Premio Dinning 2015: Din-ink
Quali saranno le tendenze per il pranzo del futuro? Il concorso indetto da DesignBoom e Macef, cerca di indagare e scoprire gli stili di vita per i pranzi del 2015.
Vincitori del concorso ben tre progetti -in ex equo- : Cucchiai a Memoria di Foglia (del giapponese Shuhei Senda), Fragile (sale e pepe di Mey e Boaz Kahn) e Din-Ink, un set di posate molto particolari. Parliamone…
Din-Ink è un progetto di food-design ideato da quattro giovani designer italiani (Andrea Cingoli, Cristian Cellini, Emilio Bellisario e Francesca Fontana) destinato a diventare un nuovo trend in ambito di food-design pratico e maneggevole.
Sono dei veri e propri “tappini”, trasformabili in simpatiche posate con l’aiuto di una comunissima penna a sfera. Coltello, forchetta e cucchiaio, intercambiabili e funzionali, per i pranzetti più veloci e divertenti. Basta una penna ed il gioco è fatto, semplice proprio come recita lo slogan “Eat easy, it’s easy!“.
Simpatiche sono simpatiche e magari anche pratiche…ma, personalmente, sarei restia ad utilizzarle per mangiare. Non mi trasmettono il massimo dell’igiene. Non so, magari è un mio limite, voi che ne pensate? Foto
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Scritto in Food Design, Young Designers | 25 Commenti »
gennaio 22nd, 2008 at 14:05
Particolare, Utile, Interessante.
in questo modo la pausa pranzo sarà ancora + breve, l’unico problemino è che non sarà più un piacere dovendo avere sempre la penna in mano, cmq sono oggetti dal design innovativo.
gennaio 22nd, 2008 at 17:13
a prescinderere dal fatto che mi sembra un’idea carina simpatica..rispondo a frank..
scusa una cosa cosi utile come la spieghi?ti sembra una cosa utile? la pausa pranzo più breve?perchè se hai le forchette in un cassetto quanto ci metti di più?…
il problemino è che avrai sempre la penna in mano?ma se sono cosi utili che problemino è?
oggetti di DESIGN INNOVATIVO???a me sembra un’idea carina che finirà nel cassetto tra un anno ma solo perchè fa un po di scena..intanto facciamogli vincire un concorso..infatti nn è stato primo in assoluto..perchè non avevano le palle per farli vincere da soli questi…
il design innovativo è un’altra cosa..fatti un giro sullo spremiagrumi di starck per dirne uno..poi mi parli di design innovativo..
gennaio 22nd, 2008 at 17:55
sfiziosa come idea… cosi almeno ora nn si mordikkieranno più i tappi delle penne a vuoto !! anche se sono d’accordo cn te ivana, nn so se siano tanto igienici.. a meno ke nn abbiano un particolare packaging ke li protegga..
nn saprei..
in ogni modo a me il food design fa sempre impazzire!
gennaio 22nd, 2008 at 21:04
Carine…ma appunto le vedo poco igieniche…ma appunto cn un bel contenitore annesso…
Bella la conservazione del “classico” colore dei tappi delle penne a sfera…io li farei anche rossi e neri…per adattarsi agli altri tipi di colori di penne XD
gennaio 22nd, 2008 at 22:04
Molto bello questo progetto, soprattutto perchè riesce a creare un nuovo oggetto con degli elementi che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.
Continuo anche a chiedermi il perchè della vittoria del progetto del cucchiaio……
gennaio 22nd, 2008 at 22:54
…interessanti anche gli altri progetti…
in particolare il foldering. Mi sa che farei bene a brevettare la piegatura della stagnola che faccio diventare un cucchiaino quando mangio per strada gli yogurt… oops mi e’ scappato… proprio qui
gennaio 22nd, 2008 at 23:32
Antonio, la stagnola già l’ho brevettata io!!!
Il progetto è molto creativo!
