Concorso RE-think+RE-cycle e Hanger
Inventiva, etica, sostenibilità e un tocco di originalità: le peculiarità della gruccia Hanger.
RE-think+RE-cycle è un concorso aperto a tutti i designer volto alla creazione di prodotti sostenibili creati con materiali di scarto. Ripensare e ricreare nuovi prodotti ovviamente secondo un’ottica eco-sostenibile. Il concorso ha riscosso un grandissimo successo e sono davvero tanti i progetti partecipanti: lampade create con vecchi CD, sedute create con riviste destinate al macero, vasi e lampade o portacandele ricavati da bottiglie di plastica (o vetro) e ancora grucce appendi abiti ideate priprio con vecchie bottiglie.
Anche se non è il progetto vincitore, proprio quest’ultimo è quello che sta riscuotendo maggior successo. E’ Hanger, una gruccia con una marcia in più. E’ stata ripensata e disegnata dalla designer americana Xuan Yu ed è un semplice gancetto che si trasforma in gruccia semplicemente evvitando due vecchie bottigline di plastica.
La Yu, fondamentalmente, si è concentrata sul design del gancetto, facendo particolare attenzione alla parte inferiore che funge proprio tra interfaccia gruccia-bottiglia. Un elemento piccolo, leggero ed economico che prende vita e funzionalità solo se accompagnato da elementi destinati alla dismissione
Un progetto interessante anche dal punto di vista della funzionalità. Le bottiglie infatti garantiscono maggiore superficie di appoggio per gli indumenti evitando che si sgualciscano o che cadano dalla gruccia stessa. Il progetto vincitore è invece Watering Can, un particolare beccuccio per innaffiare piante che si avvita direttamente sulle bottiglie di plastica. Che ve ne pare? Partendo dal presupposto che mi piacciono abbastanza entrambi, non pensate anche voi che questo genere di riutilizzo può solo allungare di qualche giorno-settimana o al MASSIMO di qualche mesetto il ciclo di vita di questi prodotti, ritardandone senza dubbio l’arrivo in discarica, senza però risolvere il problema alla base. Bisognerebbe maggiormente seguire i modelli di riciclo e RIUTILIZZO proposti dai paesi nord europei invece di continuare a produrre tonnellate e tonnellate di prodotti che presto si trasformeranno in una montagna di rifiuti.
Scritto in Design eco-orientato | 6 Commenti »
marzo 10th, 2008 at 18:17
mooooooooolto carina come idea..ma secondo me occupano un bel pò di spazio nell’armadio!
marzo 10th, 2008 at 19:53
wow! è fantastico.. però funziona solo per una persona perchè chi consuma molta acqua dopo un pò nn sa che farsene delle bottiglie. (anche se con un pò di astuzia si riutilizzano). spero vengano messe in commercio subito.
marzo 10th, 2008 at 23:57
Credo che questo tipo di iniziative siano molto utili per accrescere la sensibilità verso certe problematiche, e anche per far emergere chi le studia da tempo… Molto daccordo, sisi!
marzo 11th, 2008 at 02:25
Tutte le volte che l’uomo di è trovato davanti a un problema, ha sempre aguzzato l’ingegno cercando di trovare soluzioni per poterli risolvere. Il disagio che ora si è venuto a creare in Campania deve essere uno stimolo per trovare sempre soluzioni + ecocompatibili ed ecosostenibili per salvaguardare la lasute del nostro pianeta e non cercare di risolvere il danno una volta creato. Questo è uno di quei progetti che definisco divertenti e geniali allo stesso tempo oltre che possibilmente funzionali. appendiabiti, innaffiatoio, se le idee le divulghiamo a “tutto” il resto la quantità di spazzatura prodotta scenderebbe di molto.
marzo 18th, 2008 at 20:16
L’ idea della gruccia realizzata con le bottiglie è un ideaa che abbiamo sviluppato io e altri 2 miei compagni ( Riccardo Perello e Luca Pacedi) d’ università (Politecnico di Torino ) 4 anni fa.
Infatti lo sudio ci ha portato a utilizzare le bottiglie da mezzo litro perchè le bottiglie normale sono troppo grandi e non ergonomiche e versatile.
Il progetto è pr0prio identico lo trovo pazzesco.
settembre 15th, 2008 at 08:00
[...] il salto una raccolta di grucce provenienti da tutto il mondo. Di alcune abbiamo già parlato come Rethink o Coat Hanger ma il panorama è davvero ampio perciò, invece di altre parole, meglio le [...]