Il parco Putrajaya dello studio Manfredi Nicoletti
Malaysia, teatro paradisiaco per le torri sostenibili Putrajaya progettate dallo studio italiano di architettura Manfredi Nicoletti in collaborazione con Hijjas Kasturi Associates.
Otto elementi architettonici bioispirati. Stile ed eleganza per un’architettura contemporanea di impatto e memorabile. Dopo le incredibili Petrona’s Twin Towers, la Malaysia ci stupisce con un nuovo complesso architettonico progettato, udite udite, da uno studio italiano. E’ lo studio Manfredi Nicoletti, autore di questo bellissimo progetto e di molte altre architetture (Palermo, Milano, Siena, Catania, Roma, Atene, Malaysia…) caratterizzate spesso da una morfologia organica e fluida.
Un complesso residenziale ispirato agli organismi marini e caratterizzato da un’architettura bioclimatica; sorge a circa 30km a sud di Kuala Lampur su un bellissimo lago artificiale. Il complesso consumerà circa il 50% in meno di CO2 rispetto alle attuali residenze, questo grazie alla ventilazione naturale, alle zone dedicate al verde e all’utilizzo di energie alternative.
Eco architettura e stile finalmente anche da una firma italiana. Foto
Via | Inhabitat
Scritto in Architettura Contemporanea | 10 Commenti »
marzo 26th, 2008 at 18:47
non li conoscevo, ho visitato il sito, e mi piacciono anche altri progetti, ma appena ho visto queste immagini ho pensato a R.Piano :
http://www.rollershop.nl/wtsb/Iconografie/Gebouwen/Tjibaou%20Cultural%20Center.jpg
ola
marzo 26th, 2008 at 19:36
bella la piscuna… speriamo che se ne possano fare anche in italia… tutte le menti che producono se ne vanno..bello comunque..
marzo 26th, 2008 at 23:33
In effetti sembra riprendere molto dalla Nuova Caledonia di Renzo Piano… Tra l’altro è possibile un riferimento esplicito a RP non è improbabile dati i trascorsi…
marzo 27th, 2008 at 10:24
beh a me sembra un po’ “tanto” riferito a Renzino….con questo non critico gratuitamente, complimenti agli architetti; però….
marzo 27th, 2008 at 10:55
riferimenti espliciti ad altro si…MA BELLO CAVOLO…NO??!
marzo 27th, 2008 at 13:01
Bellissima segnalazione, un edificio che per soddisfare il proprio fabbisogno energetico immetterà il 50% in meno in atmosfera in termini di co2. Non solo grande architettura. Speriamo che il bilancio energetico in termini di energia prodotta in modo “sostenibile”, ed energia richiesta dalle strutture e dai propri occupanti arrivi presto in pareggio, non solo su alcuni edifici.
Una nota per Ivana, il comune denominatore della sostenibilità ci ha fatto incredibilmente postare lo stesso tema su due magazine diversi: http://www.ambienteingegnere.it/sustainable-design/ . Leggendo il post del tuo sito sono rimasto stupito, mi sono chiesto si sono ispirati al nostro post..o penseranno il contrario di noi?..sono sicuro, niente di tutto questo, solo una “bella” coincidenza a testimonianza dell’attenzione che la sostenibilità sta avendo nel mondo anche e soprattutto sulle grandi strutture.
marzo 27th, 2008 at 14:28
si, basterebbe ricoprire lo 0,1% della superficie della terra e sfruttare la luce del sole per eliminare ogni altra forma di produzione energetica, e soddisfare l’ intera necessità mondiale … ma forse pure in Italia si sta muovendo qualcosa grazie anche al “Conto Energia”
ola
marzo 27th, 2008 at 20:01
Impressive… It´s all about well urban living in this century .
aprile 2nd, 2008 at 17:28
sè vabbè, quando si parla di concepire nuove forma…rimettiamoci anche a rifare il pompidou cambiato di colore…
aprile 15th, 2008 at 22:47
Anch’io ho pensato R.piano come Davide. il problema che non so precisamente perchè,(non so niente da architettura) Forse un po simile a quello di legno(perdonate la mia ignoranza)