Il problema igiene nn è una cosa da sottovalutare…
… Coronato il sogno di molti accanitissimi mangiatori di tappetti!;)
gennaio 23rd, 2008 at 01:33
rispondo a clara.
A parte il fatto che il mio era un messaggio prettamente ironico (forse per fartelo capire dovevo mettere una faccina che rideva) ma non si può non dire che sia un’idea divertente proprio nel fatto che con un oggetto (penna) ne ottieni 2 (posata) e per questo potrebbe essere considerato comunque innovativo. Lo spremi agrumi di Starck non è per nulla innovativo, ma è un ottimo oggetto di design da mettere su un camino ma da non usare per paura di sciuparlo. Che poi questi oggetti finiranno nel dimenticatoio tra qualche anno sta solo al fatto che io per mangiare preferisco usare una cosa e per scrivere un’altra così come milioni di altre persone. Ora spero che questo non dia inizio ad un batti e ribatti infantile che tanto non penso proprio risponderò ulteriormente, ma un chiarimento te lo dovevo visto che erano una marea di “domande” rivolte a me e che non risponderti mi sembrava una forma di maleducazione.
gennaio 23rd, 2008 at 03:31
scusate se mi intrometto…
prima di tutto complimenti per il sito…utilissimo per chi come me entra da poco nel mondo del design ed è un ottimo trampolino di lancio per iniziare a saperne un po di piu…
secondo me, se fate vedere lo spremiagrumi di stark a una casalinga ( categorie di persone che dovrebbe usarlo piu spesso di altre…) dice che è tutto meno uno spremiagrumi…quindi potra anke essere innovativo…ma la sua innovazione sta nel fatto che non è funzionale…anke se magari riuscissi a fare cose del genere..!!! con tutto il rispetto per il designer e poi parlando del concorso…ho visto gli altri vincitori…sinceramente tra tutti e tre..il piu originale e bello e anke piu fattibile alla produzione industrile e al commercio mi sa proprio che è questo….e poi io quando scrivo o simili mangio sempre e come me anke altri…quindi che problema c’è…non ho mille cose sul tavolo…due in uno…!!!!!
gennaio 23rd, 2008 at 11:41
@CLARA e FRANK
Allora scopo di preservare la qualità dei commenti su A+D qualunque altro commento provocatorio e/o risposta a tono sarà cancellato.
Si prega di non rispondere a questo messaggio.
* Administrator *
gennaio 23rd, 2008 at 13:18
secondo me i tappini sono GENIALI!! e poi si possono usare anche allo stesso tempo con la penna: lasciando scoperta la sfera, mangio e scrivo allo stesso tempo! WOW!
gennaio 23rd, 2008 at 13:59
davvero interessanti, la bic è nata per essere immortale
red
gennaio 23rd, 2008 at 18:04
Vi prego di non usare termini forti nè offendere quando scrivete i vostri commenti. Frank e Clara, ho dovuto moderarvi perchè non amo leggere certe cose sul mio blog.
gennaio 23rd, 2008 at 18:46
per david90 e cammy:
trovata!la confezione c’è l’ho trovata sul sito di designboom! ero scettica ma adesso me le compro
http://www.designboom.com/contest/view.php?contest_pk=21&item_pk=19812&p=2
gennaio 24th, 2008 at 00:35
ma il terzo progetto che ha vinto come fa a funzionare, come fanno sale e pepe a non mescolarsi prima che venga rotto?
gennaio 24th, 2008 at 11:53
onestamente ancora non ho nemmeno capito come hanno fatto a vincere. Non hanno nulla di innovativo. almeno i tappini sono ironici
gennaio 24th, 2008 at 17:21
giusto Ivana…bisognerebbe vedere gli altri gareggianti per vedere se c è stato qualche maneggio..perchè non capisco molto quel terzo posto..e sinceramente neanche tanto il secondo..va bhe..
gennaio 24th, 2008 at 17:34
x me è un bel progetto! e cmq stò frank fa semp tarantell:D
febbraio 7th, 2008 at 10:05
…premettendo che ritengo gli scambi d’opinione costruttivi al fine di creare quel sano senso di critica, e soprattutto in un ambito nuovo come il food design, dove ancora si premiano giocattolini come le posate/bic!!
