Un saluto al maestro Sottsass
Il 2007 si è chiuso con un triste avvenimento: la scomparsa di Ettore Sottsass.
Credo sia doveroso un saluto al maestro, padre dell’ Italian Style e autore di tantissimi oggetti icone di design e simboli di cambiamenti profondi di stili di vita. Novant’anni di successi e di progetti celeberrimi in diversi ambiti della progettazione: architettura, design, graphic design, fotografia…
Vorrei ricordarlo assieme a voi con tre oggetti simbolo, carichi di emozioni e di storia. Valentine, Synthesis 45 e Carlton. Tre oggetti emblematici, tre esempi celeberrimi per tre progetti che hanno anticipato di anni le tendenze del design.
Inizierei proprio con Valentine, la macchina da scrivere portatile, prodotta nel 1969 per la Olivetti. Valentina anticipava di trent’anni l’idea del personal computer portatile; contenuta in una valigetta di plastica rossa ha da sempre avuto un aspetto ironico e friendly, quasi ludico. Un oggetto carico di valore emozionale.
Syntesis 45 è invece una sedia regolabile, prodotta da Olivetti nel ’73. Questa sedia rappresenta il punto di partenza morfologico e tipologico di tutte le successive sedie per ufficio. Morfologia e funzionalità unite ad una nuova caratteristica: “un nuovo atteggiamento trasgressivo” dato dai toni gialli della seduta in antitesi rispetto agli arredamenti grigi dell’epoca. Un efficace contrasto armonico e cromatico.
Chiudo con un pezzo che sicuramente conoscerete tutti: la libreria Cartlon, prodotta da Memphis del 1981. Il mobile-manifesto della Memphis; una sintesi di un nuovo movimento e di stile. Colore e forme quasi totemiche ed esoteriche, con una figura antropomorfa centrale. Un oggetto emblematico, simbolo di una svolta che nel design aprirà nuovi orizzonti.
Grazie Ettore.
Scritto in Designer famosi, Furniture Design | 6 Commenti »
gennaio 9th, 2008 at 21:20
NOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!
Questa è una delle peggiori notizie che s potevano leggere. ((
Lo scorso Marzo, quando andai a Milano, come tutte le volte, anche quella vola, passai a salutare il mio amico Fabio Novembre che mi diede anche dei consigli utili per procedere con il mio lavoro, migliorando magari alcuni particolari; dopo un po’ entra un amino con barba, capelli lunghi, vechietto, e Fabio me lo presenta come Ettore, parlai anche con lui del + e del -, anche lui mi diede qualche consiglio, ma quella conversazione durò solo 15 minuti perchè cmq avevano da lavorare. Me ne andai senza pensarci più di tanto ma convinto che io quella persona l’avessi già vista da qualche parte. Tornando a Firenze, nel treno pensavo sempre a quell’Ettore cercando di capire dove l’avessi potuto vedere; nulla, entrai a casa, feci la doccia, cenai, andai in camera a lavorare al pc per mettere in pratica i consigli ricevuti fino a notte inoltrata. Quando andai a dormire presi la rivista di interni e sulla copertina c’era lui, quell’Ettore che avevo conosciuto poche ore prima. Non potrò mai dimenticare le sue parole e i suoi consigli, si potranno dire tantissime cose del Dott. Sottsass, ma non possiamo dimenticarci di dire che il moldo ha perso un uno dei pochissimi mostri sacri che erano ancora in vita. Chi come me ha avuto la fortuna di incontrarlo e magari parlargli anche se per poco, sa quanto siano stati utili i suoi consigli. Ho voluto raccontarvi questo solo per rendere partecipi anche voi del mio incontro col Dott. Sottsass, porgendogli l’ultimo saluto.
gennaio 9th, 2008 at 23:57
No Frank, non ci posso credere! Hai conosciuto Sottsass?!?!? Beh, cmq sono contenta che hai voluto condividere la tua esperienza. M’avrebbe fatto un piacere incredibile conoscerlo. Tu addirittura gli hai parlato per 15 min (senza nemmeno sapere chi avevi davanti!;) ) Che dire, sei stato davvero fortunato
gennaio 10th, 2008 at 01:49
Ebbene si, quella fortuna l’ho avuta, ma la cosa più tragica è stata quella di accorgermi troppo tardi chi fosse, perchè la mano che aveva toccato il Dott. Sottsass l’avevo già lavata. rileggendo il mio post mi sono reso conto di aver commesso solo un errore nella data, era Aprile e non Marzo. Un’ultima cosa per porgergli un ulteriore omaggio, vorrei salutarlo con una sua frase, forse la più conosciuta ma di sicuro tra le più efficaci: “esistono al mondo più sedie che culi da sedere”. grazie Ettore per i tuoi insegnamenti!!!
gennaio 10th, 2008 at 23:42
ciao Dio!
gennaio 16th, 2008 at 00:10
Questi oggetti non li ho mai visti in quest’ottica. Anzi, se devo essere sincero nemmeno lo apprezzavo Sottsass, me ne vergogno un po’. Grazie per aver scritto questo articolo, mi hai fatto capire molte cose.
giugno 25th, 2008 at 18:36
increedibile!ero in macchina con mio padre,e all improvviso dico papà fermatiiii,accanto alla spazzatura (napoli)vedo questa sedia gialla…non sapevo del valore che aveva, ma ne riconosco la qualità..me la carico in macchina senza esitazioni.ora che sto preparando un esame di design,ne scopro il suo valore.pensavo di essere solo un gatto che cattura topi e poi li getta in casa,ma ke bei topi che piglio…emergenza rifiuti time!