Car on a Stick. Ross Lovegrove progetta i trasporti del futuro

febbraio 6th, 2008 by Ivana

Ross Lovegrove, Car on a Stick

Ross Lovegrove, designer di fama mondiale, immagina il futuro dei nostri mezzi di trasporto.  Un futuro, a suo avviso non molto lontano, caratterizzato da automobiline multifunzione, sostenibili dal punto di vista ambientale, facili da parcheggiare e a comandi vocali. Analizziamola meglio.

Car on a Stick è una concept-car sui generis. Ribattezzata “auto-bolla” la concept-car di Lovegrove è interessante da diversi punti di vista. E’ un’auto trasparente totalmente alimentata ad energia solare (grazie ai pannelli fotovoltaici situati sul tetto dell’autovettura), che potrà essere guidata tramite comandi vocali (e navigatore satellitare) e trasportare fino a quattro passeggeri per volta. 

Quando non si utilizza, può essere “parcheggiata” su appositi perni, trasformandosi in particolari lampioni di arredo urbano facendo risparmiare energia elettrica e spazio per i parcheggi.

Il progetto è bello, senza dubbio, ma ci sono anche qui delle cose che non mi quadrano. Sebbene Lovegrove sia uno dei miei designer preferiti, questo suo ultimo progetto mi sembra un po’ troppo “spinto” soprattutto quando vado ad analizzare lauto che diventa lampione.  Questi pali da dove escono? dal sottosuolo? quanto devono essere doppi per reggere il peso dell’auto? o quanto sono leggere queste macchinine per essere sostenute da un palo? Questo palo è telescopico? E poi, è vero che si tratta di una concept-car, ma non la trovo, ad occhio, così sicura nè adatta a spostamenti un po’ più lunghi. Insomma, questa volta Lovegrove non mi ha convinta al 100%. A voi la parola. Altre foto

Lovegrove, Car on a Stick

Scritto in Arredo Urbano, Design eco-orientato, Designer famosi | 13 Commenti »

13 commenti

  1. Frank Mancarella Scrive:

    Essendo io un amante del futuribile, non posso non ammirare ed apprezzare questo progetto interessante ed ecosostenibile. Il fatto che diventa lampione sinceramente non attira neppure me, anzi la definirei una vera caz….ta, ma l’idea e la forma mi piace. per quanto riguarda la sicurezza o i lunghi spostamenti non trovo tanta difficoltà; per la prima essendo un auto alimentata col fotovoltaico non prende grosse velocità (se non erro la velocità massima raggiunta fino ad ora sono 80 km/h, che cmq è gia una bella velocità), il vetro o PVC immagino sia di quelli infrangibili (prendi per esempio le auto plimdate) se poi viene messo un ciambellone in caucciù per attutire gli urti meglio ancora (prendi le aut scontro per esempio)(oi, l’idea del ciambellone io la brevetto :-) ). Passiamo ora ai lunghi spostamenti, anche questo non mi sempbra un grosso problema, il nostropeggior difetto è che siamo molto individualisti (basta vedere gli ingorghi in città, una machina = una persona), se utilizzassimo di + i mezzi pubblici per le grandi distanze e l’auto solo per spostarsi in cità e zone limitrofe, questo non sarebbe un grosso disagio, considerato poi che con un’auto a fotovoltaico non mi fermo mai per fare il pieno e potrei usarla anche per medio/lunghe distanze. Io noto + che altro un problema tecnico, cioè le ruote, spero che queste siamo snodate, altrimenti posizionate in quel modo l’auto non si sposterebbe neppure se uno la spinge a cazzotti, ma poi c’è un altro dilemma che mi assilla, i vetri si possono scurire? altrimenti addio sbaciucchiamenti di coppiennte nelle auto. :-)
    cn questa battuta vi saluto a tutti.

