Honeycomb Lamp
Sono giapponesi e hanno un animo “ecosostenibile” i designer del gruppo Kyouei Design.
Un design quasi ludico ma provocatorio e attento alle problematiche ambientali. Hanno una predilizione per le lampade e, forse, Honeycomb è quella che meglio li rappresenta.
Appena l’ho vista mi ha ricordato subito i decori che si mettono sui drink (quelli di carta tutti colorati;)) e forse l’ispirazione l’avranno avuta proprio sorseggiando un aperitivo! Proprio come queste decorazioni, la lampada in questione si apre “a fisarmonia” prendendo vita unendo i due lembi con degli appositi fermagli
Divertente e con un packaging ridottissimo (appena 2cm da chiusa) è caratterizzata da una struttura alveolare che ne conferisce un’estrema leggerezza unitamente ad un’interessante rigidezza strutturale. Quello che più mi ha stupito però è il materiale usato: un particolare tipo di carta, chiamata “denguri“, prodotta esclusivamente in Giappone in una regione chiamata Shikoku.
Leggera e “soffice” è particolare da spenta ed ha un appeal molto sensuale una volta accesa. Il design scimmiotta le tradizionali lampade, pur essendo semplice e consolidato, ed è impreziosito dalle texture che la struttura a nido d’ape regala. A me piace molto; voi che ne pensate? Immagini
- Guarda tutti i prodotti al sito Kyouei Design
(Img TrendsNow)
Scritto in Design eco-orientato, Uncategorized, Young Designers | 7 Commenti »
gennaio 18th, 2008 at 12:31
ciao Ivana, poi mi devi spiegare come fai a trovare sempre argomenti interessanti e inovativi ma soprattutto ecosostenibili da inserire nel tuo blog quando verrò a milano davanti ad una tazzina di caffè. ciao a presto.
gennaio 18th, 2008 at 14:44
la trovata è un pò “già vista”.. ma cmq piacevole. mi interessa molto di più il materiale.. mi sa ke approfondirò..
gennaio 18th, 2008 at 20:04
Per simpatica è simpatica e di aspetti positivi ne ha anche abbastanza…ma mi chiedo una cosa la carta nn si “surriscalda”?
gennaio 18th, 2008 at 23:27
ciao David90,
vorrei risponderti io se Ivana me lo consente, forse dirò una fesseria, ma penso che la carta sia carta di riso (immagina le lampade cinesi) e se si mette una lampadina a basso consumo energetico non riscalda assai e illumina in modo adeguato (ikea fa scuola su questo visto che ha tante lampade in carte di riso con lampadine a basso consumo). Se ciò che ho detto son fesserie, spero che Ivana o altri possano rispondere meglio di me. un saluto a tutti.
gennaio 19th, 2008 at 02:38
Ciao David,
alla tua domanda ha risposto bene Frank (colgo l’occasione per inviarti un grasso saluto;) ). Aggiungerei solo una cosa, relativa alla morfolofia della lampada. Come si vede bene nei disegnini in bianco e nero, tutta la parte che accoglie la lampadina è abbondantemente areata per evitare il surriscaldamento della lampadina
L’unico problema resterebbe il surriscaldamento della carta limitrofa alla fonte luminosa anche se, credo sia ovvio (anche in un’ottica sostenibile!), che si possa risolvere il problema con l’ utilizzo di lampade a risparmio energetico a ridotta radiazione termica;)
gennaio 22nd, 2008 at 21:01
Grazie…e scusate di nuovo la mia ignoranza…ma ci sto ancora studiando
maggio 6th, 2008 at 01:24
ciao Ivana, sono una studentessa di design e per un progetto di una seduta stavo guardando l’idea di questa lampada. sai se è mai stata realizzata una seduta con questa tecnica e soprattutto se è possibile?
grazie mille