Grattacieli sostenibili a milano "Nuove Verticali a Milano"
Milano, nuovi edifici sostenibili in arrivo. Grattacieli svettanti e aree verdi finalmente nella capitale lombarda grazie al progetto Nuove Verticali a Milano.
Si sa, Milano non è una città che stupisce per i parchi o per le zone adibite a verde, ed i milanesi sicuramente sarebbero più felici di vivere in una città con più alberi, più parchi e vegetazione. Da questa necessità parte, a Milano, una nuova iniziativa architettonica alla quale parteciperanno più di 25architetti. Tre progetti che si fonderanno nel tessuto urbano della città, grattacieli costruiti in rapporto alla forma della città stessa.
Tra i tre progetti uno dei più suggestivi e innovativi e importanti anche dal punto di vista della sostenibilità è “Il bosco verticale”, di Boeri studio, un importante esempio di architettura ecosostenibile: due torri di 108 metri e 23 piani l’una, 78 metri e 21 piani l’altra ospiteranno 900 alberi fino a sei metri di altezza e arbusti per una superficie complessiva di 7000 mq di bosco. Ciò contribuirà al costituirsi di un microclima, alla produzione di umidità, all’assorbimento di CO2 e polveri, alla formazione di ossigeno. Sulla copertura di ciascuna torre è prevista la realizzazione di 22 pale eoliche, parte dei parapetti delle terrazze ospiteranno pannelli fotovoltaici per una superficie totale di 500 mq. Ciò per contribuire al fattore di microclimatizzazione e ad aumentare il grado di autosufficenza energetica delle due torri.
“La torre che non c’è”, dello studio 5+1AA, “sposta concettualmente le mura di Milano lungo la tangenziale e qui eleva una torre di 200 metri che attraverso un geniale studio di volumi e prospettive riesce a divenire visione bidimensionale stagliandosi verso il cielo come torre orizzontale”.
“La torre delle Arti”, di Archea e Associati, “sostituisce gli uffici Montedison con un progetto che dialoga con i grattacieli di Milano per eccellenza: la torre Velasca e il Pirellone..”
Le nuove verticali trasmettono bellezza, sostenibilità ed ecologia con architetture contemporanee che si sviluppano in verticale per motivi di spazio. Davvero un notevole passo avanti per milano. (Per gli interessati, dal 1 al 30 giugno 2007, è possibile anche assistere alla mostra “Nuove Verticali a Milano Spazio FMG per l’Architettura, via Bergognone 27 . 1-30 giugno 2007 orari d’apertura: 15,00-20,00 giorni feriali Informazioni: 02-89410320)
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Scritto in Architettura Contemporanea, Design eco-orientato, Design italiano, Nuovi materiali | 8 Commenti »
giugno 15th, 2007 at 08:30
wow!
novembre 22nd, 2007 at 21:09
[...] “Beijing olympic stadium” detto “Nido d’Uccello” di Herzog e De Meuron, il progetto “Nuove verticali a Milano”, le Ericson “Tower tube”, piuttosto che le “Forme Libre” di Moises Alvarez Yela, o il [...]
gennaio 23rd, 2008 at 19:02
…forse il “bosco verticale”unisce l’utile al dilettevole!
maggio 27th, 2008 at 23:47
Mi piacciono quando degli elementi così diversi si fondono in un’unica soluzione, ma odio l’eccessivo impatto visivo, e in questo caso è davvero forte. Saranno anche edifici intelligenti, indipendenti e quant’altro, ma sono sempre dei mostri in altezza. Sembrano lanciati dall’alto come frecce su di un bersaglio mancato.
settembre 9th, 2008 at 15:20
CREDO CHE LA DENSITA DI POPOLAZIONE NELLA ZONA E GIA SUFFICENTEMENTE ALTA E IL COSTRUIRE IN VERTICALE CREDO SIA ORMAI UN BISOGNO DEL SECOLO SCORSO POTREMO USARE RISORSE ED ENERGIE PER NUOVI TRAGUARDI PIU INTERESSANTI DEL SOLO EXPO
febbraio 14th, 2012 at 12:02
Ancora non l’avete coperta tutta col cemento la val Padana?
Pregate che non ci sia bisogno di tornare alla terra per vivere.
aprile 6th, 2012 at 01:31
Che pppalleeee! Ci deve sempre essere qualcuno a polemizzare, di solito poi a farlo sono i soliti che salgono a Milano, trovano lavoro e poi sputano nel piatto in cui mangiano!!! RIDICOLI!!! Io trovo siano degli interventi interessantissimi ed esteticamente splendidi ! Nella VERA capitale economica italiana mancavano architetture con design di questo livello!
giugno 27th, 2012 at 08:03
Se ci fosse campagna e non ci fosse alta densità non sarebbe una città, non credi? Certo, questo non vuol dire che sia il modello assoluto di vivibilità, ma credo abbia molti problemi comuni alle metropoli di tutto il mondo. Del resto molti limiti li pone anche la vita in campagna. Campagna che tra l’altro si trova subito fuori dal centro di Milano: in effetti, come saprai, agricoltura e allevamento restano ancora oggi settori importanti dell’economia milanese e quindi italiana.
Il vero problema credo che sia, non quello di costruire i grattacieli in una metropoli (che mi pare normale), ma cementificare la campagna con obbrobri architettonici (condomini, villette terrificanti magari abusive, ecc), spesso fatti da architetti che mi chiedo dove (e se) abbiano studiato. Insomma: la città deve fare la città e la campagna deve fare la campagna. L’una non esclude l’altra.