Nembro, altro che biblioteca!
Riqualificazione urbana con un tocco di stile. Nembro si arricchisce di una nuova interessante biblioteca.
Mille “libri” dalle molteplici funzioni impreziosiscono l’esterno di questa particolarissima biblioteca. Archea Associati di Firenze ha “sfornato” questa stravagante architettura che declina sapientemente storia, design, arte, cultura e sostenibilità.
La biblioteca dei libri di terracotta sorge, come detto, a Nembri in provincia di Bergamo. Punto di partenza un vecchio edificio scolastico dei primi del Novecento da riqualificare, ampliare e rivalorizzare. L’idea in sè è semplice ma di forte impatto. All’edificio storico se ne affianca uno, di architettura contemporanea, realizato in ferro e vetro, rivestito di particolari libri: una pelle che rimanda subito alla funzione nobile dell’edificio. I tomi, realizzati in un particolare tipo di terracotta, sono particolarmente interessanti non solo per un mero fattore estetico.
Sono infatti estremamente affascinanti perchè al sole cambiano colore. Questo grazie alla particolare verniciatura che riflette in maniera dinamica i raggi di sole, creando un effetto vibrante trasformando l’edificio in un “corpo in movimento“.
Ma non è tutto. I “libri”, infilati su particolari tondini metallici, funzionano anche come particolari sistemi frangisole. Un sistema interessante di filtraggio della luce solare (e radiazione termica) che regala, all’interno dell’edificio, suggestivi sistemi di illuminazione soffusa e naturale, ideale per la lettura.
La connessione tra i due edifici avviene tramite un passaggio sotterraneo. Passato e presente dialogano, in un continuo rapporto osmotico. Il progetto mi piace molto, ma l’accostamento così ravvicinato con il vecchio edificio mi lascia un po’ di dubbi. Forse stride un po’. Voi che ne pensate? Altre foto
- Archea Associati (vi consiglio di vedere il video relativo alla biblioteca)
- Scarica il pdf de La biblioteca di terracotta
Scritto in Architettura Contemporanea, Design italiano, Nuovi materiali | 13 Commenti »
marzo 28th, 2008 at 14:10
Veramente originale e soft, curata esteticamente, e (a quanto pare dalle varie foto trovate nella rete…) anche fruibile…
Non è il progetto che cambierà la storia dell’architettura, ma sicuramente la storia di una città sì, e non è poco!
marzo 28th, 2008 at 17:02
@PEJA
bella frase, bella frase
non so se dire Archea significhi Marco Casamonti, ma di certo riveste un ruolo importante :
http://www.arch.unige.it/per/doc/casamontim/casamontimcur.htm
ola
marzo 28th, 2008 at 21:46
bella! ed è pure vicina.sarà una meta ambita…. ma reggerà agli atti vandalici? non sembra molto resistente, anche se fa un bell’effetto..
marzo 30th, 2008 at 11:56
Certe volte mi spiego, altre no, come stiamo pensando, lavorando, studiando le stesse cose.
Mi hanno giusto ieri sera parlato di questa biblioteca e mi stavo immaginando come fosse… prima di andarlo a cercare…
Cosi’ Vicini! Cosi’ Lontani!
marzo 31st, 2008 at 12:06
ma i bravi architetti devono spiegare come hanno pensato al problema della pulizia dei vetri. Visto da dentro la sporcizia è un effetto che mette tristezza…
giugno 24th, 2008 at 14:40
erano 4 anni che nn vedevo più questo progetto,alla fine l’hanno realizzato…e posso dire che era il mio prof. di lab. di progettazione..Grande Casamonti e Polazzi (che mi ha dato il mio unico 30 universitario!!)
settembre 26th, 2008 at 12:56
Mi piace troppo il loro stile e anche per me il polazzi è stato prof e unica lode del mio libretto..
mi ha fatto proprio appassionare!!!
a me questo edificio piace tantissimo…è originale davvero!!!
dicembre 13th, 2008 at 10:40
davvero interessante e particolare..adoro questi colpi di genio che alla fin fine sono semplici ma cosi profondi..non deturpano il paesaggio che lo circonda, ma lo rende affascinante con la sua presenza energetica ma non invasiva..adoro questo modo di fare architettura.
gennaio 2nd, 2009 at 03:24
pensate che io abito a nembro e ci vado quasi ogni giorno…ormai nn faccio caso…pero è facilissimo arrampicarsi su quei mattoni…sono salito pure sul tetto, e poi quella scultura non è sorvegliata per niente, nn ci sono nepure le telecamere…
vabbeh dai
ciao…:-);-))
dicembre 2nd, 2009 at 20:47
ma…ehm! con quei libri-mattoni davanti i rapporti aeroilluminanti cambiano?
aprile 26th, 2010 at 09:33
Andrò sicuramente a visitarla!
febbraio 15th, 2011 at 13:29
Personalmente non trovo la soluzione ideale per la lettura: “macchie” di ombra e sole diretto non aiuta nè la lettura nè la salvaguardia dei libri. Ho visto per sale di lettura nel nord Europa soluzioni interessanti con luce diffusa ed intensa, che permettono di evitare di dover mettere lampade per illuminare, di giorno(!) una sala con una vetrata enorme.
Scusatemi ma questa non mi sembra architettura che declina sostenibilità.
maggio 1st, 2012 at 10:20
magari ci fosse una biblioteca così nella mia città, la mia non ha nemmeno i libri!!!