Energia pulita con Revolution Door
Energia meccanica trasformata in energia: è Revolution Door.
Sono ormai diversi gli esempi di progetti sostenibili che sfruttano l’energia meccanica degli uomini per trasformarla in energia potenziale. Basta pensare alla palestra sostenibile, alla metropolitana di Londra, alla discoteca di Rotterdam…. Sempre più i designer concentrano i loro sforzi progettuali per prodotti che coniugano diverse valenze; le più gettonate? Design, tecnologia e sostenibilità ambientale.
Revolution Door è l’ultima arrivata. Una “semplice” porta girevole che riesce ad immagazzinare e produrre energia pulita grazie alle persone che la utilizzano (facendola girare appunto). E’ composta da due elementi fondamentali: un meccanismo interno (una specie di ruota magnetica) che cattura tutta l’energia meccanica ed un dispositivo di trasformazione da meccanica a elettrica.
L’idea è dello studio di design Fluxxlab ed in particolare dei designers Jennifer Brountin e Carmen Trudell. Un’idea che sfrutta un elemento già esistente ma che lo riveste di un plus-valore interessante e sostenibile.
Scritto in Design eco-orientato, Young Designers | 6 Commenti »
febbraio 12th, 2008 at 17:38
questa volta proprio non riesco a criticarla. .ottima l’idea, bello il design che lascia intravedere i meccanismi, bella anche la grafica…chissà se quei grafici sono stereoscopici!! ora guardo gli altri progetti linkati…bella proprio bella
febbraio 12th, 2008 at 20:52
ok!bella questa…
febbraio 13th, 2008 at 14:55
Ovviamente va collocata in posti dove c’è un grande afflusso di gente, come stazioni ed aeroporti.
Cmq non so se la quantità d’energia prodotta sarà sufficiente ad alimentare altro, per lo meno in maniera costante.
febbraio 13th, 2008 at 15:51
Se mi concedete una battuta, ho sempre pensato che i datori di lavoro vorrebbe vedere i propri dipendenti come criceti che lavorano per 8 ore senza mai sosta, questo potrebbe essere il regalo da fare al proprio capo per il suo compleanno e renderlo felice. ormai sapete quanto io adori il sostenibile e tutto il mondo che lo circonda; progetti come l’autobolla, la pensilina solare, il lampione ad albero ecc, li ho trovati progetti geniali, ma sinceramente questa non mi pare un’idea applicabile. Di sicuro è una bella trovata, ma al contrario di altre non applicabile; trovo che l’idea di sfruttare una porta girevole come la dinamo di una bici sia davvero interessante, ma io a diventare un criceto non ci tengo molto. come già ha sostenuto Francesco Corsale, servirebbe un flusso di gente enorme per farla risultare valida. Spero di non aprire una serie di polemiche ora, la mia è una semplice osservazione puramente criticabile se qualcuno mi riesce a dimostare che funziona. Un salutone a tutti.
febbraio 13th, 2008 at 20:15
non mi sono ancora informato e pertanto la mia risposta sarà sicuramente lacunosa, ma penso ci sia differenza tra generare energia e utilizzarla…ovvero…l’energia meccanica che si trasforma (anche se poca, perchè dovuta ad un basso afflusso di persone) la si trasforma in corrente continua con un convertitore e poi la si potrebbe immagazzina in un apposito accumulatore(batterie di accumulo per i fotovoltaici), come per i pannelli solari, quindi viene utilizzata…basterebbe soltanto che facesse funzionare l’illuminazione necessaria solo per la porta e sarebbe già molto…e in questo caso serebbe una semplice dinamo a corrente alternata, senza quindi neanche l’inserimento del convertitore…pensa inoltre che ci sono porte girevoli che continuano a girare tutto il giorno e senza bisogno del criceto tipo i grandi palazzi di NY, o l’IKEA…comunque grande Frank che ti sei appena inventato una nuova professione, il “giragirevoli”
dicembre 23rd, 2009 at 12:48
Se la corrente prodotta bastasse ad alimentare le lampade per la propia illuminazione (alberghi, stazioni, ospedali, etc…) vi posso giurare che sarebbe un bel passo avanti nel controllo dei consumi indotti.
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