  2. ivanadesign Scrive:

    @frank..non volevo arrivare ai vetri oscurati ma comunque l’avevo pensato anche io!hihi

  3. davide Scrive:

    ah sporcaccioni!!!!
    non toccatemi Ross…è un’idea fantastica, ineguagliabile, spaziale, mitico lui e tutto quello che ne esce dal suo cervello…fossi in lui lo assicurerei!…vabbhè dai non ce la faccio questa volta….sto “coso” con le ruote del carrello della spesa nun me convince pe ninte!
    -Frank non c’è il problema della sicurezza solo perchè forse non si raggiungono alte velocità (80kmh sono già troppo pericolosi), ma se ti arriva dentro un altro ai 70, 100,? ke si fa il popcorn??!!ai voglia di mettere il cimbellone brevettato!!
    -pensa poi che io vedevo di più l’uso dell’auto per grandi distanze e offlimit in città :-)
    -i pali…io li ho subito pensati telescopici ed integrati nell’auto stessa, ma probabilmente non è così perchè altrimenti si creerebbero troppi problemi di inquinamento luminoso…ivana tieni presente che ci sono crick idraulici che sollevano tranquillamente dei TIR…ma quanto si sollevano? e se per incidente lo abbattono? mica ti arriva in testa una lampadina, ma una “sauna” di almeno 2quintali…(uno scooter è circa 140-180kg)
    -comando vocale…aiuto…come glielo faccio capire che devo inchiodare e non frenare dolcemente? e comunque il gesto istintivo è sempre più rapido delle parole che per il panico potrebbero proprio non uscire
    -se sono il terzo passeggero mi devo guardare e mettere in imbarazzo per tutto il viaggio quelli che mi seguono?
    -ci sarebbero altri dubbi, molti, ma comunque guardiamo anche i lati positivi…per esempio se la sala d’aspetto del dentista è piena voi siete tranquilli e aspettate comodi il vostro turno parcheggiando al piano, poi entrate dalla finestra, ma questo è un dettaglio…vuoi mettere l’invidia degli altri!!!!
    Non me lo aspettavo da R.L., provocante e poetica l’idea di viaggiare in una “bolla di sapone”, ma anche se un concept almeno studiarla meglio, ma si sa a loro mostri sacri tutto è concesso ed esaltato…vedrai Frank quando ti osanneranno il “ciambellone”…devo pagarti qualcosa per aver utilizzato il termine??? ;-)

    ola

  4. Gianluca Scrive:

    Trovo geniale l’idea di questo master of design.
    L’idea di sfruttare lo spazio in altezza è un qualcosa a cui dovremmo abituarci in futuro.
    Sebbene il funzionamento non è precisamente spiegato (la trasformazione a lampione) credo che questa idea sia possibile in quanto esistono materiali molto leggeri che risolvono il problema del peso. L’idea continua a barcollare se consideriamo il problema del vento.. si ancorerà bene?
    Le mie sono solo delle riflessioni che paragonate all’idea intelligente valgono “0″.
    A presto..

  5. Frank Mancarella Scrive:

    ahahahah!!! Davide mi hai fatto morire non la storia del ciambellone, tranquillo nessun diritto da pagare. ne pongo un’altra soluzione allora, e se viene installato un sistema ad infrarossi? in modo tale che se le auto sono ad una distanza inferiore di 30m rallentano evitando incidenti, poi se prò si scassa il compuret che redola questo, bu non so. :-) io resto ancora un po’ scettico sul fatto che diventa lampione a dire la verità, va bene i tubi telescopiti idraulici, ma se c’è un po’ di vento forte mi sa che cascano a terra, un palo per reggere deve essere cmq infilato nel terreno. resta una mia perplessita, ma resta il fatto che il cancetto auta mi piace.

  6. Anto Scrive:

    io credo che nn ci si debba soffermare proprio sull’aspetto della realizzazione, guardando le immagini con didascalie al primo link si capisce che Lovegrove vuole mettere in evidenza il limite del considerare lo spazio della strada come orizzontale, se l’architettura quando ne ha avuto bisogno è diventatata piu alta nn vedo perchè nn lo possa fare il design…ovviamente il progetto fa acqua da tutte le parti, ma bisogna considerare in quale contesto sia stato fatto, credo proprio che questo sia uno studio su possibili sperimentazioni, che poi passera ad uno stadio piu avanzato di realizzazione attraverso consulenze tecniche che solo i più grandi (purtroppo) riescono ad avere. Resta il fatto che Ross è grande, perchè prima di essere un designer è una persona che pensa a differenza di mooooolti altri. ciao!

