighissimo!
luglio 16th, 2008 at 05:13
quasta cosa e’ fantastica, spero tanto ke nn alzeranno molto i costi di produzione l’utilizzo di questo tipo di costruzione, inoltre vorrei sapere se sarebbe possibile cmq disporre mattonelle, colorare pareti ecc… ??
luglio 19th, 2008 at 12:59
Bel progetto, su un tema complesso meno male che la ricerca esiste… e si vede
luglio 23rd, 2008 at 11:18
la permasteelisa è fregata… le facciate del futuro sono più tecnologiche e meno meccaniche… ahi ahi ahi… ben ti sta, così impari a non rispondermi per la tesi!
novembre 28th, 2008 at 11:07
mi chiedo come si intergra con l’edificio una cosa del genere, non che non mi piaccia ma credo che si possano ottenere gli stessi risultati con altri metodi, più antichi, più funzionali, meno inquinanti (perchè mi chiedo di cosa sia realizzato questo tipo di rivestimento e come si smaltisce se dovesse essere eliminato!!!) la ricerca va benissimo, anzi, ma indirizziamola verso cose più fattibili e integrabili
dicembre 23rd, 2008 at 01:18
impressionante immaginazione …ma se non si producono abbastanza rifiuti organici restiamo con la doccia fredda??…
marzo 4th, 2009 at 09:00
[...] BioArchitetture sostenibili firmate Philips [...]
marzo 17th, 2009 at 18:07
Talento e creatività: ecco la nuova sfida che l’Azienda Lamberti e De Rosa propone a giovani designers e architetti, tramite la promozione di un progetto senza precedenti. Ha, infatti, preso il via “Young Design Awards”, il primo concorso sponsorizzato, finalizzato all’ideazione e realizzazione di elementi di design in acciaio inox.
3mila euro in denaro il premio in palio, oltre all’importante opportunità di collaborare con un’azienda ben affermata sul mercato nazionale e in continua espansione.
L’evento, sponsorizzato dall’Agenzia di comunicazione integrata Mtn Company di Cava de’Tirreni (SA), vedrà inoltre la presenza in giuria di prestigiosi rappresentanti del settore Architettura e Design e autorità istituzionali.
Per maggiori informazioni e per avere risposte alle vostre domande visitate il sito http://www.youngdesignawards.it.
Buon lavoro e in bocca al lupo a tutti!
marzo 27th, 2009 at 01:31
L’idea è molto buona, l’aspetto bruttino…
settembre 10th, 2009 at 23:28
sono d’accordo con Lachi, non dice nulla su che tipo di rivestimento usa o come verrà smaltito,ecc…. L’idea non è male ma non guardiamo solo l’apparenza e andiamo a fondo, vorrei spiegassero meglio alcuni dettagli tecnici!
febbraio 12th, 2010 at 20:15
Hanno scoperto l’acqua calda….
sono cose che si conosco già….
ma con la differenza che l’estetica si è fatta benedire!!!
marzo 1st, 2010 at 18:48
rivolto a giuseppe:
sarà anke vero ke si sapeva gia, ma almeno loro hanno pensato di impiegarla sta tecnologia!!x l’estetica c’è tempo,nessuna invenzione è nata perfetta!!
cmq sia a me piace!!:)
gran bel lavoro Philips!!!
ottobre 5th, 2010 at 15:06
Sicuramente un progetto valido e interessante, ma bisognerà pensare a come poter gestire il fattore privacy che insorgerà nel caso in cui gli edifici diventano totalmente trasparenti quando, ad esempio nella stagione estiva, la luce solare è molto presente.
ottobre 25th, 2010 at 11:13
Ciao, a proposito di case eccezionali, ecco uno splendido esempio di architettura elegante realizzata con materiali naturali e a basso impatto. Cedro, acero e vetro: calda, resistente, ecologica.
La Casa di acciaio e nebbia
Ci vorrebbero più progetti del genere.
dicembre 9th, 2010 at 18:33
Ciao a tutti! sono una studentessa di economia e devo fare un progetto che riguardi l’eco-sostenibilità, il rispetto per l’ambiente ecc..quacuno di voi sa darmi qualche dritta?conosce di preciso qualche azienda che progetta case di questo tipo?
vi ringrazio!
dicembre 9th, 2010 at 20:24
Io ne conosco una… La PHILIPS!!!!!