Lampada Mushroom di Simon Duff….?
Una lampada che stilisticamente ricorda un fungo, è l’ultima creazione del designer australiano Simon Duff.
Moltissimi blog, italiani o non, stanno dedicando un articolo a questo giovane designer e al suo prodotto di cui ci occupiamo oggi. Una lampada da terra che, più che per la morfologia, è interessante per l’uso delle luci che il progettista ha studiato.
Sono infatti stati scelti una serie di LED intercambiabili e indipendenti che, da accesi, ricordano ancora di più le ife dei funghi, ossia quelle piccole parti filamentose presenti sotto il “cappello”. Anche i colori utilizzati sottolineano ancora di più l’intento progettuale del designer.
Onestamente è interessante l’utilizzo dei LED, per l’atmosfera che magari puo’ creare questa lampada, però non mi sembra un progetto così incredibile. Non vorrei utilizzare parole forti, ma non mi sembra nemmeno il massimo dell’orginalità. Voi cosa ne pensate? Sempre in campo di led e di oggetti stilizzati la lampada Troja credo sia un esempio di una qualità stilistica e progettuale nettamente superiore. Magari l’originalità di questa lampada risiede nel fatto che nessuno, fino ad oggi, si era ispirato ad un fungo? Non mi sembra… Resto scettica. Ditemi anche voi la vostra.
- Simon Duff [coming soon]
Fonte Core77
Scritto in Furniture Design, Young Designers | 2 Commenti »
novembre 15th, 2007 at 13:22
ciao Ivana,
alla domanda ti rispondo direttamente qui; cosa penso di questa lampada? be è semplice la risposta. bella! bellissima! assolutamente no! io direi che è geniale! è fantastica, umoristica, infantile (poi ti spiego perchè), essenziale, ma soprattutto usa un tipo di illuminazione poco inquinante. rivoluzionaria?! certo che no! il LED dovrebbe essere il nostro pane quotidiano dell’illumicazione, così come le lampade a risparmio energetico, come il fotovoltaico, ecc.; ma continuiamo pure a considerarlo innovativo per ora. perchè l’ho definita infantile o essenziale? osservala bene! non ti ricorda nulla? un fungo porcino senza dubbio, ma anche il ciuccio di un bambino se vogliamo. basta ricordare ciò che facevano i pittori o gli scultori a inizio secolo scorso, riducevano tutto all’essenziale, arrivando in alcuni casi a rappresentare l’arte con gli okki di un bambino, perchè la sua mente è ancora pura, non intaccata da ciò che lo circonda. mettere anche il manico del ciuccio sarebbe stato banale, ma così lo trovo geniale, un ritorno al passato che può essere percepito da molti ma non da tutti, perchè non tutti ricordano il proprio fanciullino. forse il mio è ancora troppo attivo ma quando progetto mi diverto e ogni progetto è una scoperta nuova, proprio come un bambino scopre ciò che lo circonda. non so se sono riuscito ad esprimere correttamente l’emozione che ho provato nel vederlo.
spero un giorno di trovare qualche mio progetto nel tuo sito, magari quando le aziende la smetteranno di dire che alcuni progetti sono geniali ma che devo ritornare dopo che mi sono fatto un nome.
un saluto, a presto.
novembre 17th, 2007 at 01:38
Vedi Frank? a te è piaciuta ed ho capito perfettamente perchè. Anche se concordo con te con il fatto che questa opera nella sua essenzialità trasmette una assoluta purezza progettuale, per me continua ad essere ancora troppo banale. Mi fa piacere che tu ci veda un ciuccio in questa lampada,ma forse loro non sono stati così profondi nell’interpretazione(tanto da chianarla fungo);ma il design è bello anche per questo, perchè è soggettivo e perchè, al pari di un’opera d’arte, ognuno puo’ vederci quello che vuole, immedesimarsi nell’opera o riceverne dei messaggi positivi. Sono felice che questa lampada ti abbia così rapito e mi fa piacere che hai scritto la tua opinione;) Rifarò un giro sul tuo sito, magari c’è qualche progetto emozionante pronto per essere pubblicato. Lo sai, a me piacciono i lavori dei giovanissimi;) a presto allora…