  7. Ivana Scrive:

    Senza dubbio come concept-car guarda molto avanti, lui stesso in una delle sue interviste disse “Se non è realizzabile, non si tratta d’altro che del futuro” e su questo sono pianamente d’accordo…quest’auto ne è un esempio; adesso ci sembra irrealizabile e piena di falle, ma Ross ci ha messo il suo anche questa volta con questa multi-car. Resta sempre che aspetto di sapere come diventa lampione!

    @Davide
    Hai un futuro da comico!!!Ogni volta che leggo i tuoi commenti mi piego! Comunque mi fa pensare molto il 3°punto (circa gli incidenti), fenomeni da non sottovalutare.

    Vabbè, ci piace molto sta macchinina..pero’ non ci convince al 100%. Antonio concordo pienamente con te, adoro Ross per il suo design proiettato nel futuro pero’ la poteva pensare un pochino pochino meglio..o no??

  8. paodes Scrive:

    io mi immagino me che aspetto sotto il lampione che la macchina scenda….e se no scende?…..:O

  9. ELMANCO / Stefano Ricci Scrive:

    Idealmente affascinante, ma Irrealizzabile sotto una marea di aspetti: sembra uscita da un film di fantascienza degli anni 50′

  10. davide Scrive:

    bene bene ci sono idee contrastanti, ma tutti siamo daccordo che Ross sia un grande, che l’idea sia provocatoria e sperimentale e probabilmente futuribile e chi può dirlo, magari non così. Irrealizzabile…riguardatevi 2001odisseanellospazio e ritroverete molti oggetti di oggi.
    Forse come dice Anto lo spazio si potrebbe sfruttare in altezza e comunque tutti a considerare l’aspetto lampione…OK OK tutto molto affascinate, ma stiamo parlando di quell’auto, che ha quella forma e quella struttura e pertanto a quello dovremmo limitarci. Io ho ironizzato sull’aspetto del “palo”, ma come potrebbe produrre luce? non c’è assolutamente lo spazio per poter immagazzinare la luce diurna per riemetterla dopo…Una macchina totalmente fotovoltaica ad oggi non può svilupparsi in altezza, ma anzi quasi totalmente in orizzontale per catturare quanti più raggi solari possibile e offrire meno resistenza possibile al moto. Penso che questa volta Ross si sia ispiarto al guscio del riccio di mare per la forma e come per il resto apprezzo le qualità stilistiche, ma voglio rimanere critico e continuare a giudicare da profano per dire che se pensata per un immediato futuro allora la tecnologia attuale non lo permette, se invece Ross è 50anni avanti allora…bhè si conferma il genio che è…oppure come speso avviene serve a implementare la tecnologia per arrivare a quelle soluzioni alle quali i grandi designer stanno pensando.
    Lascio questi due articoli http://www.repubblica.it/2007/02/motori/marzo-07/auto-solare-dubai/auto-solare-dubai.html?ref=mothpstr5
    http://www.dimec.unisa.it/Leonardo_new/it/solar_cars.php
    …se volete leggerli!!!

    ola

  11. Salvatore Scrive:

    mmh…per come è concepita…non so non mi convince sta cosa di “appenderla” sul palo così…e quando poi ce ne saranno molte in giro? se ne mettono piu di una sullo stesso palo? Anche perche mi sembra un po ingombrante, e metterla sul palo così non mi sembra un gran modo per risparmiare spazio anche perche, ammettendo che ognuna abbia il suo palo…alla fine ci si ritroverebbe in una selva di pali

  12. antonella Scrive:

    Grande Mancarella… anch’io ho notato subito il rebus delle ruote… non me ne intendo ma guardandola dall’angolazione giusta (… cioè quella che toglie ogni perplessità) credo che i cazzottoni serviranno per farla rotolare e sinceramente guardando la forma del sedile non deve essere poi così comodo! Spero di sbagliarmi alla grande! Ancora una cosa… mi spiegate per favore come si “comanda” questo veicolo??? Grazie

  13. antonella Scrive:

    … e se mi vien voglia di cantare “… fai un salto fanne un altro fai la giravolta falla un’altra volta…???

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