Salone Satellite: i progetti di Takashi Sato
Ancora progetti interessanti nell’area dedicata ai giovani talenti: il Salone Satellite presenta Takashi Sato. Appendiabiti, sgabelli e lampade dal sapore ingegneristico.
Giapponese e giovanissimo, Takashi è un designer fresco fresco di produzioni. I suoi primissimi passi però promettono bene.
Da ingegnere a designer, Takashi indossa i nuovi vestiti con naturalezza, con lo spirito giusto dei designer e, ovviamente, con la precisione e la forma mentis tipica degli ingegneri, creando prodotti ibridi ed originali.
Tra i progetti esposti -Coat Hanger, Pata e Tongs rispettivamente un appendiabiti, uno sgabello e una lampada- ho apprezzato molto Coat Hanger e Pata. Quest’ultimo è uno sgabellino leggerissimo con anima in cartone, ricoperto di feltro. Apparentemente fragile riesce a reggere tranquillamente pesi considerevoli; ma la particolarità risiede soprattutto nella chiusura. Si apre e si chiude a fisarmonica, occupando pochissimo spazio, risultando quindi ottimo per la distribuzione del prodotto.
Coat Hanger è invece un appendiabiti particolare, caratterizzato da un’asta in legno e tre grucce di alluminio che essere composte in modo particolare per creare diversi modelli di sostegno. Anche Coat Hanger è sviluppato secondo un’ottica sostenibile. Smontato occupa pochissimo spazio (3pezzi + 3grucce) ed è semplicissimo l’assemblaggio. Le grucce pero’ le avrei preferite meno spigolose, un po’ più morbide e cicciottelle tipo quelle di Hanger. Il Giappone si fa sentire sempre di più. Che ne pensate? Altre foto
- Tutti i prodotti di Takashi Sato
Scritto in Salone del Mobile, Young Designers | 5 Commenti »
maggio 7th, 2008 at 09:39
molto interessanti..la sua “forma mentis” ingegneristica è quella che dovrebbero avere tutti i progettisti degni dei grandi maestri!
maggio 7th, 2008 at 11:18
Lo sgabello è interessante, ma l’attaccapanni secondo me non ha tutta questa funzionalità. Forse perchè per me stare lì a capire come funzione un oggetto significa mal progettazione per cui condivido la forma mentis dell’ignegnere, ma un vero designer crea prodotti più “friendly”. Non credete?
maggio 7th, 2008 at 13:10
@kristine
è vero, ma una volta che capisci il funzionamento sei a posto.
voglio dire che la peculiarità dell’appendino secondo me è proprio il fatto di avere due semplici elementi che si possano configurare in maniera diversa. mi pare abbastanza vicino a Munari.
cosa intendi per “friendly”?
maggio 8th, 2008 at 23:09
Intendo proprio quei prodotti che appena li vedo già capisco come si dovranno utilizzare; quelli che non hanno bisogno di essere studiati (come questo). Comunque mi piace, ma le cose ingegneristiche non sono il mio forte
settembre 15th, 2008 at 22:43
[...] raccolta di grucce provenienti da tutto il mondo. Di alcune abbiamo già parlato come Rethink o Coat Hanger ma il panorama è davvero ampio perciò, invece di altre parole, meglio le immagini! Enjoy it! e [...]