Per chi non lo sapesse, o ancora non avesse approfondito, il food design è materia progettuale intorno ad un argomento ben preciso: il cibo!!
Il quale porta con se necessariamente cultura specifica e…
…e uno dei temi che in ambito food sono tra i più attuali e discussi è il tempo nel cibo. Senza cadere nel dibattito slow è buono e fast no, ma vi sembra che un progetto che stimoli il mangiare al tavolo di lavoro, o in studio sia un buon progetto?! Un buon progetto dovrebbe alzare la qualità della vita di chi lo fruisce e non conciliare a ulteriori stress.
Capisco che quest’osservazione potrebbe aprire un dibattito lungo e impossibile (e forse non voluto dai moderatori) da portare avanti in questa sede, dunque concludo che il progetto è di scarsa qualità, per una semplice ragione (e qui chiamo all’ordine chiunque non sia un vero food designer), sapete chi è la ussl, conoscete le leggi hccp?
Ci sono regole in Italia che non permetterebbero l’utilizzo del progetto in questione, dunque i chiedo come possano aver vinto addirittura un concorso! E la giuria? Non le conosceva?!!
Forse bisogna andar per gradi e prima di far partecipare designer ad un concorso indirne uno per la selezione dei componenti della giuria!!!!!
…ora vado a vedermi anche il sito dove sono in vendita, prendendomi il dovere di segnalarlo alle autorità competenti.
Buona fortuna a tutti!!
febbraio 15th, 2008 at 17:05
Come oggetti in sè mi sembrano piuttosto inutili.
Mi spiego meglio: mettiamo che in pausa pranzo mi porto sto tappo montato già sulla mia bic (che già di per se mi sembra ridicolo: pensa a sto coso blu che esce dal taschino a forma di forchetta!); poi, mettiamo che, una volta seduto col piatto davanti, mi viene la brillante idea di usarlo proprio al posto della forchetta: immagino che (dopo esser stato ovviamente e giustamente deriso dai “colleghi”)alla fine del pasto sto tappo o forchetta che sia debba essere almeno lavato…mi lascia un pò perplesso. Trovo più utile e, per usare un termine ricorrente di Ivana , vincente, l’idea delle penne con sopra gli accendini (sì, quelle dei cinesi) o con i puntatori laser (ehm, sì…sempre quelle dei cinesi).
febbraio 19th, 2008 at 13:03
Ora vogliamo le BIC riempite con maionese e ketchup però!
GRANDI!!!!!!!
Spettacolare!
marzo 8th, 2008 at 00:36
conosco i progettisti, e sono costretto ad intervenire,non per difenderli,ma per dare giuste informazione. prima di tutto le posate dovrebbero sostituire le normali monouso e tenute in un pacchetto semplice e igienico…ed è stato previsto in materiale biodegradabile,rientrando in un prezzo irrisorio…e poi mi chiedo .. se sia invidia la vostra. cmq respect per tutti
gennaio 17th, 2009 at 18:17
Un’idea niente male, anche se credo che impugnare una bic come una forchetta sia un po’scomodo, in quanto è molto più sottile..
settembre 10th, 2009 at 17:06
concordo pianamente sull’idea carina e molto originale, ma sono ben distante dal definire questo design innovativo.Dal punto di vista igienico credo pure io che nn sia il max della della vita:).
Ad ogni modo complimenti x l’idea simpatica.)
dicembre 11th, 2009 at 17:54
[...] Test & Drive si affianca ad altri prodotti dello studio ZO_loft come i moduli abitativi Whelly o le celeberrime posatine Din-ink. [...]